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Autore: Biscomary    29/07/2014    2 recensioni
“Lo so, le strisce bianche fanno perdere la memoria” rispose.
Se non ricordava male le amava, “White Lines” era tatuato in grassetto sul suo avambraccio.
“Era quello di cui avevamo bisogno..” replicò offeso Billie. Le righe bianche erano state la sua salvezza a quei tempi, sarebbe marcito lì, a Christie Road senza quelle, ora si sentiva il dovere di difenderle.
Amanda butto via il mozzicone e aspirò nel collo di Billie, lo stesso odore di sempre, non glielo avrebbe fatto dimenticare nessun tipo di narcotico.
“Ti trovo in forma.” Disse lei d’un tratto molto neutrale.
“Sono appena uscito dalla clinica, altro che in forma, non dormo da giorni.” Rivelò.
Questa è la mia prima One Shot sui Green Day, Concentrata principalmente su Billie Joe e un ritorno ai vecchi tempi.
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Billie J. Armstrong, Whatsername
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Billie Joe aveva passato l’ennesima notte insonne in cerca di qualcosa, qualsiasi cosa che lo avrebbe fatto dormire: il suo posto al caldo vicino alla moglie, sul divano con la tv accesa, la poltrona vicino al camino con i vinili uno dopo l’altro come se fossero cioccolatini. Parlando di cioccolatini.

Aveva pure provato a bere camomilla, vari sonniferi e il latte caldo, ma niente, proprio niente poteva funzionare con lui…

Eppure doveva fare qualcosa, lui non era mai stato il tipo da starsene stravaccato da qualche parte a far nulla, Billie Joe non era mai fermo, era
sempre a combinare qualcosa di nuovo, ma quella sera stranamente si sentiva molto stanco, e annoiato, e pigro.

Poi mentre andava in giro per casa come uno spirito tormentato gli balzò in mente un’idea, senza far rumore si infiltrò in camera di Joey e rubò il portatile da sopra la scrivania ridacchiando colpevole. Non aveva intenzione di curiosare fra le sue cose, solo entrare in qualche social network, e magari andare su google e cercare il suo nome, e cose del genere.

Si mise comodo sul divano, con una birra appena tolta dal frigo, perché faceva un caldo bestiale quel luglio, dentro a casa sua non tanto, ma c’era sempre una buona scusa per una birra davanti al pc.

Una volta aperto l’aggeggio s’impegnò ad aprire un milione di pagine, entrò su twitter, dove le notifiche erano troppe per leggerle tutto, tuttavia facendole scorrere cliccò per sbaglio un link, la nuova pagina riempì lo schermo di lettere.

Billie fece una smorfia, se per caso avesse combinato qualcosa?

Una fan fiction che cazzo era non lo sapeva, ma si mise a leggerla comunque.

Era una storia inventata! Lui non aveva mai fatto quelle cose, tanto meno con il suo migliore amico, rimase sconvolto, e allo stesso tempo s’incuriosì, non era incazzato, soltanto divertito.

Sicuramente Mike era nel suo mega lettone insieme a Brittney che russava, eppure non poteva non condividere quella cosa buffa con lui.

Lo chiamò subito, inizialmente Mike pensò fosse successo qualcosa, nessuno telefona alle 3 di mattina senza una buona causa (a parte Billie Joe).

-Devi venire da me Mike, devo farti vedere una cosa!- insisteva Billie.

-Billie, sono le 3 e qualcosa, si suol dormire a quest’ora…-

-Vent’anni fa, alle tre ci sparavamo di acido..-

-Che palle, vai da uno psicologo tesoro!- Mike riagganciò incazzato, aveva un migliore amico problematico.

Non aveva più voglia di curiosare in quel pc, era sparita. Ora aveva voglia di un’altra cosa. Non quello che pensate. In men di 5 minuti era già in auto,
appoggiò la mano sul retro del sedile accanto al suo e si voltò all’indietro per fare marcia indietro. Amanda amava il suo collo, soprattutto in quella posizione, venticinque anni prima, più o meno. Non si vergognava dei suoi pensieri già da un po’, quelli erano solo suoi, ma ultimamente quella dannata insonnia non diagnosticata lo aveva portato a un esaurimento nervoso, così non andava per niente. E notti insonni lo portavano a pensare, e chi altro poteva pensare se non Amanda?

Di certo non erano dei tempi dei quali si ricordava perfettamente quelli, con tutta la merda che si iniettavano c’erano solo dei tratti, dei volti, dei ricordi, dei sapori. A volte si scordava il suo nome, lei gli faceva dimenticare tutto.

Verso le sei era in California, a Berkeley, nel suo vecchio quartiere, percorse la stradina della sua vecchia casa, e l’odore era proprio quello di casa, ma non proprio. Mollò la macchina lì, perché fare quella strada in macchina sarebbe stata una vergogna. Aveva camminato per Christie Road, aveva corso andandoci, ci era andato ubriaco marcio, ci era andato fatto, quando sputava sangue dopo l’ennesima rissa, o mentre nascondeva le lacrime di rabbia da tutto il mondo, ci era andato con Mike, con lei. Ora ci andava dopo vent’anni, era un’altra persona dopotutto, o forse, non lo sapeva, non aveva mai voluto cambiare quel che era stato una volta, eppure. Aveva un po’ lo stesso camminare, un po’ lo stesso accento californiano di “When I come around” dove neanche lui non capisce un cazzo di quel che cantava.

