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Autore: DarkMoonHunter    28/07/2014    6 recensioni
Dal Testo:
[...] Erano ormai passati diversi mesi dalla loro scomparsa. Il primo ad essere catturato era stato Nero, seguito a ruota da Dante. Entrambi erano partiti per il mondo dei demoni ma erano stati sopraffatti da qualcosa di più pericoloso dei semplici demoni. Un negromante.
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Salve a tutti! Ed eccomi, in collaborazione con andry_94_hell, con una FanFiction ad OC!
Spero possa interessarvi!
Genere: Avventura, Fantasy, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Dante, Nero
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Prologo


Fortuna. Una città imponente. Una città con una lunga storia, piena di oscuri segreti. Una città simbolo di salvezza per molti fedeli. Una roccaforte sicura. Un angolo di salvezza in quel mondo ormai prossimo alle tenebre.

Nel raggio di migliaia di chilometri non c'era nessuno che non avesse mai sentito il nome di quella città. La stessa città sede dell'Ordine della Spada, il gruppo di nobili guerrieri che da secoli proteggeva la pace del mondo degli uomini.

Lo stesso Ordine che, anni addietro, aveva ordito un oscuro piano per far sì che il popolo riconoscesse la sua importanza e l'importanza della fede nel culto di Sparda, il leggendario demone il quale aveva abbandonato i demoni per proteggere gli umani. Ma ora quello era il passato. Ora, le sacre armature dell'Ordine non erano più controllate dalle anime dei demoni ma da dei coraggiosi soldati che non esitavano a rischiare la loro vita.

Nell'imponente castello che sorgeva al centro della città, risiedeva la governante della città. Kyrie. Una giovane ragazza di appena venticinque anni che, malgrado la difficoltà del compito, si era fatta avanti per riportare la città al suo antico splendore e, grazie a molti sacrifici, ora la città era di nuovo come prima e il popolo la apprezzava molto sia come persona sia come governante.

In quel momento la giovane era chiusa nel suo ufficio intenta a visionare dei rapporti riguardanti le recenti invasioni da parte dei demoni. Con calma, posò l'ennesimo foglio sulla scrivania di legno, scostandosi poi una ciocca dei suoi lunghi capelli castani.

I suoi occhi color cioccolata, un tempo pieni di vita, ora erano incredibilmente stanchi e le occhiaie facevano intuire che non dormisse da diverso tempo. Si alzò dalla sua sedia, decisa a prendere una boccata d'aria. Si avvicinò alla finestra e la aprì, inspirando a pieni polmoni l'aria fresca del mattino provando una sensazione tonificante.

Il suo lungo abito bianco venne mosso dal leggero venticello primaverile così come i capelli lasciati liberi lungo la schiena. I suoi occhi si posarono sulle bianche case della città e non potè trattenere un sorriso nel vedere un gruppo di bambini intenti ad imitare dei soldati.

Qualcuno bussò alla porta del suo ufficio e Kyrie, dopo aver chiuso la finestra, andò ad aprire la porta, ritrovandosi di fronte una giovane ragazza dalla bellezza disarmante. I glaciali occhi azzurri e la lunga chioma bionda di certo non passavano inosservati ma l'abbondante seno, coperto solo da un corpetto di pelle nero, saltava molto di più all'occhio.

“Trish, è bello rivederti.” disse Kyrie con un sorriso, facendosi poi da parte per farla entrare.

“Anche per me lo è.” disse la bionda sorridendo a sua volta per poi andare ad accomodarsi su una sedia per gli ospiti, sistemandosi nel mentre i pantaloni di pelle neri.

“Che cosa ti porta qua a Fortuna?” chiese Kyrie, accomodandosi di fronte a lei.

“La solita storia... un altro attacco dei demoni, stavolta a nord.” spiegò Trish “La situazione ormai è incontrollabile. Io e Lady non siamo sufficienti e i cavalieri dell'Ordine non riescono a coprire tutto il mondo...”

