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Autore: Sora_D_Aoi    27/07/2014    3 recensioni
Marineford: l'imminente esecuzione del prigioniero Portgas D. Ace ha portato l'Imperatore Edward Newgate a intervenire con tutte le sue flotte per salvarlo. La battaglia si dimostra fin da subito violenta e senza esclusione di colpi. Inoltre, l'intervento di una delle Undici Supernove Monkey D. Rufy complica ulteriormente la situazione. Tuttavia, nello scontro fra Marina e pirati, una terza persona si unisce segretamente, nascosta da un cappuccio nero, e inizia a fare strage di marines. Il suo scopo? Liberare il condannato. Perché? Semplice, se proprio quell'idiota deve morire lo farà per mano sua, quando lo prenderà a sberle per il macello combinato. E lo stesso vale per Mugiwara.
[Sì, so che l'ambientazione è stata usata fino allo sfinimento, ma ci sono troppe persone che amano quel fiammifero, e io sono tra loro (perché ci hai fatto questo, Oda ç_ç?!)]
Nient'altro aggiungere... Spero che la storia sia di vostro gradimento!
Genere: Avventura, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nuovo personaggio, Portuguese D. Ace, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NEL CAPITOLO PRECEDENTE...
 
Dopo molte ore di guerra, la battaglia tra la Marina e la flotta dell’Imperatore Edward Newgate per il salvataggio di Hiken no Ace dall’esecuzione sembra agli sgoccioli. Essa ha visto affrontarsi alcuni tra i più famosi individui del mondo, quali gli Shichibukai, i Tre Ammiragli e la flotta al completo di Barbabianca.

 Presto agli scontri si è unita anche una delle Unidici Supernove Monkey D. Rufy, famosa per aver assaltato Enies Lobby e aver salvato la Bambina Demoniaca Nico Robin e Cutty Flam, apprendista del carpentiere Tom, conosciuto per aver costruito il Puffing Tom e aver progettato l’Oro Jackson, la nave del Re dei Pirati Gol D. Roger.

Alla fine il prigioniero Portgas D. Ace viene liberato, e Barbabianca ordina ai suoi uomini la ritirata, dichiarandolo il suo ultimo ordine come Capitano. Durante la fuga, però...

“Vi ritirate subito dopo aver liberato Ace Pugno di Fuoco... avete mostrato la vostra vera indole di codardi, alla fine!
D’altro canto... con un Capitano del genere non posso certo biasimarvi... In fondo, Barbabianca è... il perdente della Vecchia Era!”

“Rimangiati tutto quello che hai detto, bastardo!!!”

“Se la vita non è dedicata alla Giustizia, allora non ha alcun senso! Voi pirati non meritate un posto in cui vivere!”

“BASTA!!!”

“Barbabianca morirà come il perdente che è sempre stato!!! Sarà la giusta fine per chi comanda spazzatura come voi!!!”

“Barbabianca è il più grande uomo che la storia abbia mai conosciuto!!! Come osi deridere l’uomo che mi ha salvato la vita?! 
IL NOME DI QUEST’ERA È  BARBABIANCA!!!”

La superiorità di Akainu si è dimostrata quasi letale per Portgas D. Ace, che sarebbe stato trafitto dal suo pugno di magma se...

“Voi due... non imparerete mai a non essere un’abnorme scocciatura per chi vi circonda, vero...?! Non importa quanti anni possano passare... Rimanete entrambi due mocciosi testardi che fanno sempre come cazzo vogliono, per poi lamentarsi delle conseguenze...! Possibile che le prime parole che vi rivolgo dopo secoli debbano essere queste?!”

“A... A-A...”

“A... A-Aoi...!!!”

Un misterioso personaggio dalle fattezze di una graziosa ragazza ha appena fatto la sua apparizione, cambiando così gli esiti della guerra.

 
➁ - LA BATTAGLIA CONTINUA!
L'INTERVENTO DI AOI E I POTERI DEL MIZU-MIZU NO MI

 
“A dopo i discorsi strappalacrime, babbei. Ora, se non vi spiace, voglio giocare con l’Ammiraglio Sakazuki! Jinbē! Per favore, porta via questi due imbecilli prima che possano fare altri macelli. Io vi raggiungerò appena avrò finito con lui...!!!” esclamò la ragazza, pronta ad attaccare ancora.

