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Autore: LeoValdez00    30/07/2014    6 recensioni
Mi sono immaginata così il primo incontro tra Piper e Leo, e poi con Jason.
Spero che vi piaccia.
Un bacio LeoValdez00
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jason Grace, Leo Valdez, Piper McLean
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Leo Valdez'
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"Salve a tutti ragazzi. Io sono il coach Hedge, e non sarò mai vostro amico"
Così iniziò il primo giorno di Leo alla 'Scuola della Natura', scuola per ragazzi che hanno avuto dei problemi come precedenti di taccheggio o vandalismo.
E lui aveva causato parecchi problemi, dalla morte di sua madre.
Coach Hedge era un uomo basso, tarchiato,  con una tuta da ginnastica blu e un cappellino rosso fuoco, che gridava ogni volta che apriva bocca.
"Che palle..." borbottò Leo.
"Cosa? Valdez?" chiese Hedge contrariato.
"Mi scusi coach, sono stata io a dirlo. È che mi sto annoiando" si intromise una ragazza.
Era molto carina, con lunghi capelli scuri avvolti in piccole treccine con alcune piume e brillanti occhi verdi.
"McLean, ti sembra il modo?" ribattè Hedge contrariato.
"Scusi"
Poi l' uomo lasciò cadere l' argomento.
Leo era senza parole.
Perché quella ragazza sconosciuta lo aveva coperto?
All' intervallo lei si avvicinò al ragazzo.
"Nuovo vero? Piacere, sono Piper, ma puoi chiamarmi Pip" disse con voce squillante.
"Leo..." rispose un po' imbarazzato il ragazzo.
"Che cosa hai fatto?"
"Cosa scusa?" chiese lui aggrottando le sopracciglia.
"Cosa hai fatto per arrivare qui? Non ti mandano alla 'Scuola della natura' se hai rubato un paio di caramelle" disse lei come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
"E tu?"
"Macchine..." disse lei quasi imbarazzata "Ma non le ho rubate! Bhe, in un certo senso sì, ma in realtà le ho solo chieste in prestito..." riprese velocemente.
Leo alzò il sopracciglio, evidentemente non convinto dalla spiegazione confusa di Piper.
"Lascia stare" disse infine lei.
"Bhe, io nulla in particolare, ma penso che all' assistenza sociale non mi sopportavano più"
"Assistenza sociale?"
"Mia mamma... mia madre è morta" disse Leo, gli occhi tristi e la voce incrinata.
"Mi dispiace... Ma tuo padre?" chiese la ragazza, cercando di non essere troppo impicciona.
"Non lo so... Mia madre mi ha solo detto che se ne è andato. Di lui non so nulla, nemmeno il nome..." un' altra ombra di dolore attraversò il viso del ragazzo.
Piper si sentiva stranamente vicina a lui.
Di sua madre non sapeva nulla, 'se ne è andata' era quello che le diceva anche suo padre.
E il padre... Quasi come se non ci fosse.
Dopotutto era pur sempre figlia del grande e famoso Tristan McLean.
Star del cinema, sex symbol, icona d' immagine.
Come poteva avere del tempo per sua figlia?
"Ehi"
La voce di Leo la riscosse dai suoi pensieri.
"Ah sì, scusa. Mi... mi dispiace tanto..." disse lei, veramente sincera.
"Non fa nulla... Ma perché in classe mi hai coperto?" chiese Leo incuriosito.
"Parlare in classe con coach Hedge? Errore da principiante, ci siamo passati tutti. Se non ti salvavo io, ti aspettavano due chilometri di corsa sotto il sole" disse lei divertita.
"Bhe, in questo caso grazie mille"
"Di nulla" disse Pip facendogli l' occhiolino.
Ben presto Leo conobbe Jason, un' amico di Piper.
Alto, biondo, occhi azzurri...
Tutte le ragazze lo adoravano, inclusa Pip.
Diventarono tutti e tre migliori amici, il figo della scuola, la ragazza strana e il buffone di turno.
Che magnifico gruppo.
Figurarsi poi quando Piper si era messa con Jason.
Leo era felicissimo per loro, anche se avevano iniziato ad ignorarlo.
Già, sembrava che a nessuno importasse nulla di lui, dalla morte di Esperanza.
Aveva due amici, che ora aveva paura di perdere perché troppo presi l' uno dall' altra, nessun familiare, o almeno nessuno che lo volesse tra i piedi, ed era ignorato dalla maggior parte della gente.
Si chiedeva cosa avesse fatto di sbagliato per meritarsi tutto quello.
Non voleva perdere anche loro due...
Piper e Jason erano la cosa migliore che gli fosse capitata dalla morte di sua madre.
Dall' incendio, aveva imparato a mascherare i suoi sentimenti, a sembrare padrone della situazione, a rifugiarsi nel suo sarcarsmo e nelle sue battute.
Aveva imparato a ingannare tutti, anche se stesso, sul fatto che stesse bene.
Ma era sicuro che, senza Pip e Jason, non ce l' avrebbe mai fatta.
 
   
 
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