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Autore: shihoshinichi99    31/07/2014    4 recensioni
Quella tenda leggermente spostata, che mi lasciava scorgere dietro di sé solo freddo e silenzio.
Mi avvicino lentamente, sovrappensiero. Pensando cosa succederà ora che tutto è tornato come prima. Pensando che io non riavrò indietro nulla, ma lui sì. Pensando che l’ho perso per sempre.
Per sempre.
by Shihoshinichi99
Genere: Drammatico, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Shiho Miyano/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mentre la neve cade

Quella tenda leggermente spostata, che mi lasciava scorgere dietro di sé solo freddo e silenzio.
Mi avvicino lentamente, sovrappensiero. Pensando cosa succederà ora che tutto è tornato come prima. Pensando che io non riavrò indietro nulla, ma lui sì. Pensando che l’ho perso per sempre.
Per sempre.
Alzo lo sguardo e vedo il posto che di solito era sempre occupato da un ragazzino intraprendente e sincero. Ora è vuoto e impolverato.
Mi sento tremendamente sola, la mia vita cambierà, ma non tornerà. Lui non fa più parte di me come in questi ultimi anni.
L’organizzazione, l’antidoto, la confessione al suo amore, l’università e tutto il resto.
Ora lo so … io sono e rimarrò per sempre Shiho Miyano, e nulla lo rifarà tornare da me.
Scuoto la testa sorridendo appena. Il mio sguardo cade sulle valigie che sono vicino alla porta. Inclino la testa e la malinconia mi riempie.
Mi sento sola.
Quelle valigie, solo due, contengono tutto quello che mi è rimasto.
Cammino per la stanza, senza una meta precisa. Salgo le scale. Mi blocco davanti a quella che una volta era la mia stanza. Le tende tirate. Il letto fatto. L’armadio pieno di vestiti che non posso più indossare, troppo piccoli. Prendo quel cappotto rosso, le mani tremano. Gli avevo promesso che non sarei più scappata dal mio destino. Ma ora quella stanza, le valigie, il silenzio, la tristezza dicono il contrario.
Voglio scappare.
Soprattutto da lui, da ciò che provo.
Mi avvicino al comodino per prendere il cellulare, che avevo appoggiato prima, senza rendermene nemmeno conto il mio sguardo cade sul cassetto semi aperto.
Lo apro.
Una lacrima cade sul tappeto.
Infilo la mano e come temevo, trovo una fotografia.
Io, Ayumi che mi abbraccia, Mitsuhiko al suo fianco, Genta con un panino in mano e un ragazzino vicino a me con un cappellino che mi tiene la mano.
Sorride.
Un’altra lacrima, ma di gioia questa volta.
La prendo, scendo le scale lentamente. Mi sembra di non avere forze per andare avanti.
Mi dirigo in soggiorno, appoggio la foto sul tavolo. La guardo con amore.
Una mano si appoggia su questa. Tremo.
Prendo un po’ di carta e una penna e inizio a scrivere un messaggio. Non so per chi, ma spererei che lo trovasse proprio lui, anche se inverosimile. Non era mai venuto a trovarmi dopo che era tornato da Ran, essersi dichiarato. Nessuna chiamata.
-Mi hai solo usata, Shinichi …-
Sussurro leggermente triste, ma anche arrabbiata nel fondo del mio cuore.
Scrivo. Le lettere sono leggermente incomprensibili.
Mi blocco.
Le mani a pugno.
Riprendo a scrivere, ma non riuscendoci scrivo soltanto tre parole, che per dicono tutto.
Una lacrima sul pezzo di carta.
Una firma appena accennata.
La foto difianco e un cerchietto sulle nostre mani.
-Ora basta Shinichi, addio …- piango, senza accorgemene -Addio per sempre!- .
Ora sto urlando di dolore.
-Addio per … -
Ma un suono si diffonde nella casa, la suoneria del mio cellulare.
-Shinichi!- ora non so più se voglio sentire la sua voce o se scappare una volta per tutte da una vita che non posso avere.
Alzo la cornetta e rispondo con voce tremante, anche se cerco di nasconderla.
-Ai! Ciao …-
- … - non riesco a dire niente, era passato da una gioia a pronunciare quel nome, a quel saluto così formale e gentile, sempre il solito.
-Ai ci sei?-
-Sì … scusa non ti sento bene, ciao- e riattacco.
Non è da me fare così, scappare da ciò a cui tengo.
Prendo le valigie, guardo dietro di me, quella casa così cara, sorrido ed esco.
Mentre la neve cade.
 
Cinque minuti dopo a casa di Agasa Hiroshi.
La porta aperta, qualcuno entra battendo i piedi. Dice il mio nome. Si tiene stretto i gomiti.
-Che freddo … brrr-
Gira la casa chiamandomi.
-Ai! Professore è in casa? C’è qualcuno …-
Si blocca, nota qualcosa sul tavolo.
Prende la foto. Si riconosce, con me affianco e i Detective Boys, passa il pollice sul punto cerchiato.
-Quella sì che è stata una bella gita col professore, eh Ai? Mi dispiace … per tutto-
Vede un foglio. Legge le mie tre parole.
I suoi occhi si illuminano, non so se di tristezza o sorpresa.