“A-Aoi-San...!” farfugliò l’uomo-pesce, allibito “Ma come...”-

“Vi sembra che adesso abbia tempo per chiacchierare?! Rimandiamo tutto a dopo che ce ne saremo andati da qui!” sibilò lei, nervosa “Sparite dalla mia vista!”

“Non credo che andrete da nessuna parte, invece!” ringhiò Akainu, ricoprendo il magma ormai solidificato dall’acqua con dell’altro alla forma ‘liquida’ “Tu sei l’ultima che avrei voluto tra i piedi, mocciosa...! Credevo che fossi crepata in acqua quella notte di tre anni e mezzo fa!”

“Invece sbagliavi di grosso, bastardo... vedo che il tuo brutto muso è rimasto lo stesso di allora! Comunque sei caduto proprio in basso... usare simili trucchetti per fermare un condannato a morte! Sei stato fortunato che quella faccia da schiaffi abbia abboccato così ciecamente! Ad ogni modo... se oserai ancora sfiorare lui, o il moccioso col cappello di paglia...” disse con tono tranquillo, sfoggiando i denti affilati in un sorriso macabro “Giuro che ti farò conoscere l’inferno, esattamente come tu l’hai fatto conoscere a me anni fa... Con l’unica differenza che tu ne uscirai letteralmente a brandelli!”

“Credi forse di intimorirmi, mocciosa?! Ti ci vorranno millenni per poter anche solo pensare di metterti contro di me!!! Quella volta non ti ho uccisa, ma mi riscatterò per quell’errore... Anche tu, esattamente come quei due mocciosi, sei una feccia che va assolutamente eliminata!”

“Certo, certo... Se speri che reagirò come quella faccia da sberle sei del tutto fuori strada. A proposito... Vi sbrigate sì o no a sparire...?!” sputò acida, sentendo la presenza dei tre ancora stupiti alle sue spalle.

“M-ma Aoi...”-

“Rufy... prova a dire anche solo una delle tue emerite stronzate sul fatto che devi rimanere per aiutare chi ha appena salvato il tuo stupido culo gommoso e giuro che ti ammazzo...!!! E lo stesso vale per te, signor ‘sono un mostro e non voglio essere salvato da mio fratello’!!! Sappiate che quando tutto questo sarà finito vi farò il culo a strisce porpora, razza di incompetenti che non siete altro!!!” sbottò ormai del tutto irata, mentre i suoi avambracci tornavano ad essere trasparenti e liquidi “Jinbē...! Spicciati una buona volta!”

“S-sì...!”

“Ti sembra il momento per distrarti, mocciosa?!” urlò Sakazuki “Dai Funka (Grande Eruzione)!!!”

“Ah, già, scusa... Mi ero dimenticata che avevi fretta di crepare, vecchio bastardo! Burēdo Suisei (Lame Acquatiche)!!!” gridò lei agitando con estrema velocità entrambi gli avambracci, dai quali partirono due ‘lame’ d’acqua che si scontrarono contro la lava, creando una densa coltre di vapore “Da questa parte, botolo ringhioso!!!” si sentì dire in mezzo alla nube “Gyojin Karate: Karakusa-Gawara Seiken (Karate degli Uomini-Pesce: Tecnica del Pugno Spaccategole)!!!”

Akainu venne sbalzato fuori dalla nube e cadde a terra col sangue alla bocca, tenendosi lo stomaco: “Maledetta mocciosa...!!! Come hai...?!”

“M-ma quella... quella non era una tua mossa, Jinbē...?!” domandò sorpreso Rufy all’uomo-pesce, mentre quest’ultimo se l’era caricato in spalla come un sacco di patate e aveva ripreso a correre con Ace, Ivankov e tutti gli altri pirati “Credevo che soltanto gli uomini-pesce...”-

“Mugiwava-Boy ha vagione! Non mi avevi detto che soltanto voi uomini-pesce potevate usavlo?!” s’intromise anche Iva col suo tipico accento.

Intanto il vapore si diradò rapidamente, mostrando così la ragazza e il suo sorriso maligno: “Non ci arrivi, caro il mio Ammiraglio? Strano, dovresti vista la spiegazione che hai dato prima alla faccia da schiaffi! Così come il tuo magma può annientare il fuoco di Ace, e come quest’ultimo può sciogliere il ghiaccio di Aokiji... la mia acqua raffredda e solidifica il tuo magma e spegne il suo fuoco! Fuoco batte ghiaccio, magma batte fuoco e acqua fotte tutti!” spiegò divertita “Anche se in verità il tuo amico ghiacciolo potrebbe darmi qualche problema... Ma visto che al momento non lo vedo...”

