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Autore: ZouisTatoo    26/07/2014    3 recensioni
È il giorno del matrimonio di Liam e Zayn.
Le ultime ore di preparativi tra macchie, nodi alle cravatte e attacchi di panico.
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Ziam. Nosense.
Scritta per l'iniziativa 'The Wedding Day' del gruppo 'Una direzione: fanfiction'.
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Louis Tomlinson, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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One-shot che partecipa al contest “THE WEDDING DAY – Iniziativa lampo” del gruppo “Una direzione: fanfiction”
Storia divisa in tre parti, prompt ‘Parole’ http://unadirezionefanfiction.tumblr.com/post/92434772881/the-wedding-day-prompt .
 
 
 
Macchia.
 
“Liam, smetti di agitarti in questo modo” dice Louis osservando, dalla poltrona accanto allo specchio, il suo amico che continuava a camminare per tutta la stanza in modo frenetico.
“Come posso calmarmi Lou? Mancano meno di tre ore” risponde il biondo passandosi una mano tra i capelli già perfettamente acconciati in un ciuffo e guardando per l’ennesima volta l’orologio di ottone appeso alla parete.
Il castano sbuffa, si alza dalla sedia e gli mette le mani sulle spalle prima che Liam ricominci a camminare e faccia un solco sul pavimento.
“Andrà tutto benissimo” cerca di calmarlo guardandolo negli occhi. Liam sospira e abbassa le palpebre per qualche secondo.
Si stacca poi dalla presa sulle sue spalle e si infila la giacca nera, gli occhi azzurri di Louis roteano al cielo “Liam, è presto, rischi di rovinarla prima del tempo”.
Il minore scuote il capo, si avvicina allo specchio e sistema il colletto perfettamente stirato della camicia, qualche secondo dopo però, sgrana gli occhi bloccandosi. “Ommioddio, ommioddio” inizia a dire con le mani tra i capelli e un’espressione sconvolta sul volto. Louis si avvicina subito a lui, preoccupato, “che succede?” chiede.
“C’è una macchia” sussurra solo Liam immobile ad occhi spalancati al centro della sala.
Dalla gola del maggiore esce uno strano verso, tiene qualche secondo gli occhi chiusi per poi puntarli sul petto di Liam.
Osserva attentamente per svariati secondi ogni parte della giacca nera che indossava colui che era ancora sotto shock, “e dove?” chiede, dopo un paio di minuti in silenzio, non trovandola.
Riscuotendosi dallo stato di trance in cui era caduto, il biondo guarda Louis come si guarda uno che non trova l’acqua nel mare, “qui, guarda” dice poi indicandosi un punto del colletto nero.
Louis ci prova, prova a non ridere di fronte all’espressione dell’amico ma le sue guancie e le sue labbra tirate lo tradiscono e si guadagna un’occhiataccia da Liam.
“Liam, non si nota nemmeno con la lente d’ingrandimento” dice il castano ricomponendosi e appoggiando, di nuovo, le mani sulle spalle dell’altro. E Louis dice la verità, quella che il suo amico ha chiamato macchia era solo un puntino bianco microscopico sul risvolto del colletto della giacca.
Liam sbuffa, scrolla le mani dell’altro dalle sue spalle e cammina verso il bagno.
Il castano resta immobile per alcuni secondi maledicendo il momento in cui si è offerto di aiutare Liam a prepararsi, viene risvegliato poi dallo scrosciare dell’acqua nel lavandino. “Dannazione, farà un disastro” dice fra se andando velocemente nel bagno per fermare qualunque azione sconsiderata stia per fare il suo amico.
 


 
Nodo alla cravatta.
 
