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Autore: LuxITD    29/07/2014    3 recensioni
Se hai pensato ai tuoi errori ma ha rimediato,o almeno ci hai provato,leggi,perchè alla fine solo tu puoi sconfiggere i tuoi demoni e cogliere le occasioni.
Genere: Fluff, Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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https://www.youtube.com/watch?v=UOpcTPo0TSk&hd=1
https://www.youtube.com/watch?v=hucz0qsXEUQ&hd=1






Tutto quello che vedi sono degli spiragli di luce che provengono dalla finestra,gli occhi rossi e un peso in mezzo al petto ti fanno compagnia,questa notte il sonno ti è venuto a salutare tardi,avevi delle amiche,che ti segnavano e bagnavano il viso,le lacrime,e altri amici,che ti si fermavano in gola,strozzandosi,i singhiozzi,gli stessi che rischiavano di svegliare tutta la casa e una convinzione che non ti lasciava mai.La consapevolezza che non ne voleva sapere niente più di te,e che ti odiava,se fosse stato mai possibile che proprio lui ti odiasse,era insopportabile,saresti riusciuta ad accettare il fatto che quell’amicizia era finita,dolorosamente,ma con il tempo piano piano forse avresti superato tutto,ma l’odio no,l’indifferenza nemmeno,non saresti riuscita ad affrontarlo.                                                                                                                   Avevi perso un amico,e non uno qualunque bensì il tuo migliore amico,tuo fratello,se vogliamo dirla tutta,l’unico che in tutta la vita ti aveva fatto capire che l’amicizia è una cosa importante e che vale la pena di soffrire perché dopo la tempesta c’è sempre la quiete e poi un’altra tempesta….questo ti era chiaro ormai,ma ti aveva fatto capire anche che la vita è troppo breve per avere rimpianti o rimorsi,per non dare una seconda chance a chi se lo merita,anche se per lui,la persona più sensibile che tu abbia mai conosciuto, le persone sono buone e invece secondo te le persone,o almeno la maggior parte ti si avvicinano con un secondo scopo,e tu non avevi più voglia di essere usata per poi essere lasciata sola,vista la tua bontà innata.Eravate proprio una bella coppia di fratello e sorella,tu con la tua bontà e dolcezza innata e lui con il suo essere fiducioso innato.                                                                                                                                               Ti aveva insegnato tanto e tu avevi insegnato tanto a lui,eravate cresciuti insieme in un certo senso,proprio come fratello e sorella,tu sapevi tutto di lui e lui sapeva tutto di te,avevi un problema?Chiamavi lui,volevi ridere?C’era lui,volevi piangere?Idem,volevi urlare?Lui diventava per te una stanza con i muri insonorizzati,pronto ad attutire i tuoi toni di voce leggermente alti,che alla fine aveva imparato ad apprezzare,o meglio ti illudevi che alla fine ci aveva fatto l’abitudine.Volevi parlare?Volevi confidarti?Volevi raccontare un segreto?Volevi giocare?Volevi litigare?Volevi fare o dire o pensare qualsiasi cosa o sparlare di qualcuno?Lui c’era sempre,perché aveva imparato ad apprezzarti per quella che eri e non per l’immagine che  gli altri avevano di te,aveva imparato che eri una persona debole e forte allo stesso tempo,diffidente e chiusa all’apparenza ma che se ti sanno trattare ti apri come un fiorellino,forse si faceva troppo condizionare dal contesto in cui si trovava,perché non riusciva a prendere una posizione,che non fosse quella neutrale, non per codardia,ma perché voleva vivere una vita tranquilla e serena e non pensare a combattere contro tutti e tutto,anche se quella posizione neutrale ti era costata molto e ti aveva fatto soffrire,non ti sentivi più importante per lui perché continuava a non scegliere te,continuava a rinunciare a te in un certo senso,o almeno tu così la vedevi.E hai aspettato,sperando che quel dolore se ne andasse,che forse un giorno avrebbe avuto almeno un minuto del tempo che non dedica a te,per te,per vederti,perché non ti sembrava normale e giusto che lui passasse tutto il suo tempo libero sempre non con te,ma forse avresti dovuto pensare:”E se con me non si diverte?E se con me non vuole passare del tempo come vorrei io?E se… e se”,tutti quei se e ma che stavano rovinando tutto,tutti quei se e ma che piano piano cancellavano l’affetto che non voleva essere cancellato,e la fiducia….la cosa che vi è sempre stata come un pilastro stava piano piano crollando e tu non riuscivi a capire come fosse possibile,perchè  era davvero impossibile.Alcune questioni sono difficili da superare,altre non si superano del tutto,e altre ancora non si risolvono per niente,ma da soli è tutto più complicato,insieme forse ci sareste riusciti,prima di arrivare a questo punto…che non è un punto ma dei puntini sospensivi perché così non finirà.

