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Autore: supersara    25/07/2014    5 recensioni
Quarta classificata al contest "Summer in Love" indetto da Tomoko_chan sul forum di EFP.
Naruto e gli altri sono degli atleti sedicenni, professionisti nel campo delle arti marziali. Dopo un duro anno di allenamento, decidono di andare in "ritiro spirituale", ovvero in campeggio con i loro maestri e con alcuni dei loro genitori. Kiba proporrà una scommessa ai suoi amici: cercare di conquistare una ragazza in particolare.
Con la partecipazione straordinaria di personaggi illustri come zio Madara e Kushina Uzumaki, supersara vi augura buona lettura e buon divertimento!
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hinata Hyuuga, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Scommessa
 

 
Osservavo serenamente le creature che si abbeveravano felici al lago. Questo piccolo angolo di paradiso era una meta ambita da tanti turisti avventurosi. Per anni aveva accolto centinaia di campeggi ed io mi divertivo ad osservare gli uomini mentre davano la caccia agli insetti o si nascondevano nel bosco. Tuttavia c’era un gruppo che da anni catturava la mia attenzione più di tutti gli altri.

Hanno cominciato a venire quando avevano circa dieci anni immagino. Erano uno squadrone di ragazzini, accompagnati da alcuni dei loro genitori e dai loro maestri. Eh già, maestri, perché il loro non era un campeggio normale, ma una sorta di ritiro spirituale che facevano sempre alla chiusura dell’anno di allenamento. Erano tutti atleti nel campo della arti marziali.

E di nuovo erano tornati, anche quest’anno. Come sempre mi sarei divertita tantissimo.


 
Minato continuava a parlare al telefono, senza nascondere la propria agitazione. Kushina, dal sedile del passeggero lo osservava minacciosamente di sottecchi.

“Mi spiace, Jiraiya-san, ma dovrà occuparsene lei per queste due settimane!” dal telefono si sentiva la voce dell’uomo che sbraitava disperato.

“Sono sicuro che se la caverà a meraviglia!” concluse Minato riagganciando il telefono e tornando a sorridere alla moglie.

“Cos’ha da lamentarsi? Praticamente fai tutto tu in azienda! Per un po’ di tempo che decidi di trascorrere con la tua famiglia fa tutte queste storie?” l’uomo gestiva una grande impresa di costruzioni insieme al suo socio, Jiraiya.

“Io ve l’avevo detto che potevate lasciarmi andare da solo! Sarei stato anche meglio!” commentò Naruto imbronciato dal sedile posteriore.

Kushina si voltò a guardare il figlio con fare minaccioso: “Naruto, dovresti essere contento di passare un po’ di tempo con noi! Guarda Sasuke, gli fa piacere che ci sia anche la sua famiglia! Giusto caro?”

Sasuke, seduto al lato destro di Naruto, teneva le braccia incrociate ed aveva la solita espressione di chi ce l’ha con il mondo, ma ormai era risaputo che quella era la sua solita faccia. Si limitò ad annuire per far contenta la rossa.

“Io invece sono felicissima di essere qui con voi, zietta!” Karin, seduta alla sinistra del cugino, aveva aspettato quel campeggio per tutta l’estate. Non vedeva l’ora di avere l’occasione per stare un po’ vicina al sua amato Sasuke.

“Tesoro della zia! Menomale che ci sei tu!”

Sasuke voleva vomitare. Era stato costretto ad andare in macchina con loro perché nel camper affittato da suo padre erano saliti Konan, Yahiko e Nagato, e con Itachi e Shisui erano al completo.

Fortunatamente per lui il viaggio era quasi finito.

Il bello del campeggio era proprio di dormire in tenda per la maggior parte delle persone, ma c’erano alcuni che non volevano proprio rinunciare alle comodità, come gli Uchiha, infatti Fugaku, che era stato costretto dalla moglie ad andare con i figli, aveva affittato un camper. Ma la famiglia Uchiha non era l’unica ad aver fatto questa scelta.

Hiashi era tutto concentrato sulla strada, mentre Yukino leggeva sorridente una rivista.

“Non mi aspettavo che decidessi di lasciare il lavoro per due settimane pur di passare un po’ di tempo con le ragazze” la donna rideva sotto i baffi. Se lo aspettava eccome, perché era stata proprio lei a stuzzicarlo.

FLASH BACK

“Perché non le accompagniamo in campeggio quest’anno?”

“Ho troppo lavoro, non posso assolutamente muovermi”

Yukino sorseggiò il suo caffè e sospirando disse: “infondo è meglio così. Sono grandi ormai, vorranno conoscere qualche ragazzo, fare le loro esperienze…”

Hiashi si era irrigidito, assumendo un’espressione indecifrabile.

“Quand’è il campeggio?”

