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Autore: DeborahMalik    28/07/2014    1 recensioni
Un'amicizia forte, solida e perfetta. Debby e Zayn migliori amici da 5 anni, sono inseparabili ma un giorno con l'arrivo di un ragazzo che si prenderà tutto per se Debby Zayn capirà davvero quanto vuole bene a Debby e forse anche qualche altro sentimento! Come finirà?!
Genere: Commedia, Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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 Prov Deborah
Deborah, svegliati
Una voce maschile mi riportò alla realtà, stavo sognando di essere in mezzo alla strada mentre le strade erano allagate dalla pioggia, oltre ad essere un sogno normale era sempre stato il mio hobby preferito ballare o correre sotto alla pioggia da sola o con qualcuno.
Deborah ti vogliono alla porta, dai alzati! disse mio padre mentre mi svegliava dolcemente. Mi levai la coperta da addosso e uscì da camera mia mezza rincoglionita, la mia testa era ancora sul mio cuscino che profumava ancora di Zayn. Quando arrivai alla porta trovai la signora del 3 piano che appena mi vide mi sorrise dolcemente, cosa mai fatta e vista!
Ciao Deborah, scusami se ti ho svegliata e che dovevo dirti due cose importanti. La prima è che mi dispiace per il tuo amico mi disse lasciandomi un po’ confusa, come faceva a saperlo se oltre a me e alla mia famiglia non lo sapeva nessuno?
Dispiace anche a me dissi sentendo il mio cuore stringersi, non so quando lo avrei dimenticato e non so neanche quando avrei smesso di piangere per lui! E‘ la vita, succedono cose belle e cose brutte! aggiunsi mentre alzai lo sguardo verso la signora che mi guardò fissa.
Riuscirai a superarlo! Anche perché lui è sempre con te! mi disse. Io sentendomi dire cosi sentì bruciore in gola e gli occhi pizzicarmi. Mandai già il magone e dissi Cosa dovevi chiedermi, intendo la seconda cosa importante! Dissi velocemente per cambiare discorso!.
Non so se è te la senti di farlo ma, volevo chiederti se dopo pranzo potevi tenermi Manuel per un paio di ore. Solo se te la sentì Deborah! mi disse con imbarazzo e disagio, ma essendo una ragazza forte di carattere pensai che passare un paio di ore in compagnia di un bambino piccolo mi aiutasse a sentirmi meglio, cosi gli sorrisi e annui con la testa.
Oh grazie mille Deborah, davvero. Sei una ragazza forte! disse toccandomi la spalla.
Me lo dicono in tanti che sono forte, ma prima o poi cadrò anche io!
Non succederà tesoro, vedrai!
Vedremo! Per che ora me lo porti il piccolo Manuel?
Verso le 15 va bene?
Certo, io adoro Manuel! E davvero tenero!
Solo con te è tenero quel bambino! Comunque grazie ancora e sii forte, il tuo amico non vorrebbe che tu stia male per lui!

Sono già stata male per lui in passato, credimi!

Quando rientrai in casa, chiamai subito Zayn rimettendomi sul letto dove il suo profumo mi mandava in ecstasy, avevo sempre amato il profumo di “Armani” che gli regalai al suo ventesimo compleanno compiuto a Gennaio. Parlai con Zayn per un dieci minuti durante la sua pausa sigaretta al lavoro, mi disse che ero caduta nel sonno più profondo dopo un venti minuti e che era stato con me nel letto per altri minuti finchè non ricevette la chiamata di Perrie che li disse di tornare a casa. Più mi raccontava la serata più io mi scioglievo, era stata una di quelle scene che ti sarebbe rimasta impressa nella testa e nel cuore per sempre, non che non avevo mai dormito con Zayn, ma mai insieme nello stesso letto ed era anche imbarazzante come cosa, ma allo stesso tempo era bellissimo. Il modo in cui mi proteggeva e cercava di starmi vicino lo ammiravo, non era bravo nelle parole, anche perché si impappinava sempre quando doveva dirmi qualcosa di carino che alla fine non me la diceva mai, ma i fatti riusciva a mostrarli benissimo. Dopo la morte del mio cane io caddi in depressione, perdere un cane era peggio di perdere una persona e Zayn, il giorno dopo si presentò a casa mia con un cucciolo di Bassotto, nonché la mia Maya. Mi aveva anche scritto una lettera a mano e consegnata di persona, avevamo litigato pesantemente per colpa di un altro ragazzo con cui mi sentivo e alla fine mi aveva abbandonata come tutti gli altri, purtroppo Zayn aveva picchiato o litigato di brutto con tutti quelli che mi avevano fatto del male, anche per una cazzata, come il ciclista che mi venne addosso per la mia uscita troppo veloce dalla macchina di Zayn, quando lui sentiva di proteggermi litigava con chiunque e amavo essere protetta da lui!.
Alle 15 in punto, suonarono alla porta per ben due volte, mi alzai dal letto e camminai nel corridoio silenzioso di casa mia, i miei genitori erano andati via per fare delle commissioni. Quando aprì la porta mi trovai la Signora Martines e il piccolo Manuel che appena lo vidi incominciai a ridere, stava mangiando una fragola e con la linguetta continuava a imitare un serpente, il suo animale preferito.

