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Autore: TheThunderGoddess    01/08/2014    0 recensioni
Il Corsaro Nero s'avvicinò all'albero maestro insieme ai due falsi barbon err... barbuti e alzò la testa, fissandola. Come sempre, teneva la sua spada sguainata tra le mani e il suo mantello sventolava accompagnato dal vento, cioè dal ventilatore.
"Oh, guarda guarda guarda, cos'abbiamo qui? Il tesoro da me tanto sognato e che ieri, non so come, ho perso per colpa di una vedetta!"
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I personaggi della serie Scrubs appartengono alla rispettiva casa di produzione.

Questa fanfiction si svolge nelle prime stagioni della serie. E' di mia proprietà e non è a scopo di lucro, ma per puro intrattenimento.



Detto questo divertitevi!


TheThunderGoddess


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Finalmente... finalmente era arrivato. 
Il frullatore extra lusso e multiuso... il Magic Bullet. 
Il sogno di tutte le casalinghe. 
Un gioiello dell'innovazione, era un tesoro d'inestimabile valore ed'era un'orgoglio averlo. 
Costava un'ira di dio, infatti non l'aveva comprato, l'aveva sgraffignato all'isola Tortuga, (In realtà l'aveva vinto alla tombola dell'ospedale), sotto gli occhi invidiosi degli altri pirati. 

Però c'era un problema. 

Gliel'avevano spedito lì. 

L'avevano fatto apposta e ora la vedetta, Laverne Roberts, detta la Chimera, si trovava a custodirlo gelosamente non con due, ma con mille occhi, in quella ciurma di invidiosi. 

Si perché tra tutti lei era 'bella' come uno scorfano, con i suoi vestiti viola alieno, 'simpatica' come un riccio di mare e 'gentile' come un granchio.

Ai primi posti della sua lista nera si piazzavano di sicuro il capitano Robert Kelso, detto Bob Barbanera, un predone freddo e spietato, ma soprattutto avido e con un sarcasmo che porterebbe alla depressione anche un clown. Le sue vesti da brigante erano bianco carta igienica. Perse un'occhio in una dura battaglia, per questo portava una benda nera.

Lui si girò accigliato e se la tolse col suo tipico 'buon umore'.
"Scempiaggini! Non ho perso un'accidenti io! E non ho nessuna barba!"
Ecco appunto. 

Poi c'era il nemico giurato di Barbanera. Il vice capitano Percival Cox, detto Perry Barbarossa. 
Vestito di rosso ruggine, era come lui, con la differenza che era più giovane e anche lui era sarcastico, ma sfoggiava sempre un beffardo sorriso. 

Amava apostrofare con nomi femminili il suo sottoposto, Bambi, e l'unica immune al suo sarcasmo era la sua vecchia fiamma. Il Corsaro Rosa.
"Sono anche piu' bello del capitano e se osi dire il contrario, ti spedisco insieme a Bambi in Alaska, a fare il cane da slitta!"

Il ragazzo lo guardò.
"Io che c'entro?"
"Tu c'entri sempre, Anna dai capelli rossi!"
"Non ho i capelli rossi!"
"E io non ho la barba!"
L'unica che riusciva a sottometterlo era la sua ex.

Ma al primo posto c'era lui, il braccio destro di se stesso, l'arci-pluri-nemico di tutti. 
Con le sue micidiali armi nascoste riusciva a compiere imprese incredibili e a piegare chiunque al suo volere, ottenendo sempre e comunque ciò che voleva. Era astuto come una volpe ed'era sempre un passo avanti a tutti, sapeva i punti deboli di chiunque. 
Un pirata solitario, portava vestiti color nero petrolio. Lui era il temibile Inserviente, detto il Corsaro Nero. 

Annuì soddisfatto.
"Mi piace, anche se sono castano!"

Poi venivano gli altri, ma erano pericolosi come delle acciughe. Loro si girarono.
"Ehi!"

