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Autore: Niall is my prince    29/07/2014    4 recensioni
Lui è il solito puttaniere, malvisto da tutta la città di Sidney. E' temuto in tutta la città, nessuno può competere con la sua forza, tanto meno con la sua bellezza.
Una bellezza devastante, solamente con lo sguardo è in grado di sconvolgerti la vita. Un ragazzo in grado di uccidere, per via di molta sua rabbia repressa, un ragazzo solo abbandonato dalla sua stessa famiglia.
In quella famiglia tutti avevano paura di lui... avevano paura che perdesse la pazienza,
che scatenasse un putiferio, come l'ultima volta in cui videro il capo famiglia. Era solo, nessuno gli voleva bene, nessuno era in grado di volergli bene. Mai nessuno ha provato a volergli bene... fino a che una ragazza entrò in gioco.
Una di buona famiglia, educata nel migliore dei modi. Sarebbe la solita santarellina, quella che obbedisce ai genitori e rispetta il coprifuoco... ma lui sconvolgerà la vita, come proprio lei fa.
Lui le porterà un po' di azione in quella vita frustrante, lei invece gli insegnerà a provare dei sentimenti.
Lei porterà la luce nella sua vita.
Può l'oscurità diventare luce?
Questo si chiedeva spesso June Styles.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luke Hemmings
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prologo.
 
Avete idea di ciò che potrebbe provare una sedicenne nel venire comandata in ogni cosa dai genitori?
Avete idea di quanto questo potrebbe comportare una scenata isterica?
Avete idea di quanto possiate far star male una sedicenne alle volte, voi genitori? Vi mettete a comandare, a troncare le ali. Vi mettete lì a giudicare le persone che vostra figlia o vostro figlio conosce, vi mettete ad ascoltare le voci del quartiere riguardanti questi elementi... private vostri figli.
Li private di cose essenziali in questa loro fascia d'età, non li fate vivere, non li fate vivere come loro vorrebbero. 
Ponete i coprifuochi, imponete un certo comportamento, imponete un certo abbigliamento. 
Vi dimenticate sempre di tutte le cazzate che potreste aver fatto voi all'età dei vostri figli, vi dimenticate di quanto eravate liberi voi a quell'età e di quanto stavate così bene... vi dimenticate di tutto.
Arrivate alla solita frase “Io alla tua età certe cose non le facevo!”. Giusto! Voi facevate sicuramente di peggio, voi fumavate già all'età di dodici o tredici anni,
voi vi ubriacavate già da piccoli. Voi eravate liberi, facevate quel che cazzo vi pareva e piaceva. 
Perché non fate vivere anche i vostri figli?
Vi ricordo che la vita è solo una e deve essere vissuta al migliore dei modi. E' a quest'età che si dovrebbero fare le esperienze migliori,
è a quest'età che si dovrebbe fumare, si dovrebbe bere, stare svegli tutta notte a ballare... cantare e bere in discoteca. Questa fascia d'età si chiama Adolescenza.
Questa è la fascia d'età in cui si provano emozioni, il tempo degli amori, dei brutti voti a scuola, dei brutti voti ai temi della professoressa di lettere ma dei messaggi che fanno emozionare che fanno provare tantissime cose tutte assieme. Il tempo delle delusioni, delle mancanze d'affetto, dei problemi con se stessi, con il proprio corpo e anche con gli altri! Il tempo delle cazzate,
il tempo per bere, fumare, ballare... saltare. Il tempo delle discoteche, il tempo in cui si provano cose mai provate prima. Il tempo migliore di tutta la vita. E voi non potete impedire ai vostri figli di viverlo.
Loro si ribelleranno un giorno o l'altro, se voi gli impedite di fare certe cose.
Loro si gireranno contro di voi, loro avranno la meglio e voi avrete dei sensi di colpa... e sapendo che loro hanno ragione fingete! Vi incazzate per il semplice fatto che la ragione ce l'abbiano loro e non voi.
Ma questo che importa?
Anche impedendo di fare certe cose, loro lo farebbero comunque. Loro vi faranno uscire fuori di testa.

Sto parlando di June Styles, una sedicenne in piena adolescenza. Una ragazza incazzata col mondo, ma non lo da a vedere.
Una ragazza sottocontrollata ventiquattro ore su ventiquattro dalla mamma mentre il padre è al lavoro. Una ragazza a cui viene impedito di vivere. Una ragazza stufa di questo andazzo... una ragazza che incontra il ragazzo sbagliato, al momento giusto.
Un ragazzo misterioso, un ragazzo oscuro. Mentre lei una ragazza che sprigiona luce da tutti i pori.