Ciao Manuel, come sei cresciuto mamma mia! dissi incredula, era davvero cresciuto dall’ultima volta che lo avevo visto.!
Manuel saluta la tua fidanzata! Devi sapere Deborah che lui ti ama!
Se gli adulti amassero le persone come amano i bambini, il mondo sarebbe molto più bello e non ci sarebbero corna! dissi ridendo ma sputando la verità.
Hai proprio ragione!. Dai amore io vado che se no faccio tardi disse schioccando un bacio sulla guancia a Manuel, gli sistemò la maglietta e lo guardò con serietà. Se fai il cattivo lo vengo a sapere e comportati bene con Deborah, che oggi è triste!

Certo che aiuti molto Signora Martines! Stattene zitta la prossima!

Presi per mano Manuel che non spiaccicò parola nel salutare la madre, di solito i bambini urlano o piangono appena vedono la madre allontanarsi, ma a lui non fregava niente! Chiusi la porta di casa e lo portai in salone stringendoli la manina piccola.
La palla? mi disse con quella sua vocina tenera e squillante.
La palla non c’è l’ho io, ma se vuoi gonfiamo un bel palloncino che ne dici?
Si, anche io gonfio palloncino! disse sorridendomi provocandomi un sorriso. Il sorriso più bello e sincero erano quelli dei bambini. 
Dopo aver preso due palloncini di color rosa, ci sedemmo per terra in sala incominciando a soffiare forte nei palloncini, io riuscì subito ma Manuel essendo piccolo soffiava sul palloncino, era cosi tenero che scoppiai a ridere.
Manu devi soffiare dentro al palloncino non sul palloncino, fai come me! dissi facendoli vedere come si gonfiava, lui guardandomi attentamente ricopiò le mie stesse cose e quando riuscì a gonfiarlo, si spaventò. Ma non ti devi spaventare piccolo, non ti fa del male!
Brutto palloncino! Non si fa! disse muovendo l’indice verso il palloncino che era per terra vicino a suoi piedi.
Cambiamo gioco ok? Cosa vuoi fare di divertente?
Nascondino! Tu conti e io scappo!
Mi piace nascondino! Dai io conto fino a dieci e tu ti nascondi ok? disse alzandomi in piedi mentre Manuel saltava sul posto battendo le mani.
Non spiare Deby!
Non lo farò Manu. Dai pronti? Via!
Mi misi le mani sugli occhi contando lentamente ad alta voce mentre sentì i passi di Manuel correre per tutta la casa, ma in quei secondi che contavo, mi resi conto che la miglior medicina per stare meglio erano i bambini che con la loro felicità, ti rendevano felici e senza pensieri.
10! Arrivo! 
Mi girai verso il corridoio attraversando il salone, aprì camera mia e controllai per bene dappertutto, sotto alla scrivania, sotto al letto e dentro all’armadio, ma non c’era, ma quando decisi di controllare le altre stanze, dall’armadio che aprì bruscamente, cadde per terra la scatolina ricamata di fiori rosa dove contenevo le lettere di Alex che mi mandava dal carcere. Quando ancora non mi aveva fatto del male, io e lui ci scrivevamo tramite lettere, come una volta e quando il mio portinaio mi avvisava che era arrivata la lettera, scendevo correndo con il sorriso stampato in faccia, aspettavo le sue lettere come si aspetta l’estate e quando le leggevo, mi immaginavo lui mentre le scriveva sul tavolino piccolo di una cella chiusa. I miei occhi incominciarono a riempirsi di lacrime e prima che potessi farle rientrare, erano già cadute per terra. Cosi senza pensarci due volte presi la scatolina e la rimisi nell’armadio e ritornai a cercare Manuel per casa cercando di togliermi dalla mente le lettere e Alex.

