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Autore: Giuly Frost    28/07/2014    1 recensioni
[Maledetti scarafaggi]
Non sa perché la loro furia si riversi su di lui, sempre implacabile.
E, a dire il vero, nemmeno Joey lo sa più, ormai.
Genere: Malinconico, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Oggy è sempre stato uno di quei tipi che non farebbero male ad una mosca.
Un po' cicciottello, dolce, accomodante, simpatico, e gentile.
Uno di quei tipi a cui non si può fare un torto perché è sempre traquillo.
Eppure, ci sono quei tre stupidi scarafaggi che continuano a importunarlo, a rendergli la vita un Inferno, a farlo sembrare uno stupido che se la prende con tre povere creaturine indifese.
Non riesce davvero a capire perchè proprio a lui.
Insomma, ci sono cento e una persone che meriterebbero di averli in casa, eppure loro si ostinano a voler restare in casa sua.
E non c'è verso -Che siano inseguimenti, spiaccicamenti, trappole o veleni- che riesca a farli andar via.
E' vero, è affezionatissimo a loro, probabilmente non riuscirebbe a passare mezza giornata senza vederli, ma non capisce proprio perché, perché debbano volergli così male.

Non sa perché la loro furia si riversi su di lui, sempre implacabile.
E, a dire il vero, nemmeno Joey lo sa più, ormai.
Guarda la luna, gli occhi diventano lucidi: eppure non ha mai fatto del male a nessuno e sa che lui e quei tre potrebbero benissimo essere amici,ma loro non vogliono, e lui davvero non capisce perché.
Joey lo osserva dalla finestra, e continua a chiedersi perché quel gatto seduto nel giardino di casa propria se ne stia lì, a fissare la luna quando potrebbe benissimo andare a dormire nel suo comodo letto.
Non gli ha mai parlato, anche se a volte gli sarebbe piaciuto scambiare quattro chiacchere con quel gatto.


''Joey?''
Lui lo fissa silenzioso, e semplicemente si siede accanto a lui a guardare la luna, senza capire cos'abbia di particolare quello stupido satellite giallo.
''Che cosa ci fai qui?''
Le domande di Oggy sono stupide, ma sensate.
Davvero, che ci fa lì a fissare la Luna?
Oggy rimane in silenzio, lo fissa, non capisce perché quello scarafaggio non gli tiri un morso o gli sghignazzi in faccia.



Nessuno dei due è mai stato simpatico all'altro, ma a Oggy ha pensato più volte di essere amico di Joey, e vicerversa.
Non si odiano così tanto.
Solo, si chiedono perchè questa stupida storia degli scherzi debba andare a vanti.
Oggy non l'ha mai capito, e Joey non la sa più, non gli interessa nemmeno, forse.
torturare quel gatto con gli scherzi è divenrtente, ma non sarebbe meglio scherzare da amici, senza scappare l'uno dall'altro e avere il terrore di trovarsi un candelotto di dinamite sotto il letto la notte, giusto?
Eppure va avnti, senza motivo.
E davvero, non importa più a nessuno.


I due continuano a fissare la luna, finché Oggy non rompe di nuovo il silenzio:''Perché?''
Ecco, questa Non è una domanda stupida.
joey scuote la testa senza guardare l'altro, anche se sa benissimo che lui lo fissa.
''Non lo sai?''
Joey percepisce una voce rotta, forse triste, malinconica, ma non ne è sicuro, non è sicuro di niente, a questo punto.
''E allora perché?mi rispondi una volta tanto?''
Ora sembra triste, ma anche arrabbiato.
Forse sarebbe meglio filarsela ed andare a organizzare un nuovo scherzo, ma lui semplicemente rimane lì.



E' un po' difficile.
Nessuno dei due ha grandi progetti per il fututro.
Oggy conta di sposare Olivia, e Joey non ha particolari interessi se non dominare il mondo, ma la cosa potrebbe essere più complicata di come lui pensa.
Insomma, uno scarafaggio contro sei continenti non è una cosa tanto facile.
E' vero, lui è un genio, e se volesse si prenderebbe la Torre di londra in mano di un minuto, ma semplicemente rimane lì, in quella casa, come se non ci fosse un altro posto.


''Mi dici qualcosa?''
Joey comincia a spazientirsi.
Oggy è insistente, continua a fare domande che per lui, non hanno alcun senso.
''Sghignazzi in continuazione, ma non ti ho mai sentito dire qualcosa di umano.''
Joey vorrebbe dirgli un miliardo di cose, prima di tutte di stare zitto, ma sa che Oggy in una certo senso ha ragione.
Lui parla solo ha Marky e Dee Dee, e la cosa accade sempre più di rado.
E' come se il legame si stesse spezzando, lento ma rapido.
Se i due amici se ne andranno, non potrà contare su nessuno.
Così fissa Oggy.
''Mi dici qualcosa?''
La voce del gatto è implorante, come se fosse l'ultima cosa di importante sulla terra.
''Non voglio un motivo, e il tuo nome lo so.''
Strano-si ritrova a pensare Joey.
Era abbastanza sicuro di non averglielo mai detto.
''Mi dici qualcosa?-piccola pausa-Joey?''
Oh, cavoli.
Oh, cavoli,cavoli, cavoli.
Sa davvero il suo nome.
Non è una cosa così terribile, però gli da' incredibilmente fastidio.
lo guarda di nuovo, e gli occhi verdi di quel gatto gli danno una strana sensazione.
L'unica cosa che riesce a dire è una domanda, ma è anche l'unica cosa sensata che gli viene in mente.
''Amici?''
E' più un sibilo, ma sembra che Oggy abbia capito perfettamente.
Gli occhi sono enormi, sembra commosso.
Gli porge una mano, e lui ci sale sopra.
''dici davvero?''
Le parole del gatto gli risuonano nelle antenne, insistenti, e non se ne vogliono andare.
Ma poi annuisce.
In fondo, ormai il danno è fatto, no?
Oggy sembra sul punto di piangere, e lo abbraccia.
Joey si sente soffocare, ma almeno si sente finalmente bene dopo anni di guai causati ai danni di quello che in un remotissimo futuro potrebbe essere un suo amico.
Se Marky e Dee Dee se ne andranno davvero, forse potrà contare su di lui.
Anche se non è sicuro, gli sembra di aver trovato una protezione.
La parola ''Amici'' rimbombano nelle steste di entrambe.
Ma non è un male.
E' un bene.
Finalmente, c'è una speranza di essere felici.

 
  
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