C'era il capo-mozzo J. D. Dorian, i suoi vestiti erano color azzurro sciaquone. Battezzato Bambi da Barbarossa e continuamente preso per il deretano da questo stesso... e da Barbanera. Arcinemico del Corsaro Nero. Come Barbie aspira a diventare un capitano, ma non saprebbe dare ordini nemmeno a una capra e con le donne, lasciamo perdere. Lo usavano come capro espiatorio. 
Voleva essere come Barbarossa, ma con la sua bandana fucsia a fiorellini, che riprendeva il suo carattere, non tremavano manco le galline. 

Lui incrociò le braccia.
"Anch'io faccio paura sai!"

Dopo di lui veniva la capo-mozzo Elliott Reid, battezzata Barbie sempre da Barbarossa e come Bambi, presa in giro da questo e da Barbanera. Era la sottoposta di quest'ultimo. 
Vestita color giallo marcio. Si lamentava di tutto e tutti ed'era anche molto svitata e paranoica. La usavano per punire i briganti che sgarravano. 

Barbanera si voltò.
"Per non parlare di quella ridicola pettinatura, con quella frangia sempre davanti agli occhi, mi chiedo perché quando guida non le fanno la multa per eccesso di capelli!"

Infatti, nonostante la sua bandana rosa con orsacchiotti, la frangia era una presenza costante. 
E' la rivale di Bambi, rancore nato da una storia d'amore fallita tra i due. 

La ragazza portò le mani ai fianchi, iniziando a sbraitare.
"E' un taglio alla moda sai! Hai qualcosa da dire? Eh? Eh? Eh? Ti faccio vedere chi comanda! Mi stai ascoltando?"
Ma andiamo avanti.
"Ehi aspetta, non ho finito!"

Poi c'era la piratessa, Carla Espinoza detta il Corsaro Rosa, che fa anche rima. Vestita color rosa gambero (La causa del nome). Era amata e temuta da tutta la ciurma, anche dal Corsaro Nero. Sapeva tutto di tutti e parlava, parlava, parlava, una vera lagna. Ma se osavi contraddirla, ti eliminava davanti a tutti senza pietà. 

Lei s'accigliò.
"Cos'hai detto? Cos'hai detto?"
Aveva un buon rapporto con Bambi, con la Chimera e con il suo braccio destro, Palla da Biliardo.

Subito dopo veniva il pirata Christopher Turk, detto Gandhi o Palla da Biliardo. Le sue vesti erano verde muffa. L'amato del Corsaro Rosa, era compagno d'armi di Bambi, ma anche compagno di stupidaggini, con il mozzo dalla bandana arancione zucca, di cui non ricordo il nome... pazienza. 
Di Palla da Biliardo si sapeva solo che era stupido e che Barbarossa provava per lui un'odio profondo.

Infine venivano i mozzi, i cuochi, le arpie e compagnia bella che non ho voglia d'elencare. Non sono qui a pettinare le galline. Sappiate solo che erano uno peggio dell'altro, un manicomio galleggiante. 

Bambi inarcò un sopracciglio.
"Galleggiante?"
Guardò fuori e rimase sorpreso, dalle finestre dell'ospedale non si vedeva altro che l'oceano. Solo in quel momento s'accorse del dondolio che faceva la struttura, anche perché le barelle e le sedie a rotelle andavano avanti e indietro, la struttura era diventata di legno e c'erano i sanitari err... i briganti che duellavano e chiacchieravano.

Comunque, la Chimera doveva stare attenta, poiché i nemici erano in'agguato, i duelli tra loro non mancavano e sentiva che per quel giorno sarebbe toccato a lei.

Il Corsaro Nero s'avvicinò all'albero maestro insieme ai due falsi barbon err... barbuti e alzò la testa, fissandola. Come sempre, teneva la sua spada sguainata tra le mani e il suo mantello sventolava accompagnato dal vento, cioé dal ventilatore.
"Oh, guarda guarda guarda, cos'abbiamo qui? Il tesoro da me tanto sognato e che ieri, non so come, ho perso per colpa di una vedetta!"

