Rain go away, come again another day
Take a photograph,
It'll be the last,
Not a dollar or a crowd could ever keep me here
“Ricordati di me” mi dici quasi ogni minuto, mentre passeggiamo
mano nella mano per le vie di questo piccolo villaggio, dove i pescatori ancora
raccolgono il pesce con le loro mani, dove le donne restano davanti al balcone
ad osservare il mare pregando per un buon raccolto.
I miei lunghi capelli continuano a volare davanti al
mio viso, ma tu non ti stanchi mai di accarezzarli e riporli ordinatamente al
loro posto. Saresti un padre perfetto, saresti un marito eccezionale.
Ma non bisogna pensare al futuro, a noi non è concesso,
a noi non è permesso. Abbiamo solo oggi, abbiamo solo ora, abbiamo solo il
momento, breve e incostante, ma reale.
Nulla più. Solo ricordi, solo sogni, solo amore. Il
nostro, il più puro di tutti gli amori.
Mi guardi e mi sorridi, mi afferri la mano e mi
conduci in spiaggia, mi metto in posa e mi scatti una foto, e poi un’altra e
un’altra ancora.
Corro verso di te, afferro la macchina fotografica e
mentre tu mi osservi sorpreso incomincio a riprendere la tua perfezione.
Il tuo sorriso segreto, quello che il mondo non ha
capito.
Siamo così vicini, poso le mie dita sulle tue labbra,
sul mio paradiso, e le fotografo mentre ti accarezzano. Poi sollevo l’obiettivo
e mostro a questa macchina che cosa in te amo più di tutto il resto: i tuoi
occhi, specchio della tua anima, porta del tuo essere.
Ti avvicini ancora a me, ti impossessi dell’obbiettivo
della macchina fotografia e mentre l’allontani da noi, mi cingi la vita con il
braccio libero e mi stringi a te. Mi guardi, e vedo i tuoi occhi brillare,
sento il mio cuore spostarsi e sollevarsi, impazzire, smettere di battere.
Le mie mani continuano ad accarezzare il tuo viso.
Millimetrico è il tuo spostamento, ma perfettamente
percettibile ai miei occhi.
Mi baci e io rispondo.
Ti amo.
Questo è quello che le nostre lingue lottando cercano
di dire.
I don't have a past
I just have a chance,
Not a family or honest plea remains to say,
Ti osservo mentre sei immersa nell’acqua felice, e mi
fai segno di raggiungerti.
Incomincio a spogliarmi lentamente, osservo le poche
persone che ci circondano. Sorridenti o malinconiche, non importa quale sia il
loro stato d’animo attuale. Esse hanno una cosa che io, che tu, non possediamo:
la libertà.
Tu non hai mai potuto scegliere, come nemmeno io ho
mai potuto fare.
Tu sei il mio futuro, anche se noi non ne possediamo
uno.
Ci hanno rubato il diritto di scegliere. Le nostre
famiglie se ne sono impossessate il giorno che ci hanno concepito.
Abbiamo solo l’opportunità di vivere il nostro oggi e
ogni singolo momento che possiamo rubare.
Non ti è concesso amarmi e non mi è più permesso
farlo, ma non posso mentirti, non posso mentirmi.
Ti amo più di ieri, ti amo da morire, perché io, Gaara
della Sabbia, darei tutto quello che possiedo per poter star con te, sedermi a
tavola la sera assieme a te, addormentarmi al tuo fianco, abbracciarti e
baciarti senza paura, senza nasconderci.
Entro in acqua e tu mi corri incontro: ho sempre amato
la tua gioia e la tua passione per il vivere.
Prima di te, non sapevo cosa significassero un sacco
di parole: amore, passione, vita, speranza, gioia, completezza.
Ti raggiungo e ti abbraccio, e ti bacio. Perché questo
è tutto quello che ho chiesto alla vita, ed è anche tutto quello che mai potrò
possedere.
Rain rain
go away,
Come again another day,
All the world is waiting for the sun.
