Una Giraffa Molto Chic
di slanif
 
 
 
«Ma sei sicuro?», domando scettico.
«Ma sì, ti dico!», mi risponde Yesung, convinto.
Lo fisso di traverso, osservando la sua testa muoversi su e giù in segno d’assenso; e poi di fronte a me, trovando a fissare due occhi grossi come due palle da golf.
Storco la bocca a destra e sinistra, puntellando le mani sui fianchi: «Tu ne sei proprio sicuro, eh?»
«Assolutamente sì!», annuisce ancora Yesung.
«Tu sei pazzo.», ribadisco.
Yesung fa spallucce: «Non sei il primo che me lo dice. Non hai nessuna chance di ferire i miei sentimenti.»
«Tu i miei li hai feriti…», bofonchio, tornando ad osservare quelle palle da golf marroni.
«E perché mai?», mi chiede lui, sinceramente sorpreso.
Sbuffo: «Davvero non riesci a capirlo?»
«Neanche un po’.», ribatte lui, fissando a sua volta quelle palle da golf che saettano da me a lui con sincero interesse.
«Mmmhhh…» Non sono convinto.
«Io la trovo bellissima.», ribatte lui «Quindi se ti dico che le somigli, vuol dire che siete bellissimi entrambi.»
Mi volto a fissarlo. Non so se ridere o piangere… «Mi stai dicendo che sono bello come una giraffa?» Okay, forse piango. Detta a voce alta, questa cosa è ancor più deprimente che pensandola soltanto.
Yesung sbuffa: «Sì, ma non nel senso che intendi tu!», sbotta.
«E allora in quale senso?», domando, tornando ad osservare la giraffa e i suoi giganteschi occhi. Ne noto le ciglia: come cavolo fa ad averle così lunghe? Neanche portasse il mascara… gli animali possono portare il mascara? O per la miseria… mi sto rincretinendo! Stare troppo tempo vicino a Yesung mi fa scendere al suo livello di cretinaggine!
«Le giraffe ti piacciono, no?», mi domanda Yesung, cambiando argomento senza logica.
«Sì.», annuisco.
«Perciò pensavo ti facesse piacere sapere che siete entrambi belli!», ribatte.
Adesso lo ammazzo…
«Ti pare che potrei essere contento nell’essere paragonato ad un animale col collo troppo lungo, gli occhi troppo grandi, le ciglia troppo lunghe e gli arti lunghi e magri?», blatero, arrossandomi sulle guance dalla rabbia.
Yesung scoppia a ridere.
…
Aspettate un attimo: Yesung scoppia a ridere?
Okay: adesso lo ammazzo davvero…
«Ma è proprio questo il punto!», ride lui a crepapelle, tenendosi la pancia dolorante con le mani.
E’ inutile: l’assurdità dei suoi pensieri rimarrà sempre per me un oscuro mondo inaccessibile.
«Spiegati, grazie.», sbotto, irritato al massimo.
Yesung deve notarlo, perché torna a farsi serio e, avvicinandosi, allunga un braccio verso di me e mentre parla, col dito indice segue i contorni del mio viso: «Hai elencato tutto quello che trovo avete in comune, Wookie…» Il suo alito è vicinissimo al mio viso, caldo, e io mi sento avvampare. La sua mano scende al mio collo. «Amo il tuo collo lungo e magro, con questa pelle così liscia che sembra di porcellana…» Risale agli zigomi e li carezza, sfiorandomi le ciglia mentre compie il gesto. «I tuoi occhi sono davvero grandi e belli, Wook; e con delle ciglia così folte che sembrano quelle di una ragazza.» Scende a carezzarmi un braccio. «E le tue braccia e le tue gambe, Wookie, anche se non sono lunghe come quelle di una giraffa, sono senz’altro lo stesso magre e perfette per il tuo corpo.»
Le mie guance sono in fiamme, il cuore batte così forte che ho paura mi esca dalla cassa toracica.
Alzo lo sguardo al suo viso e vedo i suoi occhi neri e luminosi fissarmi con amore.
Okay, forse non è esattamente un complimenti classico, e forse non è nemmeno la cosa più romantica che un fidanzato possa dirti, ma… chi se ne frega! Amo Yesung anche per questa sua totale imprevedibilità, no?
«Nonostante sia assolutamente assurdo, mi hai convinto.», borbotto, arrossendo ancor di più.
Yesung sorride: «Se potessi ti bacerei seduta stante, Ryeowook…», mi sussurra.
«Se lo facessi, domani saremmo su tutti i quotidiani nazionali.», ribatto, sorridendo.
Yesung ride: «Sarebbe divertente! Ti immagini i titoli? Yesung e Kim Ryeowook dei Super Junior, beccati a baciarsi davanti a una giraffa guardona!»
Scoppio a ridere senza freni, sentendo Yesung seguirmi poco dopo.
E mentre siamo lì a ridere come due cretini, non posso fare a meno di pensare che le giraffe mi sono sempre piaciute, ma da oggi mi piacciono ancora di più!
Mi farò comprare un peluche all’uscita dallo Zoo, giusto per ricordare per sempre questa giornata, i suoi complimenti e il fatto che lui pensi che io e le giraffe, davvero, ci somigliamo. Le metterò un grembiule da cucina, così sarà ancor più simile a me, sì! Sarà una giraffa molto chic!
 
 
 
**FINE**