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Autore: occhipienidiricordi    28/07/2014    1 recensioni
Dal testo: "Tornava a sentirsi la persona che era stata sempre: una persona sola.
La felicità non era inclusa nel suo destino, forse.
Proprio adesso che era arrivata nuovamente nella sua vita, le era stata strappata via.
E adesso non poteva farcela, non un’altra volta.
Dannata polvere fatata. Dannata Emma. Dannato Vero Amore."
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Regina Mills, Sorpresa, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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IL DESTINO, E' DESTINO


Regina scappò a gambe levate dal “Granny’s” quella sera, perché prevedeva che sarebbe scoppiata in lacrime, e non se la sentiva di mostrarsi in quelle condizioni.
Tornava a sentirsi la persona che era stata sempre: una persona sola.
La felicità non era inclusa nel suo destino, forse.
Proprio adesso che era arrivata nuovamente nella sua vita, le era stata strappata via.
E adesso non poteva farcela, non un’altra volta.
Dannata polvere fatata. Dannata Emma. Dannato Vero Amore.
Eppure questa volta ci credeva. Era tornata a credere all’amore, e guarda cosa le aveva fatto.
Robin avrebbe continuato la sua vita con Marian e Roland, con la sua famiglia. Non c’era più spazio per lei.
In fondo, non poteva dare la colpa ad Emma, perché probabilmente era scritto così.
E doveva essere felice per Robin, e per Roland, perché sapeva bene che significa perdere delle persone care. Robin aveva ritrovato il più grande amore della sua vita, e Roland la sua mamma.
Cosa non darebbe per ritrovare la sua Cora. Cosa non darebbe per ritrovare il suo Daniel.
Ma, con le esperienze vissute aveva imparato che lei stessa era l’artefice del suo destino, e che la vendetta che aveva inseguito per anni, le aveva rovinato la vita.
E probabilmente quella era la giusta punizione per tutto il male provocato. Per tutte le vite che aveva portato via.
Ne aveva portate via così tante nel suo disperato tentativo di vendetta, da non capire che l’unico modo per darsi pace, forse, fosse rinunciare alla sua.
Sarebbe stato meglio per tutti. Niente più dolore. Non avrebbe passato il resto dei suoi giorni  vedendo Robin amare un’altra donna, o vedendo Henry preferire la sua vera madre a lei.
Era accecata dalla tristezza, e vedeva nel suicidio l’unico modo per non continuare a soffrire, e a far soffrire.
E perciò, quella sera si era ritirata nel suo lussuoso appartamento, e aveva deciso di farla finita. Non capita spesso che il cattivo della storia si tolga dal mezzo.
 Aveva preparato un potente veleno letale, seguendo una ricetta dal libro della sua defunta madre. Lo aveva conservato proprio per gli eventi importanti.
E lentamente, mentre delle lacrime di sofferenza solcavano il suo volto tutta la sua vita le comparve in mente, come fosse un libro pieno di storie. Comparvero i momenti felici.
L’arrivo di Henry nella sua vita, il momento in cui era riuscita a salvarlo, in cui si era potuta sentire “la salvatrice” e non più la cattiva della storia. E l’ultimo bacio dato a Robin all’ingresso del Granny’s,  prima di vedere rovinata la loro relazione per sempre.
E per un momento aveva posato con forza la boccetta col veleno sul tavolo. Ma subito dopo la riprese in mano, ripensando alla morte del suo amato Daniel, del suo adorato padre, sacrificato per il più brutto dei malefici, al momento in cui si era ritrovata sola dopo aver salvato Emma e Snow, nonostante ce la mettesse tutta per diventare una persona buona.
E, arrivata alla conclusione che i suoi sforzi non erano, e non sarebbero stati necessari a farle ottenere un lieto fine, bevve quel veleno dal colore nero intenso e dal sapore amaro.
Il liquido le scese in gola quasi bruciandola, mischiandosi al sapore salato delle lacrime che erano scese fino alla sua bocca carnosa.
E nel momento stesso in cui ingurgitò quella terribile sostanza, il suo corpo cadde a terra.
Le comparve in mente  il volto di suo figlio, e i suoi occhi si chiusero, per sempre. La sua bocca aveva esalato l’ultimo respiro, il suo cuore annerito aveva smesso di battere.
Era finita.
Era davvero finita.
Il suo corpo giaceva a terra , più minuti passavano più la sua pelle diventava fredda e il suo colorito bianco e spento. I suoi lineamenti austeri e la sua bocca rosso fuoco erano molto più evidenti. Le lunghe ciglia nere erano impregnate dalle lacrime. Era immobile, era morta.
Il suo corpo rimase sul pavimento fino al mattino seguente, quando una piccola mano bussò alla porta.
Era Henry, e continuava a bussare con fragore sulla porta e a gridare alla madre di aprirla. Ma non udiva alcuna risposta. Non poteva immaginare cosa ci fosse all’interno dell’appartamento.
