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Autore: Albascura_    07/09/2008    10 recensioni
Maxxie ride, perché Tone è tornato davvero. La vita fa schifo lo stesso, ma Tony c'è. Non sa perché questo lo conforti così tanto, però lo fa, e lui si sente così bene, contro il suo corpo in una macchina rubata e distrutta, annebbiato dal fumo e dall'alcool, bene come non si sentiva più da mesi.
[E non ha più la forza di mentire a se stesso, non ha più la forza, non ora, non più]
Ci sono solo Maxxie e Tony.
~Scritta per il contest Dall'immagine alla storia di Lisachan.~
Genere: Song-fic, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Rebirth



Forse, Maxxie dovrebbe stupirsi quando si ritrova Tony sotto casa, a bordo di una Mustang sgangherata proveniente da chissà dove e appartenente a chissà chi.

Forse, Maxxie dovrebbe stupirsi quando Tony gli sventola davanti al naso una bustina di plastica trasparente dal contenuto indubbiamente illegale.

Forse, Maxxie dovrebbe stupirsi quando Tony dice “Andiamo a farci un giro” per poi partire sgommando senza neanche aspettare che chiuda la portiera.

Forse, Maxxie dovrebbe stupirsi... Ma non lo fa.

Alla veneranda età di diciassette anni, ne ha già passate così tante che ormai ben poco è in grado di stupefarlo.

Uno dei suoi migliori amici è morto. Una delle sue migliori amiche è incinta del suo ragazzo morto, nella merda fino al collo. Cassie è sparita, Anwar è un coglione di proporzioni cosmiche.

E Tony, con la sua assurda impulsività, non è certo in grado di sorprenderlo.

Si rolla una canna nell'attesa che il ragazzo gli spieghi dove sono diretti.

Fa in tempo a fumarsela, a rollarne un'altra e ad offrirgliela senza che Tony dica niente.

Allora decide che evidentemente tocca a lui rompere il silenzio.

Beh? Dove stiamo andando?”

Al mare” risponde avvicinandosi lo spinello alle labbra. “Sotto al tuo sedile c'è la vodka” aggiunge soffiando dalle narici il bianco fumo denso.

La vodka. La Vodka.

I lie here paralytic
Inside this soul
Screaming for you till
My throat is numb
I wanna break out
I need a way out
I don't believe that its gonna be this way
The worst is
The waiting
In this world I'm suffocating


La vodka gli porta alla mente un sacco di ricordi, non del tutto piacevoli. Si può tranquillamente dire che è proprio da quella cazzo di gita in Russia che la loro vita è cambiata radicalmente.

La sua amicizia con Anwar è andata a puttane, così come la relazione tra Tony e Michelle. E poi, l'incidente...

Ma dopo la visita al college, Tony è tornato come prima. Chissà cos'era successo...

Svita la bottiglia e ne beve un lungo sorso. Fredda, inebriante vodka alla menta.

Il resto del viaggio prosegue in silenzio. Tony è un ottimo automobilista, quando non finisce nei laghetti. Bei tempi, quelli.

Gli gira un po' la testa. Gli oggetti hanno i contorni sfocati e tutto sembra muoversi al rallentatore.

Cos'è successo al college?” domanda, senza riconoscere la voce che esce grattandogli la gola.

Mi sono fatto un tatuaggio e ho scopato” risponde senza staccare gli occhi dall'asfalto.

Mmh” mormora reclinando il sedile tutto all'indietro. Maxxie si sente strano e ha molto caldo. Sarà mezzo litro di vodka liscia a stomaco vuoto, o che ha perso il conto delle canne che si è fumato.

Non sa neanche lui perché, ma pensa a James. Realizza che si, è ubriaco e ha una gran voglia di scopare. Per questo pensa a James. Non gli fa assolutissimamente nessunissimo effetto essere solo con Tone. E' stato un sacco di tempo solo con Tone, dopo l'incidente. Non si può dire che fosse del tutto cosciente, però, in quel periodo. Quella era stata solo l'ombra di Tony. E ora Tony era di nuovo lì, di fianco a lui in tutto il suo carisma e in tutto il suo testosterone.

Maxxie ride, e Tony lo guarda storto. Ma cosa cazzo sta andando a pensare?

Si rende conto di essersi addormentato solo quando si sveglia per colpa di un tonfo.

Sente l'auto sobbalzare e dondolare, non sono più sulla strada asfaltata.

Si tira a sedere e si guarda intorno. Sono in spiaggia. La bottiglia di vetro, vuota, gli rotola sui piedi. Guarda Tony. Ha le guance rosse e gli occhi lucidi. Guida a zigzag.

Fa appena in tempo a pensare che forse l'amico non era proprio il bravo automobilista che credeva, che la mustang urta una cabina.

Non sa con quale prontezza, riesce ad aggrapparsi alla maniglia di sicurezza, mentre l'auto si accartoccia e si adagia grattando su un fianco.

Precipita addosso a Tony, schiacciandolo contro la portiera. La sabbia bianca entra tutta dal finestrino rotto. Si guardano, aggrovigliati come serpenti. E ridono, ridono di gusto come bambini. Una risata amara, tossica, etilica.

Maxxie ride, perché Tone è tornato davvero. La vita fa schifo lo stesso, ma Tony c'è. Non sa perché questo lo conforti così tanto, però lo fa, e lui si sente così bene, contro il suo corpo in una macchina rubata e distrutta, annebbiato dal fumo e dall'alcool, bene come non si sentiva più da mesi.

Feel your presence
Filling up my lungs with oxygen
I take you in
I've died


Usciamo di qui” gli soffia contro al collo, continuando a ridacchiare con quelle labbra tanto morbide nei suoi ricordi.

