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Autore: Manny_chan    30/07/2014    1 recensioni
Emily la strega, così la chiamano quelli del villaggio.
Emily che parla con gli spiriti, che sussurra nelle tenebre.
Ma Emily non sa nulla di tutto questo, vessata, emarginata, una sola consolazione nella sua vita.
Lui...
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un forte vento spazzava la spiaggia, sollevando l’acqua in grandi onde schiumose ed agitando i capelli scuri della ragazza pallida che avanzava, solitaria, verso il mare.
Emily inspirò profondamente l’aria salmastra, avanzando di qualche passo ancora, finché la sabbia asciutta sotto i suoi piedi nudi lasciò il posto a quella umida della riva. Sobbalzò quando un’onda arrivò a lambirle le dita. Si sentiva agitata come il mare in quel momento.
Era successo di nuovo: una delle anziane del villaggio l’aveva aggredita, chiamandola strega e rovesciandole le ceste di frutta che stava portando al mercato. Da quando sua madre era morta era sempre stato così... La gente del villaggio l’accusava di vedere e parlare con gli spiriti, così come faceva sua madre. Lei aveva provato a spiegare loro che non faceva nulla del genere, ma i pregiudizi erano duri a morire.
Una nuova folata la fece rabbrividire; il vento stava cambiando. Si strinse nello scialle con un sospiro.
“Emily!”
La voce che aspettava con ansia si fece finalmente sentire, roca e calda; sembrava avere il potere di lenire le ferite del suo animo. Si voltò, mentre il peso che aveva nel cuore si dissolveva, come spazzato via dal sorriso dolce del ragazzo che camminava verso di lei.
Mistral.
Era apparso dal nulla qualche tempo prima, conquistandola con i suoi modi dolci e rassicuranti. Ogni volta che lo vedeva le sembrava sempre più bello... Alto, selvaggio, con una massa di ricci capelli biondi che gli incorniciavano il viso e due occhi del colore dell’oceano.
Gli corse incontro, gettandogli le braccia al collo ed abbandonandosi completamente a lui. Contrariamente al solito, però, il ragazzo non si mosse. L’allontanò, mentre il suo sorriso svaniva. “Ascolta, Emily”, mormorò. “Sono venuto a salutarti.”
“Come?”, lei lo guardò, confusa. “Perché?”, chiese poi, mentre nel suo cuore si faceva largo il fantasma dell’ansia.
“Non ho molto tempo”, sospirò il ragazzo, accarezzandole il viso. “Avrei voluto parlartene con calma ma… Beh, sono incostante, non mi è concesso fare programmi.”
“Quindi te ne vai davvero”, poco più che un sussurro addolorato.
“Sì.”
“Tornerai?”
Mistral sorrise dolcemente. “Certo, tornerò. Sempre.”
Emily non capiva, stava succedendo tutto troppo in fretta, ma credeva alle sue parole. “Questo mi basta.”
Il ragazzo le accarezzò i capelli. “Non avrei mai immaginato di incontrare qualcuno che potesse parlare con me come fai tu”, sussurrò, avvicinando poi il viso al suo.
Emily chiuse gli occhi, mentre le labbra di Mistral sfioravano le sue in un bacio che ogni volta aveva un sapore diverso. Quel giorno aveva il sapore di arance e di salsedine, di posti esotici e lontani.
Durò per un solo attimo; quando riaprì gli occhi, Mistral era scomparso.
Si guardò intorno, smarrita. Una folata di vento gelido, proveniente dall’entroterra, la fece rabbrividire. Il vento era cambiato e l’inverno era alle porte.
Emily rimase per qualche minuto ad osservare il mare, prendendo consapevolezza di ciò che era accaduto.
“Ti aspetto in primavera, Mistral”, sussurrò.
Lontano, quasi in risposta al suo sussurro, risuonò l’ululato del vento.

Mistral/Maestrale=Uno dei venti dei mari mediterranei.

 
   
 
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