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Autore: Jiulia Duchannes    31/07/2014    5 recensioni
PARINGS: LEONETTA-MARCESCA-DIECESCA-NAXI-FEDEMILLA-DIEGHETTA accenni PANGIE
Introduzione modificata.
C'era Diego, che voleva solo l'amore di suo padre e la gloria.
C'era Violetta che si mascherava da puttana, e non lo era.
C'era Leon che aveva gli occhi spenti.
C'era Francesca che con la sua dolcezza si faceva amare da tutti.
C'era Marco che era troppo perfetto.
C'era Maxi che sorrideva per finta.
C'era Ludmilla con le gambe troppo magre.
C'era Federico che faceva lo stronzo.
C'era Nata con le felpe larghe.
C'era Camilla con il rossetto nero.
Una setta di cacciatori di streghe, un padre che non sa amare, un collegio, dieci ragazzi, tre streghe, potere, gloria, onore, amore amicizia, odio, segreti, demoni, occhi spenti, cuori chiusi e sorrisi finti.
WITCHES HUNTER.
Dal testo.
-Non mi importa più, di lui, della setta, della gloria. Siete la mia famiglia, combatterò, con voi-Disse Diego con decisione.
-E lo uccideresti, se fosse necessario?-Chiese sospettosa Camilla, fissandolo negli occhi, che sembravano bruciare di una nuova energia, di un nuovo fuoco, di vendetta.
-Morirei, se fosse necessario-
E tutti lo sapevano in quella stanza, che sarebbe potuto succedere.
Genere: Dark, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti, 
Non avevo  vogliia di scriverequesto avviso, ma sfortunatamente sono socstretta a farlo.
Avrei voluto aggiornare prima di partire ma ormai non ho più il tempo per farlo, dovendo partire a breve e avendo il capitolo nemmeno a metà.
Ciò significa che da oggi fino alla data del mio rotorno, il 9 agosto,  non vi saranno aggiornamenti.
Ne approfitto per dirvi che, chiunque avesse cominciato a seguiire la mia nuova long American Horro story Asylum, lho cancellata, perchè Witches Hunter mi porta via molto tempo ed ora come ora non sono in grado di gestire entrambe le storie, forse alla fine di questa long riplubblicherò l'altra.
Ora, approfitto anche per consigliarvi di passare a leggere la nuova fanfiction di Naxi_4ever
Vi lascio la trama qui sotto:
The Paladins
PARINGS:JORTINI-LODOGGERO-FALBA-MECHIANI-accenni DIELARI
Cinque ragazzi vivono in un mondo parallelo,loro sono i paladini di Eraclyon,un altrove senza spazio e senza tempo,un grande nulla al centro dell'infinito.
La loro missione é riuscire a salvare questo mondo dai Guerrieri del Buio,residenti del Regno di Phobos,situato nell'esatto contrario di Meridian: al centro dell'entroterra.
Ma questi guerrieri non solo sono imperterriti nel voler compiere la loro missione e dominare su Eraklyon,loro vogliono conquistare la Terra. 
Proprio per questo Caleb,Cedric,Ralph,Lumien e Orube intraprendono una delle missioni piú importanti per il loro popolo: andranno sulla Terra con un'identitá completamente diversa,per catturare i Guerrieri. Unica regola: nessuno lo dovrá scoprire.
Per di piú saranno costretti a frequentare un college a Chicago,convivendo in una casetta insieme ad altre ragazze.
Riusciranno ad abituarsi alla nuova vita? 
Le coinquiline scopriranno il loro segreto? 
Riusciranno a catturare i cavalieri?
E infine,sulla terra saranno davvero gli unici appartenenti a quel mondo?
Detto ciò, vi saluto con un enorme bacione, e, per coloro che hanno avuto la pazienza di leggere fino in fondo, vi lascio un piccolo regalo. Delle anticipazioni del prossimo capitolo:
 
Violetta sentì la finestra aprirsi, una folata di vento freddo innalzò le tende blu, e la fece rabbrividire anche sotto le coperte.
Sbattè gli occhi un paio di volte, svegliandosi lentamente dal suo sonno senza sogni.
Si mise a sedere, mentre il cuore accelerava nel notare una donna, una sconosciuta, in piedi nel mezzo della sua camera, assieme a Camilla.
Sembravano visioni celestiali, illuminate dalla luce della luna, piena quella notte.
Si sporse per guardare Francesca, ancora profondamente addormentata. Le sembrò strano che dormisse così, nonostante il vento incessante e i rumori esterni, proprio lei, che aveva sempre avuto un sonno particolarmente leggero.
-Chi sei?-Domandò, facendosi coraggio, stringendo le lenzuola tra le mani per calmarsi.
-Sta tranquilla puttanella. E’ amica mia- Le tranquillizzò Camilla incrociando le braccia al petto.
-Tranquilla Violetta. Sono Cordelia Good Fox, sono qui per aiutarti, per rivelarti la tua vera indole- Spiegò la bionda, con tono dolce, che ricordò alla giovane Castillo quello di sua madre.
-La mia indole?-Chiese la ragazza dai capelli blu, scendendo dal letto con un leggero tonfo, ed avvicinandosi alle figure, per toccarle ed accertarsi che fossero reali.
-Si piccola mia. Devi sapere che ora, sono passati circa 300 anni dai processi alle streghe di Salem; le streghe rimaste sono per lo più estinte e le poche che restano sono in grande pericolo, i cacciatori di streghe. Tu, Vilu, sei una di loro. Una di noi. Sei una strega dotata di enormi poteri



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-Dove la tieni?-Lo incalzò Leon.
-Cosa?-Chiese Federico alzandosi da terra.
-Cosa?! La droga! Dove cazzo la tieni dimmelo- Gridò prendendogli le spalle e spingendolo contro il muro verde.
-Come lo hai saputo?-Domandò il maggiore dei due ragazzi, capendo che fingere non sarebbe servito a nulla.  Leon sapeva, sapeva tutto, e forse, era la cosa migliore, forse era quello che Federico aveva sempre voluto.
Aveva bisogno di uscire de quella sua dipendenza, per Ludmilla, e anche per se stesso, ma solo non ce l’avrebbe fatta. Forse per questo aveva raccontato al suo fratellino di quel luogo malfamato dove amava andare. Forse il suo subconscio voleva che lo scoprisse, perché lo sapeva che lui era l’unico che poteva aiutarlo.
-I tuoi amici, i tuoi spacciatori mi hanno picchiato a sangue, e solo dopo avermi fregato il cellulare ed aver visto una nostra foto assieme, mi hanno lasciato andare. Perché ero amico tuo. Del loro miglior cliente. Il grande Pasquarelli-Spiegò il giovane degli occhi verdi, tendo sempre l’altro inchiodato al muro.
Federico scostò il capo, posando gli occhi sul pavimento, in preda ad uno strano miscuglio di sentimenti, rimasti bloccati nella bocca dello stomaco, che creavano un enorme nodo alla gola, impedendogli di parlare, o di fare qualcosa che non fosse trattenere le lacrime salate, che minacciavano di traboccare dagli occhi scuri da un momento all’altro.
Non voleva piangere Federico, perché piangere era una cosa da deboli, e lui, debole, lo era già stato tante volte, e non voleva più sentirsi tale.


 
  
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