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Autore: Miss Mad Girl    31/07/2014    1 recensioni
Seguito/epilogo della mia precedente fanfiction "La Contessa Sanguinaria".
Erzsebét Bathory è stata incriminata e murata viva ma dentro di lei il male continua a vivere e a crescere.
Genere: Horror, Sovrannaturale, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Gli ultimi giorni della Contessa Dracula

 

Erzsebét Bathory venne svegliata da un'insopportabile bruciore alla guancia quella mattina.

Un raggio di sole filtrava dall'unico buco presente nel muro di quell'oscura cella,lo stesso che utilizzavano per consegnarle cibo e acqua.

La luce era posata proprio sul viso pallidissimo della donna,che si ritrasse immediatamente nell'oscurità.

Erano passati ormai tre anni da quando era stata incriminata e murata,tanto che ormai si sentiva perfettamente a suo agio nel buio più totale,quasi avesse ancora qualcosa da nascondere.

Certo il tempo passava,ma la contessa aveva deciso: non si sarebbe mai pentita dei crimini da lei commessi.

La donna passava le giornate ad accarezzare il proprio volto,le proprie braccia e le proprie gambe.

La sua pelle era perfetta,meglio di quella di una giovane,e ciò bastava a darle un senso di appagamento indescrivibile.

E mentre i suoi occhi corvini fissavano il muro,ad Erzsebèt sembrava,almeno per un secondo,di rivivere quella strana catena di eventi.

Rivedeva la sua immagine allo specchio: quello sgorbio deforme e vecchio.

Le costole che sporgevano appena sotto al torace.

La pancia piena di smagliature,distrutta dalle gravidanze.

La pelle diafana e rugosa abbinata ad uno sguardo strabico e spento.

 

Alla smorfia della contessa seguì un sorrisetto,ora si congratulava con se stessa per la sua genialità.

Cosa sarebbe successo infatti se la donna,dopo aver schiaffeggiato una serva,non avesse scoperto quello strano sortilegio che le avrebbe consentito di porre rimedio alla sua bellezza decadente? Non voleva nemmeno pensarci.

A quel punto il sorrisetto di Erzsebét divenne una risata isterica: ancora ricordava come fosse il giorno prima quella strana sensazione di piacere indescrivibile che provava mentre il sangue bragnava il suo corpo,fino a scorrerle in bocca.

Quei brividi,quei gemiti e quelle rughe che pian piano sparivano,lasciando il posto ad una bellezza infinita che sarebbe stata straordinaria in una dea.

 

Lo sguardo della Bathory s'illuminò di una luce mai vista.

Libertà e onore non le interessavano,voleva solo essere splendida ed in quel momento lo era.
Poteva forse definirsi la creatura più radiosa in memoria d'uomo,e così sarebbe rimasta anche dopo che il suo cuore avesse cessato di battere.

Aveva perso la possibilità di ottenere l'immortalità ed ora attendeva con disumana pazienza il momento in cui il dio Istvan l'avrebbe raggiunta e portata via in groppa al suo enorme cavallo nero,facendo di lei la sua sposa.

Era certa che lui l'amasse così tanto da volerla tutta per sè,altrimenti perchè,all'arrivo del re nel suo castello,non avrebbe scatenato il suo esercito di novantanove gatti?

 

 

 

  
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