Così, preoccupato si recò dal Principe, il quale, decise di sfondare la porta, preoccupato del perché nessuno rispondesse.
Lui e il nipote corsero verso l’ingresso gridando il nome di Regina, non potendo immaginare di trovare il suo cadavere steso a terra.
Henry corse subito ad accarezzarle il volto urlando e piangendo. Non si sarebbe mai immaginato che sua madre fosse disperata a tal punto da togliersi la vita.
Il Principe, prendendo in mano la boccetta caduta a terra con uno strano simbolo a forma di teschio, capì che si trattava di magia, e decise di chiamare Tremotino.
Tremo arrivò subito a casa di Regina, anche se non lo aveva mai ammesso, teneva a lei, in quanto figlia di Cora, persona che aveva amato un tempo.
Riconobbe subito il tipo di veleno letale e comunicò che non ci fosse più nulla di fare.
Allora Mary Margaret che aveva raggiunto assieme ad Emma ed Uncino il Principe, decise di chiamare la Fata Madrina, perché trattandosi di Magia Nera, magari sarebbe stata spezzata dalla Magia Bianca.
Ma addolorata, anche la fata Madrina annunciò che non vi fosse rimedio.
Emma era in lacrime, logorata dal senso di colpa, disperata, ma decise di far costruire una lussuosa teca di cristallo dai Nani, come quella che era stata costruita a sua madre molto tempo prima, per celebrare una grande cerimonia  in onore di Regina.
Era distrutta, ma Uncino la consolò ricordandogli che probabilmente così era scritto per Regina, e al destino non si può sfuggire.
Regina fu depositata nell’enorme teca di cristallo costruita per lei, e gli fu messo un lungo vestito bianco, per ricordare che era morta da persona Pura di cuore. Era bellissima in quella teca, ma il suo volto si era spento con un’espressione malinconica.
Tremotino decise di farle un incantesimo per conservare il suo corpo integro,  come quello lanciato da Regina a Daniel.
Tutti gli abitanti di Storybrooke si strinsero intorno all’urna posta davanti alla torre dell’orologio, tappezzata di rose bianche, come per dare un grande abbraccio a Regina.
Anche se in passato l’avevano odiata ed avevano persino cercato di ucciderla, per tutto il male provocato, lei era cambiata, aveva salvato Mary Margaret ed Emma e l’intera città dal maleficio di Zelena. Era diventata un’eroina.
Ma purtroppo il ritorno di Marian fu troppo da sopportare per il suo cuore, che aveva già sofferto troppo a causa dell’amore.
Gli abitanti, compresi la famiglia Charming, Emma ed Henry si allontanarono dall’urna per andare a cercare le chiavi della cripta di Regina, dove avrebbero depositato la sua tomba e per cercare alcuni suoi oggetti al negozio di Gold.
Dopo alcuni istanti in cui tutti si erano allontanati, un uomo varcò la soglia del cartello “Leaving Storybrooke.”
Era un uomo alto, moro e dalla corporatura slanciata. Indossava una camicia di cui aveva arrotolato la maniche. Sembrava un uomo davvero interessante. Portava una collana con le lettere “ FR”,che stavano per Flynn Rider. Sua moglie, Raperonzolo era morta. Era stata uccisa dalla sua Matrigna cattiva , che era tornata in vita.
Era andato a StoryBrooke per cambiare vita e perché aveva saputo che lì vivevano molte persone della Foresta Incantata.
Attraversando la città fu subito colpito dall’enorme torre dell'orologio al centro della città e decise di andare a vederla da vicino.
Non potè non vedere la maestosa urna di cristallo depositata proprio di fronte alla torre.
Si avvicinò per vedere cosa contenesse, e fu sorpreso nel vedere una donna bellissima al suo interno. Restò colpito dalla sua bellezza e venne subito raggiunto da un senso di tristezza nel vederla inerme. Un istinto naturale dentro lui lo spinse a salutare la donna con un bacio.
E nel momento in cui le sue labbra toccarono quelle di Regina questa riaprì gli occhi.
Che fosse il Vero Amore? Regina spaesata si alzò e scrutò l’uomo che l’aveva appena baciata, facendola risvegliare. Fu subito colpita da una forte emozione, e notando l’espressione imbrazzata e frastornata dell’uomo gli chiese il suo nome per metterlo a suo agio.
L’uomo la invitò ad uscire porgendole un braccio, e Regina notò un simbolo tatuatovi sopra: un leone.
Ebbene, la polvere fatata non mente mai, il Vero Amore di Regina portava un tatuaggio a forma di leone.
E il vero amore di Flynn, era inspiegabilmente collegato ad una torre.
Il destino, è destino.
NOTE: All'inizio avevo pensato ad una storia drammatica comprendente soltanto il suicidio di Regina, ma poi ho pensato ad un lieto fine per lei, e siccome si chiacchierava di Flynn Rider in questi giorni al Comic- con, ho deciso di inserirlo! Spero che quest'idea vi piaccia! Fatemi sapere cosa ne pensate! :)
  
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