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Autore: KiarettaScrittrice92    26/07/2014    2 recensioni
Ho deciso di raccogliere qui tutte le mie vecchie e future one-shot di Detective Conan.
Chiedo scusa se ho eliminato quelle vecchie con tutti gli splendidi commenti dei miei lettori, ma spero che questa raccolta riceverà altrettanti commenti e consigli stupendi.
P.S. Alcune informazioni della ff le ho messe in evenienza a one-shot future, quindi non vi scandalizzate XD
Genere: Romantico, Sentimentale, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Kaito Kuroba/Shinichi Kudo, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Il principe misterioso

Il cellulare di Ran fece un suono breve e acuto, ma la ragazza non se ne preoccupò, continuando a dipingere il cartone che aveva di fronte di verde.
«Che fai non vedi chi è?» chiese Sonoko indicando il telefono dell’amica sul tavolo di fianco a lei.
«Lo guardo dopo…» rispose lei con aria distratta.
«E se fosse il tuo tesoruccio? – chiese la ragazza allungando la mano verso il telefono – Vediamo un po’…»
«Smettila!» disse Ran strappandole il cellulare di mano, prima che leggesse il messaggio, sapeva benissimo chi era ad averle mandato quel sms: era da quattro giorni che, a quell’ora, le arrivava quel messaggio da un numero sconosciuto, sempre lo stesso, qualcuno stava facendo un conto alla rovescia.
«Meno tre… – lesse Sonoko alle sue spalle – che vuol dire? Ah, non mi dire che hai invitato qualcun altro al ballo…!?»
«Sonoko smettila! Non ho invitato nessuno e non ho idea di chi sia il mittente di questo messaggio.»
«E il tuo tesoruccio?» chiese Sonoko con il suo sorriso malizioso.
«Sonoko la vuoi smettere di parlarne? Lo sai benissimo che ormai lo sento solo per telefono! Non verrà…»
«Ma andiamo Ran l’ultima volta che l’hai visto due anni fa gli hai confessato il tuo amore. È mai possibile che lui non abbia detto nulla?»
La ragazza imbarazzata da quel ricordo al tempio di Kyoto, riprese il pennello e ricominciò a dipingere.
«Cosa doveva dire… Lui mi aveva già detto che mi amava… L’ha fatto molto prima di me…»
«Ma non è possibile che dopo che vi siate confessati reciprocamente il vostro amore non vi vediate! Insomma è assurdo…»
«Sonoko basta!» disse Ran infuriata buttando il pennello a terra e andandosene via.
Lo sapeva benissimo che non era normale, ma lei cosa ci poteva fare? Era Shinichi che ad ogni sua proposta di vedersi in due anni, diceva sempre che non poteva e che era impegnato. Era anche arrivata a pensare che lei non gli interessasse più. Ora era da un mese che non lo sentiva più, neanche per telefono: il suo cellulare era staccato e non l’aveva più chiamata in nessun modo.
Le lacrime iniziarono a spuntare dagli occhi, quando Sonoko la raggiunse.
«Scusa Ran… Non ne parlo più ok? Forza torniamo a lavorare. Questo sarà il miglior ballo della storia del liceo Teitan!»
Lei si asciugò le lacrime e sorrise, facendo un cenno di testa. Ed entrambe si rimisero a dipingere i cartelloni.

 