Si arrampicano un po' come possono, le membra indolenzite e rallentate dalla nebbia che li avvolge.

Una nebbia tiepida e rassicurante, che li protegge dallo schifo del mondo come un guscio. Troppo giovani e sconvolti per capire che la nebbia fa parte dello schifo.

Maxxie non sa che ora sia, ma il sole splende e non c'è una nuvola nel cielo. Il mare grigio sembra freddo, ma non gli importa.

Si siedono sulla sabbia, uno di fronte all'altro, all'ombra della mustang.

Si osservano. Senza una parola, decidono di comune accordo che quello è il momento delle confessioni.

Ho conosciuto una ragazza, al college” inizia Tone, mentre tocca con la punta delle dita il piccolo taglio che ha sul braccio. Un pezzettino di vetro del finestrino c'è finito dentro.

Una tosta, molto bella. Era fuori di testa, cazzo. Mi serviva, me l'ha fatto drizzare. Mi ha fatto tornare in me. Michelle non ci è riuscita, e si è pure incazzata quando mi è rimasto moscio. Mi ha spiaccicato un autobus, porca troia! Per colpa sua!” sbotta stizzito, lanciando lontano il vetrino insaguinato.

Non puoi dire che sia stata colpa sua, te la sei cercata.” Risponde, con sincerità. La capisce Michelle. Non dev'essere piacevole vedere il proprio ragazzo fare una pompa ad un altro davanti ai propri occhi.

Oh, ma fottiti Maxxie. Che ne vuoi sapere tu”

Lasciamo perdere.” sospira.

Tony si alza. Il sangue gocciola dalla ferita sul suo braccio. E' piccola, ma profonda. Non sembra farci caso, e gli si siede accanto, un braccio attorno alle spalle.

Maxxie trema, fingendo con se stesso di non saperne il perché.

Grazie Maxxie, per tutto quello che hai fatto per me, in questi mesi. Grazie.” gli sussurra all'orecchio, con un timbro talmente basso da fargli venire la pelle d'oca.

E poi si avvicina, con quegli occhi blu fissi nei suoi. Un bacio, sulla guancia liscia.

Maxxie si accorge di aver trattenuto il respiro, e un po' se ne vergogna. E mente a se stesso, di nuovo, fingendo di non essere deluso.

Si alza, il corpo che brucia, la testa che gira, l'aria entra ed esce, non riesce ad assimilarne l'ossigeno. Si sente incredibilmente stupido ad avere certe speranze, certi desideri.

Quante volte l'ha stretto tra le braccia, accarezzato... senza sentire niente?

[E mente a se stesso, ancora e ancora]

Va verso il mare trascinando i piedi. Si è fatto un po' male al fianco durante l'incidente, urtando contro la leva del cambio. Ignora la fitta.

Sfila la maglietta e slaccia i jeans, li allontana con un calcio e si tuffa.

L'acqua è gelata, gli rinfresca un po' le idee. Trema come una foglia tra una bracciata e l'altra, la sbronza che scivola via lentamente.

A pochi metri da lui, Tony, con i capelli appiccicati al viso. Nuota verso di lui, con quelle labbra incredibilmente rosse su quel viso così pallido. Ipnotico.

Fa un freddo cane” le parole escono stridule e vibranti, mentre Maxxie trema ancora. Cerca di impedire ai denti di battere, ma non ci riesce molto bene.

E' ora che anch'io faccia qualcosa per te” dice, circondandogli la vita con le braccia.

Maxxie lo guarda, ma non riesce a leggere oltre l'espressione spavalda dell'altro. Non è mai riuscito a leggerlo, Tony.

Ti scaldo io” aggiunge, mentre le sue labbra baciano, soffiano, leccano, ridono, mordono, scaldano.

Non ce n'è bisogno” risponde non sa nemmeno lui con quale energia.

Tony si ferma, lo fissa, lo stringe di più contro di se. “Sicuro?”

C'è James...” snocciola, e suona molto poco convincente alle sue stesse orecchie.

Non sembra che ti manchi, adesso” abbozza un sorriso, carico di quella malizia che non aveva visto per molto, troppo tempo.

[E non ha più la forza di mentire a se stesso, non ha più la forza, non ora, non più]

Non quando non c'è Michelle, né James, né Anwar, né la morte, né lo schifo, né il dolore.

Ci sono solo Maxxie e Tony.

- tesoro, finalmente abbiamo trovato qualcosa in cui non sei bravo -

Se la ricorda come fosse ieri, quella bugia che gli trapana il cuore, il cervello, lo stomaco, tutto.

[E non ha più la forza di mentire a se stesso, non ha più la forza, non ora, non più]

Maxxie sorride.

Rebirthing now
I wanna live forever
Wanna live for you and me
(Breathe for the first time now
I came alive somehow)


Fanculo” bisbiglia contro le sue labbra, mentre le sue mani toccano, stringono, graffiano, esplorano.

Disegnando i contorni di quel corpo, di quell'anima che adesso che è tornata, non si lascerà più scappare via.

E Maxxie lo sa, che quello sarà il suo ritratto migliore.



**

Io ci ho provato, poi sarà quel che sarà. XD

Fanfic scritta per il contest multifandom: “Dall'immagine alla storia” di lisachan.

L'immagine è la copertina del singolo “You don't care about us” dei Placebo, che per altro sono la mia band preferita.

Dunque perdonatemi se ho usato le parole di Rebirth degli Skillet, ma mi girava così. XD

I commenti sono graditi e apprezzati. ^^

   
 
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