Shh, dormi piccolo dissi sussurrando dolcemente mentre accarezzai i capelli lunghi di Manuel che si era addormentato sul divano. Gli misi una copertina sopra e andai in camera mia per fumare una sigaretta che mi rilassava mentalmente, la presi dal pacchetto e l’accesi ispirando la menta fresca, ma la suoneria del mio cellulare mi fece spaventare, cosi lo presi e risposi velocemente alla chiamata per non svegliare Manuel.
Pronto?
Ciao Deby, sono Perrie!
Ciao, come va?
Tutto bene, tu come stai?
Meglio grazie, insomma vado avanti pensando ad altro!
Giusto, sei una ragazza forte e lo sai anche te! Però sei hai bisogno di qualcuno sai che io ci sono sempre!
Si lo so, ma ci ha pensato ieri sera Zayn, è stato con me tutto il giorno!
Scusami? Dov’era Zayn ieri? mi disse con tono curioso, solo da li capì che forse era meglio non dirlo!
Non era da nessuna parte!
Deborah non mi arrabbio con te perché capisco che stavi male ma lui mi ha detto che era da un’altra parte!
Ah, non lo so perché non ti abbia detto la verità! Lo ha sempre fatto!
Adesso ci penso io, lo gonfio di botte a quel bugiardo di merda!
No dai poverino! 
Tu ridi, adesso vedi che casino faccio! A me le bugie non piacciono e lo sai anche te Deby!
Si che lo so ecco perché sono sempre sincera con te!
Ecco sospirò nervosamente Comunque tu davvero stai bene?
Si Perrie, sto bene davvero! Ora sono a casa con Manuel e si è appena addormentato!
Sei a casa con un ragazzo e non me lo dici?
Ma quale ragazzo! Magari cazzo! Manuel è il bambino di 3 anni che curo a volte quando sua madre va da qualche parte!
Ah, e io che pensavo che avevi scopato con qualcuno!
Perrie! Ma cioè no, non a casa mia di sicuro dissi con il volto in fiamme, a volte mi imbarazzavo nei discorsi perversi quando ero io la prima pervertita del mondo!.
Ora ti lascio, è appena arrivato Zayn dal lavoro. Un bacio tesoro!
Bacio, ciao!
Ridevo ancora quando riattaccai la chiamata con Perrie, se pensava davvero che ero in compagnia di un ragazzo si sbagliava di grosso e poi se stessi facendo qualcosa di certo non avrei risposto alla chiamata!. Mentre mi fumai un’altra sigaretta davanti al pc che stavo sistemando, mi ritornò in mente il modo in cui Perrie sembrò sorpresa nel scoprire che Zayn era stato con me tutto il giorno per starmi vicino e per fortuna che non mi scappò che eravamo a letto insieme!. Però comunque la situazione era strana, perché mai Zayn doveva nascondere una cosa cosi semplice a Perrie? Come se Perrie si sarebbe arrabbiata con lui se gli avesse detto la verità! 
Mha! Come vi invidio a voi 4, non fate niente tutto il giorno e non avete problemi! dissi amareggiata mentre guardai il poster dei 5SOS sopra al mio computer. Quando verrete in Italia?
Mentre ero incantata a fantasticare sui 5SOS, mi arrivò un messaggio sul cellulare, era da parte di Liam! Solo leggendo il nome mi venne in mente che ieri sera dovevamo andare fuori a mangiare, la mia mano era ferma sulla bocca e con la mente mi continuai a dire “Stupida, che stupida che sono”, ma purtroppo con la notizia di Alex, non riuscivo a pensare a niente! Mi sentivo davvero una stupida, era il mio primo appuntamento con un ragazzo che forse ricambiava i miei sentimenti e me lo ero dimenticato per colpa di un ragazzo a cui non dovevo neanche versare una lacrima di tristezza!



Hola! Scusate il ritardo ma ero malata in questi giorni! Bene, secondo voi cosa farà Debby sapendo che Liam è fuori dalla sua porta?
Bacio da Debby!
PS: Non aggiornerò per una settimana perchè parto! Bacio


  
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