La indicò con l'indice.
"Tu hai infranto tutte le mie ambizioni e adesso sto pensando a come fartela pagare. A meno che non lo dai a me e risolviamo la cosa in modo pacifico!"

Barbarossa avanzò d'un passo, sfoggiando il suo irritante sorriso.
"Quello è il tesoro che dimostrerà alla mia ex che so cucinare! Lascialo perdere, lui ti sta minacciando mentre io, voglio proporti un'accordo! 

Barbanera fece una smorfia profonda, come se quello avesse detto una volgarità. Fissò il Corsaro Nero.
"Usare il tappetino del bagno come mantello, un cappello alla Art Attack e un pappagallo di peluche come compagno. Ridicolo!..."

Barbarossa rise, facendosi sentire apposta.
"...Fossi in te non riderei, visto che porti gli orecchini da donna! Gia che ci sei perché non ti metti i tacchi! E piantala di sputare a terra come i lama!"
Stavolta fu il Corsaro Nero a ridere, l'altro guardò altrove infastidito. 

Sputò a terra e cosi fecero tutti, tranne il pirata. Palla da Biliardo scivolò contro Bambi per questo e Barbarossa esultò.
"Ho fatto strike!"

Il Corsaro Nero fissò i presenti minaccioso, soprattutto Bambi. Ci teneva che la baracca galleggiante fosse pulita.
"Il prossimo che lo fa gli faccio pulire le latrine... tutte!"
Tutti sparirono dalla sua vista. Lui guardò il ragazzo che rimase immobile.
"Ti tengo d'occhio!"
Quello sgattaiolò via.

Barbanera scrutò la vedetta, che li guardava come fossero un branco d'idioti. Infatti lo erano.
"...Non ascoltare questi buffoni. Piuttosto, io posso darti il doppio di ciò che offre quest'idiota. E se vuoi, potrai venirlo a trovare... mentre lucidi gli altri miei tesori!"

La Chimera sospirò. Lo sguardo di una che sapeva il fatto suo.
"Neanche per tutto l'oro del mondo! Questo è il mio bottino e me lo tengo!"

"Tsk!"
Loro si girarono verso la voce. Barbie scosse la testa.
"Ve l'avevo detto che non avrebbe accettato!"

Barbarossa si schiarì la gola incrociando le braccia.
"E perché noi dovremmo ascoltare i noiosi e inutili consigli di Barbie punkettona?!"

La sua non era una domanda. Lei s'accigliò.
"Cosa? Ma perché ce l'avete tutti coi miei capelli?"

Il capitano inarcò un sopracciglio irritato e abbassò il mento fissandola.
"Perché sono irritanti. Chi te l'ha fatti, un parrucchiere per cani?"

In quel momento entrò un cane dal biondo pelo lungo, con la frangia a coprirgli gli occhi. 
Lui lo fissò con la sua tipica smorfia, avvicinando lo sguardo al suo muso.
"Niente cani a bordo!"

Il cane se ne andò, cosi anche Barbie. Il Corsaro Nero fissò Barbanera.
"Tornando a noi, sentiamo. Perché la Chimera dovrebbe darlo a te?"

Lui sorrise avido, mostrando i suoi denti d'oro, afferrò la maniglia che portava nella sua cabina.
"Perché io sono il capitano!"
Quando aprì la porta, e usci fuori una cascata di dobloni e tesori vari.

Barbarossa annuì.
"Accidenti Nerone. C'ha fregato eh?!" 

Lui alzò gli occhi al cielo.
"Non chiamarmi cosi o ti chiamerò Pendicarota!"

La vedetta scosse la testa davanti a tanta idiozia.
"Tanto è inutile! Il Magic Bullet non lo do a nessuno! Lo dice anche la parola, è magico, quindi me lo tengo!"

Barbanera assottigliò lo sguardo e rimise il gran tesoro nel suo studio richiudendolo. 
Gli altri due sorrisero. Soprattutto Barbarossa.
"T'è andata male 'Bob'bolone giuggiolone!"