“Where did I go wrong? I lost a friend”

La tua playlist è piena di canzoni adatte ad ogni tuo momento,e la cosa ti innervosiva e intristiva ancora di più,il mondo contro di te,il destino contro di te,il destino avverso…Riproduzione casuale vediamo un po’,che ti capiterà?                                                                                                                                                                                   
“But don't you remember, don't you remember? “

Ecco come non detto,ti ricordi di lei? E’ sempre lei,quella ragazza un po’ imbranata che ti faceva ridere,e non una risata vuota ,ma piena di emozioni perché veniva dal cuore,perchè era causata da lei,in fondo con lei ti divertivi,con lei ridevi,ti aveva addirittura sentito piangere e non erano molte le persone che ti avevano sentito piangere,però lei aveva qualcosa,ti capiva e ti ascoltava senza giudicarti,si era testarda e odiava essere contraddetta,odiava quando la ignoravi,ma non perché era presuntuosa o troppo orgogliosa ma perché le piaceva quando la facevi sentire importante,ma se è per questo le piaceva anche quando la prendevi in giro o la facevi ingelosire,perché in fondo le piaceva quando c’eri tu intorno a lei,ed erano anni che era così ormai,anche se per un po’ di tempo non era stato così,ma ripensandoci bene dall’inizio hai sempre sentito un certo legame con lui,una specie di filo invisibile,che successivamente era diventato ben visibile a voi due e agli occhi di tutti,quando eravate vicini,ma che comunque non si spezzava mai e ritornava invisibile quando eravate lontani.  
“When was the last time you thought of me?Or have you completely erased me from your memories?”                                                     E’ questa la domanda che ti fai sempre,a te ci pensa?O ti ha rimosso completamente dalla sua mente?Perchè alla fine questa era la domanda che più ti martellava in testa,era questa la cosa che non volevi succedesse,non volevi essere dimenticata e non vuoi essere dimenticata,non vuoi che le tue parole o le tue azioni vengano dimenticate,non vuoi che i tuoi pensieri vengano dimenticati,non vuoi che si dimentichi della tua voce,della tua risata,delle tue stronzate,delle tue faccine,delle vostre risate,del vostro rapporto ,di voi due insieme ma anche separati.Essere dimenticata non ti piaceva,non ti sarebbe mai piaciuto,mai e poi mai,ma piano piano ti stavi convincendo e quella convinzione ti avrebbe fatta a pezzi,e non volevi diventare un macinato vero?Eppure stava succedendo,e  non volevi,ma non sapevi cosa fare.ti mancava ma non sapevi cosa fare o meglio non dovevi fare niente,dovevi aspettare,era la sua unica richiesta…del tempo per riflettere,ma tu stavi male e non ce la facevi proprio,stavi male e l’unica persona che avrebbe potuto fare qualcosa non voleva parlarti,sentirti,vederti,o immaginarti,e tu non potevi crederci che era arrivato a non sopportare niente di te,non potevi credere che lui non voleva più saperne di te,che lui piano piano si stava allontanando,e tu volevi fare qualcosa,ma non potevi e non sapevi cosa fare,e quando sapevi cosa fare ti ricordavi che non potevi fare niente,non voleva che tu facessi qualcosa,ed ecco qui ti ritrovavi di solito nelle sabbie mobili,alla ricerca di aria,muovendoti e scalciando,cercando di uscire, ma l’unica cosa che succedeva era che ti trovavi sempre più giù con l’acqua alla gola e la voglia di reagire e combattere per quel rapporto che non poteva finire,non doveva finire,la partita non era finita,mancava ancora il secondo tempo,i tempi supplementari e i rigori…e la partita non finisce fino al fischio finale,e quel fischio per te non c’era ancora stato,tu non l’avevi sentito e forse,nel profondo del tuo cuore e del tuo cervello anche,sapevi che se lui avesse voluto finire tutto così,l’avrebbe fatto,non avrebbe chiesto tempo,non avrebbe lasciato la porta socchiusa,e tu nuovamente ti convincevi che dopo quel tempo avrebbe capito che non gliene importava più niente di te e che ti avrebbe detto:”Addio!” quella parola che tu non avresti mai voluto sentire e soprattutto non da lui…
