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Autore: Lord Gyber    31/07/2014    1 recensioni
Giuro solennemente: l'odio e la paura saranno il mio nutrimento, la vendetta sarà la mia guida, la disperazione la mia dimora e la distruzione il mio scopo, tutto questo perché: sono la Scintilla del Caos.
Genere: Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cinerea aveva vagato a lungo per il tempio cercando di capire dove si trovasse Spyro. Dovette camminare per 1 ora prima di ritrovarlo nella sala degli allenamenti. Stava facendo una serie di esercizi e pareva molto concentrato, ma nonostante questo decise di avvicinarsi per parlargli.

- Spyro, è tutta la settimana che ti alleni forse dovresti fare una pausa. -

- No, dobbiamo essere in piena forma per quando Nardo ritornerà. -

- Forse gli stai dando troppa importanza. -

- E forse tu gliene stai dando poca, ti ricordo che ci ha battuti senza neanche sforzarsi, senza contare che ha rapito un sacco di nostri concittadini e chissà per quale losco motivo, bisogna fermarlo immediatamente. -

- Lo so, ma se continui così rischi di affaticarti troppo. -

- Non mi interessa. -

- Dovresti dargli ragione invece. -

Nella sala fece capolino un drago dalle scaglie rosse ed arancioni, nonostante avesse una certa età si poteva dire che il tempo non gli avesse portato via niente.

- Non ti ci mettere anche tu Furno. -

- Invece devo insistere, se ti sforzi troppo rischi di non avere abbastanza forze per quando riaffronterai di nuovo quell'essere. Credimi, devi prenderti un po' di riposo, non sai quanto possa essere pericoloso. -

- Parli come se avessi già affrontato quel coso. -

All'improvviso il respiro del drago si fece più affannoso e cominciò a sudare, un particolare che non sfuggi alla draghetta nera.

- Furno, non è che ci stai nascondendo qualcosa? -

- Cosa,nooo....-

- Ti prego, se sai qualcosa è meglio che ce lo dici subito, potrebbe tornarci utile. - Chiese con più grinta il drago viola.

- Ahh, d'accordo seguitemi. -

E così i tre draghi si misero in volo. Dopo qualche minuto stavano sorvolando una fitta foresta.

- Quella che vi sto per raccontare è un pezzo di storia che avevamo deciso di tenere nascosto, perché rievocava troppi dolori. -

- Ti stiamo ascoltando. - fece Spyro.

- Vedete, molti anni fa, la nostra specie conviveva con un'altra, quelli che si facevano chiamare esseri umani. -

- Come Nardo? - fece la draghetta.

- Come lui. Vedete eravamo sempre andati d'accordo, forse non eravamo migliori amici, ma la convivenza era pacifica, o almeno lo è stata fino a quando non scoppiò la guerra. -

- Una guerra per cosa? -

- Per il dominio sulle nostre terre. Gli umani pensavano che noi prendessimo i territori migliori mentre a loro lasciavano quelli peggiori, rendendogli la vita molto difficile, noi cercammo di trovare un accordo ma ormai il seme dell'odio era stato piantato nei loro cuori. Non passò molto tempo che cominciarono i primi conflitti armati. Noi draghi avevamo la magia e molti alleati, ma gli umani possedevano una tecnologia molto superiore alla nostra, possedevano armi molto avanzate e tecniche di combattimento mai viste. Fu uno scontro terribile, ho visto cadere molte persone da ambo le parti donne, uomini persino bambini, insomma più andavamo avanti più gente perdeva i suoi cari. Ma la parte peggiore avvenne quando gli umani decisero di utilizzare Magnum. -

- Cos'era Magnum? -

- Era una sorta di bomba molto potente con la quale prevedevano di distruggere la nostra razza. Ma quando decisero di utilizzarla in battaglia i draghi riuscirono ad usarla in loro favore, riuscirono a prenderla ed a attivarla nei villaggi umani. -

- Cosa successe alla fine? -

- Circa tutti gli umani morirono, distrutti dalla brutalità di Magnum, i pochi superstiti cercarono rifugio, ma vennero scovati ed uccisi per evitare un altro conflitto. -

- Anche tu hai partecipato alla guerra? - chiese Cinerea.