Ti amo Shinichi

                                         Shiho Miyano

-Come ho fatto a non accorgemene? AI! -
Forse finalmente, quasi sicuramente, capisci che non ci sono e che sono scappata da questo mio piccolo segreto.
Che ho preferito scriverlo su un foglietto.
Dimenticarlo lì sotto a una nostra foto.
Liberarmene per sempre.
Capisci che mi hai persa.
Per sempre, e tutto quello che sai.
Stringi le mani a pugno, con delle lacrime che scendono libere come la neve.
Chiami tutti in cerca di notizie su di me, dove posso essere, ma niente, nessuno sa niente.
Sciogli le dita, la foto ti cade dalla mano.
Ti manca la forza nelle gambe, cadi in ginocchio sul suolo freddo.
-Ai … perché?- si ferma abbassa la testa -Perché non me lo hai detto?-
Poi apre gli occhi di scatto. Qualcuno gli tiene la mano, con tenerezza, gli mette un ombrello sulla testa e gli dice con un tono lieve e dolce: -Sono qui Kudo, non me ne andrò mai più, non scapperò più da questo … perdonami-
Alza la testa. Non ci crede.
Vede una ragazza con i capelli ramati, gli occhi verdi e un cappello di lana bianco.
-Ai?-
-Non mi riconosci nemmeno?-
All’improvviso lo sento più vicino, sento il suo cuore andare velocissimo e le sue mani che mi stringono il cappotto.
-Che spavento che mi hai fatto prendere …-
Sorrido e lo abbraccio.
Ma poi mi ricordo che è fidanzato.
Mi stacco veloce, mi alzo e gli dico imbarazzata: -Bene, tutto come prima, io starò qui e tu con Ran, nulla deve cambiare, ok?-
-Ran? Perché tiri fuori Ran?-
-Perché siete fidanzati e io non voglio mettermi in mezzo … ora basta, ciao Kudo-kun -
-Ma Ai! Aspetta, non …- sbatto la porta e sento una voce terminare -entrare-
Piango e la neve cade.
Nella mia vita cadrà per sempre.
Cammino arrabbiata, triste, felice, e molto altro, ma soprattutto odio per quella ragazza impicciona.
Scuoto la testa.
“Impicciona? Sono io quella che si sta intromettendo, che vado a pensare. Ran, bhe è Ran”.
 
Passarono giorni, senza mai vedere la luce del giorno, sempre incollata a uno schermo a lavorare, sapevo solo che nevicava, fuori e dentro.
Il telefono squillò.
Risposi tranquilla senza sapere o cercare di capire.
-Aspetti non capisco … ripeta! Pronto?-
-Sono Shinichi, Ai devi correre qui, abbiamo un problema …-
-Non so … se … posso-
-Ti prego, non è finita … un problema, che speravamo di aver fermato-
-No, non posso, non mi chiamare più!- riattacco senza rimorsi questa volta.
Prendo la borsa ed esco di casa in direzione supermercato, senza tener conto della notizia appena datami.
 
Cammino. Lo sguardo vuoto. La gente mi fissa. Non mi sento a mio agio qui fuori.
Mi fermo. Alzo lo sguardo verso il semaforo.
È rosso.
I pensieri, ricordi, paure, gioie e altro mi riempiono la testa. Mi sento leggermente soffocata.
Verde
Sono a metà della strada quando uno striscio di gomme mi fa tornare alla realtà. Vedo solo quella macchina. Una Poche nera che viene verso di me. Le gambe non si muovono più, sembrano incollate.
Un scintillio mi acceca e mi sento ancora più paralizzata.
Ho paura.
Ora vorrei che la neve non cadesse più e che il sole torni a risplendere. Ma è solo un sogno lontano.
Richiudo gli occhi e mi sento al sicuro al tuo pensiero.
Uno sparo.
Nella mia vita la neve non è bianca, è rossa come il sangue.
In quel giorno si macchiò del mio sangue,
un sangue che rimarrà sempre lo stesso,
un sangue che esprimeva la mia vita che ora non sento più.
Sento rumori.
Sirene intorno a me.
Ma mi sento al caldo.
Macchiata da quel colore.
Ora capisco che per non esisterà il nero e il bianco, ma il nero e il rosso.
Niente cambierà mai.
Apro gli occhi e ti vedo davanti a me, che chiami qualcuno. Piango e per l’ultima volta sento la tua pelle.
-Mi dispiace Shinichi, …- parlo con fatica, ti guardo negli occhi e con una mano ti accarezzo la guancia   -Addio-
-Ai non devi nemmeno dirlo, starai bene, non puoi lasciarmi …-
-Perché? Tu sei felice e  questo è quello che desideravo di più-
-No, Non devi perchè …- mi guarda, piange mentre pronuncia le ultime parole -Ti voglio bene Ai …-
-Shinichi … addio- lo bacio, ma il mio corpo si fa freddo.
Buio e nient’altro.
Solo la neve continua a cadere.
 
°°°°°°°°°°°°angolo°°°°°°°°°°°°°
Ciao :)
Spero che la storia vi sia piaciuta,magari mi odierete per aver fatto questo ad Ai, ma infondo si è dichiarata a Shinichi e lui ricambiava.
Alla prossima =)
Shihoshinichi99

 

  
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