“I gave you the space so you could breathe,I kept my distance so you would be free,I hope that you find the missing piece to bring you back to me.”
I giorni passavano,le canzoni cambiavano,i ricordi tornavano e il magone si stringeva sempre più in gola e tu non sapevi più che fare…piano piano sembrava che stesse passando tutto e invece ti rendevi conto che non era cambiato niente nel tuo cuore e nella tua testa… volevi che ritornasse da te ma invece non lo faceva e più passava il tempo e tu lo aspettavi più capivi che lui non si sentiva ancora libero di parlarti e di respirare nello stesso posto in cui c’eri tu,forse nemmeno nello stesso universo,e la cosa non ti sollevava ,anzi,ti appesantiva sempre di più,gli mancava un pezzo,e non sapeva quale e non riuscivi ad aiutarlo,volevi ma non ci riuscivi…
“I let him know that you know best cause after all you do know best “
Speravi che lui capisse e si ricordasse di te e di come stavate prima di tutto,volevi ricordasse che lo conoscevi meglio di chiunque altro,perché era così ed è così,ma lui l’aveva dimenticato forse, pensavi di sapere quello che pensava,ma tu non eri lui,potevi conoscerlo e capirlo,prevedere quello che avrebbe potuto fare,ma non eri lui e lui non era te anche se eravate un pezzo l’uno dell’altra,un pezzo importante del passato,del presente o del futuro?Non gli piace fare dei programmi e nemmeno a te,le cose vengono da sé,come le occasioni,ma le occasioni sono causate anche dalle persone certe volte,e la vita dipende al 20% da quello che ti succede e al 80% da come reagisci a quello che ti succede.Lui ti conosceva,ma anche tu,non eri lui ma lo conoscevi e sapevi che in fondo ti voleva bene ,ci teneva a te anche se non voleva più ammetterlo.Per lui non era mai stato facile ammettere a se stesso che provava un grande affetto per te e quando ti disse che ti voleva bene,per la prima volta,tu non sapevi come reagire,eri sempre stata tu quella che confessava per prima ciò che sentiva,in un certo senso eri sempre stata la più coraggiosa,almeno in questo,non avevi paura di ammettere che gli volevi bene,non avevi paura di difenderlo davanti agli altri,non avevi paura di ciò che gli altri avrebbero potuto pensare,perché ti importava di lui e non di quello che causava la vostra amicizia negli altri,lui invece ci soffriva,perché gli dava fastidio in un certo senso non essere più libero con te perché certa gente pensava cose che non avrebbero dovuto pensare e piano piano vi allontanavano e tu questo lo stavi capendo ed ecco che ti preoccupavi sempre,vedevi sempre qualcosa di sbagliato,qualcosa che non andava,quando avresti dovuto guardare nei  suoi occhi ed ascoltarlo,ma ascoltarlo e vederlo con il cuore,perché molte volte le orecchie e gli occhi non colgono le emozioni,e invece ti sei spaventata,ti sei fatta accecare dalla paura di perderlo,e sei sempre stata su quella linea invisibile,tra il desiderio di trascorrere più tempo possibile con lui e di continuare e ritornare tranquilla come prima,e la paura che lui avrebbe potuto credere ad altri e non a te ,che avresti potuto perderlo senza fare nulla,quando le persone non se ne vanno senza un motivo,se se ne vanno è perché non hanno più bisogno di te o perché il torto commesso è così grande e tremendo da non poter essere perdonato.E io avevo paura,la paura non è una buona consigliera,come non lo è l’ansia e come non lo è la fretta,ma il più delle volte gli esseri umani sono assoggettati a loro.

