Libri > Shadowhunters
Ricorda la storia  |      
Autore: TheWomanInRed    02/08/2014    1 recensioni
Questa storia è nata in una calda giornata estiva dove il mio picco di demenzialità ha raggiunto il suo massimo.
La storia parla dell'incontro tra Jem e Jocelyn...
Possibili spoiler per la Principessa
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Carstairs, Jocelyn Fray, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La storia di come Jem incontrò Jossssy (con quattro esse) e quei due si innamorarono

Jossssy (sempre con quattro esse) stava camminando allegramente per le vie di Alicante, era spensierata e felice (daltronde suo figlio stava solamente progettando di distruggere l'umanità, ma questa era una cosa di poca importanza). Stava andando a casa di Luciano, il suo migliore amico a quattro zampe, per portargli un po' di croccantini. L'ultima volta che Luciano era rimasto a digiuno era entrato a far parte di una specie di setta e aveva convinto Jossssy a seguirlo, facendole incontrare l'uomo più figo dell'universo, Valentino. Con lui aveva avuto due figli, Giovanni Sebastiano, un pazzo psicopatico innamorato della sorella che si credeva figlio di una certa Liliana, come se lo sforzo di partorirlo lo avesse fatto lei, e suor Clarissa, una pittrice con le visioni che aveva deciso di prendere i voti per la frustrazione tanto che non poteva sfiorare il ragazzo, un tipo che assomigliava ad un falò quando si incavolava, se non voleva rischiare di diventare un pollo arrosto. Ritornando alla nostra storia, Jossssy (sempre con quattro esse, ricordate?) era talmente presa dai suoi pensieri (stava giusto pensando di farsi un bagno nel lago tossico, tanto per non farsi mancare niente) che aveva sbagliato strada e si era misteriosamente ritrovata nella camera di un fratello silente. Non appena Jossssy capì dove era finita, invece di andarsene (come suggerito da alcuni misteriosi cartelli che recitavano "Non entrare" oppure "Grande pericolo" ma anche "Se entri ti staccò la testa e la butto nella spazzatura") entrò (ma giustamente). Sdraiato sul letto c'era un bellissimo ragazzo di appena un centinaio di anni che piangeva a dirotto. L'attenzione di Jossssy fu subito catturata dagli addominali del tipo (che ammettiamolo, erano da oscar) laciandola così a bocca aperta. Il misterioso tipo, dopo una buona oretta dall'entrata in scena di Jossssy, si accorse che c'era qualcuno nella camera (tipo sveglio, eh?) e puntò i suoi bellissimi occhi sulla nuova arrivata.
"Chi sei tu?" chiese l'affascinante ragazzo
"Sono Jossssy con quattro esse, e tu?" rispose la donna che nel frattempo si era slogata la mascella a forza di stare a bocca aperta
"Io sono Jem, per gli amici Jem, quindi chiamami Jem" (non c'è che dire, questo ragazzo era proprio sveglio!!)
"Dimmi Jem, perché piangi? Un ragazzo bello come te non dovrebbe mai piangere" disse Jossssy con un tono da rimorchio usato solo nei peggiori bar di Caracas.
"Oh, Jossssy" cominciò Jem con un tono sconsolato "piango perché l'amore della mia vita, la mia dolce metà, mi ha lasciato perché non ero quello giusto per lei. Dice che siccome non ho paura delle anatre non mi vuole più." Jem ricominciò a piangere rumorosamente (ricevendo non poche lamentele dai vicini, interrotti durante l'ora del riposino).
"Oh, mio dolce Jem, non devi piangere. Tu sei perfetto come sei e io credo di essermi innamorata di te, solo che tu sicuramente non mi vorrai" questa volta fu Jossssy che cominciò a piangere.
"Jossssina mia, non piangere, anche io ti amo! Ti ho appena conosciuta ma il mio cuore ormai batte solo per te (ma che romantico!)."
"Questo è il giorno più bello della mia vita Jem, tu sì che sei quello giusto per me."
Jem, udite quelle parole, si alzò di scatto dal letto e, data la sua veneranda età, quasi cadde a terra.
"Jossssy, mi vuoi sposare?" 
Questa volta fu Jossssy a rischiare di cadere a terra, fortunatamente Jem la prese al volo e la adagiò dolcemente sul letto.
"Jossssy, stai bene? Non volevo farti svenire, ti prego amore mio, rispondimi"
"Amore mio, sto bene, solo che l'ultima volta che mi hanno fatto questa proposta non è finita bene. Comunque sì, voglio sposarti." Jossssy sorrise (evidentemente l'altra esperienza non le era bastata). Jem ormai era completamente sdraiato sopra Jossssy (voleva solo controllare che respirasse, non pensate male) e non poteva fare a meno di notare la bellezza della sua fidanzata (pallida a causa dello svenimento e con il trucco colato a causa del pianto).
Jemmuccio allora prese l'iniziativa e si sporse a baciare la sua Jossssy (devo ricordarlo che ha quattro esse?). Il bacio fu intenso, da togliere il fiato (letteralmente, poiché Jem stava schiacciando le costole di Jossssy), a Jemmuccio però non bastava. Voleva di più. (Da qui in poi non posso continuare altrimenti si alza il raiting).
Jossssy passò tutta la giornata nella camera del suo Jemmuccio, da dove provenivano strani suoni, ma nessuno sembrò preoccuparsene. I fratelli silenti sono... beh, silenti.
La notte i due innamorati decisero di celebrare il matrimonio, ignari che fuori c'era un Luciano che non aveva ancora ricevuto i suoi croccantini. 
A pensarci forse dimenticarsi di Luciano non fu l'idea migliore di Jossssy (e credetemi ne ha avute di peggiori) visto che il cagnolino ormai aveva fatto strage di vampiri ballando la samba e aveva quasi ridotto l'umanità in catene alleandosi con un gruppo di anatre estremamente pericolose.

Angolo dell'autrice

Vorrei innanzitutto ringraziare chi è arrivato a leggere fino qui in fondo. 
La storia è frutto di lunghe discussioni con le mie cacciatrici preferite, le quali ringrazio per tutto quello che fanno per me ogni giorno.
Se qualcuno volesse farmi sapere la sua opinione sulla storia, le recensioni sono sempre le benvenute.

TWIR

 

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Shadowhunters / Vai alla pagina dell'autore: TheWomanInRed