Rachel si alzò dal grande letto a baldacchino e andò a vedere la sua nobile immagine riflessa nello specchio.
I capelli lunghi capelli marroni erano acconciati regalmente in una pettinatura molto complessa, il grosso naso era coperto da un leggerissimo strato di cipria, come le guance e i bellissimi occhi erano un misto di paura e curiosità ma con quell'aria di superiorità per cui era nota la signorina Berry.
Addosso aveva uno dei suoi vestiti migliori,era blu chiaro con alcuni ricami in bianco, le maniche a sbuffo e una mantellina anch'essa del color del mare. Era pronta, decise.
Scese le scale con fare regale, uscì dalla grande porta e si trovo sulla strada dove un cocchiere la fece salire sulla carrozza di famiglia.
La ragazza si sedette, e si accorse di essere molto agitata. Avrebbe incontrato per la prima volta il suo promesso sposo, Jessie St. James. E se non le fosse piaciuta?
E se lui non le fosse piaciuto?
E se non lo avesse amato?
E se fosse stato un rozzo che le avrebbe fatto passare una vita infelice?
E perchè si faceva tutte queste domande? Non avrebbero cambiato niente, lei lo avrebbe spostato che le fosse piaciuto o no. E poi che ne poteva sapere lei dell'amore? Non aveva mai provato nemmeno un briciolo di quella magnifica sensazione di cui parlano i libri, quando senti quel piacevole caldo allo stomaco, e non senti più la terra sotto i piedi, se non fosse stato per quella volta...
Era una giornata di primavera e un uomo era appena arrivato per parlare con suo padre, il signore. Lei stava,come sempre, leggendo un libro quando si affacciò sulla finestra di camera sua che dava su tutto il paese, e la vide.  Sembrava un angelo venuto dal cielo ed ecco la sensazione. Tutt'un tratto le venne una voglia assurda di saltare giù dalla finestra e raggiungere il suo angelo biondo.
Bummmm! L'arresto della carrozza arrestò anche i suoi pensieri.
È il momento, si disse per tranquillizarsi, non ci riuscì.
Uscì dal veicolo ed entrò in casa St.
James. Eccole ad aspettarla un tripudio di cameriere che presero la sua mantella e la appeserò. Si avviò verso l'enorme sala da pranzo dove seduto a un tavolo altrettanto grande era seduto il suo promesso. Di sicuro non era brutto, ma di quella sensazione non c'era traccia, sarà questione di tempo, si disse questa volta, tranquillizandosi.  Di solito queste cene si avevano con tutta la famiglia ma Jessie aveva così insistito che i suoi genitori l'avevano obbligata a parteciparvisi a tu per tu. Il ragazzo parlò per tutta la serata di quanto fosse fantastico elogiando al massimo ogni sua più piccola dote. Appena la serata finì Rachel ringraziò di cuore il suo futuro sposo che, per tutta risposta, la trascinò in camera sua per fargli vedere la sua enorme collezione di farfalle, che cosa cattiva rinchiudere dei poveri animali in recente di vetri pensò lei seguendolo a malincuore. Entrando nella grande stanza, però la ragazza non notò alcuna farfalla. Fece per chiederlo a Jessie che per tutta risposta la butto sul letto lanciandosi su di lei, all'inizio Rachel non affatto cosa stesse succedendo ma,appena il ragazzo iniziò a bacarle il collo provocandole una foglia impellente di vomitare capì le sue intenzioni. Fece qualcosa di assolutamente inaspettato, rotolò di lato per evitare l'ennesimo bacio rivoltante e scappò. St. James cercò di risacca parla ma ormai Rachel era già fuori dalla porta.
-torna qui sgualdrina! Te la vedrai brutta! Pensa quando saremo sposati, fai schifo! Puttana!
Le urlò rossi di rabbia, a quel punto la ragazza non ci vide più. Rientrò in casa e assestò un calcio nelle parti basse del signorino, che ormai era a terra piegato dal dolore.
Corse sotto la pioggia corse finché non sentì più le gambe. Poi inciampò e si strappo il vestito, inciampò di nuovo e di nuovo finché non si ritrovo le gambe piene di lividi. Continuò a correre. E avrebbe anche  continuato se Mercedes, la sua dama di compagnia, non l'avesse fermata e non fosse corsa sotto la pioggia per aiutarla a rimettersi insieme, infatti la ragazza, era caduta un altra volta.
- Ma che ti è successo?!
Disse lei, sconcertata
- emh.. Io...
Azzardò Rachel
- entra dentro che ti do una ripulita!
Disse Mercedes prendendola fortemente per un braccio.
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Nota dell' "autrice"
Ciao! Ecco la mia prima storia, lo so lo so, non è granché, ma poi migliora, lo giuro! (*mette le mani in alto*) poi arriverà anche Quinn e arriveranno un po' di canzoni. Mi dispiace per chi ama Jessie (e mi dispiace se l'ho scritto sbagliato) ma io lo odio e l'odierò per sempre. Vi anticipo che poi arriverà shuemma, brittana, Fuinn (per poco) magari Klain, e TANTISSIMA FABERRY!
Spero che vi piaccia❤️
Matymatymati