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Autore: Alison Cole    28/07/2014    2 recensioni
Angel e Devil. Un mondo sconosciuto ai Terreni, ma legato a leggi naturali. Infatti, essi sono opposti, nemici giurati, con nessun legame comune. Ma allora come è possibile l'amore tra un'Angel e un Devil?
Nascere con un destino già scritto e destinato a cambiare queste leggi naturali... Ma che siano tanto naturali e cosmiche queste leggi? O invece imposte da Alte e Basse Sfere?
Già in passato l'equilibrio della natura aveva cercato di rimettere le cose apposto... questa volta ci riuscirà definitivamente?
Bene e Male ristabiliranno l'Equilibrio... ma poi c'è una vera netta differenza tra il Bene e il Male?
Spero di trasmettervi emozione, rabbia, amore, compassione, tristezza, pace e passione.
Grazie di cuore a tutti quelli che seguiranno la mia storia.
-STORIA MOMENTANEAMENTE SOSPESA-
Genere: Azione, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti, Raf, Sulfus | Coppie: Raf/Sulfus
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Cap. 6- Incontro sul tetto
 

“Will, senti, dopo ti spiego, ma ora devo parlare un attimo con una persona”

Mi guardò un attimo, poi un sorriso spiccò sulle sue labbra.

“Ti aspetto davanti ai giardini” sentenziò, per poi allontanarsi canticchiando.

Sorrisi. Era stupendo come fosse comprensiva.

Mi voltai appena in tempo per notare un Sulfus pensieroso uscire dall'aula. Non si accorse neanche della mia presenza, tanto che quando poggiai una mano sulla sua spalla, sussultò. I suoi occhi ebbero un guizzo, poi, dopo aver fissato le mie iridi, sembrò tranquillizzarsi.

“Ah, ciao” disse brusco, tornando il Sulfus di sempre.

“Dovremmo parlare” dissi diretta.

“Già” disse guardandosi intorno “Sul tetto?” propose.

Annuii. Sarebbe stato strano trovare un Devil parlare animatamente con una Angel, in mezzo al corridoio.

Uscimmo e salimmo a tutta velocità fino al tetto.

Atterrai sulle lastre che ricoprivano i tetto, finché non mi ritrovai Sulfus davanti a me. Partii in quarta.

“Allora, si può sapere che hai oggi? Ieri mi hai trattato da schifo e oggi sembri quasi un Angel. Per non parlare di quello che è successo ieri, in camera mia. Sei stato tu a metterla a soqquadro? Vero? E mi hai anche quasi spogliato! Perché? Non capisco come...” non finii che una mano mi tappo la bocca.

Sulfus mi fissò profondamente negli occhi e sentii una scarica passarmi lungo la colonna vertebrale. E non era solo a causa del nostro contatto.

“Vai troppo veloce per i miei gusti...-disse serio, incredibilmente serio-...sì, lo ammetto di essere stato uno stronzo cronico, ma d'altronde sono fatto così. Ieri sera, sono entrato è ho fatto un macello in camera tua per darti fastidio. Non mi è andata giù che mi hai lasciato lì, nel corridoio, come un demente” disse piano, allontanandosi da me.

Cos'era tutta questa sincerità?

Sembrò farsi la stessa domanda lui, perché fece una faccia strana, come stesse litigando con se stesso.

*Ah, vedi anche lui ha il tuo stesso problema. Sembra che l'angioletto lo stia strapazzando per bene* disse divertita Laf, comparendo all'improvviso.

'Angioletto?'

*Embhé, cosa credevi? Essendo un Devil è ovvio che dentro di se abbia un noioso Angel che lo preghi di essere gentile, dolce, e bla bla bla facendogli la predica e togliendo il divertimento*

Un Angel... dentro... la testa di Sulfus? La sua parte buona?

Era per questo che era così oggi?

Eravamo entrambi assorti nelle nostre 'conversazioni spirituali' quando decisi di riprendere in mano il discorso.

“ E questa?” gli chiesi iniziando ad alzare la maglia.

Si risvegliò di colpo e sembrò andare nel pallone vedendo il mio gesto, ma si tranquillizzò vedendo che lasciai scoperta solo una piccola parte della pancia. Sorrisi maligna.

“Cosa pensavi facessi?” dissi maliziosa.

Arrossì di colpo, stizzito.

“Non rompere. Ho visto di meglio, a differenza tua” disse di ripicca.

Mi sparì il sorriso e rimasi io piccata.

Poi mi accorsi che il mio atteggiamento era sbagliato.

Ero diventata maliziosa, lunatica e cattiva tutto d'un tratto.

*Ehehehehe* ridacchiò Laf.

'Non influenzarmi!' protestai.

“Comunque...-dissi cambiando discorso...-cos'è questa?” domandai indicando la stella, apparsa il giorno prima sulla pancia, affianco all'ombelico.

Sulfus la osservò e, senza dire una parola, si tolse il guanto che portava alla mano destra, il quale non avevo notato prima.

Mi mostrò la mano, stendendola davanti a me.

Una piccola stella rossa, una specie di voglia, era apparsa sul suo palmo, appena sotto l'indice.

Lo fissai. Era stato lui dunque.

“Perché?” gli chiesi.

Sembrò agitarsi.

“Io non centro con questo... ti ho semplicemente toccata lì, dove è apparsa la stella, e mi sono beccato una cazz...ehm... cavolo.... no! Stavo dicendo una cazzo di scossa che mi ha fatto un male del cazzo!” disse arrabbiato, ripetendo la parolaccia con enfasi.