È arrivata l’ora…
Ran lesse quel messaggio, mentre era alla stazione, ma mise subito il cellulare in tasca per salutare il bambino che si stava affacciando dal finestrino del treno in partenza.
«Ciao Conan! Mi raccomando fai il bravo!»
«Ok Ran… Divertiti al ballo!» le rispose con un sorriso il bambino occhialuto poggiando il suo cellulare sulle gambe e salutando con la manina.
Quando il treno partì, Kogoro e Ran tornarono a casa con la macchina affittata.
La giornata passò talmente veloce che a Ran sembrò quasi fosse volata.
Era già infilata dentro il suo bellissimo abito. Un paio di scarpe rosa pallido col tacco, un vestito rosa confetto con la gonna di tulle e il corpetto che stringeva alla vita e le sorreggeva il suo seno perfetto. I capelli castani, ornati da una coroncina d’oro, le cadevano sulle spalle che erano coperte da delle spalline a palloncino, mentre il viso delicato era truccato da un rossetto rosa che le colorava ancora di più le labbra, e un ombretto lilla che s’intonava perfettamente coi suoi occhi.
Una perfetta principessa delle favole.
«Wow Ran… Sei uno schianto!» esclamò Sonoko vedendola avvicinarsi al grande arco di palloncini verdi che annunciavano l’ingresso al ballo studentesco.
«Grazie! – rispose lei – Neanche tu sei niente male…»
«Vero? – disse guardando con aria compiaciuta il suo vestitino attillato da fata – Beh così posso essere la tua fata madrina.» aggiunse, facendo scoppiare a ridere entrambe, dopodiché oltrepassarono l’arco ed entrarono nell’edificio, quello stesso edificio che un mese prima avevano affittato per il ballo e che avevano decorato in ogni suo dettaglio andando lì ogni pomeriggio dopo la scuola.
Proprio all’ingresso, un enorme cartellone verde con la scritta bianca citava: Ballo delle Fiabe. Dentro lo spettacolo era stupendo e le due ragazze si guardarono compiaciute e orgogliose del loro lavoro.
La sala era enorme, costellata di alberi di cartapesta messi lungo i muri. I lunghi tavoli, contenenti le vivande avevano delle tovaglie bianche ed erano proprio davanti agli alberi. Nella parete al lato opposto dell’entrata c’era un piccolo palco, dove a fine serata sarebbero stati incoronati il re e la regina della serata, mentre di fianco c’era la console, dietro cui stava un ragazzo vestito da folletto, che Ran conosceva bene: era Kikuito, il migliore amico di Shinichi alle medie, che ora andava in una sezione diversa dalla loro. Al centro si estendeva la pista da ballo, non aveva nulla di speciale tranne per il fatto che se si alzavano gli occhi verso l’alto si vedeva un manto di edera che copriva tutto il soffitto da cui sbucavano le piccole luci bianche che illuminavano in modo tenue tutta la sala.
Man mano che il tempo passava arrivava sempre più gente. Rospi, gnomi, streghe, elfi, cavalieri, persino draghi: di certo i costumi non mancavano.
Poi quando era passata ormai quasi un ora e mezza dall’inizio della serata, Kikuito decise di abbassare la musica.
«Ok ragazzi… scusate… Un attimo di attenzione per favore… – disse al microfono della console – Mi rivolgo a tutte le principesse, mettetevi al centro della sala e chiedo agli altri di spostarsi sui lati.»
Dopo un po’ di bisbigli e di caos, al centro della sala rimasero sei ragazze, tra cui anche Ran.
«Vi chiederete perché vi ho chiesto questo… Beh, mie care donzelle, vi presento il principe misterioso!»
A quelle parole nel locale entrò un ragazzo vestito da principe. Indossava un paio di scarpe nere, un elegante pantalone blu e una giacca dello stesso colore. Alla cintura portava un fioretto, tipica arma da principe. Le spalline con le frange erano argentate e una fascia azzurra gli tagliava in diagonale il petto. Sul viso aveva una maschera argentata e si avvicinava pian piano alle ragazze al centro della sala. Una mano era tranquillamente appoggiata sull’elsa della spada, mentre l’altra stava lungo il fianco.
«Lui sceglierà una principessa tra di voi sta sera.» disse nuovamente Kikuito.
Forse per quella sorpresa improvvisata o forse per il fascino di quel misterioso principe, Ran iniziò a sentire il cuore martellarle in petto.