Può l'oscurità diventare luce?
 


Ero buttata sul letto di camera mia, quando sento delle urla al piano di sotto.
Stanno un'altra volta litigando, i miei genitori. Non ne posso più, devo uscire... devo andare a casa della mia migliore amica. Devo assecondarla, devo accompagnarla alla festa di stasera. 

 
A: Janet♥
"Ciao bela stela! Sto scappando di casa, dico che dormo da te.
Stasera andremo a quella dannat festa, 
non ne posso più di stre segregata in casa. A tra poco. xx
P.S. - mi serve qualcosa da indossare stasera :3 ti voglio bene."

 
Premo invio e prendo una borsa mettendoci dentro il pigiama e qualche libro così da far credere alla mamma che sto andando davvero a casa della mia migliore amica per studiare e che rimango lì a dormire. Finito di preparare la borsa infilo le mie adorate Converse bianche ormai vecchie e con il cellulare in mano e la borsa in spalla scendo di sotto in cucina dove trovo mia mamma intenta a preparare un dolce.
“Ehy mamma...”
“June.. cosa significa quella borsa? Dove vorresti andare signorina?” chiede indispettita mia madre, puntando le mani piene di farina sui fianchi.
“Ecco vedi, lunedì avremo una verifica importante e quindi Janet mi ha chiesto se potevo andare a casa sua per studiare assieme questa sera e domani e dormire lì. E poi Lunedì andare a scuola direttamente da casa sua, se per te non è un problema... ovvio” dico io sorridendo appena guardando mia madre negli occhi. La vedo alzare gli occhi al cielo un po' seccata ma poi mi accarezza la guancia.
“Certo che ci puoi andare! Attenta mentre vai, certo che sarà strano una sera e un giorno senza di te a gironzolare per casa...” ridacchia un po', per poi ritornare al suo dolce. Le bacio la guancia e mi dirigo verso la porta d'ingresso salutando papà per poi uscire fuori di casa.
Guardo il cellulare e vedo il cellulare per controllare i messaggi, ce n'è uno di Janet.

 
Da: Janet♥
"Finalmente la piccola June si decide a sgarrare un po'!
Ti vestirò io, stai tranquilla.
Ti aspetto, muoviti! ;)"

 
Non rispondo e cammino a passo svelto verso casa della mia migliore amica, se ci penso... Janet è l'unica ragazza che è sempre piaciuta a mamma. Non so esattamente il perché, forse per il suo senso dell'umorismo e per il fatto che sia abbastanza responsabile.
Dopo un quarto d'ora arrivo a destinazione.
Suono al campanello e subito dopo una ragazza dai capelli rossi mi apre la porta e mi salta sopra abbracciandomi forte... ricambio l'abbraccio e sospiriamo assieme.

