E SE
“Boom clap the sound of my
heart, the beat goes on and on and on and on and boom clap, you make me
feel
good come home to me, come home to me now…”
E se
fosse tutto sbagliato? E
se invece fosse tutto giusto? E se invece non ne avessi la minima idea?
E se
invece di farmi queste stupide domande dormissi? E se non lo facessi? E
se
questo mi stesse procurando solo problemi? E se invece mi stesse
insegnando
sola a vivere? E se tu mi stessi insegnando a vivere? Già
proprio tu, tu che mi
hai insegnato a vivere giorno per giorno,
tu che mi hai insegnato a farmi tutte queste
domande che so non avranno mai risposta. Pensa un po’ io che
parlo di risposte,
io che non sono mai stato capace di darle, anzi di dartele. E quindi
è finita
qui? È finito tutto con una semplice domanda? Con un
“ cosa hai fatto Sam?”no,
forse è finita anche con una risposta, la prima che sono
riuscito a darti. “ Ho
sbagliato”.
E
poi, “Addio Sam”. Non sono
riuscito neanche a fermarti, sapevo che sarebbe stato inutile
afferrarti per un
braccio e riportarti da me. Si, ti avrebbe lasciato solo un segno del
nostro
“Addio”. Anzi del tuo. Già, solo il tuo,
perche io non sono mai riuscito a
pronunciarlo, almeno non prima di stanotte.
Chi
sa perché hai deciso di
fare tutto da sola, già, credo che ti sia sempre piaciuto farlo.
Anche
a scuola ti piaceva fare le cose per conto tuo. Beh in effetti devo ringraziare il professor Rabinof se ci
siamo
conosciuti… non ricordi? Era un noioso martedì e
io e te fummo messi in coppia
per il progetto di scienze. Una turbina eolica. Non ricordo
perfettamente il
procedimento ma sicuramente quanto eri contrariata nel doverlo fare con
me. Mi
chiamavi persino Hall”, non ricordavi nemmeno il mio nome. O
forse non volevi
neanche provare a farlo. E poi che è successo? Oh si, siamo
diventati amici e
poi altro… e poi che è successo? Oh si
è finito tutto con un “che hai fatto
Sam?”.
Perche non è potuto ricominciare tutto con il mio “ho
sbagliato”. Magari avrei potuto fare
qualcosa di diverso, o forse avrei non dovuto fare qualcosa. Ma
può finire
tutto per questo? Avevamo fatto dei “progetti”, e
poi, “addio Sam”. Non può
finire cosi e basta. Domani verrò da te, non mi
importerà se ti lascerà i segni
dell’addio ma questa volta ti prenderò per un
braccio e ti riporterò da me.
Penso di non
aver mai scritto
qualcosa così velocemente. Era come se queste parole
spingessero dentro la mia
testa e non vedessero l’ora di uscire in una forme
più ordinata rispetto a come
erano nella mia mente. Poi è bastato aggiungere un
personaggio, decidere di
voler scriver un OS e premere
il tasto
d’accensione al pc. Spero vi sia piaciuta e se vi va fatemi
sapere come l’avete
trovata lasciando un commento. grazie ancora per aver letto.