“... Sì... I tuoi poteri sono, in ambito di elemento, in vantaggio sui miei... però... come è possibile che qualcuno al di fuori degli uomini-pesce utilizzi il Gyojin Karate?!” abbaiò Akainu irritato dalla situazione inaspettata.

“Infatti, Jinbē! Come è possibile?!” insistette Rufy mentre si allontanavano.

“Semplice, Rufy-Kun... Gliel’ho insegnato io.” ammise l’azzurro.

“Cosa?! Gliel’hai insegnato?!”

“Com’è possibile...?! Non ho mai visto nessun umano usarlo prima d’ora!”

“Infatti solitamente è impossibile, per un essere umano, impararlo... Ma lei è una delle poche eccezioni! Se non l’avete ancora capito, Aoi-San ha mangiato un Frutto del Diavolo, il leggendario Rogia Mizu-Mizu*, che le permette di trasformare il suo corpo in acqua e di fondersi con essa. Il Gyojin Karate si basa sulla forza, la velocità e soprattutto l’utilizzo dell’acqua.”

“Perciò lei, potendola controllare...” ragionò Ace “Ha potuto impararlo senza problemi!”

“Non esattamente... è già difficile per un uomo-pesce imparare la disciplina del Gyojin Karate... E quando Aoi-San e io ci siamo incontrati, lei aveva ingerito il suo Frutto da poco più di sei mesi... Perciò ha fatto il triplo della fatica, perché non soltanto il suo corpo non era ancora propenso ad impararlo, ma anche perché aveva poca dimestichezza con i poteri derivanti dal suo Frutto. Il fatto che adesso lo utilizzi con facilità indica che non è passato un giorno senza che lei non si sia allenata per padroneggiare le tecniche e renderle sue, così come per i poteri del suo Frutto del Diavolo. Io le ho soltanto dato le basi.” 

“Aoi... Aoi è sempre incredibile...!” sorrise Rufy “Se soltanto potessi aiutarla...”-

“Non provare a fare stupidaggini, Rufy-Kun! E lo stesso vale per te, Ace-San! Nelle vostre condizioni le sareste solamente d’intralcio.”

“Inoltve, Mugiwara-Boy... ti ho iniettato i miei ‘Tension Hovmone’ già due volte! Se lo facessi una tevza moviresti per cevto, e anche se perdessi i sensi non ti assicuvo che savesti in gvado di viprendevti!” spiegò Ivankov.

“Lo so! Però non è giusto... dopo così tanti anni...”

“C-cosa...?! Fino a dove accidenti ti sei spinto per salvarmi, idiota?!” sbottò Ace, preoccupato dalle notizie appena ricevute.  

“Dovevo salvarti!!! Se non ci fossi riuscito la morte sarebbe stata il minimo!” ribatté deciso il minore.

“Non dire cose come queste con così tanta leggerezza, imbecille!!! ... Aoi...”

Ace era rimasto letteralmente sbigottito non soltanto perché Aoi era riapparsa come se nulla fosse dopo dieci anni che lui e Rufy la credevano scomparsa, o peggio ancora morta, ma soprattutto l’aveva addirittura salvato da una morte certa e stava combattendo con quella che a lui sembrava una facilità disarmante un Ammiraglio della Marina... Anche lei... era venuta per salvarlo... Anche lei... stava rischiando la sua vita per lui...

Jinbē gli lesse nel pensiero: “Non devi preoccuparti per lei, Ace-San... Aoi-San è diventata molto forte e abile... Senza contare che ha un’intelligenza fuori dal comune. È una stratega brillante a cui basta osservare il nemico per individuare un punto debole.”

“Lo so... Aoi... è sempre stata così...” sorrise amaramente lui “Spero solo che... non si ferisca a causa mia...”

§
 
“Cos’è? Gli effetti dell’età si fanno sentire, vecchio cane rabbioso? O forse hai capito che in ambito di elementi e velocità ti sono superiore?!” sogghignò Aoi osservando divertita l’Ammiraglio ansimante “La forza non serve a niente se il nemico è capace di schivare e annullare ogni tua mossa!”