Lui ringhiò in risposta e con una smorfia da brigante le puntò il dito.
"Riuscirò ad'averlo! Puoi starne certa!"
Esclamò autoritario, infine girò le spalle e se ne andò con dei passi furiosi, scontrandosi e facendo cadere 'Ted'dy Bear, uno dei mozzi. 

Il vice poggiò una mano sulla spalla del pirata.
"Voglio vedere come andrà a finire!"

Il Corsaro Nero scrutò la mano, l'altro la tolse subito ed'entrambi se ne andarono per i fatti loro.

La Chimera fece un gesto vago e tornò al suo lavoro. Non passò neanche mezz'ora che un ragazzo dai capelli alla DragonBall, s'avvicinò indifferente all'albero maestro. Lei lo notò subito. 
Non gli diede il tempo di chiedere.

"No!"

Bambi ci pensò su.

"E se me lo prendessi con la forza?"

La vedetta schiacciò un pulsante vicino a se e l'albero scese come un'ascensore arrivando fino a lui. Si tolse gli occhialini da vista, li poggiò sulla scrivania davanti a se e s'alzò con una capriola. Quindi tirò fuori delle sciabole seghettate e fece varie mosse acrobatiche alla Matrix.
"Allora vuoi un duello?!"

Lui la fissò come un pesce lesso.

"Ehm, no no. Quello che volevo era ehm... "
Prese una penna dal bicchierone della scrivania mostrandola.
"...mi serviva, ehm... questa... grazie... !"

Lei lo scrutò mentre quello se ne andava di fretta e furia. Quando tornò a sedere, s'avvicinò Barbie...

"Ho detto no!"

...e tirò dritta sbuffando. Sia Barbarossa che Barbanera, che stavano spiando, imprecarono e li presero a calci.

Il Corsaro Nero sorrise furbo con un brillante piano in mente.
Così, tra barelle che andavano e venivano e idioti che giravano, la giornata passò veloce, finché non arrivò la sera. 

Tutti dormivano beatamente nelle loro amache... tutti? No. Una figura misteriosa s'aggirava, silenziosa e indisturbata, tra le buie cabine, nessuno se ne accorse, nessuno si svegliò, nemmeno i briganti nelle barelle.

Si fece strada furtiva fino all'albero maestro e sempre furtiva, salì la rete che portava in cima e arrivò dalla vedetta, che ronfava più d'un leone marino. Osservò il forziere ormai a pochi passi.


Pensò con orgoglio. Poi però, s'accorse di un cappio a terra. Una trappola. Prevedibile. Essendo alta di statura, essa la scavalcò senza problemi e quando toccò il legno, questo cedette e la figura cadde, facendo un casino tremendo. In più formò un bel buco a terra. La Chimera scosse di nuovo la testa e si rimise a dormire.

Barbanera s'avvicinò fissandolo, con le mani ai fianchi. La camicia da notte color cachi... e le babucce morbidose. Spostò la punta del cappello dagli occhi. Assottigliò lo sguardo.

"Per quello ti detrarrò qualcosa dal tuo bottino, mister furbacchione!"

Quindi tornò a dormire, con un Barbarossa sghignazzante al seguito. La sua di camicia era arancione carota e portava le babucce coi pappagalli. 

Il Corsaro Nero sbuffò.
"Accidenti!"

Il mattino seguente ci provò Palla da Biliardo. La vedetta lo fissò infastidita girando lo zucchero nel suo caffé, precisando che la sua tazza aveva la sua faccia con su scritto The Queen. 
Anche di prima mattina rompevano, che seccatura.

"Senti, ci sarebbe il mio tesoruccio... ecco, dovevo farle un regalo e... beh mi chiedevo se- "
"No!"
"A- "
"No!"

Lui non obiettò oltre e se ne andò rassegnato. Un'istante dopo apparve il Corsaro Rosa. Lei sbuffò cominciando a stancarsi e sorseggiò il caffé.
"Mi è successa una cosa terribile, mi si è rotto il frullatore! Proprio ora che stavo per dare una festa! Mi serve subito, cosi ho pensato... visto che siamo amiche. Non è che mi presti il tuo?!"