Kyrie annuì lentamente. Era ben conscia della situazione e sapeva anche qual'era la causa di quel caos.

“Non siamo ancora riusciti ad individuare il negromante.” spiegò la castana “Probabilmente si trova nel mondo dei demoni”.

“Quindi anche loro si trovano lì.” disse Trish e la castana annuì.

Erano ormai passati diversi mesi dalla loro scomparsa. Il primo ad essere catturato era stato Nero, seguito a ruota da Dante. Entrambi erano partiti per il mondo dei demoni ma erano stati sopraffatti da qualcosa di più pericoloso dei semplici demoni. Un negromante.

Malgrado i loro sforzi, non erano riusciti ad eliminarlo ed ora erano prigionieri in quel mondo infernale. Prima di essere catturati, però, avevano usato uno strano incantesimo per teletrasportare le loro armi nel mondo degli umani.

Probabilmente Dante aveva pensato che la Rebellion o la Red Queen non meritassero quel destino.

Kyrie posò lo sguardo sulla spada di Nero appesa alla parete poi si fissò la mano sinistra dove era presente una fede d'oro. La stessa fede che gli era stata messa da Nero il giorno del loro matrimonio.

“E' probabile.” disse Kyrie “Ma resta il fatto che non sappiamo la loro posizione precisa e non possiamo andare a cercarli lasciando scoperto il mondo degli umani”.

Trish, stranamente, le mostrò un sorriso enigmatico e disse “E' proprio di questo che voglio parlarti. Io e Lady abbiamo avuto un'idea ovvero quella di reclutare dei nuovi cacciatori di demoni”.

Kyrie si fece attenta e la invitò a proseguire.

“Non crederai davvero che esista solo il Devil May Cry. Esistono tante altre agenzie anti-demoni oppure cacciatori di demoni che viaggiano per il mondo. Il nostro obbiettivo sarà quello di raggrupparne un buon numero in modo tale da poter contrastare meglio le orde di demoni”.

“Credi che funzionerà?” chiese Kyrie.

“Abbiamo altra scelta?” chiese a sua volta Trish.

“E sia. Cercate pure questi nuovi cacciatori di demoni e portateli qui.” disse Kyrie sorridendo.

“Tranquilla, se ne sta già occupando Lady.” disse Trish mostrando di nuovo quel sorriso enigmatico ma questa volta Kyrie riuscì ad immaginarsi il motivo di tale sorriso.

* * *

“Quella maledetta bionda!!! Me la pagherà cara per questo scherzetto!!!”

La persona che in quel momento stava lanciando imprecazioni di vario tipo rivolte ad una certa bionda, era una ragazza giovane dai corti capelli neri a caschetto e dalla carnagione rosea.

Indossava degli stivali militari alti fino al ginocchio, degli shorts bianchi e una camicetta bianca a maniche corte che lasciava poco spazio all'immaginazione data l'abbondante scollatura. A completare il suo equipaggiamento, c'erano delle tasche marroni appese sul fianco destro piene di caricatori per la sua arma: un enorme bazooka provvisto di baionetta.

L'arma doveva essere parecchio pesante, eppure lei procedeva a passo spedito attraverso quei magazzini portuali. Lei odiava la puzza di pesce e quel posto ne era impestato.

“Spero ne valga la pena.” disse la mora tra se e se mentre i suoi occhi scrutavano l'oscurità. L'occhio destro era di un acceso verde smeraldo mentre quello sinistro era rosso come il sangue. Un improvviso rumore le fece tendere le orecchie. Non era molto lontano e sembrava che qualcuno stesse combattendo.

Iniziò subito a correre imbracciando il suo bazooka fino a quando non giunse davanti ad uno spiazzo pieno di casse distrutte e container ammaccati. Al centro di tale spiazzo c'erano una trentina di demoni simili a lupi solo che avevano pochi ciuffi di peli e aveano la pelle viola.

