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Autore: AkiChan    02/08/2014    2 recensioni
"Ohi, Haya..."
"CLAP!"
Si, aveva preso anche quella bestiola maledetta!
Riportò lo sguardo sul guardiano della pioggia, per continuare ciò che avevano iniziato, ma si ritrovò a fissare un paio di occhi marroni abbastanza confusi.
Cosa aveva quell'idiota da guardarlo cosi?
Poi, improvvisamente, capì...
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Hayato Gokudera, Takeshi Yamamoto
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Le zanzare d'estate portano solo guai 
 

Gokudera odiava l'estate.
Non gli piaceva il caldo, il sole e al mare o in piscina non poteva nemmeno andarci visto che il suo corpo era perennemente pieno di lividi rossi, che lasciavano intuire come era trascorsa la notte.
Ma ,per una cosa in particolare, questa stagione non rientrava tra le sue preferite: le zanzare.

"Ma vieni qui piccola bastarda!"
"H-hayato... Ma solo a te pungono?"
Era un normale pomeriggio estivo e caldo, ormai adulti, il guardiano della tempesta e quello della pioggia condividevano un piccolo appartamento in una palazzina a Namimori; era grazioso: una cucina con la sala da pranzo, una camera da letto, un bagno e un salotto abbastanza grande da riuscire a contenere un bellissimo pianoforte nero, avevano ovviamente anche la loro casa nella base dei vongola, ma, molte volte, preferivano questa, gli faceva sentire più "normali".
"L'ho presa! Evvai! Una zanzara in meno per l'umanità!"
Sorridendo il giovane mostrò il palmo della mano all'altro ragazzo che lo aveva osservato per tutto il tempo seduto sul divano.
"Stai diventando ossessionato nell'uccidere zanzare!"
Rispose scherzosamente Yamamoto passandogli un fazzoletto per pulirsi la mano.

Un altro motivo per cui Gokudera odiava questa afosa stagione è che non poteva farsi fare le coccole da Yamamoto, grondava di sudore solo al pensarci!
Eppure tutte le sere il moro ci provava e lui doveva sempre di malgrado rifiutare.
Quella stessa sera Hayato si era appena fatto una doccia gelata, per tentare di diminuire il caldo opprimente, quindi l'altro pensò che fosse un ottima occasione.

"E dai Hayato... E da settimane che non lo facciamo perché hai caldo. Per favore" 
Erano entrambi seduti sul grande letto morbido e, ovviamente, senza coperte; Gokudera stavo leggendo una delle sue riviste sui misteri, mentre Yamamoto già disteso, con una mano che sorreggeva la nuca, lo fissava con occhi da cucciolo.
Gokudera a quella richiesta lo fissò a sua volta, senza rispondere, e chiuse la rivista:" Uhm..."
Il guardiano della pioggia conosceva abbastanza il suo ragazzo per capire che gli aveva appena dato il suo consenso.
Senza pensarci due volte si buttò su di lui, iniziando a baciarlo, dapprima dolcemente, poi sempre più profondamente.
Iniziò poi a scendere, tentanto di leccare più pelle possibile, lascio segni visibili sul collo e inizio a dedicarsi all'area intorno ai capezzoli mentre dalle labbra di Gokudera iniziavano a uscire lievi gemiti.
Iniziava a fare davvero caldo, quindi si fermò giusto il tempo per spogliare se stesso e l'altro ragazzo, tornando subito al suo lavoro sulla pelle bianca del giovane di sotto.

Gokudera, era davvero immerso in quello che il moro stava facendo, passava le mani nei suoi capelli corvini e morbidi, gli accarezzava la schiena seguendo il profilo dei muscoli. 
Finche il suo sguardo non fu catturato da un piccolissimo insetto.
Uno di quegli esseri schifosi e succhiasangue si era infilato in casa e gli aveva raggiunti nella camera.
Gli occhi verdi del ragazzo seguirono il suo movimento e la sua mano era già pronta a colpire non appena l'animale si fosse appoggiato in un posto raggiungibile, si, eccolo che si avvicinava...

Yamamoto si era accorto che il ragazzo sotto di se era preso da qualcos'altro che non era lui e ciò gli diede un po di fastidio.
"Ohi, Haya..."
"CLAP!" 

Si, aveva preso anche quella bestiola maledetta!
Riportò lo sguardo sul guardiano della pioggia, per continuare ciò che avevano iniziato, ma si ritrovò a fissare un paio di occhi marroni abbastanza confusi.
Cosa aveva quell'idiota da guardarlo cosi?
Poi, improvvisamente, capì...
Riportò lo sguardo sulla sua mano, che non si era ancora spostata da dove aveva ucciso la zanzara, poi nuovamente sul viso di Takeshi, zanzara, Takeshi, zanzara, Takeshi...

"N-no... Non è come pensi, c'era una zanzara..."
Disse, mentre il suo viso diveniva sempre di più rosso.
Non c'erano dubbi, la sua mano era appoggiata sul fondoschiena di Yamamoto, mentre una chiazza rossa iniziava a vedersi sotto ad essa.
Il moro non riuscì ad impedire ad un sorriso di impadronirsi delle sue labbra, ma non era il solito luminoso e allegro, no, quello era il sorriso di una persona che aveva appena avuto qualche idea perversa.

Hayato tentantava ancora di scusarsi, ma era talmente imbarazzato che non riusciva a mettere insieme le lettere per formare una parola e molto presto quelle frasi sconnesse divennero urla di piacere.

Alla fine la loro notte fu tanto calda, i vicini non riuscirono a chiudere occhio e quella furba zanzara svolazzava ancora tranquillamente nella loro camera





*Piccolo spazietto di un'autrice perversa*
Oh, ma avete davvero letto questa cosa?
L'ho scritta per colpa delle zanzare che, anche se non fa caldo, ci sono.
Comunque, non sarò l'unica, ma l'estate qui da me non è ancora iniziata, più che agosto sembra novembre.
Lo so, ho scritto solo poche righe, ma sono di corsa, devo inizare a mettere giù qualche altra FF che ho in mente...
Ci riuscirò mai? Forse...
Sperando che questa schifezza, scritta da un cellulare perché, anche se non c'è il temporale, la corrente è già saltata due volte, vi sia piaciuta :D
Alla prossima!
-Aki

 
 
 
   
 
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