Sembra sempre che piova quando si guarda fuori dalla grande finestra all'angolo tra l'ultima classe e le scale.
Sembra sempre che piova anche se nessuno ci fa caso. Nessuno passa mai di là, nessuno sosta mai.
Gli alunni evitano quell'angolo come la peste, come si evita il bambino con i pidocchi.
Passano e fanno il giro senza neanche guardare fuori.
In realtà là non c'è la peste, nemmeno i pidocchi, ma c'è qualcuno che passa il tempo proprio in quel punto, immobile a fissare.
Nessuno la conosce ma tutti sanno chi è.
Quella ragazza resta sempre lì e osserva.
Non si sa cosa, a nessuno importa, forse.
Resta lì a pochi millimetri dal vetro con le labbra sottili socchiuse che emettono respiri profondi.
I grandi occhi puntati su una preda lontana, su un sogno irraggiungibile, su una vita sua troppo svelta.
Le spesse iridi chiare sono ferme.
I capelli lunghi spettinati, le mani nella felpa troppo grande.
No, poggiano sul davanzale, le piccole unghie opache.
La felpa però c'è, ed è grande, vuole inghiottirla.
La ragazza espira ancora ed un caldo soffio si posa sul vetro, le labbra per un secondo l'hanno sfiorato.
E' curioso quell'angolo, sembra sempre che piova.