Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |      
Autore: Silver Lugia Oscuro13    28/07/2014    1 recensioni
"Voi non conoscete nulla della vera storia che c’è dopo la sconfitta di Crono, Signore dei Titani. Voi conoscete soltanto la storia che servì a coprire la mia esistenza."
Fanfiction ispirata ai fatti della serie "Percy Jackson e Dei dell'Olimpo". Si escludono i fatti della serie "Gli eroi dell'Olimpo"
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mostri, Nuova generazione di Semidei, Nuovo personaggio, Percy Jackson, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
IL NUOVO EROE INTRODUZIONE

Voi non conoscete nulla della vera storia che c’è dopo la sconfitta di Crono, Signore dei Titani. Voi conoscete soltanto la storia che servì a coprire la mia esistenza
.


IL NUOVO EROE


IL figlio della natura parte 1 Io, Vincenzo, figlio della natura, sono l’unico mezzosangue, vivente, sulla Terra ad essere in possesso dei poteri del ghiaccio e del tempo. Vi dovrò spiegare questa storia, naturalmente.

”Figlio della natura, che roba è?“ questo è quello che qualunque mezzosangue potrebbe pensare subito.
Ma sta di fatto che io non sono un mezzosangue comune.
La natura, un entità che ha generato tutto, ha donato dei poteri primordiali alle divinità greche, ai titani e alle divinità primordiali, e esso, dimenticato dagli olimpici ogni secolo genera eroi molto pericolosi, molto forti, che se vengono riconosciuti dalla Natura non possono essere uccisi dagli olimpici, dai titani e dalle divinità primordiali e per questo loro cercano di ucciderli il prima possibile.
La Natura controlla ogni genere di potere ma soltanto uno, o massimo due, possono essere trasmessi dal genitore divino al proprio figlio/a.

Io sono un caso molto raro di mezzosangue dal doppio potere.
Scoprì di avere poteri all’età di undici anni perché mia madre e io eravamo in macchina su una montagna innevata, era tesa in quei tempi e mi voleva dire qualcosa d’importante ma non voleva farlo però disse lo stesso:”Vincenzo... ti devo dire chi è tuo padre veramente... lui voleva che ti dessi questo... “ e mi mostro un braccialetto di cuoio nero come la pece con attaccati due piccoli ciondoli azzurri trasparenti : uno a forma di spada e l’altro a forma di shuriken, i dischi di metallo che utilizzano i ninja.
Mi consegnò il bracciale e mi disse:” Quando staccherai i ciondoli essi si trasformeranno nell’arma che raffigurano e tu li dovrai utilizzare perché...fuori!“ in quel momento mi spinse contro la portiera che si spalancò e mi buttò fuori, addosso alla neve e lei disse:” Stai attento senza di me, Vincenzo!“ e un fulmine cadde dal cielo nuvoloso. Il fulmine fece esplodere l’auto e con essa mia madre.
Ma le schegge mi avrebbero infilzato come un kebab se non avessi alzato la mano, come per proteggermi, e la neve si mosse, alzandosi per difendermi .
Esclamò:”” Ma come si permette Zeus di toccare il nostro signore?““ rimasi stupito ma nel frattempo arrivò un furgone con scritto sul fianco ” servizio fragole di Delfi “ e dalla portiera di sinistra uscii un ragazzo di diciassette con i capelli neri e gli occhi verdi come il mare.
Mi salutò come se ci conoscessimo da una vita, cosa che non era per niente vera...:”Ehi Vincenzo, va tutto bene. Noi siamo le persone che ti devono portare in un luogo in cui tua madre ci aveva pregato di portare prima di morire...“ guardò i resti dell’auto e sospirò:” So che non è un buon momento ma devi venire con noi...“. Io feci la cosa più naturale: lo attaccai. Tolsi un ciondolo a forma di shuriken, che stranamente crebbe e diventò grosso quanto la mia mano, lo osservai più attentamente: era a forma di fiocco di neve con le punte molto affilate, era bucato al centro e il tutto era di colore azzurro trasparente. Lo scagliai contro il ragazzo ed egli ricevette il colpo in pieno petto, al cuore. Stranamente rimbalzò e ritornò da me, ma lo presi senza farmi male e ritornò a essere un semplice ciondolo. Allora estrassi l’altro ciondolo che si trasformò in una spada. La lama era lunga un metro e venti e gli mancava la zona del piatto destro, il piatto sinistro era irto di punte di ghiaccio. Il tutto era anch’esso di colore azzurro trasparente. Attaccai lo sconosciuto provando un affondo ma il ragazzo, o sorpreso o turbato, non lo riuscii a evitare e la lama rimbalzò innocua sul suo ventre e anche essa ritornò a essere un ciondolo. Il ragazzo mi guardò con aria confusa e disse:” Sei senza difese adesso. Vuoi venire adesso?“ allora borbottai:” Non ho soldi, cosa vuoi?“ lo sconosciuto rise :” Ehi! Non sono un ladro! Sono un ragazzo come te... se vuoi mi presento: Percy Jackson.“ Rassegnato all’idea di essere orfano andai con Percy nel camioncino.
Nelle seguenti quattro ore di auto Percy mi spiegò tutta quella roba sugli dei e sui mostri. Ad un certo punto gli chiesi :” Ma dove stiamo andando di preciso?“ lui sorrise :” Alla tua nuova casa: Il Campo Mezzosangue. “
Quando arrivammo in quello strano luogo ci accolse un cane nero dalle dimensioni di un camion della spazzatura che butto a terra Percy e poi mi guardò, io la grattai dietro e uggiolò contenta. Percy sorrise :” Tu piaci alla signora O’leary.“ poi mi condusse a una casa bianca molto grossa in cui in veranda un uomo dalla camicia hawaiana e un uomo-cavallo giocavano a carte. Quest’ultimo si avviò verso di noi e ci salutò :” Questo è il nuovo arrivato! Piacere di conoscerti. Chirone e tu sei...?“ risposi :” Vincenzo. Mi chiamo Vincenzo ... ma lei è un centauro?“ Chirone sorrise :” Sì, sono un centauro, invece tu sei il figlio di quale divinità?“ Percy rispose al posto mio :” Non lo sa... ma lo scopriremo molto presto- guardò il cielo- chiunque sia suo padre...“Il pomeriggio passò molto velocemente tra la osservazione delle case dei figli delle divinità ma la cena arrivo molto presto e raggiungemmo la mensa e mi presentarono al resto del campo.
Chirone annunciò:” Lui è Vincenzo e starà con...?“ Guardarono tutti sopra la mia testa e io alzai lo sguardo: un ologramma azzurro ghiaccio apparve e rappresentava un tridente e una falce incrociati dopo poco scomparve e Chirone rimase stupito e si inchinò :” Vincenzo, figlio della Natura, sei stato riconosciuto!“ guardi Percy ma neanche lui sapeva che dire. Invece il Signore D sbuffò :” Un altro di quei marmocchi iper potenti... Jackerson lo affidiamo alle tue cure... “ e la cena continuò tranquillamente per tutta la serata.
Percy mi porto alla casa di Poseidone e mi disse:” Senti mi ero fatto un idea che non avrei avuto altri fratelli ma... tu... beh ti troverai bene qui eroe.“ e con questo la giornata finì.


Tra una lotta e l’altra...
Eccoci di nuovo insieme! Ma che succede ?
Non lo so ... ma le avventure sono appena iniziate ...
Date i vostri suggerimenti per migliorare la storia...
W i Mezzosangue
SLO13
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: Silver Lugia Oscuro13