Episodio 1 – Primavera
 
Dove sono? - Si guarda in giro - Ah… a casa mia - si disse fra se Do Kyungsoo
Si alzò da suo letto e guardò il suo muro pieno di Post-It gialli iniziando a leggere il primo sulla sinistra “Ti chiami Do Kyungsoo, sei nato il 12 Gennaio 1993 a…”- annuisce concentrandosi sui post-it scritti da lui stesso – “…la stagione è cambiata…ancora” disse fra sé ad alta voce.
Grattandosi il capo, si avvia verso la cucina versando un po’ di latte nella ciotola e i cereali - Mmmm che buoni questi cereali- pensa. Dopo aver finito di fare colazione, posa la propria tazza con cura nel lavandino iniziando a lavarla con cura, per poi asciugarla e depositarla dentro l’armadietto. Subito dopo si diresse in bagno, lavandosi accuratamente la faccia e i denti. Anche in bagno c’erano dei Post-It gialli dove gli ricordavano dove erano poggiate tutti i detergenti e i vari stracci. Si guarda allo specchio e chiudendo gli occhi cerca di ricordarsi cosa avesse fatto ieri – Do Kyungsoo concentrati – si dice fra sé e sé ma… Nulla. Questa è l’unica che si ricorda: Il buio.
Sospira.
Si avvia verso camera sua e si veste, scegliendo accuratamente un paio di Jeans neri stretti, con una maglietta a righe blu e bianche e delle scarpe nere a strisce blu – Pronto. Andiamo – si avvia verso la porta, aprendola e chiudendola subito dopo con cura senza far rumore e scendendo le scale, avviandosi verso la “Exotic Caffè”, il suo posto preferito, o meglio, il luogo in cui lavorava.
Si incammina verso il semaforo e, scattato il verde, si avvia a passo lento dall’altra parte della strada girando poi a destra. Per lui era come tutto nuovo. Il fioraio all’angolo, il pescivendolo e il macellaio che litigano per vedere quale dei due alimenti è il migliore e la gelateria accanto ad essi. Sempre pieno di curiosità, apre per bene e suoi grandi occhi e osserva tutto con attenzione soffermandosi su una farfalla che si era appena appoggiata su una rosa blu. Si avvicina piano piano e la osserva per bene, segando nella sua mente i minimi particolari di essa per poi vedersela volare via – chissà dove va ora – pensa Kyungsoo.
Senza perdere tempo aumenta leggermente il passo e si avvia verso la caffetteria. Aprendo la porta chiude si sente invadere dai vari profumi presenti: l’odore del caffè, della panna montata, della frutta, del cioccolato… ogni volta, anzi ogni stagione che cambiava, per lui era tutto nuovo. Non che gli dispiacesse così tanto perché per lui era pieno di curiosità e voglia di fare.
“Finalmente sei qui” gli disse un cameriere apparendo davanti a lui “cosa aspetti? Vai a cambiarti che c’è bisogno di te qui!”. Gli occhi di Kyungsoo scrutarono per un secondo la persona davanti a sé: capelli color neri, occhi piccoli con la presenza di occhiaie e un sorriso beffardo stampato in faccia. Sulla targhetta color oro c’era scritto “Zi Tao”. Guardò il ragazzo davanti a se, sollevando la testa in alto. “Oh” – disse- “ciao Tao. Certo ora mi sbrigo”. Per fortuna che prima di uscire mmi sono riletto tutti i Post-it presenti in casa con le determinate foto – pensò.  Senza farselo ripetere una seconda volta, si avviò verso i camerini a cambiarsi - allora, terzo armadietto a sinistra… eccolo! – aprì il suo armadio e tirò fuori la propria uniforme primaverile color celeste e bianca indossandola accuratamente e uscì dai camerini, dirigendosi al bancone.
