30/07/2014
2 recensioniThe Wild East Wind
Consiglio di sentire mentre leggete la canzone When The Wild Wind Blows degli Iron Maiden: https://www.youtube.com/watch?v=eHg9PJc1NdsSherlock guardò il fratello maggiore, dodicenne, sedersi in poltrona davanti a lui e sospirò: la madre ed il padre se ne erano andati, ed avevano quindi lasciato lui con il fratello, il che equivaleva ad una condanna ad i lavori forzati.
Ma Mycroft, ora, pensò il piccolo, non sembrava intenzionato a farlo lavorare; si era infatti seduto davanti a lui, e lo fissava intrecciando le dita, cosa che faceva quando pensava e/o voleva parlargli.
-Bene, Sherlock. Mamma e papà se ne sono andati, quindi ora ti racconterò una storia. Contento?- disse con un falso sorriso. Il bambino annuì, sospettoso ma felice di non dover sgobbare.
-Devi sapere, che tra poco questo mondo sarà sconvolto da una terribile catastrofe, l'hanno detto in TV: il selvaggio vento dell'est soffierà forte, e noi dovremmo ripararci nel rifugio. Tu sai cos'è, il vento dell'est? No? Ora te lo spiego. Da est, che è li- Mycroft indicò la sua destra -soffia un potente vento, selvaggio, che distrugge tutto. Se tu non ti prepari, distruggerà anche te.-
-Ma io non ho visto alla TV che ciò deve accadere- ribatté il piccolo, seppur spaventato.
-Perché non hai visto il canale giusto, piccoletto. Quelli che puoi guardare anche tu non lo dicono, perché non lo vogliono far sapere, ma quelli dei grandi si, l'hanno detto, e noi dobbiamo preparare il rifugio.-
-Ma non dovremmo aspettare la mamma e il papà?-
-Loro se ne sono andati, a loro non importa. Mi avevano invitato, ma io ho rifiutato, volevo salvarti, perché mamma e papà volevano lasciarti a morire, perché dai troppi problemi.-
Al piccolo Sherlock scese una lacrima, ma una sola, perché disse -Lo sapevo. Sono un... un sociopatico... un pazzo... non mi vogliono. Dove mi devo rifugiare?-
-È facile, in cantina, tanto li abbiamo le provviste ed i vestiti.- ormai Mycroft stava quasi ridendo.
-Tu non vieni?- Sherlock stava scendendo.
-Si, io devo un minuto chiudere tutto, tu inizia ad andare!-
Mycroft rise nel chiudere il fratello in cantina, poi si servì una merenda decisamente abbondante.
Nel frattempo, in piccolo Sherlock stava rovistando in cantina: vestiti, cibo, libri e... un violino, con vicino un manuale; il bambino lo prese, ed aprì il libro: provò a suonare seguendo le istruzioni. Non era difficile, così dopo due ore riusciva a strimpellare qualcosa.
Il fratello non era ancora venuto, ma lo aveva avvertito che forse andava nell'altra cantina, e lo avrebbe chiamato alla fine del temporale.
Sherlock guardò i libri, cercando qualcosa di interessante: si soffermò su un consunto libro nero, con in copertina il disegno di un cervello; si chiamava "L'arte della deduzione" scritto da due persone, Sir Arthur Conan Doyle e Joseph Bell.
Il piccolo lo prese, ed iniziò a leggerlo, con una tazza di thè vicino: era molto interessante.
Dopo circa quattro ore di violino e lettura, Mycrfot venne a chiamarlo. Fuori si, c'era stata una tempesta che però ora era finita, ma pensò di radicare questa paura nel fratellino.
-Il temporale è finito, anche se un giorno potrebbe tornare. Non dire una parola di questo ai genitori, chiaro?-
-Si Mycroft!- disse ubbidiente il piccolo, mentre si portava in camera il libri ed il violino, sperando che il vento non tornasse più.
Note: non è nulla di che, prima ff su Sherlock e come ho detto è ispirata alla canzone degli Iron Maiden. Recensite che mi fa piacere!
OriginalPranks