La vedetta la fissò, l'altra la fissò, tutti le fissarono. 
"Ma certo!"

La piratessa esultò in silenzio mentre quella armeggiava sotto la scrivania.
"Grazie, grazie, grazie!"

Quando glielo mostrò, lei rimase spiazzata e gli altri sghignazzarono.

"Ecco qua! E' un pò vecchio ma, funziona molto bene!"
Non potendo ormai rifiutare, lo prese e andò via con la coda tra le gambe.

Allora tornò alla riscossa Barbarossa, ridendo e applaudendo.
"Molto astuta la nostra Whoopi Goldberg!"

Lei lo scrutò irritata sorseggiando il suo caffé.
"Senti senti, ha parlato Jim Carrey!"

Lui si schiarì la gola sfoggiando il suo irritante sorriso.
"Ti propongo una sfida! Se vinco mi becco il tuo forziere!"

Barbanera spuntò dal nulla.
"Mi aggrego anch'io!"

"Io no!"
I tre si voltarono, il Corsaro Nero sorrise allegro.
"Voglio vedere come perdete!"

La Chimera li indicò.
"Comunque, chi perde mi fa le pulizie per un mese!..."

I due si fissarono.
"Essia!"

"...E la sfida sarà di sfilare in bikini! Qui davanti a me!"

Barbanera inarcò un sopracciglio.
"D'accordo!"

Barbarossa sghignazzò.
"No problem!"

Palla da Biliardo arrivò tutto allegro.
"Che bello voglio farlo anch'io!"

I quattro lo fissarono.
"No!"
E lui se ne andò di nuovo rassegnato.

Due ore dopo.

"Per stavolta puoi tenerti la frangia ma ti avverto, se perdi dovrai raparti a zero!"
Esclamò il capitano scrutando Barbie dalla testa ai piedi, indossava un bikini viola prugna. Lei annuì.

Bambi si guardò.
"Non posso sfilare con un bikini da donna!"

Barbarossa sbuffò seccato. Il costume del ragazzo era verde evidenziatore.
"Adesso stammi a sentire Adelaide, non m'interessano le tue lagne! La sfida prevedeva in bikini e cosi sara'! Se ti azzardi a perdere, ti sparo un calcio nel sedere tale da spedirti sulla luna e ritorno!"

La Chimera s'alzò e tutti i briganti si zittirono.
"Che inizi la sfida!"

Per prima sfilò Barbie, con un andatura che era tutto tranne sexy. Tutti le fischiarono contro lanciandole qualsiasi cosa capitava a tiro. Anche galline. Lei scappò a gambe levate sotto lo sguardo furioso del capitano. Punteggio?

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Barbanera fece una smorfia di disprezzo.
"Come cozza non ti userei neanche per cucinare!"

Poi venne il turno di Bambi, che entrò a ritmo della musica, anche se non c'era, con fare molleggiato. Era una roba inguardabile e tutti si voltarono dall'altra parte disgustati.

Quando arrivò a metà passerella scivolò e andò contro una delle barelle. Il vecchio brigante che vi era sopra s'eccitò.
"Che sventolona! Mi dai il tuo numero?"
Lui scappò via come Schumacher. 

Il Corsaro Nero s'avvicinò sorridente al vice capitano.
"Ho fatto passare la cera!"

In quel momento passò il mozzo con la bandana arancione zucca.
"Sono stato bravo?"

Il Corsaro Nero gli lanciò un doblone che quello afferrò al volo.
"Evvai!"

Barbarossa lo scrutò incrociando le braccia.
"Ti odio con tutte le mie forze!"

Barbanera era impaziente.
"Allora? Qual'è il tuo punteggio?"

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-0
-0.3 $
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Il capitano inarcò un sopracciglio.
"Non esiste un punteggio minore di zero!"

A Barbarossa iniziarono a prudere le mani.
"Con Bambi tutto è possibile! Non è utile neanche come cima!"