La loro preda era un ragazzo giovane, alto sul metro e ottanta dalla carnagione chiara, per quel che poteva vedere la ragazza. Aveva dei lunghi capelli neri tenuti sparati verso l'alto e la fronte, così come parte dei capelli e l'occhio sinistro, erano coperti da una fascia arancione.

Indossava degli stivali marroni, un paio di pantaloni verde oliva molto larghi e pieni di tasche, un giubbotto arancione dal colletto alto che gli copriva la bocca e le guance e dalle maniche lunghe e larghe. Infine, le mani erano coperte da degli spessi guanti militari neri borchiati.

La cosa che però colpì maggiormente la mora fu la strana arma posta sulla schiena del ragazzo. Era un grosso teschio, fatto di un metallo scuro e dagli occhi rossi, dalla quale partivano due braccia scheletriche.

“Ma quello è il Lucifer di Dante!” esclamò la mora osservando la scena ma così facendo, il ragazzo si accorse di lei. Solo in quel momento la ragazza potè notare l'occhio destro del ragazzo che era uguale al suo. Le sembrò anche che il giovane le stesse sorridendo ma nello stesso istante, alcuni lupi demoniaci scattarono verso di lui.

Prima che la giovane potesse agire, il moro saltò in alto, evitando agilmente i nemici e atterrando alle loro spalle. Senza dir nulla, estese le braccia verso l'esterno e le due braccia scheletriche, muovendosi da sole, crearono due lunghe spade rosse avvolte da una strana aurea e gliele porsero. Senza esitare, il giovane le afferrò al volo e con esse tagliò a metà i due lupi più vicini.

Muovendosi rapidamente, il moro si avvicinò ad altri due bersagli e gli conficcò le due spade nel torace. Prima che i due lupi potessero reagire, le due spade esplosero in centinaia di frammenti rossi, uccidendoli sul colpo.

Come se niente fosse, il giovane continuò a muoversi mentre l'arma sulla sua schiena continuava a creare spade con cui lui seminava morte. Alla fine rimasero solo una decina di lupi che circondarono velocemente la loro preda anche se ora era lui il predatore.

Il giovane si guardò attorno fissando uno ad uno i vari demoni poi, senza preavviso, il Lucifer creò sei spade in rapida sequenza e moro le scagliò tutte e sei con incredibile precisione, uccidendo sei demoni in pochi istanti ma nello stesso istante, gli altri quattro gli saltarono addosso.

Il moro stranamente, non si voltò ad affrontarli perché sapeva già che non sarebbe servito a nulla. Quelle non erano le sue prede. Pochi istanti priva che i quattro lupi portassero a compimento il loro attacco, dal terreno uscì una sagoma umanoide che li colpì tutti e quattro con un pugno al torace, scagliandoli a diversi metri di distanza.

La mora rimase sorpresa da quell'apparizione ma, stando alle informazioni da lei raccolte, i fratelli Bleeder erano per l'appunto due fratelli di cui però solo uno combatteva apertamente mentre l'altro era più per le azioni silenziose e gli attacchi a sorpresa.

Il nuovo arrivato era un ragazzo a giudicare dal fisico scolpito ed era completamente vestito di nero, senza un lembo di pelle visibile. Il suo vestiario era composto da dei pantaloni non troppo stretti che entravano dentro a degli stivali di cuoio alti fino al ginocchio, dove la parte delle tibie era protetta da delle protezioni in acciaio. Intorno alla vita aveva una grossa cintura, su cui erano presenti degli intarsi argentati. La parte superiore del corpo era coperta da una maglia, anch'essa non troppo stretta, le cui maniche entravano dentro ad un paio guanti lunghi fino al gomito. Come per le gambe, anche questi guanti avevano delle protezioni in acciaio che partivano dai polsi e coprivano tutto l'avambraccio. Sopra alla maglia indossava una specie di corpetto senza maniche molto stretto che metteva in risalto i suoi muscoli. Le spalle del corpetto erano rigide e leggermente sporgenti inoltre il suddetto corpetto andava ad infilarsi sotto la cintura, terminando in due grossi pezzi di stoffa rettangolari, uno davanti e uno dietro, che arrivavano fino alle ginocchia. La faccia era completamente coperta da un cappuccio nero integrato alla maglia e da una maschera di acciaio provvista di alcuni buchi all'altezza del naso e della bocca.

