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Autore: AceSpades    02/08/2014    1 recensioni
La storia narra di una situazione realmente accaduta.
Spero vi piaccia :)
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Era una calda giornata di Agosto, quando, un giovane lavoratore stanco tornò da lavoro.
Guardava il cielo, lo fissava e diceva tra sé e sé sospirando:”Dove sei piccola mia? Mi manchi…”
Dopo quelle parole si grattò la testa e si mise in cammino per andar a prendere l’autobus.
Manu, così è conosciuto, ama molto viaggiare ed essere folle.
Mentre era in cammino, vide alcuni paesaggi che gli ricordavano persone a lui care, le perse per alcune cavolate di cui lui era conseguenza e non causa.
Arrivato all’autobus, si girò per vedere le persone all’interno.
Non vide nessuno al primo “giro di perlustrazione”.
Gli sembrava strana questa situazione e allora guardò con più attenzione e diventò rosso come il colore dell’autobus; un rosso fuoco acceso e vivo, un rosso cremisi.
Manu, sorpreso, vide una ragazza: era bellissima, le sue sembianze fisiche per lui erano degne di una dea.
Non riusciva a respirare silenziosamente, si sentiva soffocare all’interno come un abbraccio stretto, ma dall’interno della sua anima.
Ciò che lo stupisce è che lui si crede un demone: lui essendo un’anima buona, particolarmente buona e strana nel senso buono, deriva da un passato terribile, di cui non narra mai.
Manu decise di andare a parlare con lei, si presentò con un sorriso dicendo “Ciao, sono Emanuele, tu?”
Sorpresa la ragazza gli rispose “A-Anna, piacere di conoscerti!” con un sorriso vero e delicato.
“C-Come v-va?” arrossendo sempre più nel guardarla.
“B-Bene. Scusa la timidezza, ma così di colpo un bel ragazzo come te non capita tutti i giorni ahaha!”
Sentendo queste parole, lui stava impazzendo, deglutiva e sentiva caldo.
Manu è introverso, orgoglioso e testardo, ed ama alla follia il freddo per un motivo.
Dopo pochi minuti le rispose “ Eh già, non è roba da tutti i giorni vedere una dea qui tutta sola sull’autobus.”
Arrossì; è una ragazza dai capelli arancioni ed occhi azzurri, aveva solo occhi per quel viso e quello sguardo.
“Non è vero, sono brutta!” lei con voce debole.
“No, fidati, sono realista e difficile da conquistare o da convincere e tu… ce l’hai fatta solo facendoti guardare…”
“O-owh, grazie…” lei lo abbracciò molto forte e a bassa voce sussurrò “Mi sento protetta con te”
La strinse leggermente più forte, dopo l’abbraccio vide che mancarono poche fermate al suo arrivo e di corsa le chiese “ Anna, come va? “ rosso in faccia e voce delicatamente dolce e bassa
“ Adesso bene, ora che ho trovato un mortale che può sconfiggere gli dei solo parlandogli.”
Manu stava stringendo la mano talmente forte che gli usciva il sangue per non prenderla e baciarla subito.
“Io sono arrivato a destinazione oh dea, mi dica solo dove posso trovarla?” ansioso della risposta.
“Mi puoi trovare a lavoro. Tieni!” gli diede un foglietto con scritto l’indirizzo e l’orario dei turni.
“ Grazie, ci rivedremo! Di questo sono sicuro!” esclamò con felicità e determinazione.
Lei rispose ridendo “ Ti attenderò con ansia mio comune mortale. Aspetterò con gioia” salutandolo con uno sguardo, che diceva “ Già mi manchi, per favore torna…”
Manu durante il tragitto di casa fissò il cielo ridendo e alzando il pugno al cielo dicendo “ Dopo tanto tempo, finalmente mi sono risvegliato dal mio lungo sonno!”
Ma aveva uno sguardo decisamente tutt’altro che felice, il suo diceva “ Tra un po’ arriverò Anna, è una promessa!”
Si mise sul letto a suonare la sua chitarra elettrica, stavolta le sue note erano diverse dal solito heavy metal, stava suonando qualcos’altro fissando la finestra…
La canzone che stava interpretando era “November Rain” dei Guns N’ Roses.
La cantò con una voce delicata e lenta, una voce rassicurante ed emozionante allo stesso tempo come se urlasse il male di tutti e ne liberava di esso.
Dopo qualche ora si mise sul letto e si limitò solo ad ascoltare la musica, è la parte che ama e che adora.
Lo stomaco gli fece male, ansimava e si chiedeva cosa gli stesse succedendo.
Sempre più impaurito, Manu parlò tra sé e sé dicendosi “ No, non è possibile, io non ho mai provato paura e non posso innamorarmi, no! Sono un condannato.”
Passarono giorni e lui non mangiò e non uscì di casa, rivide il foglietto e vide che oggi era in turno.
Si fece la doccia, si vestì velocemente e corse da lei, come se fosse il suo giorno di vita.
Entrò nella struttura e rimase a bocca aperta, senza fiato, si era appena sciolta i capelli e ridendo con quella bellissima voce se li rilegò.
Lui non aveva mai visto una voce ed una ragazza così affascinante e dolce.
“Anna, sono venuto qui per te.”
“ Ohi manu, ti attendevo con ansia! Pensavo non venissi più. Riflettendo in questo periodo… ho capito che devo dirti qualcosa!” sorridendo a pieno viso e rossa in volto
“ A-An-Anche io Anna devo dirti qualcosa di importante.”
Si misero appartati in una stanza, da soli, al buio.
“ Inizio io che sono l’uomo” lei annuì.
“Anna, sono passati molti giorni dal nostro ultimo incontro e da quel momento non ci ho capito più niente. La mia mente era invasa solo da quel ricordo, il mio corpo era strano: lo stomaco non ne voleva sapere di mangiare, il mio cuore batteva velocemente e ansimavo. Pensavo fosse febbre e invece ho scoperto, che per la prima volta, mi…”
Lo interruppe al volo e lo baciò con passione e commossa, disse a tratti “ Sono innamorata di te.”
Lui senza parole, sorrise dolcemente e lentamente la baciò con tutto l’animo che aveva in corpo.
Dopo il bacio, si coccolarono e finirono col dormire insieme spogliati ed abbracciati si scambiavano carezze e coccole.
Da lì, Manu guardò il cielo sorridendo vittoriosamente e disse “ Ora che ti ho trovato, piccola mia, so per certo che con te vivrò giorni felici, per il resto della mia esistenza…”
Si misero insieme, erano la felicità e l’amore fatta a persona.
Passarono molti anni, e ad un punto Manu disse alla sua amata “Anna, ciò che abbiamo passato tutti questi anni deve rimanere solo nostro, un ricordo lucente nell’oscurità!”
Le rispose con un no secco e lo buttò a terra con una forza sovrumana e gli disse “ Scemo! Non sarà un ricordo oscurato. Noi siamo luce e saremo la luce dell’universo! Ed ora baciami!”
Si baciarono con foga e ci misero tutto l’amore in corpo e in cuore che potessero avere.
Manu si rese conto che per tutti questi anni si sbagliava su di sé.
Ora vivono insieme ed hanno un figlio di nome Ace.
E fu così… che vissero tranquillamente la loro vita in un amore eterno.

 
  
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