“Non montarti la testa soltanto perché sei riuscita a colpirmi, mocciosa! Ti ho sottovalutato, lo ammetto, ma non accadrà più! Ti farò patire le pene dell’inferno, e poi toccherà ai tuoi amichetti!”

“Io non ne sarei tanto convinta, botolo. Sei parecchio malconcio, mentre io sono fresca come una rosa. Oltretutto... non ho ancora usato nemmeno una delle mie tecniche di assassina... O un altro trucchetto che ho imparato sull’Arcipelago Sabaody...!”

“Hai un bel coraggio a credere di potermi battere senza dare fondo a tutte le tue riserve! Adesso ti dimostrerò cosa succede a mettersi contro la Giustizia! Meigō (Cane Oscuro)!!!”

Un getto di lava partì a tutta velocità dalla mano dell’Ammiraglio. Aoi non si scompose minimamente, ma si limitò a spiccare un grande balzo e iniziando a girare vorticosamente su se stessa, facendo diventare il suo corpo gradualmente liquido fino a diventare un autentico mulinello d’acqua: “Fukai no Tatsumaki (Tornado degli Abissi)!!!”

Il magma e l’acqua si scontrarono, creando una nuvola di vapore ancora più densa della prima. Aoi soffiò, infastidita, poiché essendo evaporata troppo il suo corpo ci mise più tempo a ricondensarsi, e purtroppo per lei l’Ammiraglio se ne accorse, colpendola di striscio sulla spalla solida con del magma: “Merda!”

“I miei colpi non ti faranno male, ma se faccio evaporare troppo l’acqua che compone il tuo intero corpo quest'ultimo ci mette parecchio per ricondensarsi, dico bene?! E in fase di ricomposizione il tuo corpo non può assumere la totale forma liquida, rendendoti vulnerabile!”

“Sei sveglio, nonnetto... Tuttavia, avevo già pensato ad una soluzione...!” sogghignò la ragazza, ormai del tutto solidificatasi, sganciando dalla cintura dei pantaloni a tre quarti una borraccia, aprendola e bevendone il contenuto tutto d’un fiato “Brr...! Che freddo...!!! Anche se dopo le vampate che mi hai scagliato contro è quasi piacevole!”

“Pensi di potermi sconfiggere perché hai bevuto un po’ d’acqua?!”

“Sì! Ti renderai ben conto della differenza!” rispose lei lanciandosi alla carica, trasformando le mani in acqua e modificando quella delle dita per creare così degli enormi artigli liquidi.

“Cosa speri di combinare con quelle mani d’acqua?!” rise l’Ammiraglio “Vuoi graffiarmi?!”

“Ma che bravo!” si congratulò ironicamente lei, mentre l’acqua che componeva le dita diventava improvvisamente scura, quasi nera.

“M-ma quello...!”-

“Troppo tardi! Buru no Kiba (Zanne del Buru**)!”

Gli artigli infilzarono con forza il corpo dell’Ammiraglio benché fosse ancora magma, facendogli sputare sangue: si era accorto troppo tardi che quel colpo non era un bluff per poterlo evitare.

Aoi si allontanò di un paio di balzi, soddisfatta, leccandosi le dita sporche di sangue.

“M-maledetta mocciosa... Quello... q-quello era il Busou-Shoku...!!!”

“L’hai capito un po’ tardi, vecchio bastardo! Stai perdendo colpi! Ricordi il ‘trucchetto’ di cui parlavo prima? L’ho imparato da nientedimeno che dal vice del Re dei Pirati! Inoltre, avendo utilizzato acqua di una temperatura più bassa, la quantità che è evaporata a contatto col tuo magma è stata molto meno rispetto a prima! Sorpreso, eh? Credevi forse che dopo essermi salvata avessi cazzeggiato tutto il tempo, in questi tre anni e mezzo?! Mi sono allenata duramente, perfezionando le mie tecniche di assassina, i miei poteri e l’uso dell’Haki! Sarebbe stato il massimo se avessi risvegliato anche l’Haou-Shoku, ma purtroppo quello non dipende dall’allenamento...” sospirò affranta “Invece, quei due imbecilli l’hanno già risvegliato e non lo sanno nemmeno usare... Che tristezza...!” 

