Premessa

Quanto segue risponde alla domanda : “ E se Sasuke, venuto a sapere, in quella specie di riunione dell’Akatsuki,  che Pain era pronto a catturare Naruto, avesse deciso di avvertirlo?” . Questa piccola “what if”   risponderà a questa mia personale curiosità!

Buona lettura!

 

 

Damned Moon

 

-Pain tu muoverai verso Konoha. Non accetterò altri errori dal capo dell’Akatsuki…Kiuby dovrà essere nostra.-

Alzi lievemente lo sguardo.

“Kiuby”… .. Naruto.

Senti lo sguardo di Madara su di te. Lo senti frugare impunemente fra i tuoi pensieri.

Alzi il volto: nessuna espressione, perfettamente impassibile.

Il suo sguardo si allontana. Ottimo lavoro.

 

 

Finalmente la notte. Finalmente buio…se non fosse per la luna piena, con la sua livida luce, potresti  scomparire in quella confortevole oscurità senza lasciare traccia. Con la schiena poggiata al muro, lo sguardo perso nelle ombre della notte, pensi…più di quanto vorresti fare.

Questo potrebbe essere un grave errore. Non importa.

Ti alzi. Indossi il mantello. Ti cali il cappuccio sulla testa.

-Sasuke dove vai?-  è la voce di Juugo ad emergere alle tue spalle.

-…-

-Non avrai intenzione di..?-

-Sarò di ritorno prima dell’alba.-

Konoha, in fondo, non è lontana…

 

 

Sei sul terrazzo di casa sua, di fronte alla sua finestra. Al di là delle tende scorgi un’ombra. Pochi istanti e si accorgerà della tua presenza.

Lo vedi fermarsi proprio di fronte a te: ti ha visto!

Scompari dalla sua visuale. Le imposte si aprono, esce sul terrazzo.

-Chi sei?-

Rimani ancora per un po’ celato dalle ombre, a guardarlo da lontano. All’improvviso scompare. Sussulti…è dietro di te! Come? Quando?

-Sei diventato veloce…Naruto.-

Puoi sentire nitidamente il suo respiro strozzarsi.

-Sa-sasuke.-

Ti volti ponendo nuovamente distanza fra voi. Ti togli il cappuccio.

-Si.-

-Che ci fai qui?-

Nel buio non riesci a scorgere la sua espressione, ma lo conosci, puoi immaginarlo.

Abbozzi un mezzo sorriso. Senti la sua sorpresa, la sua tensione. E’ quasi divertente.

Torni impassibile. No, non c’è nulla di divertente in tutto questo.

-Fra poco arriveranno Naruto. Stanno venendo a prenderti. Saranno qui al massimo in un paio di giorni.-

Abbassa la testa, guarda per terra. E’ confuso.

Rialza lo sguardo.

-Tu come fai a saperlo?-

-…-

-Sasuke ti ho chiesto come fai a saperlo!!- ripete con voce lievemente alterata.

In fondo non è poi così stupido come credi.

-Lo so perché da ora io faccio parte dell’Akatsuki.-  parli pacatamente.

Conosci il peso delle tue parole, ma non credi che meritino un tono particolare.

Lo guardi. I suoi occhi brillano nel buio. Conosci quella luce: rabbia!

Un istante e ti ha scaraventato contro il muro. Ti scappa un singulto. Con un braccio schiacciato sul tuo collo e  l’altro sul tuo torace, ti blocca contra la parete.

-Cosa hai detto?- ringhia.

 -Mi hai sentito.- parli con voce strozzata,  quasi soffocato dalla sua presa.

Ti tira un cazzotto. Senti il gusto ferruginoso del sangue in bocca.

-TI HO CHIESTO CHE COSA HAI DETTO!!!- urla.

Abbassi lo sguardo.

-Ti conviene andare via da Konoha stanotte…se ti troveranno non avrai scampo.-

Un altro pugno. Ancora più forte.

-L’AKATSUKI HA UCCISO ASUMA-SENSEI, RAPITO GAARA….L’AKATSUKI HA UCCISO IL MIO MAESTRO !!!!!-

-…-

Ti lascia andare e retrocede, quasi barcollando.

-L’Akatsuki vuole uccidermi…- sussurra stringendo gli occhi –Cosa sei diventato, Sasuke?-

Già Sasuke…cosa sei diventato?

Fa una pausa, poi riprende come se avesse momentaneamente riacquistato le forze.

-Perché mi hai avvertito? E’ un modo per lavarti la coscienza?!-

E’ disprezzo quello nella sua voce?

-…-

 Abbassi lo sguardo. Senti di non avere il diritto di guardarlo in faccia.

-Sparisci…-

Trasalisci.

 “Cosa?”

Alzi gli occhi, incredulo.

-Ti ho detto di sparire, va’ via.-  la sua voce si incrina appena nel pronunciare quelle parole.

Apri le labbra per parlare… Tu non…non sai…non volevi…

Torni a respirare. Distogli lo sguardo.

-Va bene.-

E’ giusto così. Ti volti, pronto ad andare via.

-Sasuke…-

Ti fermi, in ascolto.

-….-

Non parla. Stringi gli occhi. Vorresti che lo facesse.

Respiri ancora. L’aria ti entra nei polmoni con dolore.

-Addio.-

Con un salto sei già sul tetto della casa accanto.

Ti fermi, lo guardi con la coda dell’occhio:  lo vedi cadere in ginocchio , la testa china, i pugni piantati in terra.

Volti lo sguardo alla maledetta luna piena,e alla sua luce. Ti cali il cappuccio sulla testa. Nascondi gli occhi fra le ombre. Niente, luna, niente luce…Ora vorresti solo scomparire, senza dolore, nell’oscurità.

 

 

-Perdonami Naruto.-