Cara bambina mia,
se stai leggendo queste parole,due sono le opzioni, o sei entrata in camera senza il mio permesso e hai iniziato a frugare nella mia roba, o stai così male che io abbia ritenuto opportuno l'intervento di questo 'diario' per provare a farti sentire meglio. In entrambi i casi, sono sicura che il destino abbia voluto che tu ricevessi questo regalo perchè è arrivato il momento di farti sapere.
Bambina mia, hai sempre odiato questa povera donna che ti ha dato alla luce, per il semplice fatto di averti messa al mondo senza il tuo permesso. So anche quanto tu abbia sempre odiato questa famiglia, troppo strana per fingersi normale. Ma la cosa che mi distrugge di più è il modo in cui hai sempre odiato te stessa, per qualcosa di cui non hai mai avuto colpa, qualcosa che tu pensi sia vera, ma credimi, non lo è. Il non essere abbastanza.
 Amore mio, tu sei abbastanza,anzi, sei anche troppo. Probabilmente adesso starai pensando:'Ovvio che dice una cosa del genere, è mia madre, è di parte'. No,amore, non lo dico perchè sono tua madre, lo dico perchè alla tua età vivevo all'inferno e in quel momento, avrei tanto voluto che qualcuno mi dicesse che non ero un completo disastro come pensavo. Specialmente se quel qualcuno si riferisse a mia madre.
Ti sto dicendo questo per farti capire quanto siamo uguali,io e te, e tu neanche lo sai.
Non ti ho mai parlato del mio passato, nè di tuo padre, nè della mia famiglia. Forse è un errore,lo so, ma preferisco viverti nel presente e sognarti nel futuro, piuttosto che raccontarti di un passato da cui sono sempre scappata.
Adesso probabilmente ti starai lamentando del fatto che io voglia sapere sempre tutto di te e tu non possa sapere nulla di me. Tranquilla bambina mia, questo diario racconterà al posto mio.
Non posso negarti il diritto di conoscermi, devi sapere tutto della persona che vive con te da tutta una vita e ti ha portata nove mesi in grembo, ma posso decidere come farmi conoscere e visto che di persona non riesco a parlarti a causa del tuo continuo giudicarmi e criticarmi, utilizzerò carta e penna al posto di corde vocali e suoni. Alla fine, il pensiero è sempre lì, se poi è in bianco e nero, ancora meglio. I colori non sono per gente come noi.
Ti starai chiedendo da dove inizierò,beh', me lo sto chiedendo anche io,quindi nel dubbio, iniziamo dal tuo nome. Che ne dici, Diana?