Incomincia a piovere, restiamo ancora immersi nel
mare; adoro l’acqua. Il mio elemento preferito. Ti racconto di quando ero una
ragazzina e sognavo di essere una sirena e che fingevo di vivere in un mondo
diverso, incantato e mentre ero in mare nuotavo con i piedi accavallati, in
modo che il mio nuotare rassomigliasse ai movimenti di una sirena e della sua
coda. Ridi e mi abbracci, mi lanci lontano e torni a riabbracciarmi, mi baci e
l’acqua cade su di noi, attorno a noi…noi siamo l’acqua, noi siamo di acqua.
Torniamo sulla spiaggia e la pioggia smette di
scendere, ma le nuvole coprono ancora il cielo, un solo raggio di sole ci
illumina e ci riscalda. Mi siedo, tu vicino a me. Incomincio a scrivere i
nostri nomi sulla sabbia: Hinata e Gaara intrecciandoli, la mia prima A
corrisponde con la tua. Un grande cuore li contiene entrambi. Mi baci… tu sei il mio sole.
Is it you I want,
Or just the notion of
A heart to wrap around
so I can find my way around
Siamo praticamente rimasti soli sulla spiaggia, un solo
cane in compagnia del suo padrone camminano sulla riva del mare. Tu sei
incantata dal ritmico muoversi delle onde, io invece mi sono perso in te. Il
giorno che ti vidi sotto quell’albero intenta a colpirlo così tante volte con
così tanta forza e provavi e riprovavi e io lì fermò incapace di capirti, ma al
contempo incapace di distogliere lo sguardo da te. Quando mi notasti diventasti
tutta rossa in volto e abbassasti immediatamente lo sguardo, e so che anche
oggi, dopo così tanti anni, e dopo così tanta vita, diventi rossa quando
qualcuno ti guarda o ti parla…ma non con me, non più.
Mi dicesti che l’amore mi aveva cambiato, ma il mio amore ha cambiato anche te,
ed è per questo che non ho più paura di morire e di vivere, perché comunque
vada ci sei tu al mio fianco, nel mio pensiero, nel mio cuore.
Safe to say
from here,
You're getting closer now,
We are never sad cause we are not allowed to
be
Sono stata scelta dalla mia famiglia per essere quello
che sono: una fredda calcolatrice.
Ho passato tutta la mia infanzia a sognare e a credere
alla realtà delle favole, al principe azzurro, ma ora conosco la verità. Ora
che la vita mi ha costretta ad accettare le cose così come sono. Il mio
principe ha i capelli rossi e nessun manto che lo rivesta di regalità, ma solo
sabbia a proteggerlo. Il mio principe è l’involucro di un mostro, di un animale
rabbioso e assetato di sangue, vendetta e odio. Il mio principe regna su di un
villaggio di sabbia, di paura e di tristezza.
Il mondo è profondamente cambiato da quando ero una
ragazzina, molte morti hanno cambiato il mio cuore, la mia vita. La mia
famiglia mi ha venduto alla squadra segreta, e mi è stato tolto il mio nome, il
mio futuro, mi è stata negata la scelta. Mi hanno tolto da tutto quello che
conoscevo e che amavo, io che non ero né forte, né coraggiosa.
Io che volevo tanti bambini e il mio principe azzurro,
mi sono ritrovata a dormire in una cella, fredda e solitaria a non avere amici,
né principi.
Ma la vita è strana, stranamente imprevedibile: un
giorno, mentre mi ero allontanata dal resto della squadra per allenarmi in
solitudine senza sentirmi rimproverare ogni minuto per la mia inadeguatezza,
per la mia impreparazione, venni sorpresa da uno sconosciuto in viaggio. Uno
sconosciuto che era scappato da casa sua, dalla sua famiglia, dal suo passato,
per nascondersi fra i boschi, fra le alte fronde degli alberi, in una sperduta
e fatiscente capanna, solo e al sicuro per la prima volta nella sua vita. Lui
mi insegnò che il principe non deve per forza essere azzurro per poter
insegnarti cosa sia l’amore.