Il ragazzo arrivò davanti a loro, che rimasero tutte ferme e paralizzate dal terrore. Lui fece avanti e indietro un paio di volte, nel silenzio più assoluto, poi prese una decisione e tese la mano alla principessa scelta.
Ran sgranò gli occhi quando vide la mano del ragazzo proprio di fronte a lei. Non fu la sola, tutti trattennero il fiato. 
Ma sì, in fondo non era così male avere un cavaliere per il ballo, fece spallucce e poggiò la sua mano su quella del principe. Subito ci fu un’applauso di ovazione, poi la musica ripartì e tutti si dimenticarono di loro, tranne Sonoko che ogni tanto lanciava un occhiata alla coppia, curiosa come non mai.
I due ballavano tranquillamente sulle note dolci di quella canzone, fin quando Ran non decise di rompere il ghiaccio.
«Posso almeno sapere il nome del mio accompagnatore, oppure rimarrà misterioso fino alla fine?» domandò, ma il ragazzo sorrise divertito e le fece fare una giravolta, senza dire una parola.
«Ok non lo vuoi dire… – disse Ran un po’ delusa – Beh io sono Ran, Ran Mouri 5B.» disse specificando la sua sezione.
Lui non rispose, ma continuando a ballare, la strinse di più a sé. A quel gesto il cuore di Ran ricominciò a martellare frenetico.
Ballarono tutta la sera, senza fermarsi mai; ogni tanto rallentavano, ma continuavano a danzare.
Verso il tardi, quando la serata si era fatta intensa e stava ormai arrivando alla sua conclusione, la musica si abbassò di nuovo.
«La nostra giuria è pronta!» disse Kikuito indicando tre ragazzi sul palchetto, in realtà erano due ragazze e un ragazzo e una delle due era Sonoko.
«Lascio la parola a loro per annunciare il re e la regina del ballo!»
Sonoko, che era quella in mezzo si schiarì rumorosamente la voce e parlò.
«Bene… Dopo avervi visto danzare e chiacchierare, possiamo dire ufficialmente che la coppia che ha vinto… per i miglior costumi, il romanticismo, il talento nel ballo e il feeling, sono… – fece una lunga pausa lasciando tutti sulle spine – Il principe misterioso e la principessa rosa!» esclamò poi.
Ran non ci poteva credere: rimase con gli occhi sgranati a guardare Sonoko sul palco vestita da fata. Fu il principe che dovette prenderle la mano e trascinarla sul palco. Dopo aver risalito la scaletta e aver affiancato Sonoko e il resto della giuria, questa si congratulò con loro.
«Facciamo i complimenti a Ran Mouri e…?» Sonoko si girò verso il principe a quanto pareva nemmeno lei sapeva chi fosse.
Di nuovo una pausa lunghissima, in cui il principe sembrava stesse pensando se svelare la sua identità o rimanere un mistero, poi decise: prese il microfono a Sonoko e parlò, con un tono di voce strano, come se cercasse di non far capire il suo timbro.
«Prima però voglio fare una cosa…» lasciò il microfono a Sonoko e si avvicinò a Ran, la prese per la vita e con un movimento velocissimo la baciò. Il gesto era stato talmente veloce che Ran non ebbe neanche il tempo di capire che stava succedendo.
Scoppiò un altro applauso, in cui Kikuito alla console arrivò addirittura a urlare come se fosse allo stadio, mentre Sonoko spalancò la bocca sconvolta.
Appena si staccarono il principe la guardò divertito: Ran aveva dipinta sul viso un’espressione sconvolta e stupita. Fu lei, presa dall’esasperazione, ad alzare la mano e togliere la maschera argentata al ragazzo.
«Shinichi?!» chiese sconvolta, quando fu trafitta da quegli occhi azzurri.


Angolo dell'autore:
26/07/2014
Eccomi qui con questa one-shot. 
Visto che ho perso quella vecchia del ballo in maschera ho deciso di farne una simile, ma un po' più romantica.
Come quella perduta, anzi direi al suo posto, la one-shot parteciperà alla "Maratona di Ballo ShinRan" indetto dallo Shinichi&Ran Official Italian Fan Club.
Spero davvero che vi sia piaciuta! 
EDIT. Ho fatto una piccola correzione citando la confessione di Ran, sebbene quando scrissi questa storia (la data la vedete in alto) non si sapeva ancora di Kyoto.

Un bacione da me e dal mio onii-san Kaito ;)
KiarettaKid

 

  
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