Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: clairvoyant_disease    26/07/2014    1 recensioni
Non sapeva come era successo, ricordava solo che era stanca di piangere, stanca di sentirsi sola, stanca di sentirsi l'unica a trascinare avanti un amore pesante come un fardello. Un giorno aprì semplicemente gli occhi e decise che era stanca.
E lui capì che lei stava arrivando ad esaurirsi per lui. Lo capì ancor prima di lei e fece prima un passo, poi cinque, poi dieci indietro fino a quello definitivo.
Si amavano così tanto da lasciarsi liberi per continuare a sopravvivere.
Poteva esistere gesto d'amore più grande?
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Era una giornata uggiosa.
Non c'era dubbi che la metereopatia stesse divagando.
In un certo senso quel tempo incerto ed a tratti cupo si adattava perfettamente a quel giorno. Il giorno che non si vorrebbe mai arrivasse.
Ne erano passati di mesi da quando in lacrime lei si era decisa a dirgli addio. Anche se era chiaro ad entrambi che non era una reale chiusura, c'era un legame fra loro due che andava oltre ogni cosa facilmente definibile con le parole presenti in un dizionario.
Il loro legame andava oltre a tutto, andava oltre alla logica, ai sentimenti, alla ragione.
Lei sin dal primo momento aveva avuto chiaro che era nata per lui, per amarlo come poche altre persone sarebbero riuscite a fare.
Sentiva che quella era un po' la sua missione, il motivo per cui era nata in un monotono giorno d'estate.
 
"If you ever feel alone and the glare makes me hard to find,
just know that I’m always peering out on the other side"

Ma poi c'erano stati gli imprevisti.
La vita d'altronde è fatta di imprevisti e inevitabilmente ti allontana dalle cose che vorresti. A volte l'amore e la pazienza non bastano.
A quel punto ormai ne era certa.
Nonostante l'amore, nonostante la profonda fede che aveva in lui non c'erano riusciti e dopo anni di difficoltà e sacrifici era tutto finito allo scatafascio.
I sentimenti c'erano. Era impossibile dire che non si amassero ancora ma c'era quella fastidiosa presa di coscienza da parte di entrambi: non sarebbero mai funzionati insieme. Ed ammetterlo era stato più duro e doloroso di qualunque altra cosa, loro che eran certi sarebbero stati le parti di una mela che si ritrovano e si completano. I due pezzi mancanti di un puzzle che finiscono la foto.
 
"Curse me inside
For every word that caused you to cry
Curse me inside"

Si ritrovarono dopo mesi che sembravano lunghi e pesanti come anni di silenzio, seduti al tavolino di un bar anonimo davanti a una tazza di caffè e un bicchiere di cola. Si guardarono negli occhi di sfuggita e solo per il tempo di un saluto.
La voglia di allungare la mano verso quella di lui, lunga ed affusolata, e di toccarla era talmente forte che la ragazza fu costretta a portarsi le mani in grembo stringendole fra loro.
Lui dal canto suo avrebbe voluto soltanto sentire quelle mani piccole e delicate accarezzargli il viso ancora una volta come niente fosse successo, come fossero ancora la coppia più bella del mondo. Quel genere di coppia dove un sorriso reciproco parla più di mille parole e dove uno sguardo fa intuire un mondo intero.
Non sapevano neanche perchè avevano deciso, finalmente, di rivedersi.
Forse in realtà la spiegazione era semplice quanto banale: si mancavano e l'uno aveva bisogno dell'altra.
Sapevano di essersi reciprocamente rubati un pezzo di cuore e che quindi, in un certo senso, erano sempre insieme anche quando fisicamente erano lontani, ma mancava sempre qualcosa.

