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Autore: Lilypuf    01/08/2014    1 recensioni
C'era una volta... Un personaggio di cui nessuno ha ancora parlato.
Ebbene sì, mi sono cimentata nella storia di un personaggio che non è comparso nella serie: il famosissimo gatto con gli stivali!
Ma come nasce un gatto parlante?
Tutto parte da un giovane di nome Charles Stiefel...
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Belle, Nuovo personaggio, Signor Gold/Tremotino, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Potions and Memories

CHAPTER 2 – Gli Stivali.

Il palazzo di Tremotino sembrava sempre lo stesso: alto, lugubre, troppo imponente per una persona che prima era il codardo del villaggio.
Charles conosceva bene la sua storia, ma badava bene a non rammentargliela. Dopotutto era un calcolatore nato, e inimicarsi qualcuno più potente di lui non andava certo a suo vantaggio.

Dopo essere entrato nell’enorme castello, notò un certo calore all’ingresso che durante le sue precedenti visite non era minimamente percepibile. Lo stesso Tremotino sembrò spiazzato e infastidito da questo nuovo arredamento, pieno di rose in fiore e candele accese. Nessuna ragnatela e nessun mobile impolverato. D’un tratto sentirono un tonfo e una strana musica provenire dalla cima delle scale: una giovane con un vestito dorato cantava e puliva al meglio ogni dettaglio del grande salone, facendosi aiutare da armadi e tappeti armati di scope e secchi d’acqua.
L’Oscuro smorzò con uno sguardo avvilito il sorrisetto di Charles, il quale era rimasto sconcertato per l’unico spettacolo che mai si sarebbe aspettato di vedere a casa di Tremotino.
“La mia nuova domestica... Che delizia”, sbuffò con tono seccato.
Fece cenno al ragazzo di seguirlo, ed entrambi salirono le scale. La giovane smise di cantare e abbassò la testa, accennando appena un inchino.
“Nessuno ti aveva chiesto di mettere delle luci, ragazzina.”
“Purtroppo non vedo bene al buio quanto lei, Signore,” soggiunse lei ironica.
Tremotino scavalcò l’immobile, terrorizzato appena vide sopraggiungere il padrone, mentre Charles si fermò ad osservare la ragazza. I suoi occhi verdi la squadrarono dall’alto in basso e, quando la vide infastidita mentre la scrutava, aggiunse divertito:
“Una nobile che fa le pulizie? Che tempi!”
 Scioccata per quell’affermazione, arrossì come se avesse scoperto uno dei suoi segreti più intimi.
“Non ti riguarda. Se sei come lui, di me non ti importerà nulla.” Rispose lei abbassando la voce, triste e melanconica.  
Il sorriso di lui si fece più serio e il suo sguardo dolce, come se comprendesse il suo stato.
 “Di certo non mi riguarda, ma voi non dovreste essere qui. Siete troppo bella per ridurvi così.” Fece un breve inchino verso la giovane. Questa ricambiò mentre Tremotino gli urlò di raggiungerlo.

Charles entrò in una sala più ampia dove era solito ricevere gli ordini dall’Oscuro, quindi non si soffermò più di tanto sull’enorme quantità di oggetti magici che ricoprivano le pareti.
Con uno schiocco di dita, Tremotino presentò al giovane una pergamena, incisa con lettere dorate che parevano illuminarsi man mano che leggevi.  Per lui era normale ricevere e firmare contratti, ma dopo aver letto le clausole principali, si soffermò su un dettaglio che stava alla base del suo viaggio.
“Giganti?! E come ci arrivo lassù?”
Tremotino rise di gusto a quest’esclamazione, e il suo sguardo lasciava intendere che era pronto a quella domanda.
“Lascia che ti spighi brevemente, mio piccolo signor Stivali. I fagioli magici sono oggetti potenti, ma purtroppo non ne dispongo attualmente, se è questo che pensi.”
“E dovrei procurarmeli io? Sai benissimo che non si coltivano come le patate.”
L’Oscuro sorrise e indicò una piccola sfera. Charles si avvicinò e vide in essa l’ombra di due giovani, che si baciavano e si tenevano le mani l’un l’altra, come a scambiarsi una promessa.
“Nobile da parte tua spiare due amanti. La vita solitaria ti fa male... Fossi in te ci farei un pensierino sulla donna delle pulizie!”.
Tremotino fece conto di non ascoltare, abituato alle battute impertinenti del ragazzo, e spiegò meglio le dinamiche della sua missione.
“Non so come abbia fatto la ragazza che vedi, poveraccia com’è, ma ha un fagiolo magico. Così intende far arricchire quell’arrogante del suo principino.”
“Un momento... Quello è il principe James?!”
“Ti stupisce vederlo con una sgualdrina?”, aggiunse serio. “Eppure, non ti facevo così informato sul regno, la famiglia reale e tutte quelle sciocchezze burocratiche.”
“Beh, le conosci anche tu queste sciocchezze. E poi fa sempre bene conoscere queste cose: torna utile nelle situazioni avverse sapere di quali poteri dispone un tuo possibile alleato... O un nemico, in questo caso.”
La sfera ora proiettava l’immagine dei due che si abbracciavano, e Tremotino la offuscò con della nebbia.
“Non ho mai parlato di rubare il fagiolo. Ti basterà salire sulla pianta una volta cresciuta, domani, nella foresta di Sherwood.”
“Saranno loro a piantarla?”
“Precisamente.”