“Finalmente trasgredisci qualche regola dettata dai tuoi eh? Dovrei appendere per la prima volta il chiodo al muro, June! Avanti entra!”
Entro a casa della mia migliore amica e saluto la signora Dolovan intenta a cucinare qualcosa di veramente buono, si sente dal profumino che invade tutta casa! Seguo Janet di sopra ed entriamo in camera sua dove sul letto sono sparsi vestiti di tutti i tipi. 
Rimango a fissare il tutto e sorrido appena.
“Io penso di indossare questo vestitino nero con i tacchi dorati, che ne dici??”
“I tacchi dorati no, ti prego! Metti quelli rossi! Si abbinano con il tuo solito rossetto e ai tuoi capelli, Jan!” dico io guardando tutti i vestiti, senza trovarne uno che mi possa interessare passando infatti a controllare nell'armadio della rossa. Quell'armadio strabocca di vestiti di tutti i tipi, Dio quanto la invidio! Continuo a frugare finché non trovo quello fatto al caso mio... quando mi giro con i vestiti in mano vedo la mia migliore amica con il vestito addosso per provarlo.
Le sta a pennello, è di una bellezza devastante. Chiunque penderà dalle sue labbra, stasera e stanotte. Lo credo davvero. La mia migliore amica mi guarda come per chiedermi un parere e l'unica cosa che esce dalla mia bocca è un semplice wow; “June! Solo questo sai dire? Dai che stasera devo essere perfetta, sai che mi ha invitata Ashton vero? Quindi devo essere perfetta!” dice con una voce tormentata.
“Sei di una bellezza devastante, Jan.. lo penso davvero! Come? Ti ha invitata Ashton? L'amico... di... Luke Hemmings? Non eri tu che mi dicevi di stare alla larga dai due perché erano pericolosi? Dio mio, Jan!”
“Lo so... ma, cazzo hai visto che sorriso si ritrova Ash? E' così bello... dolce e misterioso allo stesso tempo. Mi attrae, è intrigante.. è il mio tipo” dice la mia mgliore amica, abbassando lo sguardo.
Non l'avevo mai vista così, è cotta persa! Ridacchio e scuoto la testa, ma un pensiero si fa strada nella mia mente. 
“Quindi.. se ci sarà Ashton ci saranno anche gli altri tre vero?”
La rossa annuisce ed io sbianco, facendo preoccupare la mia migliore amica che inizia a bombardarmi di domande.
“Perché ho fatto la cazzata di venire ad accompagnarti? Me lo spieghi? Io non mi voglio avvicinare... a quelli. Io non mi fido... io, io ho paura di loro”. 
Janet mi tranquillizza e gli faccio vedere l'abito che voglio indossare io, mi fa cenno di indossarlo e non appena mi vede i suoi occhi si dilatano e la sua bocca prende la forma di una ‘O’... non dice nulla, continua a sbattere più volte le palpebre.
“June.. quello, quello è il vestito perfetto! Verranno tutti dietro di te, June. Non dietro di me!”
“Beh con Irwin a fianco penso che nessuno si avvicinerebbe a te, cara. Quindi... sto bene?” dico ridacchiando abbassando lo sguardo. 
La porta della camera si apre e fa capolino il fratello di Janet, Lucas di quindici anni. Mi guarda con la bocca spalancata e sussurra un ‘Porca troia, sei bella’... io arrossisco e rido mentre Janet urla contro il fratello e lo caccia via. Dopo un po' la porta si riapre e Janet riprende ad urla convinta che fosse ancora una volta il fratello,
ma invece si ritrova Kendra di fronte. Io rido di gusto e con me anche la signora Dolovan, mentre la rossa abbassa la testa imbarazzata. 
“Siete bellissime... la cena è pronta, venite a mangiare e poi vi continuate a preparare. Vi conviente togliere i vestiti se non li volete rovinare con una spaghettata alla marinara!” dice la donna sorridendoci premurosamente.
Noi annuiamo e ci rimettiamo i vestiti di prima scendendo di corsa le scale e sedendoci a tavola. Certo che la Dolovan cucina benissimo eh!
Ci mette gli spaghetti nel piatto e iniziamo con calma a mangiare. Lucas continua a guardarci e alla fine parla.
“Posso andare anche io alla festa?”
La sorella che stava bevendo dell'acqua sputa tutto dentro al bicchiere e inizia a ridere a crepapelle per poi sputare un NO secco. Il ragazzino ci rimane male e tutti ridiamo.

Siamo pronte.
Siamo in ansia.
Non sappiamo che cazzo fare.
Siamo in ansia.
Okay andiamo alla festa.

Non appena arriviamo io e la mia migliore amica ci abbracciamo come per darci la buona fortuna e vedo Ashton avvicinarsi a noi. Comincio a sudare freddo, io ho seriamente paura di questi ragazzi, ma poi un sorriso tenero contornato da due deliziose fossette si apre sul suo viso e tutta la paura in me si dissolve.
Abbraccia la mia amica e poi si rivolge a me, guardandomi da capo a piedi e poi soffermandosi sui miei occhi. Arrossisco e abbasso lo sguardo, non sono abituata a queste cose. Prima d'ora nessuno mi aveva mai guardato con tale intensità... 
“Sono Ashton, piacere. Ti rubo la migliore amica per oggi, okay?” dice alla fine sorridendo.
Io afferro la sua mano e sorrido “Io sono June, piacere!” dico poi un po' tremante. Sento lo sguardo di Janet su di me e poi mi si avvicina e mi sussurra un stai tranquilla all'orecchio per poi allontanarsi con il suo spasimante. 
Comincio a girovagare per le stanze, la casa strabocca di gente. Tutti ballano, altri si conoscono e chi invece pensa a slinguazzarsi negli angoli della casa. Si toccano, ballano così vicini, troppo vicini... ed io mi sento osservata, troppo osservata.