L'unica nota di colore erano i suoi occhi rossi come il sangue che misero in soggezione i quattro lupi.

Senza dire nulla, quel ragazzo, che assomigliava molto ad un ninja, si lanciò contro gli ultimi demoni, eliminandoli uno ad uno con dei pugni che riuscirono a spezzare il cranio di quei demoni senza alcuna difficoltà.

Dopo che tutti i demoni furono morti, i loro corpi iniziarono a bruciare avvolti da delle intense fiamme azzurre finché di loro non rimase nulla.

La mora, che era rimasta impalata guardare, si avvicinò ai due ragazzi i quali si voltarono all'unisono verso di lei.

“Non male come lavoro di disinfestazione.” si complimentò la ragazza.

“Grazie, facciamo del nostro meglio.” disse il ragazzo con la fascia mostrando uno strano sorriso.

“Immagino che voi siate i fratelli Bleeder.” disse la ragazza.

“Indovinato. Io sono il fratello minore, Dragner, mentre lui è il mio fratellone, Ashuros.” spiegò il più giovane dei due “Ma è una questione di pochi secondi. Lui è nato cinque secondi prima di me”.

“Bene, io mi chiamo Lady e avrei una proposta per voi.” disse la mora.

“Fammi indovinare. Volete una mano a fronteggiare i demoni dato che la situazione si sta facendo fin troppo caotica.” disse Dragner.

“Indovinato.” disse Lady “Verrete con me?”

“No.” si limitò a rispondere Dragner sorprendendo Lady che disse “Come sarebbe a dire no? Lo sai quante persone moriranno?!?”

“Direi la maggior parte degli umani ma noi siamo mercenari e più demoni ci sono, più guadagnano.” spiegò Dragner mantenendo il suo sorriso.

“Senti ragazzino questo non è il momento di scherzare!” urlò Lady afferrandolo per il bavero della giacca e quella fu una mossa sbagliata in quanto, nel giro di un secondo, si ritrovò Ashuros alle spalle che le immobilizzò le braccia dietro alla schiena.

“Tsk! Questa forza, tu non sei un semplice umano!”

“Indovinato ma non ti dirò il suo segreto.” disse Dragner “Facciamo così... noi due veniamo con te ma non prenderemo ordini da nessuno. Se vorremo accettare una missione, la accetteremo altrimenti la affibbierai a qualcun altro”.

In pochi secondi, Lady riuscì a liberarsi dalla presa di Ashuros e, dopo essersi messa faccia a faccia con Dragner, gli disse “D'accordo ma sappi che se resterai indietro non verremo ad aiutarti”.

Dragner ampliò il suo sorriso e annuì tranquillamente.

“Bene, hai la nostra forza al tuo fianco.” disse il moro “Chi è il prossimo?” 

“Un certo Amlach Lumbar.” disse Lady avviandosi verso la città.

“Oh ne ho sentito parlare. Tipetto interessante!” disse Dragner seguendola insieme ad Ashuros.

“Purtroppo lo conosco anche io... e non so se sarà facile come con voi...”

***

La zona industriale di quella città era una delle visioni più monotone e deprimenti che Trish avesse mai visto.
Grandi capanni ordinatamente costruiti a perdita d'occhio, alternati da qualche container o macchinario arrugginito.

Da quando aveva lasciato Fortuna si era messa subito a cercare nuovi alleati, individuandone uno non troppo lontano, raggiungibile in qualche ora.

