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Autore: cioshes    02/08/2014    1 recensioni
"Le lontre si tengono per mano mentre dormono, per paura di perdersi."
La notte ha le ore contate, ma la risacca è sempre lì, e aspetta di travolgerti.
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Momotarou Mikoshiba, Sosuke Yamazaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Notti in tende, notti intente.
La notte ha le ore contate, ma la risacca è sempre lì, e aspetta di travolgerti.

Quella notte Sōsuke si era ritrovato a dover dormire in tenda con Momotarō.
Quella piccola peste aveva da poco finito di percorrere a gattoni ogni centimetro della tenda, curiosando qua e là, staccando la coda alle lucertole che passavano pensando di essere inosservate.
Sōsuke avrebbe preferito dormire con Rin, magari.
Ma vedere Nitori che si rassegnava a ogni cosa facesse il piccolo Mikoshiba l’aveva spinto a provare una certa compassione, ed infine gli aveva concesso di dormire con Rin.
Il rosso, formidabile dorsista, che veniva da tutti paragonato a un’agile lontra, era ora seduto a gambe incrociate sul suo sacco a pelo. Le dita lunghe e affusolate, come il resto del suo corpo, giocherellavano con i suoi capelli, tamburellavano le sue ginocchia, percorrevano il perimetro del suo cuscinetto.
Non riusciva proprio a stare fermo, quel ragazzino.
«Yo, novellino.» fece Sōsuke, con il chiaro intento di prenderlo per i fondelli. «Ora mettiti a dormire, che è tardi.»
Ma era tardi davvero, e Sōsuke Yamazaki aveva troppo sonno per tollerare i capricci di quel nanetto, così, senza dargli il tempo di mugugnare una risposta, lo prese per la collottola con le sue manone e lo spinse a entrare nel sacco a pelo.
Il ragazzino sussurrò qualcosa di incomprensibile, con tono di protesta, ma poi mentre in tenda regnava il silenzio, rimase a fissare il soffitto.
Sōsuke gli dava le spalle.
Quelle spalle così grandi che anche lui avrebbe voluto avere.
Quelle spalle che si alzavano e abbassavano seguendo un ritmo regolare.
Prima velocemente.
Poi moderatamente.
E iniziavano a rallentare i movimenti, con il passare dei minuti.
Sembrava quasi che i suoi movimenti si confondessero col rumore delle onde, provenienti da fuori.
Quasi si perdeva, in quelle onde e nella sua schiena.
Le onde …
Pensò a una risacca.
Pensò a una risacca che lo trascinava via.
Non voleva farsi trascinare via, però.
La risacca lo sfiniva, lo allontanava dalla riva e lo portava al largo, verso nuove mete.
Senza nessuno, senza uscita.
Pensò che seguendo la risacca non ne sarebbe uscito.
Si sarebbe perso senza aiuto né luce.

No, voleva rimanere lì.
Sōsuke gli serviva, lui era l’esempio del suo ideale.
Era l’uncino che lo riportava a riva.
«Senpai» cercò di sussurrare, ma la sua voce suonava petulante lo stesso.
Quando Momo si preparò a richiamarlo, a voce più alta, egli finalmente si girò.
Una domanda, bofonchiata nel sonno come un’affermazione: «Che vuoi.»
Momotarō sputò tutto velocemente, per evitare inconvenienti: «Senpai dammi la mano finché non mi addormento.»
Ecco, già se ne pentiva.
Yamazaki aprì gli occhi, leggermente sbigottito dall’improvvisa dimostrazione di debolezza del rosso.
«Come, prego?»
Momo si voltò, anche se il buio copriva il suo rossore: «Hai capito bene.» borbottò.
Il moro sorrise beffardo, i suoi occhi brillavano nonostante il sonno.
«E tu saresti l’inarrestabile lontra del mar del Giappone?» rise.
La sua voce, di norma già profonda, era ancora più roca.
Mikoshiba non disse niente, si divincolò dallo stretto sacco e finalmente riuscì a cacciare il suo braccio.
Afferrò da solo la mano di Yamazaki, con arroganza.
Tutto d’un tratto si fece serio, e sfidò il suo sguardo.
«Le lontre si tengono per mano mentre dormono, per paura di perdersi.»


 
ANGOLO AUTRICE

Sì, mi sono impallata con i fill della Notte Bianca 4 di No ma Free lo guardo per la trama, eh e così forse sarà fino alla fine dei miei giorni.
So che mi perdonerete.
Lo so benissimo.

Però non fillare questo prompt è stato impossibile, perché:
a) è puccipucciosissimo, e 
b) è stato promptato da Amy, la dea del RinAi.
(So perfettamente che non è RinAi, questo prompt, ma ciò non toglie il fatto che AmyLerajie è quello che è).

Ri-ri-ri-ri-ri-ri-ri-ripeto che accetto qualsiasi tipo di critica, di consigli e di recensione, quindi don't be shy e fatevi avanti.

Pace, amore, e tanto Sosuke.

Cioshes.
   
 
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