E' sempre così, ogni giorno è sempre la stessa storia! Uffa quanto ti detesto! Oggi c'è nuvoloso, non è una bellissima giornata...in tutti i sensi. Mi appoggio alla ringhira del bel vedere mentre un leggero vento agita le foglie degli alberi.

Mi ritrovo seduta a fissare le acque azzurre del laghetto completamente persa nei miei pensieri, ricordando ogni singolo istante con te...un piccolo sorriso nasce sulle mie labbra. Solitamente mi stuzzichi con le tue battutine ironiche o con qualche presa in giro ma oggi, oggi è stato diverso. O meglio la mia reazione è stata diversa. Per l'ennesima volta avevo fatto ritardo al lavoro per vedere gli allenamenti di Mark e non appena ho messo piede al caffè è scattata subito la predica...

Solo ora mi rendo conto di ciò che ho detto e so di essere stata perfida. Tempo addietro, quando Kyle mi rivelò il tuo passato, giurai a me stessa che ti sarei sempre stato accanto e che avrei fatto di tutto per la buonariuscita del progetto Mew ma sopratutto avevo promesso che non avresti più sofferto. Eppure la prima a ferirti sono stata proprio io...

La prima volta che ti ho visto sono quasi svenuta. Eri bellissimo e perfetto e per un istante ho creduto che fossi un angelo. Mi hai salvata e nonostante Mark fosse a terra privo di sensi ero rimasta completamente abbagliata dai tuoi occhi: azzurri come il cielo in estate ma freddi e spenti come l'inverno. In questi tre anni ne sono successe di cose eppure i tuoi occhi non sono mai cambiati...Poi ho scoperto il motivo della tua tristezza e allora ho cominciato a comprendere.

Ora sono qui sotto il nostro albero e l'unica cosa che vorrei fare è abbracciarti. Le mie dita sfiorano la corteccia dell'albero mentre un velo di tristezza mi avvolge. E' ora di tornare al caffè...e di affrontarti.

Mi volto e ti vedo appoggiato alla panchina con gli occhi chiusi e le braccia conserte. Abbasso lo sguardo mormorando un flebile ciao. Apri i tuoi occhi e il sangue mi si ghiaccia letteralmente nelle vene. Quel che vedo mi fa paura, la freddezza di quelle iridi azzurre non è descrivibile a parole.

" Muoviti - dici con tono duro, come se fossi scocciato di essere lì - non ho tempo da perdere dietro a una come te " e dandomi le spalle inizi a camminare verso il caffè. Rimango lì impalata e sconvolta dal tono che hai usato.

" Aspetta! " niente, nessuna risposta.

" Dannazione Ryan! Fermati! ". Finalmente ti fermi ma non ti volti.

" Perchè sei venuto a cercarmi se poi neanche mi rivolgi la parola? " chiesi arrabbiata.

" Me l'hanno chiesto gli altri altrimenti non sarei venuto ". Secca, dura la verità i colpisce come uno schiaffo anche se quest'ultimo avrebbe fatto meno male. Inorridita mi fermo mentre le sue parole mi rimbombano nella mente.

Fine primo capitolo

Salve a tutti! Eccomi di ritorno con una mini fiction che si concluderà con il prossimo capitolo. Come avete già letto nell’introduzione purtroppo non riesco più ad accedere al mio account come Alisea89, cmq a tutti quelli che hanno seguito le mie storie precedenti state tranquilli che riposterò tutto da capo con i vari aggiornamenti…quindi mi raccomando continuate a leggere e commentare ci tengo moltissimo…. =) grazie mille a tutti! A presto Alisea89