“Non te la stai prendendo un po’ troppo comoda, ragazza? Hai colpito duramente Sakazuki, è vero, e la tua acqua è in vantaggio sul suo magma... Ma cosa mi dici del mio ghiaccio? Riuscirai a fronteggiarci entrambi contemporaneamente?” s’intromise una voce profonda che lei riconobbe subito alle sue spalle. In un attimo, sentì le sue braccia diventare pesanti e rigide “Ice Time.”
 
§
 
“Correte! Ormai ci siamo!”

“Come fai a dirlo?! La distanza fra noi e le navi sembra non diminuire mai!”

“Non perdiamoci d’animo, ragazzi! Appena saremo arrivati i primi a salire dovranno essere Ace e suo fratello! Sono loro i bersagli principali!”

“Non vi sembra che faccia più freddo di prima?”

Ancora nel bel mezzo della loro corsa Ivankov si girò per controllare la situazione, e fu allora che sgranò gli occhi dalle lunghe e folte ciglia: “Oh, no! Aokiji si è unito alla lotta di Akainu contvo la vostva amica!”

“Cosa?!” scoppiò Ace guardando nella stessa direzione, scorgendo un’Aoi in difficoltà e due grosse figure davanti a lei “Oh, no! AOI!!!”

“Fermati, Ace!!!” lo bloccarono i suoi compagni tenendolo stretto per le spalle, pronti a bruciarsi “Sta combattendo contro di loro appositamente per te! Non fare stupidaggini!!!”

“Lasciatemi andare!!! L’ho già persa una volta! Non permetterò che accada di nuovo!!! Le devo troppo!!!”

“AOIII!!!” strillò Rufy con tutto il fiato che aveva in gola, cominciando anche lui a divincolarsi nella presa dell’uomo-pesce “Lasciami, Jinbē!!!”

“Non fare altre pazzie, Rufy-Kun! Rischi di morire davvero!!!”

“Ma...”-

“PROVATE A INTROMETTERVI NELLA MIA BATTAGLIA E GIURO CHE NON VE LO PERDONERÒ, IMBECILLI DECEREBRATI CHE NON SIETE ALTRO!!!” li interruppe con voce assordante la diretta interessata, che era riuscita ad evitare che il braccio destro venisse totalmente congelato “Non sono venuta qui per vedervi crepare, razza di deficienti!!! A cosa credete che servirebbero i miei sforzi, se voi due coglioni tornaste indietro?! Salite su quella cazzo di nave e piantatela di fare i poppanti!!! IO NON MORIRÒ, SONO STATA CHIARA?!”

“A... oi...”

“Razza di... idiota...!!! Non ce la farà mai contro due Ammiragli messi insieme!”

“Se hai tempo per gridare, mocciosa, usalo per evitare questi!!!” latrò Akainu pronto a lanciare un altro attacco “Ryūsei Kazan (Meteore Vulcaniche)!”

Aoi provò goffamente a scansarsi, tentativo che fallì dal principio a causa del grosso e ingombrante braccio congelato e di una gamba che in qualche modo era stata ferita e che le doleva terribilmente, tanto da farle perdere l'equilibrio e cadere a terra: “Merda...! Non riesco nemmeno a muovermi a causa di quest'inutile gamba e di queste ridicole braccia...!!! Non riuscirò ad evitar”-

Sia i suoi grandi occhi azzurri che quelli neri dei due fratelli si sgranarono, quando alle spalle dell’Ammiraglio di magma si stagliò l’enorme figura di Barbabianca, decisamente irata: “Tu e la tua lava mi avete davvero stancato, moccioso di magma...!!!” urlò con la sua voce possente, comprimendo l’aria sull’uomo fino a schiacciarlo e farlo volare via.

“BABBO!!!” gridò a squarciagola Ace.

“BABBO!!!” lo imitarono tutti i pirati in coro “BABBO, SCAPPA!!!”

“Non siate sciocchi, figli miei!!! Vi ho già detto che in questa Era non c’è più spazio per me! Voi e questa mocciosa arrogante dovete prendere il mare e vivere appieno la vostra vita! Questa è la vostra Era!”

“V-vecchio...” balbettò Aoi, prima di rivolgergli un ghigno “Non mi sembri messo tanto bene, lasciatelo dire.”

“Gurarararara... Mocciosa impertinente... Dovresti ringraziarmi per averti salvato la pelle, invece che usare quella tua linguetta velenosa.” ricambiò con un sorriso lui.

