Anime & Manga > Alice nel paese di Heartland
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Autore: Halloween_    26/07/2014    3 recensioni
Blood e Vivaldi che parlano in una tranquillo pomeriggio, immersi nel roseto del Cappellaio.
L'argomento è davvero semplice: Alice.
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[...]«La ami più dei tuoi peluche, a quanto vedo.»[...]
[...]«Può darsi.» concesse infine «Ma in tutti i territori sei tu il più innamorato di Alice, vero caro fratello?» fece in tono malizioso: il fratello non era l’unico a saper come stuzzicare gli altri.[...]

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Spero di avervi incuriosito e non aver fatto strafalcione in quest'intro. Vado in crisi ogni volta, ahah.
Kuro❤︎
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Blood Dupre, Vivaldi
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Cage



Il pomeriggio era tiepido e placido, di quelli che fan venire voglia di sdraiarsi sotto la fresca ombra di un albero a sonnecchiare cullati da quella brezza delicata che faceva frusciare le chiome di un verde abbagliante.
Blood Dupre non era mai stato tipo da pennichella sotto gli alberi però quel pomeriggio così tranquillo gli aveva messo una certa sonnolenza che, chiuso tra le mura del suo studio, non sarebbe riuscito a scrollarsi di dosso facilmente. E così era uscito, diretto al suo roseto color del sangue.
La vide da lontano, china ad accarezzare i petali appena aperti di una delle tante rose che punteggiavano le lunghe siepi. L’intenso sentore dei fiori gli invase di prepotenza il naso, e Blood l’inspirò con piacere. Ammaliava chiunque, il profumo delle rose rosse.
«Come mai qui, cara sorella?»
La Regina si avvicinò, la rosa che prima ammirava stretta tra le dita e un sorriso cordiale sul viso «Mi annoiavo a palazzo, così ho pensato di venire a trovare il mio fratellino.» sollevò appena le spalle, come se fosse una faccenda di poco conto.
Blood sapeva che c’era qualcos’altro, un secondo motivo, dietro quella visita improvvisata «Volevi sapere di Alice.» buttò lì, quasi con casualità. Il sorriso di Vivaldi confermò le sue parole.
«Tra le altre cose.» disse rimanendo molto sul vago. Mise la rosa tra le mani del fratello; disfò il fiocco nero –immancabile parte del completo da Cappellaio– allentato e in disordine, e prese a riannodarlo con la cura che solo una sorella maggiore sa dedicare al fratello più piccolo. Nonostante i rispettivi ruoli gli imponessero di essere nemici, Blood e Vivaldi erano prima di ogni cosa fratello e sorella. Ed era un fatto indiscutibile. Un legame inscindibile, anche se mantenuto segreto.
La donna osservò soddisfatta il nastro nuovamente in ordine e Blood le porse la rosa: era in tinta perfetta con l’abito semplice che indossava, con l’eleganza degna della Regina.
«Allora, come sta Alice? È da un po’ di tempo che non la vedo, purtroppo.» il tono era sconsolato e abbassò gli occhi rosa scuri sulle siepi, brillanti e screziate di rosso.
«Mi dispiace dirti che non è qui al momento. Credo sia in città.» piegò le labbra in un sorriso, divertito dalla smorfia di disappunto sul volto della sorella «Però sta bene.» aggiunse dopo una pausa studiata ad arte per far rimanere in sospeso la Regina. Vivaldi parve rasserenarsi.
Stettero in silenzio per un po’ a godersi la pace di quel pomeriggio sorprendentemente lungo. Il venticello scuoteva piano le foglie degli alberi, e portava via con sé i petali più deboli delle rose.
«Piace proprio a tutti, la piccola Alice.» Il Cappellaio sorrise portando una mano al cappello senza però trovarlo e ricordò di averlo lasciato nel suo studio. «È normale, cara sorella, gli stranieri piacciono a tutti. E noi non possiamo fare a meno di esserne attratti.»
«È vero.» convenne Vivaldi, lo sguardo perso lontano e assorto «Però è Alice stessa a piacerci, non trovi? È una brava ragazza con un carattere forte e, in un modo o nell’altro, si è conquistata la simpatia di tutta Heartland.»
«La ami più dei tuoi peluche, a quanto vedo.»
Vivaldi frustò l’aria con i boccoli scuri e regalò al fratello un’occhiata tagliente: la sua passione per i pupazzi era un segreto che doveva rimanere tale a ogni costo. Blood non riuscì a trattenersi e rise brevemente, coprendo per pochi istanti il frusciare delle chiome.
«Può darsi.» concesse infine «Ma in tutti i territori sei tu il più innamorato di Alice, vero caro fratello?» fece in tono malizioso: il fratello non era l’unico a saper come stuzzicare gli altri.
Voltò lo sguardo altrove con noncuranza «Ammetto che è interessante e un divertente passatempo, ma non direi che è definibile come “amore”. Il mio interessamento è puramente dovuto al suo essere una straniera e nulla di più.»
«E quindi anche il fatto che riesca a tenerti testa senza cedere alle tue proposte indecenti o cascare come una sciocca ai tuoi piedi, ti lascia totalmente indifferente?» fece, ironica, Vivaldi «Sono tua sorella e so che non sei sincero. Nemmeno con te stesso.»
Sul viso del mafioso si dipinse un’espressione scettica «Cara sorella, no-»
La mano che la donna gli stava agitando davanti ebbe l’effetto desiderato e il fratello tacque, in attesa.
Più veloce di un battito di ciglia il tepore del pomeriggio cedette il posto al buio della sera, e il venticello divenne freddo e pungente. Vivaldi si strofinò le braccia per scacciare la pelle d’oca e rifiutò con un gesto la giacca che il fratello le stava porgendo. Era tempo di tornare al castello per lei.
Prima, però, pretese per sé l’ultima parola su quel discorso «Alla fine te ne accorgerai anche tu, fratellino, che il dolce suono del cuore di Alice ci ha incantato tutti. La amiamo senza poter fare altro, ma tu, Blood, sei il più innamorato, anche se non vuoi ammetterlo nemmeno a te stesso.» Quando Vivaldi era ormai una figura indistinta, disse un’ultima cosa «Nessuno di noi può ingabbiarla.»
Blood non replicò e rientrò nella villa accompagnato dal ritmico tick tack del suo orologio. Le parole della sorella gli sembravano un mucchio di sciocchezze; non aveva il tempo di occuparsi di una ragazzina, per quanto interessante fosse. Ma magari un giorno, si concesse, avrebbe anche potuto cambiare idea.
















{Angolo di una Festa}
Per la serie "A volte ritornano", sono ritornata! Siete felici, vero? Ahaha, d'accordo, la smetto.
Devo dire che è la prima volta che scrivo su di loro, però mi piacciono come personaggi e soprattutto il rapporto che hanno... In ogni caso, spero di averli mantenuti IC e di non aver scritto una schifezza.
È passato un po' di tempo, ma la prossima volta tornerò con qualcosa sulla mia coppia favorita: Boris e Alice. Li adoro. *-*
Mi auguro qualcuno avrà voglia di lasciarmi una recensione, ci tengo a sapere le opinioni di chi legge.
Critiche costruttive sono ben accette e se trovate errori ditemelo pure senza problemi, ho ricontrollato ma non si sa mai.
Alla prossima, allora ❤


Kuro
   
 
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