"..."
"......"
Ognuno di noi ha almeno un amico o un'amica che sta quasi sempre zitto e non parla mai. Sono tanti i motivi per cui ciò accade.
Timidezza, mancanza di parole, o semplicemente a volte non c'è bisogno di parlare.
Tuttavia, se in quel pomeriggio afoso di fine Agosto, nella stanza principale del Mekakushi Dan c'era silenzio nonostante ci fossero ben due possibili interlocutori, le motivazioni erano diverse e tutt'altro che semplici.
Da un lato del tavolo c'era Konoha, che era proprio quel tipo di persona di poche parole che non parlava quasi mai e solo quando necessario. Il ragazzo si limitava a fissare il vuoto in attesa di qualcosa...
Dall'altra parte del tavolo invece...non c'era nessuno. O meglio, la sedia di fronte a Konoha non era occupata da nessuno, però lì sul tavolo era stato lasciato un cellulare inspiegabilmente attivo nonostante nessuno non lo stesse toccando da un pò... Quasi a fare da wallpaper, c'era la faccia imbronciata e scocciata di Ene, che se ne stava lì in silenzio...
Per i due non era facile. Si trovavano in corpi diversi dai loro originali ed erano solo un riflesso di quello che erano un tempo...eppure eccolì entrambi lì, di nuovo insieme.
Normalmente sarebbe una cosa da festeggiare, ma...appunto, per i due non era facile.
Anche se Ene non apriva bocca, la sua testa stava urlando. Sapeva che Shintaro e gli altri avevano lasciato lei e Konoha da soli di proposito e la cosa che tutti tramassero alle sue spalle la infastidiva.
Dopo essersela presa mentalmente per un bel pò con gli altri, Ene, sempre dal suo schermo, alzò lo sguardo, verso Konoha.
Non appena i suoi occhi caddero su di lui, distolse subito lo sguardo con aria seccata.
"...Come fa ad essere lui...? Lui...era più..." pensò la cyber-ragazza.
Passò altro tempo ed ancora nessuna reazione da Konoha. Ene iniziava a scocciarsi, quindi decise di iniziare a parlare lei per prima: "...Beh? Non hai nulla da dire?".
"...Cosa dovrei dire?" fece lui, con aria un pò assente.
"...Non lo so! Ma almeno dì qualcosa...! Che ne so...aaarrrgghh....!!" Ene continuava a spazientirsi sempre più, non avrebbe retto a lungo...
*toc toc*
Improvvisamente bussarono alla porta.
"Uh? Saranno tornati gli altri? Hey, tu, va ad aprire!" fece Ene, lei ovviamente non poteva aprire la porta quindi toccava a Konoha.
"Sì, subito." fece Konoha, alzandosi ed arrivando alla porta per poi aprirla.
Ad aver bussato però non era un altro membro del Mekakushi Dan, bensì...un fattorino.
"Oh? Ma allora questo indirizzo esiste davvero! Ed io che credevo fosse uno scherzo...! Meno male che il mio capo mi ha costretto a venire, arrivare fin qui non è stato facile e sarebbe stato impossibile senza le indicazioni date via telefono...Ah, scusa, ho parlato troppo! Avete ordinato voi tre pizze, sì? E' impossibile che io mi sbagli!" fece il fattorino.
"Sì, le abbiamo ordinate noi, ecco i soldi." fece Konoha, tirando fuori dalla sua tasca dei soldi e porgendoli al fattorino. Quest'ultimo prese i soldi e passò le pizze a Konoha.
"Bene, arrivederci! E grazie per aver scelto al Pizzeria Primavera!" fece il fattorino andandosene.
"Arrivederci." fece Konoha per poi chiudere la porta, portandosi dietro le pizze ovviamente, che poi appoggiò sul tavolo.
"Aahh, ma quindi gli altri arriveranno a breve?" domandò Ene.
"No." rispose Konoha aprendo il cartone della prima pizza: era ai quattro formaggi.
"Uh? Ma allora quelle tre pizze----?". 
"Sono per me." rispose Konoha, con tutta la tranquillità di questo mondo, per poi prendere la prima fetta di pizza facendola fuori in pochi secondi.
"......." Ene rimase in silenzio per qualche istante.
Konoha mangiò anche una seconda fetta. Poi quando si apprestò a mangiare la terza, si fermò un attimo e chiese: "...Vuoi un pò?".
"Stupido, come faccio a mangiare secondo te se sono ridotta in questo stato!?" sbottò Ene.
"...Ah già, dimenticavo. Scusa." fece Konoha, mortificato, però riprendendo subito a mangiare.
"Mpf!" sbuffò Ene.
Nel giro di pochi minuti Konoha divorò la prima pizza.
Poi passò alla seconda, una quattro stagioni, ed anch'essa fu divorata in pochissimo tempo.
Senza fare una pausa, Konoha si apprestò a mangiare anche la terza ed ultima pizza.
"Ma quanto mangi!? Non ti sazi mai!?" sbottò Ene.
"Mangiare...mi piace. Mi rende felice. Mangiare con gli altri è ancora più divertente." rispose Konoha, abbozzando un sorriso.
"E quali altri se siamo solo noi due!? Anzi, dato che stai mangiando da solo non credo che la mia presenza conti..." fece Ene.
"...Certo che la tua presenza conta." disse Konoha.
"Uh...?".
"Anche prima, io stavo sempre a mangiare, e non sempre tu mangiavi con me perché non avevi il mio stesso appetito. Però...mangiare con te è la cosa che mi rende più felice al mondo. Non so se questo corpo è in grado di ingrassare, però...anche se fosse...mi va bene ingrassare, purchè ogni pasto che mangio sia in tua compagnia.".
Konoha sorrise ad Ene.
Quest'ultima non seppe che dire, rimase in silenzio per qualche attimo e sembrava che fosse sul punto di piangere.
Poi riuscì a riprendersi e disse: "S-Stupido! Se mangi così tanto ti farà comunque male, anche se non ingrassi...! Mangia un pò di meno...e mangia più piano...".
Konoha riflettè un attimo su quelle parole, poi disse: "Va bene, così se mangio più piano stiamo più tempo insieme.".
Dopo quella frase Ene non disse più nulla.
Divenne rossa come il pomodoro sulla pizza margherita che Konoha aveva davanti e qualche lacrima solcò il suo viso.
Però...adesso quella situazione le andava bene.
Entrambi stavano zitti adesso, nessuno dei due parlava.
Però, quel silenzio andava bene. A volte non c'è davvero bisogno di parlare.