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Autore: koopafreak    29/07/2014    3 recensioni
Una serie di episodi indipendenti l'uno dall'altro e di estensione variabile dedicati ai miei regnanti preferiti. Alcuni di essi saranno frutto della mia fantasia, altri tratti direttamente dalla serie originale e presentati attraverso gli occhi dei protagonisti. Ognuno abbraccerà sfumature diverse e mi limito ad indicare la raccolta come generale perché non mi è possibile conciliarli tutti sotto un unico genere. Forse appena un pizzico, giusto una spolverata di BowserxPeach qua e là.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Bowser, Peach, Sorpresa
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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« È già la quarta volta che capita. Così rischi di farci cacciare entrambi! » asserì una Peach molto contrariata battendo il piede a terra.

Un mugolio lievemente compunto seguì al rimbrotto, dovuto più al tono scontento della sua voce che a genuino pentimento in realtà.

« Eravamo d'accordo che avresti provato a controllarti, o in caso contrario che te ne saresti andato a fare una partitella a ping pong, o a bere una gazzosa ridolina, qualsiasi altra cosa pur di evitare che ci ricascassi. Avevamo stretto un patto, ti ricordo! » Puntò il temibilissimo indice accusatore verso il drago accucciato dinnanzi che chinò il muso mastodontico tra i possenti arti anteriori, come un cagnone appena sorpreso a fare strage dei cuscini di casa.

Giga Bowser la fissava solenne in silenzio, incassando la sua ramanzina con inaudita mansuetudine.

« Ad ogni modo avevo la situazione perfettamente sotto controllo » più o meno. « Buttandoti di nuovo in mezzo mi hai fatto sfigurare davanti a tutti gli altri brawlers. » Zelda le aveva detto che in fin dei conti fosse una cosa molto dolce, ma Peach non poteva più permettersi di passarci sopra quando ciò stava per divenire un vizio. E uno di quelli ardui da debellare.

Le iridi ribollenti dei colori più intensi della lava liquida e le lunghe corna taurine che si ergevano ai lati dell'irta criniera, dominando il capo con fierezza, conferivano al koopazilla un fascino plutonico degno di un guardiano mitologico; senza contare la considerevole cifra di spuntoni acuminati equamente distribuiti sulla superficie corporea tra guscio, borchie e artigli. Al cospetto di un personaggio simile, risultava pressoché strabiliante la tranquillità con cui la fanciulla gli si rivolgeva se si era ignari dell'antica confidenza tra i due. Il drago smosse la polvere con un sibilo cupo, manifestando pacificamente la sua opinione non proprio concorde almeno con la prima parte del discorso.

« E non è stato per niente carino quello che hai fatto a Lucario » continuò Peach sostenendo imperturbabile lo sguardo grifagno e con un velo di scetticismo. « Esigo che ti scusi con lui non appena sarà dimesso dall'infermeria. » E per carino intendeva essere schiacciati al suolo.

Giga Bowser mugolò con una nota di indignazione inarcando il collo ed affondando le unghie nella terra mentre si impuntava sulle sue valide ragioni.

« Non fare quella faccia » lo ammonì severa con le mani sui fianchi.

Un ruglio di protesta vibrò nella gola del bestione, rassomigliante al rombo sommesso di un temporale.

« Non ce l'ho con te, okay? Ma al prossimo sgarro ci radiano dal torneo. » Ormai la Principessa aveva acquisito una discreta naturalezza nell'interpretare il grezzo linguaggio animalesco e la loro si poteva quasi definire una conversazione ordinaria.

Tutti i partecipanti erano stati messi al corrente che gli sponsor del Super Smash Bros. avevano adottato all'unanimità il regime di tolleranza zero dopo l'inconveniente dell'Emissario del Subspazio, essendosi trovati costretti a far fronte alle ingenti opere di restauro delle arene ridotte praticamente in macerie dopo aver evitato per un soffio di vedersi l'intero evento mandato a monte. In poche parole non vi sarebbero stati sconti per chiunque si fosse concesso il lusso di non rigare dritto e creare ulteriori grattacapi: chi rompeva pagava e, se ciò non fosse bastato a stroncare l'indisciplina, si optava direttamente per la squalifica sia dei colpevoli che dei complici. E la Principessa, unico motivo delle violente intromissioni del koopa, rischiava di fargli compagnia nel viaggio di ritorno a casa. Certamente ingiusto, ma il tempo di fare distinzioni si era esaurito insieme alla pazienza degli organizzatori.

Il drago esternò il proprio disinteresse alla minaccia con uno sbuffo annoiato, esalando una nuvoletta sulfurea tra le zanne e girando il muso con quella tipica alterigia che non aveva smarrito nemmeno nel suo stato ferino. Lo Smash Bros. non rappresentava alcunché per Bowser e se uscendo si fosse trascinato appresso anche la sua Peachy, tanto di guadagnato.

