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Autore: TheDarkBlue_Sky    30/07/2014    1 recensioni
Questo è un testo scritto da me qualche anno fa. E' nato come un piccolo sfogo personale, ma dopo averlo riletto ho potuto riflettere su molte cose che qui affermavo.
E nonostante siano passati anni, mantengo le stesse idee, e le stesse promesse fatte a me stessa.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rivoglio la vita di prima, voglio tornare bambina e entrare in quel mondo speciale di cui solo i bambini hanno la chiave: LA FANTASIA.
Voglio che tutto passi in secondo piano.
Voglio fantasticare come i bambini, immaginare mille avventure e viverle tutte, ogni giorno.
Voglio che i miei pensieri se ne vadano e che lascino spazio all’immaginazione.

Rivoglio l’infanzia, quel momento della vita che bisogna afferrare e tenere stretto perché è il primo che si perde.

Non voglio pensare più a nient’altro.
Mi interessa solo sognare, come facevo una volta, quando ancora non sapevo di cosa è fatto il cielo, di che colore è l’acqua e da dove vengono i sogni.

Ora lo so, ma avrei voluto non  scoprirlo mai.

 Il cielo non è altro che l’atmosfera che ci circonda, formata da aria che illuminata dal sole rende il cielo azzurro.
L’acqua è incolore, sono solo i raggi solari e la grande profondità dei mari e dei laghi che la rendono blu.
I sogni? Non sono altro che nostri pensieri, che immaginiamo attraverso il nostro cervello.

Nessuna magia che ci permette di vivere le avventure che vogliamo ogni giorno.

Queste cose non le voglio più sapere.

Voglio solo poter sognare.

Poter vivere una vita fatta di sogni, senza sapere che succede, non voglio sentirmi dire di tornare a pensare alla realtà e a maturare, perché è di questo che ho paura: CRESCERE. Una parola che, dal mio punto di vista, è terribile. C’è chi dice che crescere è bello, e anche se non lo fosse, che puoi farci? Crescere fa parte della vita.
Ma per me non è così.
 Crescere per me significa smettere di giocare, rinunciare a sognare, a vedere il mondo con gli occhi di un bambino.
 E io non voglio che accada.

Anche se ormai è tardi, dovrei  accettarlo: sto crescendo e non sono più una bambina. Ma non lo farò.
Io so che porterò con me i miei sogni, che me li terrò stretti e che non li lascerò andare in qualunque caso, perché è questa la ragione di vita dell’uomo: poter sognare.
E senza i sogni la vita diventa grigia, come il cielo durante il temporale, e che gusto c’è a vivere così?


Angolo autrice: ciao a tutti :) Come ho detto nell'introduzione questo è un testo che ho scritto alcuni anni fa, ma con cui ancora mi trovo d'accordo. L'infanzia è una fase fondamentale della nostra vita, e probabilmente la più magica e speciale. Molti la dimenticano, troppo occupati per ripensare a quanto era bello da bambini prendere un semplice mestolo da minestra e farlo diventare mille oggetti con cui poter viaggiare in mondi di cui solo noi avevamo la chiave. Questo genere di ricordi, ci lasciano emozioni speciali, che non dovremmo trascurare e dimenticare.
 
  
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