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Autore: Bruschii    27/07/2014    2 recensioni
Helena Gilbert.
Ricca,rispettata e bella.
Marcel Styles.
Secchione,calpestato da tutti e di ceto inferiore.
"Come ti chiami?"
"Marcel"
"Helena.Non sembri cosí sfigato"
-
"Helena,mi piace Zoey"
-
"Se vuoi far parte di questo mondo, devi decidere se ne vale davvero la pena."
-
"Sei perfetto.Da ora,sei il nuovo Marcel.
Anzi,Harry."
"Piacere,Harry Styles."
-
"Io ti ho creato.Ricordati che sono l'unica che puó distruggerti."
-
"Ti ho già umiliato una volta.Posso facilmente fallo di nuovo"
-
"Onestamente,pensi che io non abbia un piano B?E se fallisse anche quello,un piano C?E poi anche un piano D....sai come funziona l'alfabeto,no?"
-
"Penso che tu non abbia ancora idea di io realmente sia"
-
"Non sei cambiata per niente"
"Ma te si.Sei più forte,più furbo,più sexy"
-
"Sappiamo entrambi che potrei ucciderti e farmi le unghie,allo stesso tempo"
-
"Amore,odio...una linea così sottile"
-
"Il giorno che ti ho visto per la prima volta pensavo che tu fossi ingenuo,stupido.Con della bellezza nascosta,ma sempre un cretino.Mi sono dovuta ricredere quando ti ho insegnato ad essere come me.Uno stronzo malipolatore.Ti ho creato a mia immagine e somiglianza"
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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            Friends?

Mi avvicinai lentamente all'armadietto.
Il ragazzo stava cercando di aprire il suo armadietto. 
Indossava dei pantaloni marroni, una camicia bianca sotto ad un gilet dalla fantasia a quadri, colorati di bianco, marrone e color panna.Ai piedi aveva fei mocassini, anch'essi marroni.
I capelli tirati indietro con una strana piega e tanto gel.
Davanti agli occhi due occhiali abbastanza spessi, dalla montatura marrone.
Sulle spalle aveva uno zaino nuovo di zecca, bianco.
Mi appoggiai al mio armadietto, aspettando che si girasse.
Infatti, si girò dopo pochi secondi, accorgendosi della mia presenza e dei miei occhi su di lui.
Mascella marcata, grandi mani.
Due occhi a dir poco bellissimi.
Erano verdi,ma non quel verde normale,no.Erano di un verde smeraldo,quasi del colore di un prato durante la pioggia d'estate.
"Ciao"
Sembrava quasi spaventato da me.
La voce era acuta e parlava molto velocemente.
Lo osseravai ancora meglio.
Sotto a quegli occhiali e quei vestiti da nerd c'era un bel ragazzo.
"Ciao.Come ti chiami, matricola?"
Lo squadrai dall'alto in basso.
O dovrei dire dal basso all'alto, visto che in altezza mi superava di 5 o 8 centimetri, benchè avessi dieci centimetri regalati dalle scarpe firmate.
"Mi chiamo Marcel, signorina.Marcel Styles, e non sono una matricola, signorina."
Abbassó lo sguardo, chiaramente in imbarazzo.
Diedi una botta al suo armadietto, che di aprì di scatto, facendogli arrivare una bella botta un faccia.
Gli caddero gli occhiali,ma non disse niente. 
Iniziò a tastare atterra alla ricerca dell'oggetto, che si trovava davanti alle mie scarpe.
Mi abbassai e recuperai i suoi occhiali, porgendoglieli.
Mi rialzai e aprii il mio armadietto.
"Grazie tante.È davvero molto gentile, signorina. "
Si affrettó a mettere i libri nell'armadietto dipinto di rosso.
"Allora.Il 'signorina' lo puoi anche buttare nel cestino.Seguito naturalmente dal 'lei'.
E si, sei una matricola, perchè qualsiasi nuovo studente qui viene trattato come uno del primo anno, se sei fortunato.E te lo sei, visto e considerato che ti sto parlando.Dopo questi chiarimenti, mi presento.
Helena Gilbert.Molto sicuramente avrai giá sentito parlare di me.
E sei fortunato perchè guardandoti ho capito che hai del potenziale, Styles.
Che hai alla prim'ora?"
Mi guardò con la bocca aperta, sicuramente per il complimento che gli ho fatto.
Si aggiustò bene gli occhiali sopra al naso e recuperò il foglio dell'orario.
Io intanto guardavo il mio riflesso nello specchio che avevo posizionato nel mio armadietto.
Estrassi,da uno dei tanti barattolini che avevo attaccato accanto e sotto allo specchio,la stessa tonalità di rossetto che avevo steso sulle labbra e lo sistemai ulteriormente. 
"Devo seguire la lezione di chimica. "
Chiuse l'armadietto e fece per allontanarsi.
"Matricola!"
Lo richiamai prima che se ne andasse. 
Tornó indietro e si riposizionò davanti al suo armadietto.
"Anch'io ho chimica."
Chiusi il mio armadietto e mi avviai verso l'aula di chimica.
Mi girai non sentendo dei passi dietro alla mia figura.
"Styles"
Lo richiamai vedendo che stava andando dall'altra parte dell'edificio.
"Segui me, forse é meglio."
Gli feci segno con la testa di seguire me.
Si avvicinò velocemente e mi seguì lungo il corridoio strapieno di studenti che si spostava per farmi passare.
"Sai, Marcel, potremmo diventare amici"
Mi guardó aggrottando le sopracciglia.
Alzai gli occhi al cielo,continuando il tragitto verso l'aula di chimica.
"Intendo.Tu sei uno sfigato, si.
Ma, come ho giá detto hai del potenziale.
Se ti faccio entrare nel gruppo, tutti ti accetteranno perchè lo dico io.
Ma non ti vorranno per sempre. 
Un giorno dovrai cambiare.
Rinunciare a tutto quello che hai ora, per fare una vita migliore.
O questo, o la testa dentro al cesso quasi ogni giorno.
È una tua scelta."
Entrai nell'aula, sedendomi all'ultimo banco.
Appoggiai la borsa su una sedia che avevo recuperato dal banco accanto al mio e che avevo posato dietro alla mia sedia.
Non potevo nemmeno immaginare di appoggiare la mia borsa di Louis Vuitton atterra, dove milioni di studenti avevano passato la suola delle loro scarpe non firmate.
Vidi Marcel che si stava per sedere in prima fila.
La situazione era peggio di quanto mi aspettassi.
"Marcel" 
Lo richiamai.
Appena si girò indicai,con un cenno della testa,il posto vuoto accanto alla mia figura.
Si avvicinó cautamente.
"Ma non c'é la sedia..."
Iniziò a tirarsi la cravatta, forse per il nervosismo.
Ok, era uno sfigato e su questo non poteva pioverci.
Ma era così tenero e carino.