La Chimera lo fissò.
"Hai perso! Devi farmi le pulizie per un mese!"

"No. Tecnicamente non ho perso io! Ha perso la mia modella, quindi lo farà lei! Vero Esmeralda?"
Bambi, che stava sgattaiolando via, si bloccò e li guardò, quindi annuì.

Poi il vice capitano indicò il Corsaro Nero che sorrideva felice.
"Tu togliti quel sorriso idiota dalla faccia. Faremo i conti dopo!"

Barbanera scrutò Barbie abbassando il mento.
"E tu! Per punizione farai le pulizie insieme a Bambi!"

La ragazza fece tanto d'occhi.
"Cosa? Ma se abbiamo vinto!"

"Si. Ma solo perché il tuo rivale era peggio di te. Con la tua pettinatura stavamo per perdere. E ora al lavoro, brutta capellona!"
Lei se ne andò sbuffando.

Poi, la vedetta prese il forziere e lo passò a Barbanera, questo si strofinò avidamente le mani.
E sotto lo sguardo curioso di tutti lo apri. Che sorpresa. Guardò la ciurma, poi fissò la Chimera.
"Ma... ma è vuoto!!"

Lei accarezzò il frullatore che teneva sottobraccio.
"Si! Gamberetto qui ha detto forziere, non tesoro!"

Lui prese a calci il forziere, rosso di rabbia. Barbarossa e il Corsaro Nero sorrisero beffardi, preparandosi a prenderlo in giro. Ma lui alzò una mano.
"Non una parola! E tu!"

Fissò il vice capitano indicandolo.
"E' tutta colpa tua! Parla come mangi la prossima volta, delfino curioso!"

D'improvviso qualcosa colpì l'ospedale galeone facendolo rollare. Avvenne il caos, roba che cadeva, gente che urlava, in falsetto, briganti che scivolavano. Galline che facevano le uova e capre che mangiavano i fogli. Un casino. 

Palla da Biliardo urlò, sempre in falsetto.
"Un Kraken! Si salvi chi può!!"

Tutti fuggirono o si buttarono in mare. Tutti? No. Il capitano, il vice e il Corsaro Nero erano rimasti, cosi come la Chimera. Perché?

Il Magic Bullet era ruzzolato al centro della struttura e non si sapeva chi per primo, l'avrebbe preso. 

Si fissarono con sguardi di sfida in un tutti contro tutti, e proprio mentre stavano per partire, un tentacolo s'attorcigliò sul frullatore e lo portò alla bocca del Kraken, che se lo pappò.
Adesso era una domanda a chi l'avrebbe ripreso. Barbanera fissò Barbie, ma lei scosse la testa. Cosi anche Bambi con Barbarossa. 

Il Corsaro Nero osservò calmo.
"Mi dissocio!"

Allora tutti fissarono la Chimera. Lei si portò le mani ai fianchi.
"State scherzando! Io non rischio la pelle per un frullatore! Tanto ne ho un'altro a casa!"

Tutti si guardarono sorpresi. A quel punto il capitano s'infuriò e buttò a terra il cappello.
"E basta con sta pagliacciata! Neanche fossimo a carnevale!"
Prese il suo camicie bianco e andò a cambiarsi, in quel momento l'ospedale tornò normale.

Barbarossa scosse la testa prendendo il camicie da primario.
"Peccato! Mi donava questo costume!"

Il Corsaro Nero sospirò prendendo la tuta da inserviente.
"E io? Mi stavo divertendo da matti!"

E cosi finì l'avventura della ciurma del Sacro Cuore. Tutto tornò come prima e tutti vissero furiosi e irritanti. 



Finish, Tè end, Time up, Das ende, Aufiedersen, Kartoffen, Aligato, Au revoir, Vou les vous pathé avec moi?.

Tutti si voltarono.
"E falla finita!"

Fine.






Spazio autore: Che devo dire, una storia nata da un momento di noia totale. Anche perché era da tempo che volevo postarla. Critiche costruttive e commenti sono sempre graditi. TheThunderGoddess
   
 
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