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Autore: kaliko    31/07/2014    2 recensioni
Se le avventure dei Draconiani non fossero mai finite? ecco un prologo per una storia che forse non avrai mai un seguito!!
Genere: Avventura, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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“Maledizione assoluta!! Accidenti, accidenti e straaccidenti” urlò una ragazza dai lunghi capelli corvini contro un pacchetto di cereali caduto a terra. Era stato un attimo, una luce rosa comparsa davanti a lei e poi la confusione totale. Lidja non riusciva proprio a capire cosa fosse successo, sapeva solo che era successo qualcosa. “Bah, sarò veramente molto assonnata” disse con un profondo sbadiglio. Eppure dentro di lei qualcosa era cambiato, ma era molto indefinito, come una figura lontana nella nebbia.
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“Ti odio”
“Io di più”
“Non è vero!!”
“E invece siiii”
“Noooo”
“Siii”
“Non dovreste lavare i piatti voi due?” tuonò una voce proveniente dal giardino.
“Ewan non mi aiuta!”
“Non credere a Chloe, è una pessima bugiarda!”
“Basta vi prego!! Non avete più cinque anni!!” urlò esasperata Gillian entrando in cucina. La donna scoppiò in una grande risata: i suoi due figli erano impegnati in un duello con i cucchiai di legno e sembrava che stesse per scoppiare la Terza Guerra Mondiale: i loro visi erano contratti, gli sguardi fissi l’uno contro l’altro. Sembrava che un drago ruggisse dentro i loro corpi. Nell’aria si respirava tensione. Gillian si ritrovò a pensare il perché di quella loro aggressività improvvisa: un attimo prima giocavano e scherzavano e un secondo dopo sembrava che si volessero uccidere. “Ragazzi che succ…” un flash viola
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I due ragazzi erano seduti vicino al lago, in silenzio. Condividevano tanto durante quegli istanti, istanti che riportavano a galla le vicende, le emozioni, le perdite di due anni prima. Il ragazzo più alto, che abbracciava la compagna, sembrava nervoso, continuava a battere il piede per terra, come il ritmo di una muta canzone. Lei, invece, rimaneva immobile, gli occhi persi nel blu del lago, assorta nel suo mondo. Sembravano vivere in un mondo a parte, a destra un bambino rincorreva il pallone, a sinistra un gruppo di amici che rideva: nessuno li guardava, nessuno si preoccupava di loro. Il vento soffiava di continuo, ma all’improvviso cessò.
“Fabio, lo senti anche tu?”
“Si.”
Sofia si alzò per guardarsi in giro: ciò che vide la terrorizzò: tutti i presenti erano immobili. Erano terribili statue di persone che non avevano colpe. I due ragazzi si guardarono in faccia e immediatamente si avvicinarono tra di loro, sapendo che l’altro era speranza. Subito sentirono un rumore strano, un gorgogliare: il lago sembrava essere diventato come l’acqua che bolle nella pentola. Grandi bolle continuavano a salire in superficie e il vapore si alzava verso il cielo. Istintivamente si afferrarono le mani, poi si buttarono in acqua alla ricerca del loro passato.
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“…infine, collegando questi due cavi possiamo accenderlo!” disse orgoglioso Karl, mostrando la sua invenzione al professor Shlaflen. Era un strano marchingegno, che sembrava un misto tra un telecomando e il risultato di pezzi di lego dati a un bambino di 5 anni, che poteva collegare tutti gli apparecchi elettronici e farli funzionare anche da lontano. Karl aspettava quel momento da molti giorni e non vedeva l’ora di farlo vedere a tutta la famiglia: dopo che quel particolare ferro da stiro per le camicie era impazzito al primo utilizzo, tutti stavano un po’ alla larga da ciò che aveva creato. Il professore gli sorrise, intuendo ciò che gli passava per la testa.
“Prof, senti, ti volevo parlare di una cosa.” Disse il ragazzo serio.
“Dimmi pure, caro.”
“Ecco… è un po’ che ti volevo… ecco… chiedere…”
“Si…”
Improvvisamente gli occhi di Karl diventarono completamente rossi e lui parlò con voce meccanica “Il gallo canterà e la fine sarà. Voi non potete nulla, Ella vincerà e per voi non ci sarà speranza.” Poi chiuse gli occhi e si accasciò a terra, sotto un sguardo terrorizzato da parte del professore.
 
ANGOLO DI MEEEE
 
Ehiiiii sono abbastanza felice oggi e non so il perché!! Yappadappaduuuuuuu
Ok, basta. Non so perché ho scritto questa cosa, magari è un prologo di qualcosa che mai scriverò!!  O forse spero che la Troisi pubblichi un seguito della Ragazza Drago domani perché ci vuole tanto tanto bene e io immagino un ipotetico inizio. Ok sono pazza.
 
**messaggio promozionale**
Kaliko è una ragazza che ha deciso di scrivere una pseudo fan fiction. Rendila felice, regalale 11 parole, scrivile una recensione. La felicità degli altri è la tua felicità. Se non hai voglia di scrivere potrai usare questi messaggi già fatti:
 
“Che prologo carino. Anche io spero in un sequel della saga”
 
“Fai schifo. Non ha un minimo di senso, evita per favore”
 
È ufficiale: ho dei seri problemi mentali. Tutto quello che ho scritto è mooolto improvvisato (e così si spiega il perché dell’assenza di senso) e abbastanza idiota. Ok, è meglio se vado a dormire.
 
Buonanotte!!
 
Kaliko 
  
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