“Maledetto vecchiaccio... Sei ancora in piedi nonostante tutto?!” si rialzò a fatica Akainu, adirato.

“Non mi sorprende. In fondo è uno dei Quattro Imperatori.” commentò soltanto Aokiji prima di riprendere ad attaccare la ragazza “Comunque sia... Adesso finirò il lavoro intrapreso prima! Ice Time Capsule!”

“Merda!” imprecò nuovamente Aoi non essendo ancora riuscita a rialzarsi.

L’attacco di ghiaccio dell’Ammiraglio venne rimandato al mittente da un autentico muro di fiamme blu, la cui origine altro non era che il Comandante della Prima Divisione: “Ohi, ohi! Non correre troppo! Non ti sarai scordato di me, spero!”

“COMANDANTE MARCO!” lo chiamarono a squarciagola i suoi compagni.

“Tu sei... il Comandante della Prima Divisione, Marco la Fenice...” mormorò lei, sorpresa.

“Mi fa piacere che ti ricordi di me, ragazzina... Direi che sono arrivato al momento giusto!”

“Tsk! Come se avessi bisogno del tuo aiuto!” sbuffò sprezzante lei, incrociando a fatica le braccia congelate al petto.

“Ah... Voi Comandanti di Barbabianca avete proprio la pellaccia dura...! E ora si è aggiunta anche quella piccola mercenaria... Siete proprio una scocciatura...!” cantilenò una voce apparentemente annoiata, mentre fasci di accecante luce gialla andarono ad agglomerarsi fino a formare un alto uomo vestito di giallo e con gli occhiali da sole chiari. L’Ammiraglio Borsalino, meglio conosciuto col nome di Kizaru, si era appena materializzato davanti a loro.

“Oh, no! È arrivato anche Kizaru!” esclamò spaventato un pirata.

“Come faranno a fronteggiarli tutti e tre?! Il Babbo è in pessime condizioni, e anche Marco e la ragazzina non sono messi benissimo!”

“Lasciami andare, Jinbē! Hanno bisogno del mio aiu”-

“No, Rufy...!”  lo bloccò Ace, che aveva ormai smesso di agitarsi, rassegnato “Non... intervenire...”

“Ma che stai dicendo, Ace?! Non soltanto Aoi, ma anche il vecchio e il tuo amico rischiano di”-

“Lo so! P-però... non permetterò che altre persone a me care gettino la loro vita per salvare la mia...! Q-quindi... quindi mi fiderò di Aoi e delle sue parole, così come mi fiderò di Marco e del Babbo... Se io morissi... tutti i compagni che ho perso oggi non me lo perdonerebbero mai! Così come né io né Aoi ti perdoneremmo se ci lasciassi prima di diventare Re dei Pirati! Fidiamoci di loro, Rufy!”

Mugiwara si morse le labbra frustrato, consapevole che non avrebbe potuto comunque fare nulla in quelle condizioni pietose.

Tutto quello che lui e Ace potevano fare per Aoi era avere fiducia in lei e pregare che quell'incubo finisse nel migliore dei modi. 

Note d'Autrice (*):
*: Mizu in giapponese significa acqua, quindi è il 'leggendario' Frutto che molti fan avrebbero voluto vedere nell'opera originale. So perfettamente quanto sia stato gettonato nelle FF, ma non avevo altre idee, e poi è l'unico con cui ho potuto inventare delle tecniche senza arrovellarmi troppo il cervello (W la versatilità dell'acqua).
**: Il Buru era un antico rettile acquatico che viveva nella valle del Jiro, in India. Dopo che la popolazione di Apatani migrò in quella zona, a quei tempi paludosa, l'habitat venne bonificato e la specie arrivò all'estinzione, o almeno questo dice Wikipedia, perché in un altro sito (di cui vi lascio il link nel caso v'interessasse: http://misteri.esoterya.com/il-buru-mitico-mostro-indiano-della-palude/5516/) è considerato un mostro mitologico che vive nella medesima palude e viene descritto come un rettile di circa tre metri e mezzo con quattro zampe dotate di lunghi artigli, il muso appuntito e spine sul dorso, ed è in quest'ultimo modo che io ho considerato la mia 'mossa', in quanto già altre tecniche di altri personaggi (il primo che mi viene in mente è Ener) contengono nomi di divinità/creature mitologiche.
 
  
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