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Autore: ladyme    29/07/2014    3 recensioni
Dici che dimentico le date importanti, i nostri appuntamenti e il colore dei tuoi occhi. La cosa potrebbe essere parzialmente vera, infatti non ricordo che giorno o mese fosse quello che ti ho appena descritto, non mi ricordo se pioveva, se faceva caldo o freddo, mi ricordo che c’eri tu. E di te mi ricordo ogni minima cosa perché ti amo, è così difficile da credere?
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caspar Lee, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A Silvia,

andare veloci in amore non è sempre un bene

 

 

Nel cuore di Verona, teatro della storia, la ruggine di un odio di cui non si ha memoria corrode senza pace due nobili casati Montecchi da una parte dall’altra Capuleti, dai due fatali lombi poi sbocciano due fiori. Ragazzi che alle grida oppongono sospiri, segnati dalle stelle andranno fino  in fondo lasciando scritto in terra “Ama e cambia il mondo”.

 

Inizia così lo spettacolo che ti ho portato a vedere, tu mi tieni stretta la mano, emozionata. So che Romeo e Giulietta non ti piace molto, anzi credi che sia proprio una storia stupida, perché sarebbe bastato aspettare, far passare un po’ di tempo, e tutto si sarebbe sistemato e invece quei due, parole tue, si sono incontrati, amati e uccisi in tre giorni come dei veri idioti.

A me al contrario piace, trovo che il loro sia amore puro e che Romeo e Giulietta fin dal principio sappia che non hanno molto tempo per amarsi e allora accelerano tutto. Sono stupido io a crederlo?

Ti sto guardo ma tu sei troppo presa da Tebaldo che si lascia cadere per poi essere preso dai suoi amici.

Come ogni volta che ti porto a vedere uno spettacolo rimani incantata mentre le tue labbra si aprono appena per cantare quelle canzoni che per me sono nuove, ma chissà perché per te sono tutte conosciute.

Sorridi, muovi il piede tenendo il tempo, ti prendo la mano e ti volti verso di me. « Verona è qui. Verona bella. Qui regna l’odio e la follia dovremmo tutti andare via. Qui non c’è spazio per un re, le due famiglie fan da sé non puoi schierarti con chi vuoi è già deciso anche per voi» canti a bassa voce. Rido, sei stonata e lo sai, ma in questi casi quasi lo dimentichi e ti lasci andare, amo questi momenti dove ti dimentichi di chi hai intorno. Sei così bella.

Stringi la mia mano appoggiata sulla tua gamba e torni a guardare lo spettacolo, mi volto anche io forse realmente per la prima volta verso il palco.

Continui a canticchiare ma senza emettere suono, se non il contatto delle tue labbra e gli scocchi della lingua sul palato, poi alle prime note di una canzone a me sconosciuta raddrizzi la schiena e sul tuo viso compare quell’espressione di attesa mista a gioia.

«Siamo i re del mondo siamo il sesso il vino il canto noi viviamo per godere non abbiamo una morale… ». Fai una pausa. «Dio Mercuzio è il sesso!» dici all’improvviso invece di tornare a cantare. Rimango stupito, a bocca aperta, non ti avevo mai sentito fare un’esclamazione del genere e per di più a ragazzi che non fossi io.

«Alexis!». Ti volti e scoppi a ridere. «Ma…».

«Lo sai che amo solo te, ma guardalo! È come se tu dicessi che Megan Fox è figa, mica posso darti torto». Ti passi una mano tra i capelli e pizzichi la lingua tra i denti in lieve imbarazzo. «Se ti consola Mercuzio è gay». Scuoto la testa. «Caspar sei geloso?» annuisco la testa con una finta espressione offesa. Mi dai un bacio sulla guancia e torni a guardare lo spettacolo.

Non ci sono altre interruzioni fino al termine del primo tempo, ma devo confessarti che ho visto una tua lacrima scendere sul tuo viso durante la scena del balcone. E poi dici di odiare tutto quel romanticismo. No, non ho passato tutto il tempo a guardarti ma ero curioso di conoscere la tua reazione a quella scena, pensavo ti saresti messa a ridere o a sbuffare quando loro si danno appuntamento per sposarsi e invece hai solo stretto di più la mia mano e hai sussurrato «Meritavate il lieto fine».

Ho allungato il braccio, ti ho cinto le spalle e ti ho avvicinato a me. Hai appoggiato la testa contro il mio petto mentre io ti ho dolcemente baciato il collo mentre la donna vicino a noi si alza per andare chissà dove in questi pochi minuti d’intervallo. Hai riso, i baci sul collo ti fanno il solletico, ma in quello stesso momento hai sussurrato ancora. E io ho continuato a darti dei piccoli baci casti alternati a risate, la coppia seduta davanti a noi si è voltata molto probabilmente a causa della tua risata troppo acuta. La donna mi ha sorriso in quel breve istante in cui i nostri occhi si sono incrociati. L’ho vista passare la mano sulla guancia dell’uomo vicino a lei, le ha baciato il dorso con delicatezza.

«Lo sai che il secondo tempo sarà sempre più angst fino alla fine?» chiedi con il tuo solito linguaggio da ossessionata di sere tv alzando la testa. «Muoiono tutti».

«Allora andiamocene, così per noi rimarrà il lieto fine» ti propongo, ma tu scuoti la testa, non vuoi. «Perché?».

