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Autore: AvaNa Kedavra    09/01/2005    9 recensioni
Strane voci circolano sul nipote dei Dursley… Tipo strano… Un anormale… Un caso irrecuperabile… O forse solo diverso?
Genere: Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ringraziamenti: Come al solito una montagna di grazie alla mia beta e prima sostenitrice LilyCiuffetty, a chiunque leggerà, a chi gentilmente mi ha recensita nelle precedenti ficci, a chi mi ha sostenuta, a Vale e Judie, a tutti coloro che mi hanno fatto avere una parola di supporto anche prima……….. e a chi mi vorrà recensire ora!! Un bacio a tutti!!

 

 

Diverso

 

Londra; è una splendida mattina di Luglio, il sole, caldo e luminoso come una palla infuocata, brilla in un cielo limpido e terso.

Una lussuosa limousine nera si ferma davanti a un’elegante villa, dalla quale esce affrettata una donna, fisico asciutto, abbigliamento ricercato, modi eleganti e assolutamente normali. Come tutto intorno, d’altronde. Assolutamente normale. Un perfetto quartiere d’alta borghesia inglese. Qui solo gente benestante e di classe, il messaggio che trasuda da ogni mattone. Gente normale.

La donna si rivolge al misterioso passeggero dell’auto.

“Oh, miss Walter, mi permetta di presentarmi e di darle il benvenuto!! Io sono Maggie Broadbent e questa è assolutamente la zone più raffinata dell’intera città, sono sicura che si troverà benissimo! D’altronde qui vive solo gente di classe!”

Dalla limousine scende una donna elegantissima, l’aria nobile e sprezzante e il portamento distinto.

 

In quel momento un giovane sui sedici anni svolta l’angolo e si trova a passare sul vialetto, poco distante dalle due signore. Sta correndo, solo un fulmine longilineo e dalla arruffata zazzera nera si offre alla loro visuale. Supera con un balzo una curatissima aiuola ed entra a capofitto in una villetta signorile poco più in là.

 

“Ah sì? E quello chi era allora?”

“Oh, non ci faccia caso… Quel Potter! E’ il nipote dei Dursley… Già, loro sì che sono gente per bene! Se solo la sorella della signora Petunia (gran brava donna!) non fosse scappata con quel disgraziato… Un disoccupato, ubriacone… Di quella brutta gente!! E si sa, quando qualcosa non va nei genitori, non va neanche nei figli…! Poi sono morti entrambi in un incidente stradale… E guardi che disgrazia è capitata tra capo e collo ai suoi poveri zii!! Un tale ragazzaccio in giro per casa… Sempre con quell’aria trasandata… E poi quei capelli! Mio Dio!! E poi come si veste… Sembra uno straccione! Abiti larghi, sgualciti, sformati… Pensare che i Dursley sono gente a modo, non gli hanno mai fatto mancare nulla!! Anzi, dovrebbe essere solo grato loro di averlo allevato come un figlio… Ma sa, il ragazzo è un po’ disturbato… Con quella sua perenne aria arrogante e il passo ciondolante! Una cosa vergognosa… Poveri Vernon e Petunia! E sì che loro cercano solo di inculcargli un po’ di buone maniere! Il ragazzo invece è proprio un barbaro, ignora ogni regola del Galateo! Non si aspetti nulla da lui… Non ha rispetto per nessuno, nemmeno per i superiori!! Anche con quelle buon’anime degli zii… E il suo povero cugino!! Mi dica un po’ se un così bravo ragazzo deve convivere con la paura di un tale scellerato! Per quel che ne so io non è propriamente pericoloso, ma Vernon dice che è completamente squilibrato… Che uomo nobile a tenerlo… E invece lui è sempre così brusco, tronfio e irriverente! E sì che i Dursley mica chiedono tanto! Solo un po’ di educazione, insomma!! Per non parlare poi del suo linguaggio… Cioè, io non ci ho mai parlato, ma mi hanno detto che è veramente da scaricatore di porto! Tanto volgare… Un tale popolano, se capisce che intendo!! E poi è tutto strano, un anormale… Per me è pazzo!! Fissa tutti con quel suo sguardo glaciale, manco fosse il padrone del mondo! Piccolo moccioso protervo! Ma non badi a lui, mia cara… Si fa vedere poco in giro e, tolto lui, questo è sicuramente il posto più elegante e raffinato dove vivere! Ma parliamo d’altro, di certo non le interessa!”

 

Miss Walter fino a quel momento ha ascoltato con aria assorta e sempre più torva.

