Maggio 2014

POV NINA
“Ragazzi, ottimo lavoro! Abbiamo finito!”. E anche questa stagione è andata. Abbiamo appena finito di girare l’ultima scena dell’episodio, l’ultima scena della stagione. Vado ad abbracciare Julie e lei nota il mio viso un po’ triste e malinconico.
“Che succede Nina? Tutto bene?”  mi chiede preoccupata.
“Si – le rispondo io con la voce un po’ rotta – è solo che ogni volta che finiamo di girare una stagione mi commuovo sempre. Non voglio abbandonarvi per dei mesi interi, siete la mia famiglia.”. Si, loro sono la mia famiglia, e sono compresi tutti: produttori, registi, sceneggiatori, truccatori, elettricisti e attori. Tutti gli attori, anche lui. Ormai siamo ottimi amici, anche se molte volte abbiamo parecchie discussioni. E’ passato un anno preciso da quando tutto è finito e io ancora non riesco a realizzare che lui non faccia piu’ parte di me. Sono ancora innamorata di lui anche se non gliel’ho mai detto, ma  penso che l’abbia capito da solo. Sta arrivando, mi viene incontro. Tiro fuori il telefono e mi comporto da indifferente facendo finta di non averlo visto. Arriva di fronte a me e mi saluta con il solito bacio sulla guancia. I suoi occhi brillano cosi tanto, ogni volta rimango a guardarli, come se ne fossi dipendente.
“Stiamo per andare in vacanza, non sei contenta?” il suo tono mi sembra quasi felice, come se volesse staccare la spina e sparire da qui senza di me.
“Si, sono contenta, anche se mi mancherete tutti. Penso che questo tu lo sappia Ian, ogni anno sono sempre malinconica l’ultimo giorno di riprese.”
“Certo che lo so, nessuno ti conosce meglio di me.” . Dopo questa frase ho la sensazione che mi stia provocando, ma faccio finta di niente solo per non iniziare una litigata che vorrei proprio evitare.
“Allora, dove andrai in questi mesi?” cerco di svincolarmi e di cambiare argomento.
“Parto tra una settimana, sarò in Cina. Tu che farai?”
“Io dovro’ girare un nuovo film a giugno. Ma tra una settimana ci sono gli Upfronts, non puoi mancare!”
“Mi dispiace non esserci, ma non posso davvero.” E dopo questa frase lo saluto scocciata dicendo che ho un impegno e me ne vado. Ora con la sua fondazione è sempre impegnato, ma non si ricorda che siamo noi la sua famiglia? Certo, lui una famiglia ce l’ha, come tutti noi d’altronde, ma mi da fastidio quando prende e parte sapendo che ha degli impegni importanti. Forse sono un po’ gelosa, ma non voglio ammetterlo. Forse è anche meglio che non ci sia agli Upfronts data la brutta ed imbarazzante situazione in cui eravamo piazzati l’anno scorso. Forse senza di lui sarà più facile. Esco dagli studi e lui è li, davanti alla mia auto, che mi sta aspettando.
“Non voglio disturbarti dai tuoi impegni, ma stasera usciamo tutti insieme a cena cosi ci salutiamo dato che agli Upfronts non ci saranno tutti. Tu ci sei?”. Me lo chiede con un’aria da superiore, da “Tanto lo so che mi dirai di si”, e io per dispetto vorrei davvero dirgli di no, ma non posso farlo, cosi rispondo con un “Si” molto schietto e lui si leva dalla mia auto dicendo che sarebbe passato a prendermi alle otto. Non rifiuto, non lo saluto, entro in macchina e me ne vado. Odio comportarmi cosi, ma forse è meglio che lo eviti quando fa cosi, risparmierei di sicuro un’enorme litigata.


***


Esco dalla doccia, mi asciugo velocemente il corpo e prendo il telefono in mano. Vedo che sono le sette e mezza e di fretta mi lego i capelli per potermi vestire senza bagnarmi di nuovo. Prendo il primo vestito che vedo nell’armadio, un vestito blu abbastanza aderente, e lo accompagno alle mie Louboutin nere preferite. Infilo sia il vestito sia le scarpe con una velocita’ allucinante e corro a prendere il phon. Decido di lasciare i capelli mossi, mi trucco velocemente e appena finisco di mettere apposto sento il telefono squillare. E’ lui. Cosa mi dira’? “Scusa Nina, ma non posso piu’ venire” oppure “Nina non riesco a passare a prenderti” cosi rispondo e dico “Ian, che scusa hai trovato per dirmi che non vieni?” e sento lui rispondermi “Ti ho chiamata per dirti che sono arrivato e sono un po’ in anticipo.”. Rimango un attimo in silenzio e mi stupisco di me stessa. Perché mai ho pensato quelle cose? In realtà non riesco proprio a spiegarmelo, forse è solo dovuto al fatto che mi ha delusa cosi tante volte che non riesco a crederci quando fa una cosa che non mi delude. “Ehm… si, scendo subito.”. Raccolgo in fretta la borsetta, prendo le chiavi ed esco.
E’ li ad aspettarmi fuori dalla macchina. Ha un paio di jeans neri e una maglia nera. Wow, è sempre cosi bello, cosi attraente… Ma si vede che non stiamo piu’ insieme, dato che il suo modo di vestire è sempre molto sobrio. Gli vado incontro e inizio con il chiedergli scusa, ma lui fa finta di non sentirmi e mi apre la portiera della macchina facendomi salire.
“Sei davvero bellissima, anche se non è una novita’” me lo dice in un modo cosi dolce che nel mio viso si forma automaticamente un sorriso enorme, forse anche troppo.
“Grazie mille, anche tu non sei male” gli rispondo. Lui ride e mette in moto l’auto.