Ed ora eccola li. Ad osservare quello che appariva a tutti gli effetti un massacro in pieno stile. 
Arti di demoni, che assomigliavano a pupazzi dalla sembianze di giullari, cadevano inerti sul terreno, cosparso di piccole fiammelle nerastre, falciati da una grossa lama nera.

Un ragazzo sulla ventina si muoveva agilmente, continuando a menar fendenti con la sua falce.
La lama partiva da quello che sembrava un teschio di drago, anche esso nero come la pece, mentre l'asta terminava in una specie di artiglio. Poco prima del teschio due nastri neri seguivano i movimenti della falce.

Con un movimento felino evitò, saltando all'indietro, un calcio potenzialmente fatale e mentre ancora era in aria portò la mano destra avanti a se, facendo irrompere una fiammata nera che investì in pieno il demone.

Aveva un fisico possente ed era molto alto, sul mentro e novanta pensò Trish. Gli occhi grigio-azzurri si guardavano intorno seri e concentrati e i capelli, neri come le ali di un corvo, erano corti e ribelli.
Portava dei pantaloni neri stretti e ai piedi calzava degli stivali del medesimo colore. Gli copriva la vita una cintura in acciaio nero, cadente ai due lati, con dei coltellini attaccati. A coprirgli il torace vi era una camicia bianca, coperta da un pettorale esagonale nero. A completare l'abbigliamento un lungo cappotto bianco che si allargava all'altezza dell'osso sacro, dal collo molto alto e dai particolari disegni tribali sull'orlo finale, delle maniche e del colletto.

Prese un coltellino che teneva in vita e con un lancio preciso piantò l'oggetto in fronte al demone che gli veniva incontro, disperdendolo in una nube di cenere azzurrastra.
Gliene mancavano mezza dozzina e avrebbe fatto piazza pulita.

Sbuffò annoiato, pesci piccoli come quelli erano noiosi a lungo andare.
Deciso a mettere fine una volta per tutte a quella maledetta missione che aveva accettato solo per il propisquo compenso, impugnò meglio la propria arma e tagliò la testa ai primi due giullari che gli venivano incontro per poi finirne altri tre con una fiammata. 

Non uccise subito l'ultimo demone rimasto, facendolo avvicinare per poi infilzarlo con l'asta della falce in un punto non vitale.

“Derek Lumbar, ucciso sei anni fa. Nei sai qualcosa?” chiese, ricevendo un gorgoglio indistinto come risposta“Tsk, non sai neanche parlare” e finì il demone spingendo verso l'alto l'asta della falce.

Prese poi una sigaretta da una tasca interna del cappotto e l'accese infiammando la punta di un dito. Prese una grande boccata e guardò verso Trish.
Questa si allontanò dal conteiner cui si era appoggiata e avanzò nella sua sua direzione.

“Ne è passato di tempo eh, Amlach?” sorrise la bionda, fermandosi a poca distanza dal ragazzo e appoggiando una mano sul fianco.

Il moro sospirò portandosi l'arma sulla schiena “Meno  di quello che avrei voluto Trish. Cosa ti porta qui?” 

“Diciamo che si tratta di lavoro. Mi chiedevo se...” la interuppe subito il ragazzo, rivolgendogli uno sguardo freddo “Ferma, non mi interessa”

“Ci vediamo” disse mentre la oltrepassava, alzando una mano in segno di saluto mentre una leggera scia di fumo si levava dalla sigaretta che ancora teneva in bocca.

La ragazza, voltatasi per vederlo andarsene, sorrise leggermente. L'avrebbe convinto, oh se l'avrebbe convinto.

“Se ti dicessi che potresti trovare informazioni sulla tua famiglia?” 

Amlach si fermò improvvisamente, la mano che teneva la sigaretta si strinse improvvisamente, distruggendo la suddetta. Chiuse gli occhi e ancora di spalle le chiese “Di che si tratta?”