Marcel's pov.
Helena indicò, sempre con la testa,una sedia vuota di un'altro banco.
"Non sarebbe giusto prendere un'altra sedia.E poi il ragazzo o la ragazza che si posizionerá in quel banco senza sedia mi picchierá..."
Avevo iniziato a pensare i peggior modi per essere picchiato, il primo giorno di scuola.
"Ti devo ricordare che ci sono io?"
Mi fece un piccolo sorriso a labbra chiuse, chiudendo leggermente le palpebre.
Era popolare,vanitosa e anche abbastanza cattiva, per quanto avevo capito.
Ma, vedendo come si vestiva era normale che fosse popolare.
La migliori marche del mondo erano state combinate insieme e attribuite tutte a quella ragazza.
E, pensandoci, faceva bene ad essere vanitosa. 
Era bella e lo sapeva.
I tratti del viso erano perfetti, senza neanche un aspetto negativo.
Ma poi, non era tanto cattiva.
Aveva un carattere particolare.
Era una brava ragazza, sennò non si sarebbe neanche avvicinata ad uno come me.
Molto probabilmente era la popolaritá che la faceva comportare in quel modo.
Si sistemò minimo 10 volte i lunghi capelli ondulati, durante la lezione di chimica.
E io che non smettevo un attimo di guardarla.
Quei grandi occhi color nocciola stavano fissi sulle punte dei suoi capelli, cercando un capello con qualche difetto, cosa impossibile da trovare.
Dopo cinquanta minuti suonò la campanella della seconda ora, e io non aveve seguito niente di quello che aveva detto il professore di chimica.Non avevo nemmeno capito il suo nome.
Non avevo preso appunti.
Era la prima volta che non stavo attento.
Ma tutto quello era determinato dalla presenza di una certa Helena Gilbert.

Helena's pov.
Mi avviai nella classe di storia, seguita da Marcel.
Era abbastanza simpatico.
Non credevo che i perdenti potessero essere anche simpatici, oltre che intelligenti.
Aveva passato la lezione di chimica  a fissarmi.
Non che io non l'avrei fatto, fossi stata in lui,ma almeno poteva cercare di nasconderlo e non essere così ovvio.
Visto che avevamo anche storia in comune,sperai vivamente che avrebbe accutato un po di più questo. 
                          ***
Nell'aula di storia entrò un nuovo professore,mai visto prima.
Avrà avuto una trentina d'anni, forse di più.
Mi sedetti in prima fila, visto che storia era una delle mie materie preferite.
Il signor Fitch,l'insegnante degli anni passati mi aveva fatto amare quella materia.
Forse la spiegava così bene perchè aveva vissuto tutti gli avvenimenti presenti sul libro, infatti era andato in pensione.

