Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: Raheela Orbeli    31/07/2014    2 recensioni
E’ davvero incredibile, vero? Il mio mostro non fa rumore. Non ringhia snudando i suoi denti acuminati e minacciosi, non emette cupi versi o urla, resta tranquillo.
Questo è il mio nemico: il silenzio.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 
 
 
Mamma, potresti accedere la luce anche questa notte?
 Non ho paura del buio, ho smesso di credere ai mostri sotto il letto quando ho verificato io stesso una sera, in seguito al suggerimento di papà. Mi ha insegnato a essere coraggioso, nonostante le dure prove che sono arrivate nel corso del tempo. Ora sono un piccolo ometto di sette anni, un prode gladiatore. Ci sono, però, altri demoni, mamma, che mi opprimono e appaiono la notte, pronti ad attaccare. E’ davvero incredibile, vero? Il mio mostro non fa rumore. Non ringhia snudando i suoi denti acuminati e minacciosi, non emette cupi versi o urla, resta tranquillo.
Questo è il mio nemico: il silenzio.
 
Sei il mio piccolo eroe, Marco.
Coma faccio a essere il tuo eroe se non riesco a sentire cosa succede la notte? Quando cala il buio e il mondo si ammutolisce per un attimo che per me è l’eternità. Il globo per me resterà sempre in quiete, di più degli altri. La mattina non sarò mai svegliato dal rumore degli uccelli, delle macchine o di qualche assordante allarme di negozio.
Sarò ridestato dal freddo, il freddo che si posa sul mio orecchio e che, grazie a un semplice movimento di mani esperte sul metallo, aziona la mia giornata, riproducendo una parvenza di suono, sconfiggendo il silenzio per un po’.
Lui riesce a penetrare ogni notte, quando sono vulnerabile, e come ti aiuto se sono impotente? Come posso salvarti dai ladri o da qualcuno che vuole farti del male? Come faccio a essere l’eroe che tu dici?
Approfitta delle ombre che si creano con il buio per agire. E’ ingannatore, terrificante, forte. Non so come abbatterlo.
Potrei avere la luce accesa questa notte, papà?
Ho paura a chiederlo, cosa direbbero i miei compagni di scuola se sapessero che io non riesco proprio a dormire senza?
Per loro è più facile, accolgono il silenzio come un vecchio amico lontano che non si vede più da qualche tempo. E’ dalla loro parte, li abbraccia nel caldo della notte, cullandoli dolcemente verso il sonno che tutto placa.
Con me no.
Forse con la luce non verrà più a disturbarmi, a mettermi inquietudine, farmi vivere con la paura della notte.
La luce è mia amica, la luce vuol dire rumore, risate, abbracci.  Significa vita.
Non voglio più sentire solo il rumore del mio nemico.
 
 
Malandrina.
 
Okay, ho pensato di scrivere questa storia di notte, mi era venuta l’ispirazione prima di addormentarmi ispirandomi ad un vissuto personale. Spero di essere riuscita a trasmettere qualche emozione, questa è la storia che sento più vicina rispetto alle altre. Parla essenzialmente di un bambino sordo che affronta le sue paure. Lasciatemi un vostro parere, mi farebbe infinitamente piacere.
 
 

 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Raheela Orbeli