Che cos'è la normalità, Harry Potter? Vivere in un sottoscala? Saper fare magie?
«Buon compleanno, papà.» Lily Luna ti porge un pacchetto. La guardi. Sta crescendo, ormai. Non è più la bambina insicura e timida che solo ieri tenevi in braccio. È diventata una ragazza forte, testarda, che sa lottare per ciò in cui crede. Proprio come le due donne di cui porta il nome.
Ma per te sarà sempre la tua piccolina. «Grazie.»
«Arriva la torta!» James Sirius. Gli anni potranno anche passare, ma lui non cambierà mai. Se Piton potesse vederlo, lo definirebbe la copia sputata di suo nonno, di suo padre e del suo padrino. E ne vado fiero , pensi.
E poi c'è Albus Severus. Parla poco, ma si esprime con gli occhi e con un sorriso. Così simile a loro due.
Che cos'è la normalità, Harry Potter?
Soffi sulla candele e subito il fumo si sparge, come piccoli granelli di sabbia.
Ti lasci andare ai ricordi.
Un piccolo colpo e ti riscuoti da quei pensieri. Ginny ha ormai finito di riempire i piatti e Ron si ci butta addosso. Hermione scuote la testa, contrariata, e un sorriso colpevole si allarga sul tuo viso. Chissà dove saresti, ora, se non li avessi mai incontrati.
Che cos'è la normalità, Harry Potter? Morte? Sangue? Una guerra?
Non lo sai, ma quella routine ti piace. Non potresti più farne a meno.