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Autore: Fusione    26/07/2014    1 recensioni
...La musica continuava, così come il temporale. Anch'io non smettevo di osservare quel ragazzo impassibile, incurante della mia presenza. Anzi, non incurante, la parola giusta è ignaro...
Genere: Malinconico, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non avevo mai sentito melodia più bella di quella ...
 


Le note del piano riecheggiavano in tutta la stanza. Pioveva, molto forte. Quella musica si adattava perfettamente al tempo lá fuori. Così angosciosa e malinconica, ma al tempo stesso forte e potente. No, non pioveva solo lá fuori, pioveva anche in quella stanza.
- Sei fantastico Jhon.
Ma Jhon non rispose.
- Dico sul serio, - insistetti io - adoro quando metti le mani su quell'arnese. Adoro come le fai scorrere da destra a sinistra, da sinistra a destra. Sei fantastico.
Ancora nessuna risposta.
La musica continuava, così come il temporale. Anch'io non smettevo di osservare quel ragazzo impassibile, incurante della mia presenza. Anzi, non incurante, la parola giusta è ignaro. Giá, lui non sapeva che mi trovavo lí. Era troppo concentrato su quella musica, seduto davanti a quel piano. O pianoforte. Non sono completamente sicura del nome di quell'enorme aggeggio. Una volta ho sentito la madre di Jhon chiamarlo "pianoforte", ma lui si riferisce ad esso dicendo sempre "piano". Chissà, forse sua mamma è confusa, o non è esperta come lui su quello strumento. Io continuerò a chiamarlo come il mio Jhon.
Non avevo mai sentito melodia più bella di quella. Io amavo Jhon. Anzi, lo amo ancora, nonostante tutto il tempo passato da allora. E mentre suonava il piano, lo amavo più che mai.
- Ti amo, Jhon.
Sentì un brivido lungo la schiena, così si alzò, scostando dal foglio i suoi occhi scuri, intensi, e andò a chiudere la finestra, commentando la pioggia battente che non faceva altro che scendere giù. Mi alzai anch'io, mentre lui si risedeva davanti al piano, spostando i capelli bruni da davanti agli occhi.
"Adesso basta." pensai "Voglio la sua considerazione. Voglio che si accorga di me!"
Mi avvicinai al piano, decisa ormai a porre fine a quell'angosciosa sofferenza, a quell'amore a senso unico, a quell'invisibilità che mi separava dal mio Jhon...
Chiusi gli occhi, mi concentrai e picchiai forte le mani su quei tasti bianchi e neri. Il fracasso fece interrompere la melodia che echeggiava nella stanza poco prima.
- Ce l'ho fatta! - esultai - Ora Jhon non sarà più ignaro di me! Mi amerà, ci sposeremo e vivremo per sempre felici e contenti...
Ero talmente entusiasta da non accorgermi che Jhon sobbalzó, rovinando in terra. La candela si spense, ma un lampo ci illuminó. Dopo pochi istanti, il tuono, seguito da un grido agghiacciante, spaventoso. Il suo grido.
- T... Ti amo Jhon.
Il suo volto si fece paonazzo, sudato. Lo osservai attentamente, lì a terra che mi fissava, terrorizzato, sconvolto. Finalmente riuscì a vedermi. Ora avrebbe potuto amarmi...
Dei passi svelti salivano le scale, delle voci si facevano sempre più vicine, finchè qualcuno fece irruzione nella stanza. I suoi genitori. Lo videro a terra e gli si piombarono addosso, visibilmente preoccupati. Non potrò mai dimenticare il suo viso così impaurito, così disperato...
- Jhon...
La mattina seguente lasciarono la casa. Li vidi salire in carrozza e partire. Jhon fu l'unico a voltarsi indietro. I genitori... Sono sempre loro a rovinare tutto. Già, come quindici secoli prima, quando mi abbandonarono in quel bosco in fiamme...
Sono passati venticinque anni da quella mattina... Da allora non rividi più Jhon. Lasciò qui il piano, quel maledetto piano che ci separava. Pensavo ci saremmo sposati, avremmo vissuto per sempre felici e contenti... Sì, vissuto... Che stupida che sono stata. Come avrebbe mai potuto vivere con me, che sono morta da quindici secoli e venticinque anni ormai. Abbandonata in quel bosco in fiamme, dai miei maledetti genitori...
 
 
 
. . . Suzume~san. . .
Dopo un anno dalla mia scomparsa ho deciso di riprendere la penna in mano di tanto in tanto. A voi i commenti, spero vi piaccia.
  
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