“Weee eccoti” apparve un altro ragazzo abbracciandolo da dietro “buon giorno. Dormito bene?” quest’altro ragazzo era un po’ più basso del ragazzo di prima, capelli color nero corvino sistemati di lato; la prima cosa che notò di quel ragazzo era il suo sorriso, bello e sincero. “Ciao Baekhyun” sorrise “Uhm... non tanto… tu?” rispose al ragazzo. “Giornataccia eh? Vero… è cambiata la stagione…” sospira. “Già” gli rispose. Andarono tutti e due dietro il bancone della caffetteria disponendosi nei luoghi in cui erano stati assegnati. “Kyungsoo” disse Baekhyun “tre cappuccini al tavolo 5”. Annuì all’ordine e con maestria preparò i tre cappuccini, per poi avviarsi al tavolo 5. Arrivato al tavolo iniziò ad osservare i tre ragazzi presenti: uno aveva anch’egli i capelli neri, corti ma coperti da un cappello firmato N&Y e con delle orecchie a sventola che gli fuori uscivano, indossava una maglietta semplice color marrone e dei jeans strappati aderenti; il ragazzo a seduto dalla parte opposta aveva indosso una maglietta con disegnato un teschio nero e dei blue jeans, i capelli erano raccolti in un codino carino sulla sommità del capo color marroncino tendente al biondo , il ragazzo seduto in mezzo invece aveva indosso una camicia nera aderente, così tanto che si potevano scorgere i suoi pettorali e addominali, con dei jeans color verde. “Oh è arrivato il cappuccino!” disse il ragazzo con le orecchie a sventola “prego, prego” lo guardò, aspettando il suo cappuccio. Kyungsoo appoggiò il tutto sul tavolo salutandoli con un leggero inchino e riavviandosi verso il bancone.
“Yah Jongin, perché veniamo sempre qui a bere il cappuccino? Cioè, è buono qui ma ogni santo giorno veniamo!” il ragazzo con la camicia alzò le spalle, senza mai staccare gli occhi da Kyungsoo, che ora era alla cassa. Finiti i loro cappuccini, il ragazzo chiamato Jongin si avviò alla cassa, osservando ancora una volta il ragazzo davanti a sé. “Sono 4.000 won” disse Kyungsoo “ecco lo scontrino”. Jongin rimase un po’ imbambolato, osservando con cura gli occhi grandi e tondi di Kyungsoo, soffermandosi sulle sue labbra a forma di cuore, per poi riguardarlo negli occhi facendogli un sorriso a trentadue denti pagando il conto. “Grazie e arrivederci” disse Kyungsoo inchinandosi. Jongin lo guardò per una decina di secondi e chinatosi anche lui, si avviò verso l’uscita dove Chanyeol e Luhan lo attendevano.
“Allora è per questo che veniamo qui” gli disse Chanyeol “giusto?”
“Come scusa?” rispose Jongin
“Dai Jongin-ah non fare il finto tonto, ti abbiamo scoperto. Ormai quanto sarà? Un mese che gli vai dietro? Invitalo ad uscire!” disse Luhan
Jongin scosse il capo “No…”
“Ma perché? Ogni volta che andiamo lì ti perdi nei tuoi pensieri chissà quali su di lui” disse Chanyeol
“Questa volta è diverso ragazzi… lui mi piace. Non voglio affrettare le cos-“ non riuscì a finire la frase che si girò osservando Kyungsoo munito di un sacco dell’immondizia pieno.  
Chanyeol e Luhan fecero l’occhiolino a Jongin, spingendolo a presentarsi.
Kyungsoo non si rese neanche conto di quello che stava succedendo, era troppo preso nel sistemare il sacco che ad un certo punto si trovò il ragazzo davanti a se, con un sorriso timido presente sul suo volto e con un leggero rossore sulle guance. Kyungsoo sollevò lo sguardo guardandolo negli occhi e scrutandolo cercando di capire se lo conosceva o meno chiedendosi se si era dimenticato di segnarlo dei Post-It.
“Ciao, piacere io sono Jongin” offre la mano a Kyungsoo
Per un primo momento rimane spaesato a quella scena ma porse anche lui la sua mano verso il ragazzo “piacere, Do Kyungsoo” accennò un piccolo sorriso.
Jongin rimase lì a fissarlo per qualche minuto. “Scusami Jongin-ssi ma devo ritornare dentro al lavoro” disse Kyungsoo. “C-certo” gli rispose “Ci vediamo”. Kyungsoo gli rivolse un sorriso gentile e annuì con il capo, entrando nella caffetteria.
Subito Chanyeol e Luhan gridarono un “EVVIVA” e Jongin esultò con loro dando spettacolo in giro per la città.


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Note:
Salve a tutti e grazie per aver letto il primo capitolo. E' la mia prima storia che creo, spero che vi piaccia. l'inizio è un po' insolito ma piano, piano scoprirete cosa presenta Kyungsoo. Eggià la Kaiso. scusatemi ma io vado matta per questa coppietta *lancia cuoricini*. come avete letto, Jongin è al settimo cielo per la risposta di Kyungsoo... chissà quando lo rincontrerà... *pensa* ...vedreeemo.
vi ringrazio ancora *inchino*
al prossimo capitolo :)

_Yehet_