“I want to shelter you”

Eh si,ti sentivi come la salvatrice della patria,volevi proteggerlo dal mondo,in fondo era il tuo fratellino,lo volevi difendere,non volevi che soffrisse,non volevi che stesse male,non volevi vederlo triste,volevi vederlo sorridere,perché quando ride è così contagioso,sapevi delle sue insicurezze,sapevi delle sue debolezze e non volevi che nessun altro le vedesse,perché questo mondo crudele si approfitta delle persone deboli e sensibili,come te,come lui e in certo senso volevi proteggere anche te stessa,perché alcuni problemi li ha lui ma li hai anche tu,forse è per questo che vi capite così tanto e state sempre vicino,era una delle cose che ti riusciva meglio,diventavi una specie di scudo e guai chi lo faceva soffrire,se la sarebbe vista con te,perché nessuno aveva il diritto di fargli del male e di farlo sentire inferiore,nessuno aveva questo potere,e tu non capivi che lui era cresciuto,si sapeva difendere da solo,ma tu,testarda e protettiva,pensavi e pensi che lui abbia ancora bisogno di te.
“Written in these walls are the stories that I can’t explain”
Perchè è così,ci sono cose che nessuno sa,solo lui ne è a conoscenza,solo lui hai reso partecipe,solo lui potrebbe capire e così è sempre stato,lui e altre poche persone al mondo,ci sono storie scritte nei muri,nei tuoi muri,quelli che ti costruisci intorno per non essere oggetto di  massacro,ti costruisci quella campana per proteggerti,per non permettere a nessuno di abbatterti perché,pensi dentro di te,nessuno ha il potere distruggermi,quando invece il peggior demone lo abbiamo dentro di noi e non ce ne rendiamo conto.Il tuo è un carattere molto strano,devi ammetterlo,sei dolce,hai un gran cuore,sei simpatica,ma sei anche orgogliosa,testarda,scocciante e forse stressante,ma le persone che ti sanno prendere,sanno anche che sei una ragazza meravigliosa,troppo insicura per ammetterlo e troppo forte per permettere a qualcuno di farle del male,anche se molte volte la tua bontà ti fa male da sola,spontaneamente senza che tu possa fare niente.Lui ha saputo modellare quei muri in un certo senso,ha saputo capirti e ha imparato a volerti bene,senza giudicarti mai,perché tu questo vuoi in fondo,qualcuno che riesca a capirti senza giudicarti e importi il proprio pensiero,qualcuno che ti sappia calmare quando il mare o l’oceano dentro di te è troppo agitato,qualcuno che ti sa tirare una scialuppa di salvataggio ma che non riesce a capire l’importanza che ha nella tua vita,qualcuno che c’è anche quando non c’è,che hai dentro il cuore anche quando ti fa arrabbiare perché non lo riesci a odiare,qualcuno che ti dica:”Io ci sono e ti voglio bene,smettila di preoccuparti perché non me ne vado,mettitelo bene in testa” e che ti abbracci forte per farti capire che davvero non sei sola,perché questo vuoi sentirti dire….TU NON SEI SOLA.

“Solo tu mi hai donato un sorriso che nasce anche quando un motivo non c’è.”

Ed è questa la più grande verità,con lui tu ridi sempre,con lui non c’è motivo per ridere,perché solo la sua presenza di mette di buon umore,e anche quando non c’è,pensi a lui e ridi,causando una reazione alquanto strana in quelli che ti stanno intorno,ma a te non interessa,sei felice perché non devi far vedere agli altri la tua felicità quando capita,anche se devi ammettere che capita piuttosto spesso,e menomale pensi tra te e te.Sorridi tu,sorride il tuo cervello,sorridono i tuoi occhi,sorride la tua bocca,sorride la tua pancia,sorride il tuo cuore,sorride tutto insieme a te,e anche il mondo che ti circonda e non puoi non essere grata a lui,perché è una delle cause della tua allegria non l’unica,ma si.

“ 'Cause all my life I felt this way but I could never find the words to say, stay, stay.”          
  
“And I wonder if you know how it feels to let you go?”