"I’m just too far from where you are
I wanna come home"


Lei alzò lo sguardo verso di lui con tutto il carico di rimorso e senso di colpa che portava dietro da alcuni mesi.
Lui le sorrise cercando di cancellarle quel dolore che conosceva, che giusticava e voleva azzerare.
Si erano promessi di essere felici. Anche se la vera felicità sarebbe stata stare insieme, cosa che ormai non riuscivano a fare senza litigare o star male, volevano trovare un equilibrio.
Lei ci aveva provato. In realtà ci era riuscita.
Quello che la feriva a morte è che non era stato poi così difficile farlo, che non era stato difficile lasciarsi andare alle attenzioni e all'amore incondizionato di un altro che non era lui, che non aveva niente di lui se non certi tratti caratteriali simili.
Non sapeva come era successo, ricordava solo che era stanca di piangere, stanca di sentirsi sola, stanca di sentirsi l'unica a trascinare avanti un amore pesante come un fardello. Un giorno aprì semplicemente gli occhi e decise che era stanca.
E lui capì che lei stava arrivando ad esaurirsi per lui. Lo capì ancor prima di lei e fece prima un passo, poi cinque, poi dieci indietro fino a quello definitivo.
Si amavano così tanto da lasciarsi liberi per continuare a sopravvivere.
Poteva esistere gesto d'amore più grande?

"She's all alone again, wiping the tears from her eyes...
Somedays he feels like dying, she gets so sick of crying."


Lei si tuffò in quella improvvisa libertà convinta di tuffarsi in un mare calmo di una fresca giornata di fine estate e invece si ritrovò una boccata d'aria fresca sulla cima di una montagna.
Nuovamente, la sua vita non era andata come se l'era immaginata.
Non avrebbe immaginato di trovare qualcun altro che potesse amarla quasi quanto faceva Lui, il suo Lui. Non immaginava che sarebbe riuscita a ricambiare qualcuno che non fosse il suo occhi di ghiaccio.
Questo turbine di emozioni e cambiamenti le avevano fatto perdere la via.
Per quanto stesse bene, per quanto sperimentasse nuovi lati della vita, nonostante vedesse nuovamente il sole anche nelle giornate di pioggia; lei aveva perso la sua strada.

"I'm lost and lonely,
scared and hiding,
blind without you."


Forse fu per quello che lui decise di vederla. Magari per l'ultima volta. Magari no.
Sapeva che lui rappresentava la sua casa. Il suo rifugio. La sua ancora di salvezza. La sua luce nel buio.
Sapeva che in lui trovava l'unico e solo custode della sua anima e che solo quello avrebbe aiutato la sua piccola Lei a ritrovare la via di casa.
"ricordati della promessa che mi hai fatto" disse lui con la voce calma e dolce. Lei annuì soltanto guardandolo per un secondo negli occhi "so che la stai mantenendo.  Ne sono contento. Non sentirti in colpa. Il tuo sorriso è la mia pace." continuò lui.
Lei sospirò e abbassò di fretta gli occhi per scacciare una lacrima.

"Without you within me I can't find no way,
where I’m going is anybody’s guess.
I’ve tried to go on like I never knew you,
I’m awake but my world is half asleep.
I pray for this heart to be unbroken
but without you all I’m going to be is incomplete"

 

"...e comunque lui non mi dispiace piccola. Sai che io ti aspetto oltre a tutto ciò".
Nessuno avrebbe capito quella frase eccetto lei. E lei la capì e sorrise.
Sapeva che quel che non sarebbe stato possibile qua lo sarebbe stato altrove.
Avrebbero avuto la loro seconda possibilità. Ma non adesso.
Non ora. Non qui. Non subito.
Lei fece un lungo sospiro e lui fece lo stesso sorridendole.
Il broncio di lei diventò un sorriso sereno e finalmente fu come sentirsi a casa.
 
"This feeling inside me,
finally found my life, I`ve finally free.
No longer torn in two,
living my own life by learning from you.
We`ll meet again my friend
someday soon."


 
Mai in vita mia son stata più autobiografica e sincera rimanendo sul vago.
E va bene così. Me lo dovevo.
Te lo dovevo.
E ce lo meritavamo.
Continuo a crederci, continuerò a farlo.
Non si dimenticano gli anni migliori, non si dimentica il proprio soulmate.
Nonostante tutto, nonostante la vita. Non si dimentica.
I will love you 'til the end of time.

Eternally.
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: clairvoyant_disease