"Io sono il professore Alarich Salzman.
Ma potete tranquillamente chiamarmi Alarich e darmi del 'tu'.
Allora, iniziamo subito con il programma, prima finiamo, prima facciamo la gita di fine anno."
Ci fu una grande esultanza da parte della classe, incluso Marcel.
L'unica a non essersi mossa di un millimetro ero io.
"Signorina, mi può dire il suo cognome?"
Alarich mi indicò, sfoderando un sorriso finto.
"Helena Gibert.Se vuole sapere perchè non ho esultato, si risparmi del fiato prezioso.Non rispondo a domande inutili."
Accennai un piccolo sorriso socchiudendo gli occhi.
"Visto che non devo sprecare fiato prezioso, come hai detto,iniziamo subito la lezione.Allora, a che punto siete arrivati l'anno scorso, Helena?"
Credeva non lo sapessi? Che ingenuo.
"Siamo arrivati alla guerra di secessione degli stati uniti, Alarich.Ma visto e considerato che sei il nuovo professore, non te lo dovrebbe aver detto il signor Fitch?"
Passò un'ora cosí.
Salzman mi faceva le domande e io rispondevo con una provocazione.
Marcel mi guardava sempre, e non cercava nemmeno di nasconderlo, pensando che io non lo notassi.
Il punto è che mi faceva piacere. 
                               ***
Marcel's pov.

Era suonata l'ora di pranzo.
Ci stavamo avvicinando alla mensa, quando Helena mi si parò davanti,fermandomi.
"Allora.Io non ti possi chiamare. 
Io sono al tavolo dei popolari e intorno a me ci sono i miei amici.Tu prendi la tua roba da mangiare.
Ti avvicini al mio tavolo e chiedi se ti puoi sedere.Mi raccomando.
Niente 'perfavore','per piacere' e cose del genere.
Inizia subito col dare del 'tu' a tutti.
Loro non sono come me, se trovano anche solo un difetto ti riducono in polvere.
Quindi, te devi solo dire 'È libero il posto?'.
C'è sempee un posto libero, quindi io ti dirò di si.
Appena ti dico si, te ti siedi e ti comporti come me.
Chiaro?Io entro, te entra dopo 2 minuti."
Aprì la porta e metá mensa si girò verso di lei, squadrandola da capo a piedi.
Si avvicinò subito ad un tavolo, occupato giá da alcune persone.
Aspettai due minuti ed entrai.
                 
Helena's pov.

Marcel entrò dopo 2 minuti esatti dal mio ingresso.
Distolsi subito lo sguardo dall'entrata e lo riportai su Emily.
"Allora Helena, conosciuto qualcuno di nuovo?"
Spostai lo sguardo su Peter.
Quel ragazzo mi stava dietro dalla 4 elementare, cioè dall'inizio della nostra amicizia. 
Non mi è mai piaciuto, però.
"Apparte il nuovo professore di storia? Si.
Si chiama Marcel.
É molto simpatico e..."
Non riuscii a finire la frase perchè Marcel era arrivato.
Con il suo arrivo le voci si erano affievolite pian piano, fino a scomparire.
Il silezio piombò nella mensa.
"Questo posto é libero?"
Chiese con la sua vocina acuta, probabilmente nervoso.
"Si."
Acconsentii come da copione e da allora il silenzio fu colmaro da centinaia di voci.
"Perché l'hai fatto sedere?Non so se te ne sei accorta, ma è un nerd."
Sentii Caroline, la vipera del gruppo, sussurrare a tutte le ragazze, anche se indirizzata a me.
"Per prima cosa è un tipo simpatico. 
E poi guardatelo bene.
Ha del potenziale. 
Immaginatevelo senza quei fondi di bottiglia.
Ha dei bellissimi occhi verdi e con del correttore copriamo le occhiaie.
I capelli li facciamo a ciuffo sbarazzino e riccioli.
Lo iscriverò alla mia palestra, così lo faró allenare da Allan.
Un paio di tatuaggi sulle mani ce li ha, e se suppongo bene, ne ha quasi più di Zayn.
E per il fatto dello studio, non importa, anche io ho tutte A e sono bellissima e popolare comunque. 
Per i vestiti ci penso io, gli rifaccio l'intero guardaroba.
Prada, Gucci, Armani e Hollister.
Per iniziare.
Un iphone, un'orologio della rolex e una collana bella.
Allora, lo vedete come lo vedo io, ora?"
Esposi tutti i propositi che avevo per lui.
"E per il carattere? Non é semplice, Helena.O ci nasci o..."
Non la feci finire.
"O ci nasci o ci diventi.E con la mia amicizia è giá a buon punto.Per il carattere ci penso io, lo formerò a dovere.Non dovete preoccuparvi.Ho giá fatto una magia con Niall in passato.
É soltanto un livello maggiore questo. 
Ve lo ricordate Niall? Con lui farò di meglio."
"Ok, ma Marcel non é un nome che rimane impresso nella mente di tutti"
Ci pensai un attimo.
Amy aveva ragione. 
Lo guardai mentre parlava con Peter e con Niall.
Sembrava uno del gruppo, se non si  contava l'aspetto.
"Dalla trasformazione in poi, chiamatelo pure Harry.Harry Styles"

  
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