Charles lesse di nuovo il contratto, rigirandoselo tra le mani e facendo cenni di assenso. Tremotino, intanto, spiava l’operato della domestica, che non la piantava di canticchiare. Con un tonfo, chiuse seccato la porta e si sedette di fronte al ragazzo, impaziente di sentire la lamentela successiva.
“La ricompensa mi sta bene, se è questo che ti preoccupa,” disse Charles, alzando gli occhi dalla pergamena. “Devi solo descrivermi meglio questo... Scatolo, vaso, contenitore. Sei certo che si trovi nella casa di questo Arlo?”
“Mi sono mai sbagliato su qualcosa?”.
Charles ripiegò il contratto dopo aver letto l’ultima clausola.
“Magia oscura. Se è la sola cosa pericolosa che posseggono questi giganti, saprò riconoscerla.”
“Il Vaso di Pandora è di per sé oscurità. Non mi hai mai deluso per questi lavoretti, quindi prendi tutto l’oro che quegli stupidi giganti posseggono, oche e fagioli, ma portami il Vaso e avrai ciò che brami di più.”
A quell’affermazione, il ragazzo alzò gli occhi e mostrò una luce diversa da tutte le altre, che li infiammava di bramosia e potere.

“Affare fatto!”. Firmò il contratto e Tremotino cominciò a sghignazzare compiaciuto.
“E ora una piccola modifica prima della partenza!”
Charles guardò l’uomo spiazzato mentre questi agitava una bacchetta magica contro i suoi stivali.
“Cosa stai facendo?!”, urlò lui, guardando i suoi stivali illuminarsi.
“Considerala una piccola assicurazione aggiuntiva al contratto. Questi stivali ti consentiranno di trasformati a tuo piacimento, e sarà molto più semplice per te seguire i due piccioncini senza essere notato, alto e affascinante come sei!”. Tremotino continuò a saltellare sul posto mentre finiva di imprimere magia alle scarpe.
“Ma una magia simile sarebbe un affare se non comportasse un prezzo più alto...”, aggiunse il ragazzo, che ora lo guardava serio.
“Sei preoccupato? Non dovresti, mio caro! E sì, ovviamente ha un prezzo...”. La bacchetta smise di emanare scintille dorate, e l’Oscuro girò intorno a Charles fissando le scarpe, come se la magia non fosse ancora terminata.
“I tuoi stivali saranno la tua salvezza. O la tua rovina, se non farai ciò che ti ho ordinato. Riuscirai a trasformarti in un gatto a tuo piacimento, ma si tratta di un’arma a doppio taglio: il gigante ti vorrà subito come oggetto da collezione, ma guai a te se cominci a parlare come un essere umano e riveli l’inganno! Ti considereranno come tutti gli uomini: un ladro e un usurpatore.”
Tremotino mise a posto la bacchetta e si girò verso il giovane, ancora incredulo.
“Ah, un’altra cosa: questi stivali resteranno ai tuoi piedi per sempre se non mi consegni il Vaso, e allora, se fallirai la missione, sarai costretto ad essere un gatto per l’eternità.”
Gli occhi gialli e vacui dell’Oscuro incontrarono quelli verdi di Charles, che non era mai stato così inquieto.



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~NdA: Eccoci arrivati al secondo capitolo della storia. 
Chiarisco qui alcune cose, per chi non ricordasse alcuni particolari della serie. Ricordate quando Emma e Hook devono trovare la Bussola Incantata nella casa del gigante? Bene, lì è presente un flash-back che vede come protagonisti il gemello del Principe Azzurro, James, e la sua amichetta Jaqueline, o anche chiamata Jack (presente anche in OUAT in Wonderland per chi lo segue). Dunque è esplicito l'intreccio con la battaglia contro i giganti e la fiaba di "Jack e il fagiolo magico".
Ho reso abbastanza giustizia alla figura di Tremotino secondo voi?
E cosa ne pensate del nostro protagonista? Secondo voi riuscirà nell'impresa?
Lasciate un commento o una recensione e vedrò di migliorare la storia man mano che procede. Alla prossima!


Lilypuf

   
 
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