« È importante invece! È importante per me! E tu lo sai » cominciò a scaldarsi la fanciulla a cui pareva di ostinarsi a pretendere giudizio da un muro di mattoni.

La coda spinosa guizzò nell'aria oscillando pigramente mentre la belva più terrificante della Brawl (sebbene Ganondorf avesse avuto da ridire in proposito) sembrò onorarla di nuovo della sua attenzione.

« Finalmente ho l'occasione di dimostrare agli altri di sapermela cavare, che devono prendermi sul serio... » si interruppe con un sussulto non appena le tenebre calarono improvvisamente su di lei. « Bowser, non è il momento di scherzare » si indispettì agitando i pugni contro la pelle squamata delle grinfie chiuse a cupola per acciuffarla come quando si sfidavano a nascondino.

Il koopa le restituì la libertà e distese le braccia guarnite di punte aguzze ai lati della giovane, sollevandosi lievemente sui quarti posteriori e rinvigorendo il ritmo del buffo scodinzolio; la questione di Lucario già scivolata in secondo piano nella lista delle priorità mentre i denti si scoprivano in una smorfia che tentava di imitare un sorriso spiritoso sui lineamenti saureschi, chiedendo la sua partecipazione al gioco.

« Dopo » promise Peach cercando senza grande successo di non lasciarsi contagiare da quello sguardo. « Non provare a raddolcirmi, sono ancora in collera con te. » Tuttavia il drago non aveva più intenzione di prestare ascolto alle sue prediche soporifere e le strofinò contro il naso rischiando goffamente di farla cadere e gorgogliando possessivo per sovrastare le lamentele.

Dal giorno in cui il sovrano della Terra Oscura aveva appreso da Ganon come rievocare l'incarnazione del suo lato primordiale senza la carica della sfera smash, allo stesso modo in cui il Re del popolo Gerudo poteva mutare nella sua forma bestiale a proprio piacimento, le visite di Giga Bowser nel corso della Brawl avevano subito un aumento di frequenza negli ultimi tempi; in particolar modo quando era il turno della Principessa a fronteggiarsi nell'arena e non si rivelava uno di quei match a suo favore. Il drago diventava già estremamente suscettibile alla prospettiva di vedere qualcuno alzare le mani su di lei ma, se le sorti dello scontro prendevano effettivamente una brutta piega per Peach, la rabbia incontrollata innescava una scintilla di magia oscura pari all'energia contenuta nella sfera smash e Giga Bowser aveva il sopravvento, con l'unico obiettivo ancora nitido nel suo cieco furore di fare terra bruciata intorno alla fanciulla e poi portarsela al sicuro altrove (preferibilmente nel proprio castello, ma siccome non si trovavano più nella loro dimora si doveva arrangiare lì nei paraggi).

Quando tali intrusioni avvenivano sotto il naso di tutti, in genere si era abbastanza accorti da non pararsi sulla sua strada se non si aspirava ad una fine simile a quella di Lucario che per ultimo aveva dato del filo da torcere alla Principessa, limitandosi semplicemente ad attendere che Bowser si fosse calmato per conto proprio prima di ricomparire con la refurtiva. Era impossibile negare che il drago impulsivo stesse complicando la vita al resto della Brawl col suo atteggiamento terroristico e protettivo, non solo grazie ai suoi interventi irrichiesti. Magari non era il detentore del maggior numero di incontri vinti, ma qualunque altro brawler sapeva bene che i suoi erano certamente i più brutali ed il koopa riservava un trattamento speciale a coloro che avevano avuto la meglio su Peach in precedenza.

« Che cosa devo fare con te? » sospirò la “vittima” in questione stuzzicando con le dita le squame più tenere sotto la mandibola potente. Non le era ancora chiaro se Bowser si lasciasse condurre principalmente dall'istinto oppure riusciva a mantenere vigile una parte della sua coscienza anche in tale aspetto, comportandosi solo come più gli faceva comodo.

Il drago emise un verso soddisfatto socchiudendo gli occhi ed inclinando la testa per agevolare le carezze.

« Adesso goditi pure questi minuti di beata ingenuità, ma aspetta di leggere il conto dei danni da risarcire quando tornerai normale. »


Nota d'autrice:

Peach, la principessa che sussurrava ai draghi.
La gazzosa ridolina è un piccolo omaggio a “Mario&Luigi: Superstar Saga”, non uno dei miei preferiti per via di Ghigno Bowser (la mutazione più orripilante di tutta la storia di Super Mario), ma comunque tra quelli con cui ho giocato più volentieri. E i titoli di coda sono stupendi con lui dentro il pacco regalo.

Grazie di aver letto anche la trentunesima one shot :]


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