 

“Ah, sì invece, sono molto interessata! Intende che dovrò convivere con quel… Quell’essere?!”

“Oh no, non si preoccupi, va in una scuola privata, al S. Bruto (un centro per casi irrecuperabili come lui) per tutto l’anno accademico…” Si affretta a rispondere l’altra donna.

 

“Molto bene… Spero di vederlo il meno possibile… Farà tanto penare quei poveri zii… Brava gente, dice? Ma lo saranno sicuramente… Le grandi disgrazie rendono migliori… Piuttosto, che altro ci si poteva aspettare dal ragazzo? Ha detto che suo padre era un disgraziato, e tale padre, tale figlio, vero?” Commenta asciutta la nuova vicina.

 

Intanto Harry Potter è rientrato con passo ciondolante e aria svogliata nella casa degli zii. Per quanto si sforzi non riesce proprio a considerla sua.

Si barrica subito nella sua stanza e si getta sul letto.

Ok, non è un bel periodo già di suo, non ha assolutamente voglia di stare a sentire le cattiverie dei vicini…

La giornata è torrida, la camera sembra dover bollire, ma non sa dove andare altrimenti per essere al sicuro dalle voci crudeli della maldicenza altrui…

Fissa con sguardo vacuo la sua stanza. Poi si corregge, non è sua, è solo una sistemazione temporanea.

Non c’è molto… In un angolo troneggia un enorme baule con le sue iniziali, aperto, dal quale fanno capolino libri e libri di svariati argomenti, semplicemente strani, che gli zii chiamano abitualmente robaccia farneticante e dei quali non vogliono nemmeno sentir parlare. Ma loro non possono capire. Cose buone solo per quelli strani come lui, no?

Sui muri, solo qualche foto dei suoi amici più intimi che porterà via con sé alla sua partenza. Qualcuna dei suoi genitori… Gli sorridono, agitano la mano. Sì, si muovono.

Sul pavimento qualche vestito sparso, strani oggetti di natura non meglio identificata, o almeno, non indentificabile per quelli che non sono come lui e in generale un caos primordiale. Lo stesso che da sempre regna nella sua mente e nel suo cuore.

Sul davanzale, una gabbia. Una candida civetta vi si agita dentro irrequieta, ansiosa di distendere le ali in un volo che ora le è però negato. Unica amica sincera a Privet Drive.

Un armadio. Un’anta aperta lascia intravedere una particolarissima divisa; una tunica nera, un atipico stemma sul petto, appesa con cura. Sotto, pergamene e altri libri dall’aria voluminosa e antica. Penna d’oca e boccette di inchiostro che non tocca da quasi un mese. Lettere. Lettere affettuose, di amici sinceri, ma ai quali non risponderà. Non ora. Forse domani. Forse mai.

Un moto d’ira. Il ragazzo si alza e chiude con violenza l’anta.

Poi si affaccia alla finestra. Poco distante, le due distinte signore stanno ancora parlando. Harry si augura non dei fatti suoi. In giardino, zia Petunia annaffia i fiori. Il volume del televisore di Dudley giunge smorzato, ma è presente, come sempre. Zio Vernon lava l’automobile.

Harry torna sul suo letto e fissa il soffitto con aria assente.

Ecco le sue catene. Un pensiero amaro alla Persona Normale che non sarà mai. Non è nella sua natura. Lui è un Mago. A volte vorrebbe essere uno qualunque, ma non lo è. A dir la verità, non è nemmeno un mago qualunque. Nel suo sguardo cupo si cela un segreto terribile e doloroso, che segna i suoi occhi di ragazzo e li trasforma in quelli di un uomo che ha già sofferto troppo. Ma loro non lo capiranno mai.

Semplicemente diverso.

Semplicemente prigioniero.

 

 

FINE

 

Finito… Questo era un esperimento un po’ particolare… Ho voluto descrivere Harry da un punto di vista un po’ insolito, senza entrare mai in una descrizione diretta, ma attraverso le parole di chi NON lo conosce, attraverso la sua stanza, i suoi gesti, il suo aspetto… Aggiungedoci poi una bella dose di sarcasmo nei confronti dei Dursley e di tutti quelli come loro, caratteri accentuati (ma forse non troppo…) nelle due vicine!

Non mira particolarmente ad emozionare…… Solo a far RIFLETTERE.

Una scelta atipica, per questo mi farà ancora più piacere del solito sapere che impressione vi ha fatto, insomma, se ho reso l’idea… Aspetto tante recensioni!!

 

Kissotti,

 

Grazie,

 

AvaNaKedavra

  
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