31/07/2014
2 recensioniTears of an Angel
La battaglia era terminata. Voldemort, Colui-Che-Non-Doveva-Essere-Nominato, l'Oscuro Signore che aveva terrorizzato l'intero mondo magico per più di mezzo secolo, era morto.
Ma davvero si poteva parlare di vittoria?
Davvero si poteva gioire, con tutti quei morti che affollavano la Sala Grande?
Di certo non ridevano né festeggiavano, le famiglie dei caduti. Parenti, amici, conoscenti, erano tutti stipati nella sala, cercando i volti dei loro cari tra quelli delle decine di corpi; e quando li trovavano, le grida e le lacrime erano inevitabili.
Avevano appena sconfitto il più grande Mago Oscuro di tutti i tempi, ma le uniche grida che si udivano per il castello erano di dolore.
Cover my eyes, cover my ears
tell me these words are a lie
It can't be true,
that I'm losing you,
the sun cannot fall from the sky
tell me these words are a lie
It can't be true,
that I'm losing you,
the sun cannot fall from the sky
Piangeva, la famiglia Weasley, riunita attorno al corpo di uno dei suoi membri più giovani circondato dagli amici più cari. E più di tutti piangeva George, e singhiozzava, scuotendo il corpo del gemello, urlandogli -implorandolo- di svegliarsi. Voleva che il suo Freddie aprisse gli occhi, che gli dicesse che era tutto uno scherzo. Aveva bisogno di credere che fosse uno scherzo. Ma il corpo di Fred si faceva sempre più freddo, e ad ogni minuto che passava il cuore di George si frantumava in pezzi sempre più piccoli, finchè non divenne fine come granelli di sabbia.
Can you hear heaven cry
tears of an angel
tears of an angel
tears of an angel
tears of an angel
tears of an angel
tears of an angel
Piangeva il piccolo Dennis Canon, solo in un angolo, aspettando che qualcuno andasse a prendere i genitori babbani. E intanto singhiozzava, vegliando sul corpo di quel fratello troppo piccolo per combattere, ma troppo grande per accettare di scappare via senza poter far niente. Piangeva, Dennis, e le sue lacrime erano così sincere e innocenti che pareva un piccolo angelo custode.
Stop every clock, stars are in shock,
the river will flow to the sea
I won't let you fly,
I won't say goodbye,
I won't let you slip away from me
the river will flow to the sea
I won't let you fly,
I won't say goodbye,
I won't let you slip away from me
Piangeva, Padma Patil, e più i genitori cercavano di staccarla dal corpo della gemella, più lei urlava e vi si aggrappava, non desiderando altro che morire a sua volta. Ora che Calì era morta, niente aveva più senso. Era come se le avessero strappato l'anima, come se le avessero preso il cuore in mano e strappato a metà. Nessuna vittoria poteva colmare quel vuoto che aveva dentro.
Can you hear heaven cry
tears of an angel
tears of an angel
tears of an angel
tears of an angel
tears of an angel
tears of an angel
Piangeva, Andromeda Tonks, piangeva la sua unica figlia, che non aveva esitato a lanciarsi in battaglia per aiutare il marito, per non lasciarlo solo; nonostante entrambi sapessero quali fossero i rischi, avevano deciso di combattere insieme -e insieme erano morti. Ma Andromeda piangeva anche per suo marito, assassinato pochi mesi prima, e per Bellatrix che, per quando crudele e spietata, era sempre sua sorella. Piangeva la sua famiglia, Andromeda, che l'aveva lasciata sola con un nipotino appena nato da crescere.
So hold on, be strong,
every day on we'll go
I'm here, don't you feel,
little one don't le go
Don't let go
every day on we'll go
I'm here, don't you feel,
little one don't le go
Don't let go
E piangeva, la professoressa McGranit, piangeva per la sua casa distrutta, per i colleghi caduti, ma soprattutto per i suoi studenti, che amava come dei figli... erano stati così coraggiosi, non avevano esitato un istante, si erano gettati subito in combattimento: molti erano stati feriti, alcuni gravemente. Molti erano morti. Piangeva, Minerva, e si chiedeva perchè, -perchè- il Fato non si era preso una vecchia come lei, invece che quei giovani che avevano ancora tutta una vita davanti. E piangeva, perchè ormai anche Silente se n'era andato, lasciandola sola e impreparata ad affrontare le conseguenze di quella guerra. Avrebbe dovuto prendere il controllo della situazione, organizzare le cure ai feriti, la ricostruzione del castello, le esequie dei caduti... avrebbe dovuto scendere tra la folla, consolare e confortare le famiglie, ma non ce la faceva -cosa si poteva dire ai genitori di un ragazzo che muore?-. Forse il giorno dopo sarebbe andata meglio, avrebbe sofferto di meno. Ma in quel momento il dolore era troppo forte, e così se ne stava sola in un angolo, piangendo nell'ombra.
Cover my eyes, cover my ears,
tell me these words are a lie...
tell me these words are a lie...
Anche Harry Potter piangeva, consapevole che quel disastro era tutta opera sua. Non desiderava altro che svegliarsi e scoprire che era stato solo un terribile incubo. In tanti erano morti, soprattutto tra gli studenti, e di alcuni non conosceva neanche il nome.
Poco importavano i ringraziamenti per aver sconfitto Voldemort, o le rassicurazioni del fatto che i caduti avessero deciso di combattere di loro spontanea volontà: era stato lui a provocare quella strage. Era responsabile di ognuna di quelle morti, e ne avrebbe portato le cicatrici fino alla fine dei suoi giorni.
Note della (presunta) autrice:
Prima di tutto, vorrei ringraziare tutti coloro che hanno letto questa fic fino alla fine. E un grazie particolare va alla fantastica ErZa_Chan, che ha betato la storia e ha sopportato i miei scleri e tutti i miei dubbi senza lamentarsi: grazie di cuore!
Questa è la prima song-fic in assoluto, oltre che la mia prima storia nel fandom di Harry Potter: vi supplico, recensite! Anche le critiche sono ben accette, purchè educate.
Grazie a tutti per aver letto!
Delia :D