«Perché Romeo e Giulietta è il dolore del finale, se volevo il lieto fine mi leggevo una qualunque fanfiction». Mi accarezzi dolcemente sotto il mento, storci la bocca sentendo la leggere barba. «Ti amo Caspar» sussurri per la prima volta.

Chino la testa e ti guardo negli occhi, mi sorridi, ti bacio con la stessa castità dei baci sul collo. Non serve qualcosa di più intenso in questo momento. «Anche io». Questa volta sei tu ad allungarti verso di me, non è un bacio casto come il primo, ma neanche uno di quelli che danno spettacolo, mi mordi il labbro inferiore, lo fai ogni volta e io te lo lascio fare. Mi piace.

Le luci si spengono, ti sistemi sulla poltrona ma questa volta appoggi la testa sulla mia spalla. «Tieni pronti i fazzoletti ne avrò presto bisogno». Sorrido divertito, dalla tua borsa riesco a trovare in un tempo ragionevolmente breve il pacchetto di fazzoletti. Sorridi anche tu. «Grazie» mimi con la bocca.

 

Il sole per il dolore non mostrerà la sua faccia. Alcuni saranno perdonati, altri puniti. Poiché non ci fu mai storia più pietosa di questa. Di Giulietta e del suo Romeo

«Non morire per nessun motivo per me» sono le prime parole che pronunci dall’intervallo. Hai pianto come una bambina davanti a Bambi. Hai provato a trattenerti, ma poi hai cercato la mia mano e io ti ho dato il fazzoletto che già tenevo pronto dalla morte di Mercuzio, che avevi ragione era gay, e qualcosa mi dice che nonostante tutto lo shippi con Romeo.

«Non ho intenzione di morire» ti rassicuro mentre le due famiglie piangono i figli morti per le loro guerre. «Guarda!». Ti volti mentre tutti si spogliano dei colori rosso e blu che dividono le due casate per rimanere tutti vestiti di bianco. Uguali, con lo stesso dolore.

Colpa nostra, il cielo avrà per noi pietà. Ama e cambia il mondo. Colpa nostra, il cielo avrà per noi pietà. Ama.

Applaudi. Ti alzi in piedi. Lo fai ad ogni spettacolo, lo fai per rispetto al lavoro di chi ti ha coinvolto nelle ultime ore, per ringraziarli e perché secondo te quando urli loro che sono stati bravi ti sentono meglio. Mi alzo anche io  e piano piano anche quelli vicino a noi. Urli, potessi saliresti su quel palco e li abbracceresti tutti uno ad uno compresi tutti i ballerini.

«Grazie! Grazie grazie!» questa volta le tue parole sono rivolte a me. Mi abbracci  e mi baci. «Grazie di avermi portato qui stasera».

«Quindi ora ti piace Romeo e Giulietta?» chiedo divertito dal tuo slancio di affetto e gratitudine.

«A me è sempre piaciuto, solo trovo loro stupidi e anche se ho pianto continuo a rimanere della mia idea».

«Quindi se ti chiedessi di sposarmi mi diresti di no?». Annuisci poi ti blocchi e mi guardi. «No, no tranquilla  non sono precoce come Jim. Nessuna proposta in arrivo». Ti rilassi. «Anche se potrei offendermi per la tua reazione».

«Saresti davvero pronto a lasciare Joe? A stare sempre con me? A portarmi dietro in tutti i tuoi viaggi? A presentarmi a tua madre?» chiedi conoscendo già le mie risposte.

«Sì a tutte le domande tranne una».

«Joe». Annuisco. «Lo so tranquillo, dopo tutto è il mio youtuber preferito come si fa a non amarlo?».

«Doppia offesa stasera. Bene ti lascio». Mi volto dalla parte opposta. Non dici nulla, ti sento cercare qualcosa nella borsa, poi vedo le chiavi della tua macchina dondolarmi davanti agli occhi. «Siamo venuti con la tua macchina… okay torniamo insieme». Mi volto di nuovo, hai le braccia incrociate sembri seria ma non riesci a trattenere il sorriso. «Ama e cambia il mondo» canticchio e tu cedi. Ti bacio ma questa volta non mi mordi il labbro. Mi piace ancora di più.

 

 

Dici che dimentico le date importanti, i nostri appuntamenti e il colore dei tuoi occhi. La cosa potrebbe essere parzialmente vera, infatti non ricordo che giorno o mese fosse quello che ti ho appena descritto, non mi ricordo se pioveva, se faceva caldo o freddo, mi ricordo che c’eri tu. E di te mi ricordo ogni minima cosa perché ti amo, è così difficile da credere?

 

 

 

Hello!

Questa è la mia prima storia su Caspar Lee e il mondo degli youtuber nonostante ne sia ossessionata.

Questa oneshot è stata ispirata dal musical Romeo e Giulietta – Ama e Cambia il Mondo che ho visto questa primavera, e mi sono immaginata un Caspar completamente innamorato da essere esagerato ma nonostante questo il solito Caspar burlone che ama stare con Joe, chi non ama la coppia Jaspar?

Le canzoni sopra citate appartengono al Musical e io non ne ho nessun diritto e blablabla.

Grazie di aver anche solo aperto questa breve storia.

Baci

 

   
 
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