“Ehy bellezza.. ti va di ballare con me?” sento una voce cristallina al mio fianco. Mi giro e incroscio lo sguardo azzurro di un ragazzo molto carino, pressapoco sulla ventina d'anni... sto per rispondere ma sul suo viso si fa una smorfia quasi di terrore per poi indietreggiare piano piano guardando ancora dietro di me.
Mi giro per vedere che cosa stia succedendo e quello che vedo è proprio l'ultima cosa che avrei voluto vedere ed incontrare.
Incrocio un paio di occhi azzurri, attenti, belli... mi incatena in quello sguardo, come se volesse scoprire. Come se volesse capire, come se volesse sapere avidamente di più su di me. Apro la bocca per parlare, ma subito dopo la richiudo non sapendo cosa dire. 
Dopo qualche minuto riesco a scostare lo sguardo dal suo e lo faccio vagare sul suo corpo, alto e muscoloso fasciato da dei vestiti attillati... per poi soffermarmi sulle labbra, così rosee e così carnose scorgendo così un anellino sul suo labbro. Era attraente, era di una bellezza devastante... ed era bastato il solo sguardo per sconvolgermi tutta.
“Balla con me.”
Le sue mani si posizionano sui miei fianchi e mi avvicinano al suo corpo, mentre io continuo a guardarlo negli occhi, sono come ipnotizzata e seguo i suoi movimenti senza alcun timore, senza alcuna paura. Non mi provocava paura, mi provocava un senso di curiosità. 
Volevo conoscerlo.
Volevo sapere di più.
Volevo quelle labbra sulle mie.
Le volevo assaporare.
“Sono Luke, comunque” dice atono, con un sorriso amaro sulle labbra per poi continuare “tu come ti chiami invece?”.
“I-io sono.. J-June” abbasso lo sguardo, ma lui afferra il mento tra il pollice e l'indice della mano destra e mi alza il viso facendo incrociare ancora una volta i nostri occhi.
“Sei molto... carina June. E devo dire che hai delle curve niente male” dice con un sorriso malizioso.
“Hemmings, grazie per il complimento. Ma penso che questo non sia pane per i tuoi denti!” sbotto divincolandomi dalla sua presa ed avviandomi alla ricerca di Ashton e Janet, senza riuscirci.
Dopo un po' sento delle mani sui miei fianchi e “Sei aggressiva, mi piace questo tuo lato, santarellina” mi soffia all'orecchio Luke. Io mi giro di scatto e posiziono senza pensarci la mia mano sinistra sulla sua guancia destra, lasciandolo sconvolto... sul suo viso nasce uno sguardo crudele, freddo, distaccato ed apatico.
“Questa me la pagherai molto cara, June” sibila scandendo bene le parole.
Rimango ferma senza battere ciglia nel vedere Luke andar via dopo quella frase piena di odio. 
Giro i tacchi e corro a casa di Janet, senza far rumore entro in casa e mi rifugio in camera sua a pensare a quella festa. 

Non faccio che pensare ai suoi occhi prima tranquilli, poi pieni di odio... il suo sguardo privo di emozioni, apatico; il suo sguardo così distaccato e quelle parole piene d'odio.
Non sapevo cosa intendeva dire, ma avevo paura. Accendo la luce e mi spoglio raccogliendo poi in una crocchia i miei capelli, per poi venire distratta da una vibrazione, il mio cellulare.

 
Da: Sconosciuto.
"Mi piace la lingerie della Secret in pizzo nera sai?"

Non ho quel numero e non ho idea di chi possa essere, anzi no... forse un'idea ce l'ho. 
Ma è impossibile, lui non ha il mio numero. Un'altra volta il mio cellulare vibra...
Di nuovo lo stesso numero.

Da: Sconosciuto.
"Adesso ti starai chiedendo come io abbia fatto a recuperare
il tuo numero. Sai bel culetto, ho le mie fonti.
-L."

 
Mi affaccio alla finestra e lo vedo lì, sul ciglio della strada appoggiato alla sua moto nera. Ha un sorriso dipinto sul volto ed io ho un'espressione di terrore.

June Styles, ti sei cacciata in un brutto guaio.



Le mie note...

Ciao a tutti!
Come state? Ho deciso di cancellare l'altra storia e di cominciare questa qui,
stanotte mi è venuto lo schizzo di questo tipo di storia. Spero sia di vostro gradimento e spero di aver reso l'idea di quel che vi aspetterà leggendo i prossimi capitoli.
Che ne pensate dei nostri quattro ragazzi sotto forma di delinquenti? Sono presenti tutti e quattro nella storia, ma compariranno molto poco. Solamente Ashton verrà citato abbastanza spesso nei prossimi capitoli.
Lei è June Styles:

e questo è l'abbigliamento che aveva alla festa:
.


Lei invece è Janet Delevon:

e questo è l'abbigliamento della nostra rossa (non fate caso al viso della donna, immaginate che sia il viso della foto qui sopra):


Ecco il nostro misterioso Luke:


Ed ecco Ashton:


Spero che vi piaccia questa storia. 
Ora vi lascio, fatemi sapere che ne pensate. :)
Un bacio,
Syria. ☺☻ ♥



 
   
 
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