La bionda allargò leggermente il sorriso “Avrai sentito parlare del Negromante. Abbiamo deciso di mettere insieme qualche cacciatore e di eliminarlo visto che la situazione si sta facendo troppo complicata”

“Sai che non lavoro in squadra Trish” si voltò il ragazzo, guardandola dritto negli occhi “Inoltre per quello che mi è parso di capire non ci sarà nessuna ricompensa”

“Salvare l'umanità non è una ricompensa?” gli chiese, ricabiando lo sguardo.

“Non me ne frega un cazzo dell'umanita Trish” disse sicuro, senza esitazione negli occhi.

“Non ti interessa proprio eh? Beh se cambi idea sai dove trovarmi” e questa volta fece per andarsene lei.

Amlach chiuse gli occhi, ponderando la risposta. Il cervello gli urlava di non accettare, l'istinto lo spingeva al contrario. Alla fine ebbe la meglio il secondo “Tsk, sto per fare una cazzata colossale ma accetto”

Trish si voltò, un sorriso vittorioso in volto. Sapeva che  avrebbe accettato prima o poi. “Cosa aspettiamo allora? Raggiungiamo Lady”

“Oi fermati! Almeno fammi recuperare la ricompensa di questo incarico, mi ha fatto perdere tutto il pomeriggio!” protestò il moro, dirigendosi poi verso il centro città dove si trovava il magnante dell'incarico.

La demone lo raggiunse in qualche passo, sperando non ci avessero messo troppo tempo. 
Lady molto probabilmente si sarebbe arrabbiata se l'avesse fatta aspettare troppo.









Angolo Autori
Salve a tutti!
Io sono Wolf, piacere di conoscervi!
Vi presenterei anche il mio collaboratore, Andry, ma è crollato a letto quindi sarà per un'altra volta.
Spero che vi piaccia questo Prologo e speriamo nelle vostre recensioni, che siano esse positive o negative.
Prima di lasciarvi la scheda degli OC, che mi manderete rigorosamente per messaggio privato, vi lascio delle piccole regole:

1) Niente Mary Sue e Gary Stu. Nessuno è perfetto. Se ci manderate degli OC del genere non li accetteremo neanche.

2) Ci fa piacere se ci lasciate il vostro OC, ma perfavore, fatevi sentire nelle recensioni. Non lasciateci gli OC per poi sparire per mondi sconosciuti o chessò io. Non è buono nè per noi, in quanto siete voi che ci dite se il personaggio è IC o meno, nè per voi.

3) Originalità a vagonate nella creazione dell'OC. Ragazzi o ragazze, date libero sfogo alla vostra inventiva! Ma siate coerenti e non superficiali. Ah e la coerenza ci fa piacere anche nelle recensioni.

4) Questa non è proprio una regola. Accetteremo 5 femmine e 2 maschi. Quindi perfavore, controllate le recensioni degli altri per regolarvi. Se ci arriveranno più OC faremo una selezione.

5) Dovete usare la nostra, e solo la nostra scheda per gli OC.

6) Accettiamo un solo OC a persona!


Bene ora tocca alla scheda. Ricordate, siate creativi!

Nome:

Cognome:

Soprannome:

Età: 

Sesso:

Carettere: (Ben dettagliato)

Aspetto fisico: (Ben dettagliato)

Vestiario: (Ben dettagliato)

Love Story:

Arma:

Potere: (Non siete obbligati ad avere sia uno che l'altra)

Punti deboli:

Punti di forza:

Passato:

Ama:

Odia:

Obbiettivi: 

Paure/Rancori:

Agenzia/Mercenario:

Altro: (Se avete dettagli di cui ci siamo dimenticati)


Bene ecco qua! Se avete dubbi noi siamo a disposizione!
Se volete vi lascio pure il mio Ask Blog, dove potete mandarmi prompt o semplici domande!
http://ask.fm/TheWerewolfJeo95EFP


 
   
 
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