La vecchia ferrovia è ancora lì, ovviamente. Sono passati vent’anni, non cento. Si da dell’idiota, perché si sente tanto vecchio? Christie Road è vuota, se non per qualche wannabe punk. Ma il punk non è nella matita nera pesante sotto agli occhi, neanche nelle creste, nelle borchie, negli anfibi, e nei vestiti strappati. Prendete Billie ad esempio, non aveva un soldo, metteva le stesse scarpe tutti i giorni e non glie ne fregava un cazzo di chi lo guardava storto, quello era punk.

Il divanetto dove se ne stava lui e quelli della band non c’era più, c’era comunque altra immondizia dove si supponeva quei ragazzi passassero la giornata. Era maturato un sacco da quando la pensava anche lui come loro, era di sicuro cambiato.

Eppure non gliene fregava più di tanto di cosa andava in giro fra Christie Road e la ferrovia, non si aspettava certo di rivedere la sua lattina di birra non finita lasciata lì per terra, quando se n’era andato alla svelta, anche se un po’ lo sperava. E ridacchia fra se e se. La mezza lattina di Billie Joe Armstrong conservata in una scatola di vetro dalla nuova gioventù bruciata di Berkeley. Scosse la testa, che strambo che era a volte. Con ancora il sorriso sulle labbra si appoggiò ad una colonna di cemento e si accese una sigaretta, mentre il fumo che fuoriusciva dalle sue labbra gli passava sul viso, spinto dal venticello mattutino gli scattarono in mente mille flashback.

Le risate, loro tre che camminavano come se si fossero cagati addosso.

Colori e forme psichedeliche, siringe, elastici, braccia bucate, forate, cartoni di LSD, musica bassa, musica alta, Mike steso per terra con il basso sopra.

Materassi per terra, ragazze, riff di chitarra, amplificatori, i volantini per un batterista, droghe, confusione, vomiti, bottiglie di vetro spaccate, birra, il Gilman, buio.

Era passato tutto così veloce, e avrebbe pagato un occhio della testa per far tornare tutto indietro.

-Pagherei un occhio della testa per tornare ai tempi quando mi facevo di cocaina con il frontman dei Green Day.-
Billie Joe si voltò di scatto.

-Me l’accendi? Perdo sempre tutti gli accendini..- disse la donna avvicinando la sua sigaretta a quella di Billie, fino a farle toccare, la carta della sua si annerì immediatamente al contatto con l’altra e lei iniziò a tirare fino a quando non si accese.

Billie rimase disarmato, aveva di nuovo 17 anni, viveva  in un buco in periferia, dei capelli di merda, e una fissa per Amanda Jones.. che a proposito, ora gli si era seduta vicino e aveva appoggiato la testa sulla sua spalla. Non gli era mai passata poi quella cosa per lei.

Cosa cazzo stava succedendo?

-Li lasci sempre dappertutto..- sbuffò Billie Joe.

-Lo so, le strisce bianche fanno perdere la memoria- rispose.

Se non ricordava male le amava, “White Lines” era tatuato in grassetto sul suo avambraccio.

-Era quello di cui avevamo bisogno..- replicò offeso Billie. Le righe bianche erano state la sua salvezza a quei tempi, sarebbe marcito lì, a Christie
Road senza quelle, ora si sentiva il dovere di difenderle.

Amanda butto via il mozzicone e aspirò nel collo di Billie, lo stesso odore di sempre, non glielo avrebbe fatto dimenticare nessun tipo di narcotico.

-Ti trovo in forma.- Disse lei d’un tratto molto neutrale.

-Sono appena uscito dalla clinica, altro che in forma, non dormo da giorni.- Rivelò.

Lei sorrise beffarda guadagnandosi un’occhiataccia divertita. Come volava il tempo. Eppure a loro due piaceva fare dei passi indietro a volte, ricadere nei vizi, rincontrarsi ogni tanto per caso. Coincidenze pianificate.

-Uh giusto, l’ho letto da qualche parte, i deboli ci ricadono sempre.- Lo punzecchiò. Se solo Adrienne li avesse visti ora, oppure qualcun altro sarebbe finito nei guai, che cosa da irresponsabili, eppure no, non tradiva sua moglie, la amava, ma Amanda era un qualcosa di diverso, difficile da spiegare, inspiegabile. Ora era diversa, i capelli castano chiaro erano lunghi fino alle spalle, mossi, odoravano di mare, in naso all’insù le dava quell’aria giovanile, e il volto candido, gli occhi contornati di nero (come i suoi d’altronde) e le labbra sottili gli facevano capire che era davvero lei. Non sapeva più niente di lei, ma le sarebbe piaciuto tanto. Camminare per le strade nebbiose di periferia e non ricordarsi il suo viso, i pantaloni strappati, le maglie dei concerti a cui andava, gli stivali e l’aria calda che fuoriusciva dalla sua bocca, quando l’inverno ghiacciava tutti, a stento le stava dietro, ma non poteva perderla di vista, la sua cresta era inconfondibile.

Billie Joe la fissava, aveva l’impulso di baciarla, ma aveva 40 anni, e Amanda era morta nel ’93. Le sue amate strisce bianche. Quanto cazzo l’amava.

Non era mai riuscito a dimenticarla, o forse l’aveva fatto, beh non ricordava più tanto bene la sua faccia piena di lentiggini. Forse si stava dimenticando di lei, ma non avrebbe mai dimenticato il tempo passato insieme.

Qual è il tuo nome, Amanda?


 

Heey! Sono ritornata"
Che ne pensate? Vi piace? 
All'inizio era destinata a prendere una forma decisamente più comica, non avevo pianificato nessuna os malinconica, poi stamattina alle 5 non ne potevo più di farmi filmini mentali a letto e l'ho trasformata in questo. Recensite, non vi mangio. Che ne dite del finale? A me piace tanto. :3
Mahi xx
 
  
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