Mi sa che a differenza mia, la sua esperienza con il nuovo 'coinquilino' lo rendesse molto suscettibile.

“Cosa significa?”

“Che abbiamo violato quel maledetto V.E.T.O., che, per la cronaca, non me ne frega un accidenti di niente...-disse-...io trasgredisco VOLENTIERI!”

“La senti anche tu?” gli chiesi.

“Cosa?!” chiese, preso in contropiede.

“La Voce” dissi.

Ci fissammo per un momento che sembrava interminabile.

Sgranò gli occhi.

“Si...” disse piano.

“Oh, allora è per questo che ti vedo così confuso! Il grande Sulfus tenuto a bacchetta da un angioletto che gli frulla in testa... che delusione” dissi malefica, con un sorrisetto stampato sulle labbra.

“E te sei acida tutto a un tratto per colpa di un Devil tentatore? Non sono cose degne di una Angel” sputò con cattiveria.

“Io non mi faccio influenzare” dissi rabbiosa.

“Allora sei stronza di natura?”

“Se vuoi che ti uccida adesso e faccia mangime per uccelli con le tue interiora, basta chiedere” dissi sprezzante, con aria superiore.

Stavo scivolando via, perdendo il controllo di me.

“E se vuoi che ti meni non fare complimenti, non faccio differenza di sesso”

“Brutto Stronzo! Non oserai toccarmi, testa da criceto rincoglionito! Sei solo un idiota, influenzato da voci interiori e confuso. Io, a differenza tua, sono più forte e consapevole di te” dissi rabbiosa.

I miei occhi si accesero di furia e divenni tesa come una corda di violino.

Era questo che faceva la rabbia? Si trasformava in furia e ti accecava, spegnendo il cervello e lasciando andare le parole, senza poterle più fermare.

Un incredibile mal di testa mi fracassò il cranio.

Appoggiai una mano sulla mia fronte, trovandola imperlata di sudore.

Sulfus mi fissò negli occhi. Mi sembrò allarmato e si avvicinò a me.

“Allontanati!” urlai, mentre scivolavo in un abisso di impotenza, alzando i pugni per colpirlo.

Mi afferrò i polsi, bloccandomi, e procurando a entrambi una scossa.

“Riprendi il controllo” mi intimò.

“Non darmi ordini” gli urlai, ma una scossa fortissima mi spezzò il respiro.

I miei occhi tornarono indaco, e caddi tra le sue braccia, facendo fatica a reggermi in piedi. Era una sensazione strana.

Avevo sentito un odio profondo, dentro, e ora che mi aveva consumato, ne sentivo il male.

Non era normale per me. Anche se mi succedevano un sacco di sfighe e a volte mi alteravo, non ero arrivata a tanto.

Quella rabbia era quasi nociva per me.

Mi sentii male. E non per le continue scosse che percepivo per il contatto con Sulfus. Mi sentivo male dentro.

Sulfus mi fece sedere a terra, delicatamente.

“Meglio?” chiese.

Annuii, facendogli scappare un sospiro.

“Non sapevi che la rabbia per voi Angel è praticamente come la criptonite con Superman?” mi chiese cercando di sorridere.

“Non proprio, visto che non l'avevo mai sperimentata” dissi imbarazzata.

“Scema” disse con un ghigno.

“Senti chi parla...” ribattei alzando gli occhi al cielo e gli tirai un pugnetto sul braccio, sorridendo.

Era incredibile come stavo bene con lui. Non so cosa stava succedendo, ma era di sicuro qualcosa di bello, perché mi sentivo bene.

*Tra rose e fior, nasce l'amor* cantilenò Laf.

'Ma devi venire sempre nei momenti meno appropriati?' la sgridai.

*Che ci posso fare? Sono così io!* disse in tono innocente.

'Se, se. Raccontala a qualcun altro'

Cercai di alzarmi, col sostegno di Sulfus, e pensai che quel angioletto dentro la sua testa non fosse male.

Almeno era più gentile del solito.

*Goditelo, perché, appena riuscirà a ignorare i commenti di quel rompi, tornerà stronzo e antipatico come sempre* disse Laf.

'Ah bene' commentai sarcastica.

Quando riuscii a rimanere in posizione eretta, Sulfus si scostò, improvvisamente scocciato.

“Ma che mi metto a fare..” sentii borbottare impercettibilmente.

Poi si rivolse a me, con il suo solito fare da figo.

“Ci si vede, Angelo. Ah, e per la cronaca, non sono per niente confuso e neanche rincoglionito, scema. Inoltre, la prossima volta che dormi con la maglia alzata, non sarò così fine” si mordicchiò il labbro inferiore, e così dicendo, se ne volò via.

Scossi la testa contrariata.

'Pervertito, stronzo e antipatico'

*Bhé, poteva andare peggio...*

'Zitta tu, che per colpa tua tra poco ci rimanevo secca'

*Non è colpa mia se ti sei infuriata. Hai fatto tutto da sola*

'Con una spintarella, eh?' le risposi alzando gli occhi al cielo.

Quella Laf era veramente brava a metterla nei guai.

'Ne vedremo delle belle' sbuffai.

 

***************************

Note d'autore:

Ciaooooooo! Oki, se volete uccidermi fatelo adesso o mai più... troppo tardi LOL
Coooomunque... vi piace il cappy? Il prossimo sarà un riassuntino veloce e poi ci sarà una parte molto... ehm... movimentata XD
Bene, recensite e alla prossimaaaa! Baaaciiii 
Vostra Alyx XD

Modificato :)

 

   
 
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