- Ho fatto molte cose di cui non vado fiero e questa è una di quelle, cercai di salvare più gente possibile ma fu inutile. -

- C'è una cosa che non mi torna. - fece all'improvviso Spyro – se ciò che dici è vero dove sono le ultime traccie degli umani? -

- Proprio qui. -

I tre atterrarono sulla cima di una montagna. Furno mise una zampa sopra un grosso masso che cominciò a scomparire. Sparito del tutto, fu rivelata una caverna e loro vi entrarono. La caverna era tappezzata da alcuni piedistalli sui quali erano posizionati vari artefatti umani, che agli occhi dei 2 giovani draghi nascondevano mistero e meraviglia.

- I pochi oggetti umani ritrovati furono nascosti, si pensava che un giorno la loro tecnologia sarebbe potuta tornare utile. -

Cinerea, assorta nel guardare quegli oggetti, non vide cosa c'era davanti e ci andò a sbattere. Quando rialzo lo sguardo non poté fare a meno di lanciare un urlo. Gli altri due arrivarono di corsa molto preoccupati.

- Cinerea cosa succede? -

- U-un umano? -

- Un umano? Oh, forse ti riferisci a questo. -

Il drago del fuoco prese una fiaccola e la accese svelando l'arcano, dentro un blocco di ghiaccio vi era all'interno un essere che sembrava umano, ma la pelle era nera e come faccia aveva un pannello di vetro scura.

- Mi dispiace se ti ha spaventata. -

- Ma che cos'è? -

- Gli umani, non disponendo di un esercito numeroso, decisero di usare questi cosi, delle sorta di macchine moventi, che chiamavano Mietitori. Fecero un mucchio di stragi, molti riuscimmo a distruggerli altri invece diventarono buoni solo come ferraglia. -

- E perché questo non l'avete distrutto? - chiese perplesso il drago viola.

- Avevamo paura che a liberarlo sarebbe tornato in vita, quindi lo abbiamo lascito lì dentro. -

- Furno, una domanda – riprese Spyro – pensi che Nardo voglia vendicarsi per ciò che è successo alla sua gente? -

- E' molto probabile, probabilmente prova rancore verso di noi....ora è meglio andare non vorrei che qualcuno ci vedesse. -

E così i tre uscirono, chiusero l'entrata e si rimisero in volo lasciando la caverna desolata, o almeno così credevano.

- Meno male che non si sono accorti che li stavo seguendo. -

Lazo scese dal soffitto della caverna e si diresse dal Mietitore. Da una bandoliera che aveva sotto la giacca ne estrasse una piccola fiala contenente un liquido rosso che bevve tutto d'un fiato. Poi si avvicinò al blocco di ghiaccio ed emise un fiammata che lo sciolse, facendo cadere la macchina a terra.

- Reon, ha detto che questo dovrebbe farti bene, vediamo se è vero. -

Dalla giacca estrasse un cristallo viola, aprì uno scomparto nel petto del robot e ve lo infilò, ma non successe nulla.

- Accidenti e ora cosa gli dico. -

Poi però la macchina cominciò ad illuminarsi, ebbe qualche spasmo, per poi alzarsi in piedi.

- E' vivo, è vivo. Il capo sarà contento. -

Intanto la macchina lo stava fissando.

- Soggetto riconosciuto: umano. Tralasciare. Sterminare draghi. -

- Lo farai dopo ora seguimi. -

Ci fu un lampo di luce viola ed i due scomparvero.

 

 

 

Angolo dell'autore: saluti a tutti e grazie di aver letto questo capitolo spero che vi sia piaciuto. Vi chiedo di recensire la storia per farmi se vi piace così, oppure c'è qualcosa da cambiare. Cari saluti, Lord Gyber.

  
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