Con lui ho imparato cosa voleva dire la parola anima
gemella, cosa significava protezione, e sicurezza.
Ogni giorno dopo il tramonto scappavo dall’accademia
per andare a trovarlo e passavamo le notti svegli a parlare per poi
addormentarci davanti al fuoco stretti in un abbraccio.
Oggi, in questo tempo di guerre e bugie, di segreti e
di sospetti, a noi sono concessi solo momenti, solo giorni, in cui il presente
sembra congelato. Attimi rubati, secondi preziosi conservati nella memoria del
cuore. Perché accanto a lui molte parole hanno acquisito significato, e una su
tutte le altre ha perso il suo: tristezza.
Solo
gioia con te…
To lie here under you,
is all that I could ever do,
To lie here under you is all,
To lie here under you is all that I could ever do,
To lie here under you is all
Mangiamo qualcosa e ti sdrai. Mi posiziono al tuo
fianco, e lascio scivolare la mia mano sotto la tua testa. Il tuo collo è
perfetto sul mio braccio: così leggero e bianco, la mia bocca gli si avvicina e
lo bacio, lo lecco, le mie labbra lo accarezzano.
Ti muovi verso di me, la mia mano libera incomincia ad
accarezzarti il petto; tu nascondi il viso nel mio collo, e il mio mondo è
perfetto.
Ti afferro e ti sollevo, ti porto sopra di me.
Qui sotto di te, qui è dove sono sempre voluto essere
e dove vorrei restare per sempre.
Tu sei tutto quello che ho, che voglio, che sono.
Rain rain go away,
Come again another day,
All the world is waiting for the sun,
All the world is waiting for the sun,
All the world is waiting for the sun.
Mi hanno appena chiamato, fra qualche ora dovrò
ripartire per tornare al mio villaggio, per compiere la mia missione, e tu
dovrai tornare a casa tua, al tuo villaggio, al tuo ruolo di Kazekage di un
paese che ti teme, che ti odia, che ti venera.
Ma io senza di te e tu senza di me.
Allora la gioia svanirà e tornerà la tristezza. Perché
ritorneremo ad essere nemici, torneremo a fingere di odiarci: Foglia contro Sabbia,
Hokage contro Kazekage, Sabaku no Gaara contro Sasuke
Uchiha.
Il mondo aspetta un nuovo sole, aspetta che la pioggia
svanisca.
Mi sollevo, mi inginocchio e lascio la tua testa
riposare sulle mie gambe, e ti guardo giacere supino, rilassato, con gli occhi
chiusi.
Ti amo e tu sei bellissimo, ed io forse un giorno
troverò il coraggio di scappare dalla mia condizione di schiavitù e
raggiungerti. Forse un giorno la guerra cesserà e potremo sposarci non dovendo
rinunciare a nulla…ma so che sono sogni. Io sono solo
un automa per la mia gente, una pedina, una forza pericolosa, una spina insidiosa…non un essere umano, non di certo una donna.
Come tu per il tuo popolo, per la tua gente non sei
nulla più che un mezzo, uno strumento del potere, della forza distruttrice
degli uomini.
Quando cesseranno tutte queste sofferenze?
Le lacrime scendono sulle mie guance, la pioggia è
tornata a bagnarci, ma tu resti immobile, vuoi goderti questi ultimi attimi,
perché sono tutto quello che abbiamo.
Ci vorranno mesi prima che potremo rivederci,
abbracciarci, baciarci, fare l’amore, prima che potremmo parlarci, scriverci,
sorriderci.
Ma io ti amo e nulla importa.
Il vento arriverà, trascinerà via le nuvole e tornerà
l’arcobaleno, e la pioggia tornerà poi un altro giorno.
Fine
Bene, giunta al termine. La canzone è Rain di Breaking
Benjamin, ed è la canzone che ha ispirato l’autrice di questa immagine mentre
la creava. L’ho trovata perfetta per descrivere il loro amore, tormentato, ma
puro e perfetto.