La paura di non andare mai bene non ti ha mai fatto dire quella parola:”RIMANI”,perché chi sei tu per dirgli di rimanere quando c’è un mondo enorme pronto ad essere esplorato da lui,ma quante volte avresti voluto dirglielo?Quante volte avresti voluto dire o fare quando era troppo tardi ormai??Quante volte ci hai rinunciato perché era meglio così,perché tu pensavi che fosse meglio così…e forse se avessi detto quello che volevi dire non sarebbe successo tutto questo.Perchè quella sera,quel giovedì tu cercavi di fargli capire questo,volevi che rimanesse e non riuscivi a lasciarlo andare ,perché era la cosa più difficile del mondo ed è ancora così,non puoi lasciarlo andare,ma dovrai se lui non vuole te nella sua vita,come la sua migliore amica,non sei nessuno per costringere qualcun altro a fare quello che non vuole,lo sai o lo hai sempre saputo,ma non vuoi che lui se ne vada e decida di continuare senza di te.Ripeti a te stessa perché non dovrebbe andarsene,ma dovresti chiederti perché dovrebbe….e di motivi ce ne sarebbero,ma sarà lui a dirli perché tu più cerchi di capire e meno sai,e non ti fa bene questo.Tu dovrai dirgli le cose e dovrai dirgliele in faccia quando lui sarà pronto,vorresti sentirti dire delle cose che forse non ti dirà mai ma tu non smetti di sperarci,perché sai che le pensa,anche se non te le dice….  E’ difficile lasciar andare le persone e allontanarsi dalle persone,eppure tu quante volte hai detto che avresti dovuto allontanarti da lui?E quante volte non te l’ha permesso…..questo ti dovrebbe far capire le cose,o forse sei stanca di capire tutto da sola??

 “The past is in the past”

Il passato è passato e tu ormai sei pronta a lasciarti tutto alle spalle,perché quando scrivi di una cosa vuol dire che hai superato tutto,e questa convinzione ti porta a dire che hai vinto di nuovo,che nonostante tutto ce l’hai fatta.Ma lui,lui ce l’ha fatta?
“Siamo sempre stati forti a lasciarci negli abbracci a proteggerci dai sassi a difenderci dagli altri a lasciarci i nostri spazi”
La vostra forza è sempre stata quella,un abbraccio e stavate bene,che poi come è iniziata la storia degli abbracci tu ancora non l’hai capito,dopo il primo abbraccio ti sei chiesta come hai fatto fino a quel momento senza,e dopo continuando così ti sembrava una cosa così naturale che non ti rendevi conto del perché prima non c’erano,e quegli abbracci ti hanno salvata da un sacco di situazioni,come la sua gelosia,che ti ha sempre protetto,in fondo sei sempre la sua bimba da proteggere e difendere,come ti ha sempre ricordato,anche se in molte occasioni devi essere matura,e diciamo la verità sei matura,quando vuoi ma lo sei,perché a tutti piace essere bambini come Peter Pan giusto?

“Say something,I’m giving up on you”

Non avresti mai voluto pensarlo,però purtroppo è successo,ma sei andata avanti e hai combattuto contro tutti e tutto,le tue paure in parte sono passate e hai capito che nonostante le difficoltà non ti saresti  mai arresa con lui,come avresti potuto?E’ tuo fratello e sarà sempre così,alla faccia di chi vi vuole mai,ma lui è così forte??!! Hai sempre riposto fiducia in lui e continuerai a farlo,sperando che lui possa fidarsi di nuovo di te,perché alla fine siamo ragazzi,e la vita continua,e credo che continuerà ancora con voi due insieme,almeno ancora per un po’,finchè il fato vorrà finchè voi lo vorrete,ma se vuoi saperla tutta i programmi non piacciono manco a me,ma sognare non costa niente no?! A voi,ovunque andrà,ovunque andrai,ovunque andrete. 





Ciao a tutti,sono ritornata con questa storia,nei prossimi giorni ritornerò anche con Lux in the Darkness,per chi la seguiva scusatemi,ma non ho avuto tempo e ispirazione,chiedo venia,spero che questa OS vi piaccia e grazie del continuo supporto qui e su fb.
A presto e recensite,baci baci :*
  
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