FINE FLASH BACK

Scesero dalla macchina, scaricando tutto l’occorrente per montare le tende e raggiunsero il punto prestabilito.

Inoichi e Shikaku avevano appena finito di ripulire il campo, mentre i ragazzi si stavano divertendo ad assemblare la tenda (o meglio, Choji e Ino discutevano sul dritto e il rovescio della stoffa, mentre Shikamaru dormiva sotto una pianta).

Il maestro Kakashi andò ad accogliere i nuovi arrivati, indicando loro i posti in cui stanziarsi.

La sera, dopo qualche ora di lavoro, il campo era completamente allestito.

Kushina si era impegnata per tutto il pomeriggio a costruire un bel falò. Naruto le si avvicinò assieme a Sasuke.

“Mamma sei stata bravissima!” si complimentò.

“Ma dai, non ho fatto niente!” si pavoneggiò la rossa.

Un odore di salsiccia alla brace catturò le loro attenzioni. A pochi metri di distanza, Mikoto aveva assemblato un barbecue portatile ed aveva già iniziato a cucinare.

In un attimo tutti furono intorno alla mora, lasciando Kushina sola con il suo falò improvvisato. Persino suo figlio l’aveva tradita.

Minato le sbucò dietro tutto contento dicendo: “Tesoro perché ti sei messa a fare quell’obbrobrio? Abbiamo il barbecue di Mikoto”.

La donna si voltò verso il marito con fare omicida, i capelli erano come smossi da un’aura demoniaca, sembrava lo spirito dell’antica volpe a nove code. Minato rise nervosamente mentre dalla bocca della donna usciva uno strozzato e ringhioso: “Uchiha…”

La serata trascorse in fretta, tra una risata e l’altra. I ragazzi si divertivano fra loro, mentre i genitori e i maestri avevano formato il loro gruppetto. Alla fine, come tutti gli anni passati, le ragazze andarono a dormire, mentre i ragazzi si incontrarono nella tenda di Sasuke e Naruto.

Erano tutti seduti in cerchio attorno ad una torcia e Kiba stava esponendo una sua idea.

“Ormai abbiamo sedici anni, non siamo più dei ragazzini, perciò da questo campeggio dovremmo tornare con una donna!”

“Con una donna dici?” fece Choji, che già era in difficoltà solo al pensiero.

“Io non ho voglia di mettermi a cercare una ragazza!” sbuffò Shikamaru.

“Avete paura per caso? Non siete in grado di conquistare una ragazza?” li sfidò Kiba.

“Certo che siamo in grado! Se ci impegniamo possiamo fare tutto!” affermò Rock Lee.

“Lasciatemi fuori da questa storia” fece Sasuke.

“Che c’è, Uchiha? Hai paura di essere battuto?”

“Dai Sasuke! Ci divertiremo!” lo incitò Naruto.

Il ragazzo sbuffò.

“Facciamo una gara: scegliamo una ragazza, e quello che riuscirà a conquistarla sarà il vincitore!” propose l’Inuzuka.

“Oh sì! Sakura-chan! Sakura-chan!” disse Lee tutto entusiasta.

“Ma così Sasuke avrebbe la vittoria in pugno!” disse Choji.

“Già, e vincerebbe anche se puntassimo a Ino o a Karin”

L’Uchiha ghignò soddisfatto, mentre gli altri sospirarono.

“…Che ne dite di Hyuga?” propose Shino, che era stato in silenzio fino a quel momento.

Ci fu un attimo di sgomento generale. Hyuga era la ragazza più silenziosa e riservata del gruppo, non si capiva mai casa stesse pensando, inoltre doveva essere davvero molto timida, perché ogni volta che cercava di intraprendere un discorso con qualcuno balbettava.

“Beh, io credo che Hyuga sia molto difficile da conquistare…è perfetta per noi!” Kiba era soddisfatto di quella soluzione.

“Io non posso partecipare, ho già una ragazza” disse Shikamaru cercando per l’ennesima volta di risparmiarsi un tale sforzo.

“Quella della scuola Suna? Non dirmi che hai paura di lei e dei suoi fratelli?”

“No che non ho paura! Ma…”

“Dai che non lo saprà mai nessuno!”

Il Nara sbuffò. Era costretto ad accettare.

“Allora è deciso! Da domani cominceremo la nostra corte a Hyuga!” mentre Kiba pronunciava quest’ultima frase con enfasi, Neji fece il suo ingresso nella tenda.

“Cosa dovete farmi?” non aveva capito la frase, aveva sentito solo pronunciare il suo cognome.

Il silenzio calò nella tenda. A pensarci bene, Hyuga era la cugina di Neji, perciò questo le escludeva dai loro piani. Senza contare che non potevano dirglielo.

“Emmm…niente, ci chiedevamo dove fossi finito!” mentì Shikamaru. Meglio non informarlo di nulla.




 
  
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