Dopo aver passato quasi un’ora a rassicurare Liam sul fatto che la giacca non fosse sporca e che si stava agitando per nulla Louis è completamente stravolto, accasciato sulla solita poltrona in cui era un’ora e mezza prima.
“Agitarmi per niente? Per niente, Louis?” dice Liam con in mano la cravatta e lo sguardo puntato sul suo riflesso nello specchio, “mi sto per sposare e tu credi che mi stia agitando per niente?”.
Louis scatta in piedi in meno di un secondo, si avvicina a Liam e sorride teneramente. Toglie la cravatta elegante dalle sue grandi mani tremanti e lo fa sedere sulla poltrona.
Il sorriso sulle sue labbra fini si allarga quando nota gli occhi lucidi di Liam e gli passa una mano sulle braccia.
“Sono anni che aspettate, che tutti aspettiamo, questo momento” inizia continuando ad accarezzare dolcemente i bicipiti del biondo fasciati solo dal tessuto leggero della camicia bianca, “tu e Zayn è come se foste già sposati. La cerimonia è una formalità, una formalità che porta tutto sul piano legale e bla bla ma non devi preoccuparti” aggiunge, ridacchiando.
Liam ha ancora le mani che tremano e il cuore che batte all’impazzata ma è più tranquillo, Louis ha il potere di calmarlo con la sua parlantina sciolta e la sua risata dolce. Si alza dalla poltrona e chiude il corpo minuto del castano tra le sue braccia, “grazie Tommo”.
Louis sorride, si stacca dal corpo di uno dei suoi migliori amici e gli riconsegna la cravatta. Liam lo guarda pensieroso per un attimo poi “puoi mettermela tu, Lou?” chiede a bassa voce senza incontrare gli occhi celesti dell’altro. Louis annuisce, prende la cravatta facendola passare sotto il colletto candido della camicia dello sposo. “Non sei capace di fare il nodo alla cravatta?” chiede poi e ridacchia quando Liam scuote la testa leggermente con le guancie rosse. “Nonostante tutto continuo a stupirmi del fatto che tu e Zayn più passa il tempo più siete perfetti l’uno per l’altro” dice dolcemente Louis stringendo appena il perfetto nodo windsor fatto alla cravatta dell'altro.
“Grazie Lou, per tutto. Non solo per oggi, ma anche per tutto quello che hai fatto fino ad oggi” dice Liam e, di nuovo, lo abbraccia.
“Io sono apposto, va a cambiarti e fa in modo che il testimone di nozze di mio marito sia in perfetto orario” dice Liam sorridente spingendo leggermente il castano verso la porta. Louis annuisce e pochi minuti dopo sta correndo verso la sua stanza, il suo completo doppio petto blu lo attende sul letto dove lo ha messo la quella stessa mattina.
 
 

Attacco di panico.
 
Liam è nel mezzo di un attacco di panico. Un attacco di panico coi fiocchi. Fiocchi bianchi e argentati come quelli che sono attaccati alle sedie che ha davanti.
È in piedi immobile, davanti ha un corridoio ricoperto di petali di rose bianche e sia a destra che a sinistra file di sedie rivestite di stoffa candida e fiocchi.
A una decina di metri da lui c’è un piccolo gazebo, anche quello decorato di bianco e argento. Sotto un piccolo altare con dietro un uomo sorridente di mezza età. In prima fila c’è la sua famiglia, mamma Karen ha già gli occhi bagnati e un fazzoletto rosa in mano, il sorriso di Ruth e Nicola lo può notare da quella distanza senza problemi.
Dall’altra parte c’è la famiglia di Zayn e Liam vede Trisha nel suo vestito viola leggermente sfocata. Il respiro gli si ferma in gola, Louis tentava forse di ucciderlo quando ha fatto quel nodo così stretto alla cravatta?
Le mani hanno preso a tremare più forte, fa vagare lo sguardo tra le persone in cerca di uno sguardo rassicurante mentre percorre lentamente quei metri tra applausi e congratulazioni di tutti.
Arriva finalmente all’altare, saluta e ringrazia il sacerdote, fa un cenno alle sue sorelle poi viene chiuso nell’abbraccio di Niall. L’irlandese dopo averlo rassicurato per qualche secondo si posiziona accanto a lui e tutti notano i suoi occhi ghiaccio leggermente lucidi. Due dei suoi bimbi si stanno per sposare e lui si sente orgoglioso come fosse il padre.
Sono passati due minuti scarsi e Liam ha ricominciato a boccheggiare con il fiato corto e le mani sudate, poi le prime note della marcia nuziale si espandono e tutti si voltano verso l’entrata in silenzio.
Liam conta nella sua mente fino a sei prima di rimanere completamente senza fiato e con la mente vuota. Dietro la piccola Safaa, accompagnata da Lux che porta le fedi, c’è il suo uomo.
Zayn, assolutamente perfetto nella sua personale perfezione, sorride nervoso camminando con passi misurati. Il completo gessato che indossa valorizzava il suo corpo e il colore della sua carnagione perfettamente, gli occhi non sono mai stati tanto luminosi.
Nel vederlo Liam si dimentica di ogni cosa. Della microscopica macchia sulla sua giacca, di tutte le persone che stanno applaudendo e sorridendo intorno a loro, del sacerdote che invita tutti a sedersi, dell’attacco di panico avuto poco prima.
Liam sorride, con le labbra, con gli occhi e con il cuore. Un sorriso innamorato e felice, un sorriso tutto per Zayn che con gli occhi lucidi gli mima un “sei stupendo” con quelle labbra rosee e carnose che Liam non vede l’ora di baciare di nuovo.
“Ti amo” sussurra in risposta Liam facendo intrecciare le sue dita a quelle del moro che stringe la presa con il cuore che batte all’impazzata.
 
 





Era un po' che non rompevo le scatole e quando ho visto il nuovo concorso mi sono detta "perchè no?"
Ho altre due-tre cosette a metà nel computer e forse riuscirò anche a pubblicarele prima o poi. 
Vi saluto, un bacione.

Gaia.

il mio Twitter -> https://twitter.com/zouisbravery


 
  
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